"...immergetevi in quest'Oceano nelle cui profondita sono
celate le perle della saggezza e della parola..."
Bahá’u’lláh
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Parole Celate


Bahá'u'lláh

LE

PAROLE

CELATE

Casa Editrice Bahá'í

Parte Prima

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(dall’arabo)

EGLI È LA GLORIA DELLE GLORIE!

Questo è quel che è disceso dal regno della Gloria, proferito

dalla lingua della forza e del potere e rivelato ai Profeti

dell’antichità. Noi ne abbiamo presa l’intima essenza e

align=left>l’abbiamo adornata con la veste della brevità quale pegno di

favore ai buoni, acciocché essi possano rimanere fedeli al Patto

di Dio, adempiendo nella vita la Sua consegna ed ottenendo nel

regno dello Spirito la gemma della virtù Divina.

1. O FIGLIO DELLO SPIRITO!

Il Mio primo consiglio è questo: Abbi un cuore puro, gentile e

radioso, affinché la tua possa essere una sovranità antica, imperitura,

sempiterna.

2. O FIGLIO DELLO SPIRITO!

Ai Miei occhi la più diletta di tutte le cose è la Giustizia; non

allontanartene se desideri Me, e non trascurarla acciocché Io

possa aver fiducia in te. Con il suo aiuto ti sarà possibile discernere

coi tuoi occhi e non con gli occhi degli altri, e apprendere

per cognizione tua e non con quella del tuo vicino. Pondera

ciò nel tuo cuore, come t’incombe d’essere. In verità la Giustizia

è il Mio dono per te e l’emblema del Mio tenero amore.

Tienila adunque innanzi agli occhi.

3. O FIGLIO DELL’UOMO!

Velato nel Mio essere immemorabile e nella antica eternità della

Mia essenza, conobbi il Mio amore per te; e perciò ti ho

creato, ho inciso in te la Mia immagine e ti ho rivelato la Mia

bellezza.

4. O FIGLIO DELL’UOMO!

Amai crearti e perciò ti creai. AmaMi dunque così che Io possa

proclamare il tuo nome e colmare l’anima tua con lo spirito

della vita.

5. O FIGLIO DELL’ESSERE!

AmaMi acciocché Io possa amarti. Se tu non M’ami, il Mio

amore non potrà mai raggiungerti. Sappilo, o Mio servo.

6. O FIGLIO DELL’ESSERE!

Il tuo Paradiso è il Mio amore; la tua celeste dimora è l’unione

con Me. Entravi, non indugiare. Questo è ciò che è stato destinato

per te nel Nostro regno celeste e nel Nostro eccelso dominio.

7. O FIGLIO DELL’UOMO!

Se Mi ami, allontanati da te stesso, se cerchi il Mio compiacimento,

non considerare il tuo, acciocché tu possa morire in Me

e Io possa eternamente vivere in te.

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8. O FIGLIO DELLO SPIRITO!

Tu non avrai mai pace, se non rinunziando a te stesso e volgendoti

verso di Me; poiché t’incombe di gloriarti del Mio nome e

non del tuo, di porre la tua fede in Me e non in te stesso, giacché

Io desidero essere amato da solo al di sopra di tutto ciò che.

9. O FIGLIO DELL’ESSERE!

Il Mio amore è la Mia fortezza; chi vi entra è salvo e sicuro, e

chi se ne allontana andrà sperso e perirà.

10. O FIGLIO DEL VERBO PARLATO!

Tu sei la Mia fortezza; entra, per dimorarvi al sicuro. Il Mio

amore è in te, sappilo, acciocché tu possa trovarMi accanto a te.

11. O FIGLIO DELL’ESSERE!

Tu sei la Mia lampada e la Mia luce è in te. Trai da essa il tuo

splendore e non cercare altri che Me, poiché Io ti ho creato ricco

e ho sparso munificamente su te i Miei favori.

12. O FIGLIO DELL’ESSERE!

Io ti feci con le mani del potere e ti creai con le dita della forza

e in te riposi l’essenza della Mia luce. Siine pago e non cercare

altro, poiché perfetta è l’opera Mia e inviolabile il Mio comando.

Non discuterlo, non dubitarne.

13. O FIGLIO DELLO SPIRITO!

Ti ho creato ricco, perché ti riduci in povertà? Ti ho creato nobile,

perché ti degradi? Dall’essenza del sapere ti diedi la vita,

perché cerchi lume da altri che Me? Ti plasmai con la creta

dell’amore, perché ti dai da fare con altri? Rivolgi lo sguardo in

te stesso così che tu Mi possa trovare dentro di te, forte,

possente e sufficiente a tutto.

14. O FIGLIO DELL’UOMO!

Tu sei il Mio dominio e il Mio dominio non perisce mai; perché

temi dunque di perire? Sei la Mia luce, e la Mia luce non si

estinguerà mai; perché dunque temi l’estinzione? Sei la Mia

gloria e la Mia gloria non si affievolisce; sei la Mia veste e la

Mia veste non sarà mai logora. Dimora dunque nel tuo amore

per Me, cosicché tu possa trovarMi nel regno della gloria.

15. O FIGLIO DEL VERBO PARLATO!

align=left>Volgi il tuo viso verso il Mio e rinunzia a tutto fuorché che a

Me, poiché la Mia sovranità dura in eterno ed il Mio dominio

non perisce. Se cerchi altri invece di Me, dovessi frugare in eterno

l’universo, vano sarebbe il tuo cercare.

16. O FIGLIO DELLA LUCE!

Dimentica tutto eccetto Me ed entra in comunione col Mio spirito.

Quest’è parte dell’essenza del Mio comandamento; seguilo.

17. O FIGLIO DELL’UOMO!

Sii pago di Me e non cercare altro aiuto, poiché nessuno, eccetto

Me, potrà mai bastarti.

18. O FIGLIO DELLO SPIRITO!

Non Mi chiedere ciò che non desideriamo per te; sii dunque

pago di ciò che abbiamo disposto in tuo vantaggio, poiché questo

è ciò da cui trarrai profitto se te ne appagherai.

19. O FIGLIO DELLA VISIONE MERAVIGLIOSA!

Ho alitato entro di te un soffio del Mio Spirito, acché tu Mi

amassi. Perché Mi hai abbandonato e hai cercato altro amore

che Me?

20. O FIGLIO DELLO SPIRITO!

Il Mio diritto su di te è grande e non può essere obliato. La Mia

benevolenza verso di te è traboccante e non può essere occultata.

Il Mio amore ha trovato in te la sua dimora e non può essere

celato. La Mia luce ti è manifesta e non può essere ottenebrata.

21. O FIGLIO DELL’UOMO!

Sull’albero della fulgida gloria ho appeso per te i frutti più scelti;

perché dunque ti sei allontanato, pago di ciò che è meno

buono? Ritorna a ciò che è meglio per te nell’eccelso reame.

22. O FIGLIO DELLO SPIRITO!

Ti ho creato nobile, eppure ti sei degradato. Assurgi dunque a

cui per cui fosti creato.

23. O FIGLIO DELL’ESSERE SUPREMO!

Io ti chiamo verso le cose eterne, eppure tu cerchi ciò che è perituro.

Che cosa ti ha fatto allontanare dal Nostro desio e seguire

il tuo?

24. O FIGLIO DELL’UOMO!

Non oltrepassare i tuoi limiti e non pretendere ciò che non ti si

addice. Prostrati innanzi al sembiante del tuo Dio, il Signore

della forza e del potere.

25. O FIGLIO DELLO SPIRITO!

Non millantarti con il povero perché Io lo conduco per la sua

via, e ti vedo nel tuo miserevole stato, e ti confonderò in eterno.

26. O FIGLIO DELL’ESSERE!

Come hai potuto dimenticare i tuoi falli e occuparti dei falli

altrui? Chiunque fa ciò è da Me maledetto.

27. O FIGLIO DELL’UOMO!

Non palesare i peccati altrui perché anche tu sei un peccatore.

Se dovessi trasgredire a questo comandamento, maledetto saresti,

ne fo’ Io testimonianza.

28. O FIGLIO DELLO SPIRITO!

Sappi che colui che esorta gli uomini ad essere giusti e poi

commette iniquità, non è parte di Me, ancorché egli porti il Mio

nome.

29. O FIGLIO DELL’ESSERE!

Non attribuire ad anima viva ciò che non avresti attribuito a te

stesso e non parlare di ciò che non fai. Questo è il Mio comandamento,

bada di osservarlo.

30. O FIGLIO DELL’UOMO!

Non negare al Mio servo ciò che egli dovesse chiederti, perché

il suo viso è il Mio viso; umiliati quindi al Mio cospetto.

31. O FIGLIO DELL’ESSERE!

Fa’ ogni giorno un esame di coscienza prima che tu sia chiamato

a render conto di te stesso, poiché la morte ti raggiungerà

inaspettata e sarai chiamato a render conto delle tue azioni.

32. O FIGLIO DELL’ESSERE SUPREMO!

Ho fatto della morte un messaggero di gioia per te. Perché ti

duoli? Creai la luce perché diffondesse su te il suo splendore.

Perché te ne schermisci?

33. O FIGLIO DELLO SPIRITO!

Con le giulive novelle della luce Io ti saluto: gioisci! Alla corte

della santità Io ti chiamo: dimora in essa, acciocché tu possa

vivere in pace eternamente.

34. O FIGLIO DELLO SPIRITO!

Lo spirito della santità t’apporta le gioiose novelle del ravvicinamento;

perché ti duoli? Lo spirito del potere ti conferma nella

Sua causa; perché ti schermisci? La luce del Suo sembiante ti

guida; come puoi smarrirti?

35. O FIGLIO DELL’UOMO!

Non t’addolorare fuorché che per la tua lontananza da Noi. Non

gioire se non quando tu t’avvicini e ritorni a Noi.

36. O FIGLIO DELL’UOMO!

Gioisci nella letizia del tuo cuore, acciocché tu possa essere

degno di avvicinarti a Me e rispecchiare la Mia beltà.

37. O FIGLIO DELL’UOMO!

Non spogliarti del Mio splendido manto e non rinunziare alla

tua parte della Mia fontana meravigliosa per tema che tu debba

align=left>rimanere assetato in eterno.

38. O FIGLIO DELL’ESSERE!

Cammina sulle orme delle Mie leggi per amor mio e, se cerchi

il Mio compiacimento, nega a te stesso ciò che brami.

39. O FIGLIO DELL’UOMO!

Non trascurare i Miei comandamenti se ami la Mia bellezza e

non dimenticare i Miei consigli se vuoi entrare nelle Mie buone

grazie.

40. O FIGLIO DELL’UOMO!

Dovessi tu percorrere veloce l’immensità dello spazio e traversare

la vastità dei cieli, non troveresti riposo fuorché che nella

sottomissione al Nostro comandamento e nell’umiltà al Nostro

cospetto.

41. O FIGLIO DELL’UOMO!

Esalta la Mia causa acciocché Io possa rivelarti i misteri della

Mia grandezza e risplendere su di te con la luce dell’eternità.

align=left>42. O FIGLIO DELL’UOMO!

Umiliati al Mio cospetto acciocché Io possa benignamente visitarti.

Sorgi per il trionfo della Mia causa, affinché, mentre sei

tuttora in terra, tu possa conseguire la vittoria.

43. O FIGLIO DELL’ESSERE!

Proclama il Mio nome sulla Mia terra, affinché Io mi possa

rammentare di te nei Miei cieli, così saranno consolati i Miei ed

i tuoi occhi.

44. O FIGLIO DEL TRONO!

Il tuo udito è il Mio, ascolta dunque con esso. La tua vista è la

Mia vista, guarda dunque con essa, acciocché nell’intimo

dell’anima tua, tu possa attestare la Mia eccelsa santità e Io

possa testimoniare, entro di Me, del tuo glorioso stadio.

45. O FIGLIO DELL’ESSERE!

Cerca la morte del martire sul Mio cammino, pago del Mio

compiacimento e grato di ciò che Io dispongo, acciocché tu

possa riposare con Me sotto il baldacchino della maestà al riparo

del tabernacolo della gloria.

46. O FIGLIO DELL’UOMO!

Pondera e rifletti. È tuo desiderio morire nel tuo letto o spargere

il tuo sangue sulla polvere, martire sul Mio cammino, e diventare

così manifestazione del Mio comandamento e il rivelatore

della Mia luce nel paradiso supremo? Giudica rettamente,

o servo!

47. O FIGLIO DELL’UOMO!

Nel nome della Mia beltà! Tingere i tuoi capelli col sangue tuo

è cosa più grande ai Miei occhi che non la creazione

dell’universo e la luce di entrambi i mondi. Sforzati dunque di

conseguire ciò, o servo!

48. O FIGLIO DELL’UOMO!

Per ogni cosa v’è il suo simbolo. Il simbolo dell’amore è la saldezza

nell’ottemperare al Mio decreto e la pazienza nel sottostare

alle Mie prove.

49. O FIGLIO DELL’UOMO!

Il vero amante agogna il soffrire così come il ribelle agogna il

perdono e il peccatore la misericordia.

50. O FIGLIO DELL’UOMO!

Se l’avversità non t’incoglie sulla Mia via, come potrai seguire

le orme di coloro che sono paghi del Mio compiacimento? Se

le prove non t’affliggono mentre aneli di avvicinarti a Me, come

potrai raggiungere la luce nel tuo amore per la Mia beltà?

51. O FIGLIO DELL’UOMO!

Le Mie calamità sono una provvidenza; apparentemente sono

fuoco e vendetta, ma in realtà sono luce e misericordia. Affrettati

verso di esse, acciocché tu possa divenire luce eterna e spirito

immortale. Questo è il mio comandamento per te, osservalo.

52. O FIGLIO DELL’UOMO!

Se la fortuna dovesse arriderti, non gioire, e se la sventura dovesse

colpirti non t’addolorare, perché entrambe passeranno e

non saranno più.

53. O FIGLIO DELL’UOMO!

Se la povertà ti raggiunge, non ti rattristare, perché col tempo il

Signore della ricchezza verrà a visitarti. Non temere

align=left>l’avvilimento, perché un giorno la gloria si poserà su di te.

54. O FIGLIO DELL’ESSERE!

Se il tuo cuore mira a questo eterno, imperituro dominio e a

questa antica, sempiterna vita, abbandona questa sovranità terrena

e fuggitiva.

55. O FIGLIO DELL’ESSERE!

Non t’affannare con le cose di questo mondo, perché col fuoco

Noi saggiamo l’oro e con l’oro saggiamo i Nostri servi.

56. O FIGLIO DELL’UOMO!

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Tu brami l’oro e Io desidero che tu te ne liberi. Tu ti ritieni ricco

nel possederlo e Io valuto la tua ricchezza dal tuo distacco

da esso. Per la Mia vita! Questo è ciò che Io so, e la tua è

un’illusione; com’è possibile conciliare il Mio pensiero col

tuo?

57. O FIGLIO DELL’UOMO!

Distribuisci la Mia ricchezza ai Miei poveri, acciocché tu possa

align=left>attingere in cielo dalle riserve di perenne splendore e dai tesori

di gloria imperitura. Ma per la Mia vita! Offrire l’anima tua è

cosa più gloriosa, solo che tu possa vedere con i Miei occhi.

58. O FIGLIO DELL’UOMO!

Il tempio dell’essere è il Mio trono; purificalo d’ogni bruttura,

affinché Io possa ivi stabilirMi e dimorare.

59. O FIGLIO DELL’ESSERE!

Il tuo cuore è la Mia dimora; santificalo per la Mia discesa . Il

tuo spirito è il luogo della Mia rivelazione, mondalo per la Mia

manifestazione.

60. O FIGLIO DELL’UOMO!

Poni la mano entro il Mio petto affinché Io Mi possa innalzare

al di sopra di te radioso e risplendente.

61. O FIGLIO DELL’UOMO!

Ascendi al Mio cielo affinché tu possa conseguire la gioia della

riunione e bere avidamente il vino incomparabile dal calice della

gloria imperitura.

62. O FIGLIO DELL’UOMO!

Più e più giorni sono trascorsi e tu t’affanni ancora con le tue

ubbie e le tue vane immaginazioni. Per quanto tempo ancora

vorrai restare assopito nel tuo letto? Destati e alza la testa, poiché

il sole è giunto allo zenit e potrà forse risplendere su te con

la luce della bellezza.

63. O FIGLIO DELL’UOMO!

La luce risplendette su di te dall’orizzonte del sacro Monte e lo

spirito illuminatore ha alitato sul Sinai del cuor tuo. Liberati

dunque dai veli delle vane fantasie ed entra nella Mia corte,

affinché tu possa essere idoneo alla vita eterna e degno

d’avvicinarti a Me. Possano così non raggiungerti né morte, né

stanchezza, né affanni.

64. O FIGLIO DELL’UOMO!

La Mia eternità è la Mia creazione, Per te l’ho creata. Fanne la

veste del tuo tempio. La Mia unicità è l’opera delle Mie mani;

l’ho plasmata per te, rivestiti di essa, affinché tu possa essere

per tutta l’eternità la rivelazione del Mio essere sempiterno.

65. O FIGLIO DELL’UOMO!

La Mia maestosità è il mio dono per te e la Mia grandiosità è il

pegno della Mia misericordia verso di te. Nessuno potrà comprendere

o narrare ciò che Mi si addice. In verità l’ho riposto

nei Miei magazzini nascosti e nelle tesorerie al Mio comando,

quale segno del Mio tenero amore per i Miei servi e della Mia

misericordia per la Mia gente.

66. O FIGLIOLI DELLA DIVINA ED INVISIBILE ESSENZA!

Sarete ostacolati nell’amore per Me e le anime vostre saranno

turbate quando pronunceranno il Mio nome, poiché non possono

concepirMi le menti né contenerMi i cuori.

67. O FIGLIO DELLA BELLEZZA!

In nome del Mio spirito e della Mia benevolenza! In nome della

Mia misericordia e della Mia bellezza! Tutto ciò che ti ho rivelato

con la lingua del potere e tutto ciò che ho scritto per te con

la penna della possanza, fu in armonia con le tue capacità ed il

tuo intelletto, non col Mio stato e con la Melodia della Mia voce.

68. O FIGLIOLI DEGLI UOMINI!

Non sapete voi perché vi creammo tutti dalla stessa polvere?

Affinché nessuno esaltasse se stesso sull’altro. Ponderate costantemente

nei vostri cuori in qual modo foste creati. Poiché vi

abbiamo creati tutti da una stessa sostanza, v’incombe d’essere

appunto come un’anima sola, di camminare con gli stessi piedi,

di mangiare con la stessa bocca e di dimorare sulla stessa terra,

affinché dal vostro intimo essere, mercé il vostro operato e le

vostre azioni, possano manifestarsi i segni dell’unicità e della

rinunzia. Tale è il mio consiglio per voi, o moltitudine di luce!

Date ascolto a questo consiglio affinché possiate raccogliere il

frutto della santità dall’albero della meravigliosa gloria.

69. O FIGLIO DELLO SPIRITO!

Voi siete il Mio tesoro poiché in voi ho riposto le perle dei

Miei misteri e le gemme del Mio sapere. Proteggetele dagli infidi

tra i Miei servi e dagli empi tra la Mia gente.

70. O FIGLIO DI COLUI CHE MEDIANTE LA SUA ENTITÀ

RIMASE NEL REGNO DI SE STESSO!

Sappi che ho profuso su di te tutte le fragranze della santità,

che ti ho rivelato appieno la Mia parola, che ho perfezionato

per tuo mezzo la Mia munificenza e desiderato per te ciò che

ho desiderato per Me stesso. Sii dunque pago del Mio compiacimento

e grato verso di Me.

71. O FIGLIO DELL’UOMO!

Scrivi tutto ciò che ti abbiamo rivelato con l’inchiostro della

luce sulla tavola del tuo spirito. Se ciò non fosse in tuo potere,

allora trai l’inchiostro dall’essenza del cuore. Se non lo puoi

fare, scrivi allora con l’inchiostro purpureo che è stato versato

sul Mio cammino. Più dolce invero Mi è questo d’ogni altra

cosa, possa la sua luce durare in eterno.

Parte Seconda

(dal persiano)

NEL NOME DEL SIGNORE DELLA FAVELLA, IL POSSENTE

1. O VOI, CHE AVETE MENTE PER COMPRENDERE

ED ORECCHIE PER UDIRE!

Il primo appello del Diletto è questo: O Mistico Usignolo! Dimora

unicamente nel roseto dello Spirito. O Messaggero del

Salomone dell’amore! Non cercare rifugio altrove che nella

Saba del beneamato. O fenice immortale! Non soffermarti che

sul monte della fedeltà. Ivi è la tua dimora, se sulle ali

dell’anima t’innalzi al regno dell’infinito e cerchi di raggiungere

la mèta.

2. O FIGLIO DELLO SPIRITO!

L’uccello cerca il suo nido; l’usignolo l’incanto della rosa;

mentre codesti uccelli, i cuori degli uomini, paghi della polvere

fugace, si sono smarriti lungi dal loro nido eterno e, gli occhi

rivolti verso la melma dell’incuria, sono orbati della gloria della

presenza divina. Ohimè! Com’è strano e pietoso; per una

mera ciotola d’acqua si sono privati dei fluttuanti mari

dell’Altissimo e sono rimasti lontani dal più fulgido orizzonte.

3. O AMICO!

Nel giardino del tuo cuore non piantare altro che la rosa

dell’amore e non lasciarti sfuggire l’usignolo dell’affetto e del

desiderio. Fa’ tesoro della compagnia dei giusti e schiva ogni

comunanza con gli empi.

4. O FIGLIO DELLA GIUSTIZIA!

Dove può l’innamorato volgere i passi, se non verso la terra

align=left>dell’amata? E quale ricercatore può trovare pace lungi dal desiderio

del suo cuore? Per il fido amante l’unione è vita e la separazione

morte: il suo petto è privo di pazienza e il suo cuore

non ha pace. Egli rinunzierebbe ad una miriade di vite per affrettarsi

verso la dimora dell’amata.

5. O FIGLIO DELLA POLVERE!

In verità ti dico: Di tutti gli uomini il più negligente è colui che

disputa vanamente e cerca d’avvantaggiarsi a scapito del fratello.

Dite, fratelli! Opere e non parole siano il vostro ornamento.

6. O FIGLIO DELLA TERRA!

Sappi invero che il cuore ove ancora permane la minima traccia

di invidia non raggiungerà mai il Mio dominio eterno, né aspirerà

i soavi profumi di santità che emanano dal Mio Santo regno.

7. O FIGLIO DELL’AMORE!

Non v’è che un passo che ti separi dalle gloriose, eccelse vette

e dal celestiale albero dell’amore. Fa’ un passo e col seguente

inoltrati nel regno immortale ed entra nel padiglione

dell’eternità. Quindi presta ascolto a ciò che è stato rivelato

dalla Penna della gloria.

8. O FIGLIO DELLA GLORIA!

Percorri veloce il sentiero della santità ed entra nel cielo della

comunione con Me. Forbisci il tuo cuore col brunitoio dello

spirito e affrettati verso la corte dell’Altissimo.

9. O FUGACE OMBRA!

Oltrepassa gl’infimi stadi del dubbio e innalzati alle eccelse

vette della certezza. Apri l’occhio della verità, affinché tu possa

mirare la Bellezza senza veli ed esclamare: “Benedetto sia il

Signore, l’eccelso fra tutti i creatori!”

10. O FIGLIO DEL DESIDERIO!

Presta ascolto a questo: Giammai occhio mortale riconoscerà la

bellezza eterna, o cuore senza vita troverà godimento altrove

che nel fiore avvizzito; poiché ogni simile cerca il proprio simile

e trova piacere nella compagnia di chi gli è pari.

11. O FIGLIO DELLA POLVERE!

Bendati gli occhi onde mirar la Mia bellezza, turati le orecchie

onde ascoltar la dolce melodia della Mia voce; svuótati di tutto

il tuo sapere per aver parte del Mio sapere e santificati dalle

ricchezze per ottenere una porzione duratura dall’oceano della

Mia ricchezza eterna. Bendati gli occhi, cioè, a tutto fuorché la

Mia bellezza; tùrati le orecchie per ascoltare solo la Mia parola,

align=left>svuótati di tutto il sapere fuorché la conoscenza di Me, sì che

con chiara visione, cuore puro e orecchio attento, tu possa entrare

nella corte della Mia santità.

12. O UOMO DALLE DUE VISIONI!

Chiudi uno dei tuoi occhi e apri l’altro. Chiudi l’uno al mondo

e a tutto ciò che è in esso, e apri l’altro alla santa bellezza del

Diletto.

13. O MIEI FIGLIOLI!

Io temo che, privati della melodia della colomba celeste, voi

ricadiate nelle tenebre dell’assoluta perdizione e, non avendo

mai mirato la bellezza della rosa, ritorniate ad essere acqua e

fango.

14. O AMICI!

Non abbandonate la bellezza eterna per una beltà che deve perire

e non riponete i vostri affetti su questo mortale mondo di

polvere.

15. O FIGLIO DELLO SPIRITO!

Tempo verrà che l’usignolo della santità non rivelerà più gli

intimi misteri e voi sarete privati della melodia celestiale e della

voce superna.

16. O ESSENZA DELLA NEGLIGENZA!

Miriadi di lingue mistiche trovano espressione in un solo discorso

e miriadi di misteri nascosti sono rivelati in una singola

melodia; eppure, ohimè‚ non v’è orecchio che oda né cuore che

intenda.

17. O COMPAGNI!

Le porte che si aprono di là dallo Spazio sono spalancate e la

dimora dell’Amato è adornata col sangue degli amanti, eppure

tutti, tranne pochi, rimangono privi di questa città celestiale, e

anche fra questi pochi, tranne un piccolissimo manipolo, non

s’è trovato alcuno che avesse cuore puro e spirito santificato.

18. O ABITATORI DELL’ECCELSO PARADISO!

Proclamate a tutti i figli della certezza, che nei reami della santità,

align=left>nei pressi del celestiale paradiso, è apparso un nuovo giardino

intorno al quale incedono i cittadini del supremo regno e

gli immortali abitatori dell’eccelso Paradiso. Sforzatevi dunque

di raggiungere quello stadio, onde possiate scoprire nei suoi

anemoni i misteri dell’amore e dai suoi eterni frutti apprendere

il segreto della divina e perfetta saggezza. Ricreati sono gli occhi

di coloro che v’entrano e vi dimorano!

19. O AMICI MIEI!

Avete dimenticato quel puro e radioso mattino nel quale, in

quei sacri e benedetti luoghi, eravate tutti radunati in Mia presenza

all’ombra dell’albero della vita piantato nel paradiso

d’ogni gloria? Attoniti e reverenti Mi ascoltaste mentre proferivo

questi tre santissimi precetti: “O amici! Non anteponete il

vostro volere al Mio; non desiderate mai ciò che Io non ho desiderato

per voi; non vi avvicinate a Me con cuori inerti, inquinati

da desideri e bramosie mondane”. Sol che santificaste le

vostre anime, ricordereste in quest’ora quel luogo e le sue adiacenze,

e la verità del Mio detto sarebbe palesata a voi tutti.

Nell’ottava delle santissime righe, nella quinta Tavola del Paradiso,

Egli dice:

20. O VOI CHE GIACETE COME MORTI SUL GIACIGLIO

DELL’IGNAVIA!

Epoche ed epoche son passate e le vostre vite preziose sono

pressoché alla fine, eppure non un solo alito di purezza da parte

vostra ha raggiunto la Nostra corte di santità. Pur immersi

nell’oceano della miscredenza, tuttavia con le vostre labbra voi

professate l’unica vera fede di Dio. Colui che Io aborro l’avete

amato e del Mio nemico avete fatto un amico. E nondimeno

camminate sulla Mia terra compiaciuti e soddisfatti di voi stessi,

ignorando che la Mia terra è stanca di voi e che ogni cosa in

essa vi schiva. Sol che apriste gli occhi, in verità, preferireste

una miriade di dolori a questa gioia, e valutereste anche la morte

migliore di questa vita.

21. O MOBILE FORMA DI POLVERE!

Io desidero la comunione con te, ma tu non hai voluto confidare

in Me. La spada della tua ribellione ha abbattuto l’albero della

tua speranza. Io ti sono vicino in ogni istante, ma tu sei sempre

lungi da Me. Io ho voluto per te una gloria imperitura, ma

tu hai scelto vergogna senza fine. Ritorna finché sei ancora in

tempo e non perdere questa tua occasione.

22. O FIGLIO DEL DESIDERIO!

I dotti e i saggi hanno lottato lunghi anni per giungere alla presenza

del Gloriosissimo e hanno fallito; hanno speso tutta la

vita nella ricerca di Lui, eppure non hanno visto la beltà del

Suo sembiante. Tu senza il minimo sforzo hai raggiunto la mèta

e, senza cercare, hai ottenuto l’oggetto della tua ricerca. E ciò

nonostante sei rimasto così avvolto nei veli dell’egoismo, che i

tuoi occhi non hanno visto la bellezza dell’Amato, né le tue

mani hanno toccato il lembo della Sua veste. O voi che avete

occhi, mirate e meravigliatevi.

23. O ABITATORI DELLA CITTÀ DELL’AMORE!

Raffiche del mondo mortale hanno investito la fiaccola eterna,

e la bellezza del Giovane celestiale è velata nell’oscurità della

align=left>polvere. Il re dei re dell’amore è oppresso dalla gente della tirannia

e la colomba della santità langue prigioniera fra gli artigli

delle strigi. Gli abitatori del padiglione della gloria e le moltitudini

celesti si dolgono e gemono, mentre voi riposate nel

regno della negligenza e vi considerate amici veri. Com’è vano

il vostro immaginare!

24. O VOI CHE SIETE SCIOCCHI! SEBBENE ABBIATE

NOME DI SAGGI!

Perché vi camuffate da pastori, quando internamente siete divenuti

lupi bramosi delle Mie greggi? Siete come la stella che

spunta prima dell’alba, che, pur sembrando radiosa e fulgente,

trae i viandanti della Mia città fuorché di strada sui sentieri della

perdizione.

25. O VOI CHE SEMBRATE GIUSTI, MA INTERNAMENTE

SIETE CORROTTI!

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Siete come l’acqua limpida ma amara che all’apparenza è pura

e cristallina, ma della quale, quando sia saggiata dal divino

Saggiatore, non una goccia è accettabile. Sì, il raggio del sole

cade ugualmente sulla polvere e sullo specchio, eppure essi differiscono

nel riflettere la luce così come la stella differisce dalla

terra: anzi incommensurabile è la differenza!

26. O AMICO MIO A PAROLE!

Pondera un istante. Hai mai sentito dire che amico e nemico

convivano in uno stesso cuore? Scaccia dunque l’estraneo affinché

l’Amico possa entrare nella sua dimora.

27. O FIGLIO DELLA POLVERE!

Tutto ciò che è in cielo e in terra, Io l’ho predisposto per te,

tranne il cuore umano che ho fatto dimora della Mia bellezza e

della Mia gloria; eppure tu hai donato la Mia casa e la Mia dimora

ad altri che Me, e ogni qual volta la manifestazione della

Mia santità cercò la Sua dimora vi trovò un estraneo e, spodestata,

s’affrettò al santuario dell’Amato. Pur nondimeno ho tenuto

celato il tuo segreto e non ho voluto la tua vergogna.

28. O ESSENZA DEL DESIDERIO!

Più di un’alba dai regni oltre lo Spazio Mi volsi verso la tua

dimora e ti trovai sul letto dell’infingardaggine, occupato d’altri

anziché di Me. Rapido come il lampo dello Spirito, ritornai allora

ai regni della gloria celestiale e non ne feci motto nel Mio

ritiro eccelso alle coorti della santità.

29. O FIGLIO DELLA MUNIFICENZA!

Dai deserti del nulla, con la creta del Mio comando ti feci apparire,

predisponendo ogni atomo esistente e l’essenza di ogni

cosa creata per il tuo addestramento. Così, prima che tu uscissi

dal grembo di tua madre, destinai per te due fontane di rilucente

latte, occhi a vigilarti e cuori per amarti. Nel Mio tenero amore,

ti nutrii all’ombra della Mia misericordia, e ti salvaguardai

con l’essenza della Mia grazia e del Mio favore. E il Mio

scopo in tutto ciò era che tu potessi raggiungere il Mio perpetuo

dominio e divenire degno delle Mie invisibili elargizioni. Eppure

tu rimanesti apatico e, divenuto adulto, ponesti in non cale

i Miei favori e t’occupasti delle tue vane fantasie, in tal guisa

che divenisti completamente immemore, e, allontanandoti dalle

porte dell’Amico, prendesti dimora nelle corti del Mio nemico.

30. O SCHIAVO INCATENATO DEL MONDO!

Più di un’alba, la brezza del mio tenero amore spirò su di te e ti

trovo profondamente addormentato sul letto dell’accidia.

Commiserando allora la tua triste sorte, essa ritornò là donde

era venuta.

31. O FIGLIO DELLA TERRA!

Se vuoi aver Me, non cercare altri che Me; se vuoi contemplare

la Mia bellezza, chiudi gli occhi al mondo e a tutto ciò che è in

esso; poiché il Mio volere e il volere d’altri che Me, così come

l’acqua e il fuoco, non possono dimorare assieme nello stesso

cuore.

32. O AMICO SCONOSCIUTO!

La fiaccola del tuo cuore è accesa dalla mano del Mio potere,

non la spegnere con i venti ostili dell’egoismo e della passione.

Il balsamo di tutti i tuoi malanni è la rimembranza di Me, non

lo dimenticare. Fa’ del Mio amore il tuo tesoro e tienilo caro

come la vista, come la vita.

33. O MIO FRATELLO!

Presta ascolto alle dilettose parole della Mia lingua melata e

dalle Mie labbra zuccherine dissetati al rivo della santità mistica.

Spargi i semi della Mia sapienza divina sul puro terreno del

tuo cuore e annaffiali con l’acqua della certezza, affinché i giacinti

del Mio sapere e della Mia saggezza crescano rigogliosi e

verdi nella sacra città del tuo cuore.

34. O ABITATORI DEL MIO PARADISO!

Con mani di tenero amore, ho piantato nel santo giardino del

paradiso l’alberello del vostro amore e della vostra amicizia e

l’ho annaffiato con le benefiche piogge della Mia tenera grazia.

Adesso che l’ora della fruttificazione è giunta, ingegnatevi di

proteggerlo e di non lasciarlo consumare dalle fiamme del desiderio

e della passione.

35. O MIEI AMICI!

Spegnete la lampada dell’errore e accendete nei cuori la fiaccola

eterna della guida divina. Poiché fra non molto i saggiatori

dell’umanità, alla sacra presenza dell’Adorato, non accetteranno

null’altro che purissima virtù e azioni d’immacolata santità.

36. O FIGLIO DELLA POLVERE!

Savi sono coloro che non parlano se non ottengono udienza,

così come il coppiere il quale non porge la sua coppa finché

non trova chi la chieda, e come l’amante che non grida l’ardore

dalle profondità del cuore finché non posa lo sguardo sulla bellezza

dell’amata. Spargi dunque i semi della saggezza e del sapere

nel puro terreno del cuore e tienili celati finché i giacinti

della divina saggezza sboccino dal cuore, e non dal fango e dalla

mota.

Nel primo rigo della Tavola è registrato e scritto, e dentro il

santuario del tabernacolo di Dio è celato:

37. O MIO SERVO!

Non abbandonare un dominio eterno per ciò che è perituro, e

non gettar via la sovranità celeste per un desiderio mondano.

Questo è il fiume della vita eterna che è sgorgato dalla sorgente

della penna del Misericordioso. Beati coloro che ne bevono!

38. O FIGLIO DELLO SPIRITO!

Infrangi la tua gabbia e, simile alla fenice dell’amore, librati nel

firmamento della santità. Dimentica te stesso e, animato dallo

spirito della misericordia, dimora nel regno della celeste santità.

39. O PROGENIE DELLA POLVERE!

Non ti contentare degli agi di un giorno fuggente e non ti privare

del perenne riposo. Non barattare il giardino della delizia

eterna per la polvere di un mondo mortale. Ascendi dalla tua

prigione alle gloriose superne pianure e dalla tua gabbia mortale

spicca il volo verso il paradiso oltre lo Spazio.

40. O MIO SERVO!

Liberati dai ceppi di questo mondo, e svincola l’anima dalla

prigione dell’egoismo. Cogli questa occasione, ché non ti sarà

più data.

41. O FIGLIO DELLA MIA ANCELLA!

Se tu potessi mirare la sovranità immortale, ti sforzeresti di lasciare

questo mondo fugace. Ma il celarti l’uno e lo svelarti

l’altro è un mistero che niuno, tranne chi è puro di cuore, può

comprendere.

align=left>42. O MIO SERVO!

Purifica il tuo cuore dalla malignità e, scevro d’invidia, entra

nella divina corte della santità.

43. O MIEI AMICI!

Camminate sui sentieri del compiacimento dell’Amico, e

sappiate che il Suo compiacimento è nel compiacimento delle

Sue creature. Ciò significa: che niuno dovrebbe entrare nella

casa dell’amico se non col suo consenso, né por mano sui suoi

tesori, né anteporre la propria volontà alla sua, né cercare in

alcun modo d’avvantaggiarsi su di lui. Meditate, o voi che

avete intuito!

44. O COMPAGNO DEL MIO TRONO!

align=left>Non ascoltare e non vedere alcun male, non degradarti, non sospirare,

né piangere. Non dire il male, affinché tu possa non

udire il male che ti vien detto, e non esagerare le colpe degli

altri, affinché le tue possano non apparire grandi; non desiderare

l’avvilimento di alcuno, affinché non sia palesato il tuo. Vivi

dunque i giorni della tua vita, che sono meno di un fugace istante,

con mente immacolata, cuore incontaminato, pensieri

puri e natura santificata, cosicché, libero e felice, tu possa deporre

questa spoglia mortale, rifugiarti nel mistico paradiso e

dimorare per sempre nel regno eterno.

45. AHIMÈ! AHIMÈ! O AMANTI DEI DESIDERI MONDANI!

Veloci come la folgore voi siete passati accanto all’Amato e

avete dato i vostri cuori in balia di fantasie sataniche. Vi prosternate

dinanzi alle vostre vane immaginazioni e le chiamate

verità. Volgete gli occhi verso la spina e la chiamate fiore. Non

un alito puro avete esalato, né l’aura della rinunzia ha spirato

dai prati di vostri cuori. Avete disperso al vento gli amorevoli

consigli dell’Amato, cancellandoli completamente dalla tavola

dei vostri cuori: simili alle bestie dei campi, v’aggirate e vivete

fra i pascoli del desiderio e della passione.

46. O FRATELLI SULLA VIA!

Perché avete trascurato di menzionare l’Amato e vi tenete lontani

dalla Sua sacra presenza? L’essenza della bellezza è

nell’impareggiabile padiglione, assisa sul trono della gloria,

mentre voi v’affannate in vane contese. I sacri aromi della santità

esalano e il soffio della munificenza spira, eppure voi ne

siete privi e siete tutti in grave angoscia. Miseri voi e miseri

coloro che camminano sul vostro sentiero e seguono le vostre

orme!

47. O FIGLI DEL DESIDERIO!

Deponete le vesti della vanagloria e spogliatevi dell’abito

dell’alterigia.

Nella terza delle santissime righe, scritte e registrate nella Tavola

di Rubino dalla penna dell’invisibile, è rivelato questo:

48. O FRATELLI!

Siate tolleranti gli uni con gli altri e non ponete il vostro affetto

sulle cose di quaggiù. Non insuperbite della vostra gloria e non

vi vergognate dell’avvilimento. In nome della Mia bellezza! Ho

creato tutte le cose dalla polvere e in polvere tornare le farò.

49. O FIGLIOLI DELLA POLVERE!

Narrate al ricco quanto sospiri il povero nel colmo della notte,

affinché l’indifferenza non lo conduca sulla via della distruzione

e non lo privi dell’Albero dell’Opulenza. Il donare e l’essere

generosi sono attributi Miei; beato colui che s’adorna delle Mie

virtù.

50. O QUINTESSENZA DELLA PASSIONE!

Deponi ogni cupidigia e sii pago, poiché il cupido è stato sempre

in privazioni e il pago sempre amato e lodato.

51. O FIGLIO DELLA MIA ANCELLA!

Non turbarti nella povertà e non essere fiducioso nella ricchezza,

poiché alla povertà segue la ricchezza e alla ricchezza la

povertà. Eppure l’esser povero di tutto eccetto Dio è un dono

mirabile; non ne sminuire il valore, poiché alla fine ti farò ricco

in Dio e così conoscerai il significato del detto “In verità voi

siete i poveri” e le sacre parole “Iddio è colui che tutto possiede”

risplenderanno gloriosamente, come l’alba all’apparir del

giorno, sull’orizzonte del cuore dell’amante e rimarranno salde

sul trono dell’opulenza.

52. O FIGLIOLI DELLA NEGLIGENZA E DELLA PASSIONE!

Avete permesso al Mio nemico d’entrare nella Mia casa e scacciato

il Mio amico, poiché avete serbato nel santuario del vostro

cuore l’amore per altri che Me. Date ascolto ai detti

dell’Amico e volgetevi verso il Suo paradiso. Gli amici mondani,

align=left>alla ricerca del loro vantaggio, sembrano amarsi, mentre il

vero Amico vi ha amato e tuttora vi ama per voi stessi. In verità

per guidarvi Egli ha sofferto innumerevoli calamità. Non mancate

di fede a un tale Amico, bensì accorrete a Lui. Quest’è

l’astro della parola di verità e di fede, sorto sull’orizzonte della

penna del Signore d’ogni Nome. Tendete le orecchie affinché

possiate udire la parola di Dio Che aiuta nel pericolo e Che da

Sé esiste.

53. O VOI CHE V’INORGOGLITE DELLE RICCHEZZE

PERITURE!

Sappiate in verità che la ricchezza è una potente barriera tra il

ricercatore e l’oggetto del suo desiderio, tra l’amante e

l’oggetto del suo amore. I ricchi, tranne alcuni, non giungeranno

mai alla corte della Sua presenza, né entreranno nella città

dell’appagamento e della rassegnazione. Meritevole è quindi

chi, pur essendo ricco, non è dalle sue ricchezze tenuto lontano

dal reame eterno, né privato del dominio imperituro. Nel Nome

Supremo! Lo splendore d’un uomo così opulento illuminerà gli

abitatori dei cieli, così come il sole illumina le genti della terra!

54. O VOI RICCHI DELLA TERRA!

I poveri fra voi sono il Mio pegno; prendetene cura e non siate

intenti soltanto al vostro benessere!

55. O FIGLIO DELLA PASSIONE!

Tèrgiti dalla contaminazione delle ricchezze e procedi in pace

perfetta nel regno della povertà, cosicché dalla fonte della rinunzia

tu possa libare il vino della vita immortale.

56. O FIGLIO MIO!

La compagnia dell’empio accresce il dolore, mentre l’amicizia

del giusto deterge la ruggine dal cuore. Colui che cerca la comunione

con Dio vada a cercare la compagnia dei Suoi amati; e

chi desidera ascoltare la parola di Dio, presti orecchio alle parole

dei Suoi prescelti.

57. O FIGLIO DELLA POLVERE!

Bada! Non praticare l’empio e non associarti con lui, perché la

sua compagnia tramuta la radiosa luce del cuore in fuoco infernale.

58. O FIGLIO DELLA MIA ANCELLA!

Se agogni la grazia dello Spirito Santo, entra in comunanza col

giusto, poiché egli ha bevuto alla coppa della vita eterna dalle

mani dell’immortale Coppiere e, così come il vero mattino, illumina

e risuscita i cuori dei morti.

59. O INDIFFERENTI!

Non crediate che i segreti dei cuori siano nascosti; tutt’altro.

Sappiate con certezza che essi sono incisi a chiare lettere apertamente

visibili al sacro Cospetto.

60. O AMICI!

In verità vi dico: qualunque cosa abbiate celata nel cuore Ci è

align=left>chiaramente manifesta come la luce del giorno; ma che ciò sia

celato è per Nostra grazia e Nostro favore e non perché voi lo

meritiate.

61. O FIGLIO DELL’UOMO!

Dall’insondabile oceano della Mia misericordia, feci cadere sui

popoli del mondo una goccia di rugiada, eppure non trovai nessuno

ad accoglierla, poiché ogni uomo s’è distolto dal vino celestiale

align=left>dell’Unità per volgersi verso le sozze fecce

dell’impurità e, pago della coppa mortale, ha messo da parte il

calice della bellezza immortale. Abietto è ciò di cui si è

appagato.

62. O FIGLIO DELLA POLVERE!

Non distogliere gli occhi dall’impareggiabile vino dall’Amato

immortale e non li volgere sulle sozze fecce mortali. Prendi

dalle mani del divino Coppiere il calice della vita immortale,

affinché ti sia data ogni saggezza e tu possa ascoltare la mistica

voce che chiama dal regno dell’invisibile. Levate alte grida, o

voi che avete basse mire! Perché abbandonaste il Mio vino santo

e immortale per l’evanescente acqua?

63. O POPOLI DEL MONDO!

Sappiate in verità che un’impreveduta calamità v’insegue e una

dolorosa punizione v’attende. Non crediate che le azioni che

commesse siano state occultate alla Mia vista. Per la Mia bellezza!

Ogni vostro atto è stato inciso dalla Mia penna, a chiare

lettere, su tavole di crisòlito.

64. O OPPRESSORI SULLA TERRA!

Ritraete le mani dalla tirannia poiché Mi sono impegnato a non

perdonare alcuna ingiustizia. Questo è il Mio patto, che ho irrevocabilmente

align=left>decretato nella tavola nascosta e suggellata col

Mio sigillo.

65. O RIBELLI!

La Mia indulgenza v’ha imbaldanziti e la Mia tolleranza v’ha

resi negligenti in tal guisa che avete spronato il focoso destriero

della passione per le perigliose vie che conducono alla distruzione.

Credete voi che fossi sbadato o inconsapevole?

66. O GENTE ERRANTE!

Vi diedi la lingua per far menzione di Me, non la contaminate

con la calunnia. Se la fiamma dell’egoismo vi sopraffà, rammentate

le vostre colpe e non quelle delle Mie creature, inquantoché

ciascuno di voi conosce se stesso meglio degli altri.

67. O FIGLIOLI DELLA FANTASIA!

Sappiate in verità che allorquando l’alba radiosa irromperà

sull’orizzonte dell’eterna santità, i segreti satanici e le azioni

compiute nel buio della notte saranno esposti nudi e palesi innanzi

ai popoli della terra.

68. O ERBA NATA DALLA POLVERE!

Perché queste tue mani imbrattate non hanno toccato prima le

tue vesti e perché, col cuore contaminato dal desiderio e dalla

passione, cerchi d’entrare in comunione con Me e di penetrare

nel Mio sacro regno? Lungi, ben lungi voi siete da ciò che desiderate!

69. O FIGLI D’ADAMO!

Le sante parole e le azioni pure e pie ascendono al paradiso della

gloria celestiale. Sforzatevi affinché le vostre azioni mondate

dalla polvere dell’egoismo e dell’ipocrisia trovino favore alla

corte della gloria, poiché fra non molto i saggiatori

dell’umanità, alla santa presenza dell’Adorato, non accetteranno

altro che virtù assoluta e azioni d’immacolata purezza.

Quest’è l’astro della saggezza e del divino mistero che ha brillato

sull’orizzonte del volere divino. Benedetti coloro che vi si

volgono.

70. O FIGLIO DELLA MONDANITÀ!

Dilettoso è il regno dell’esistenza, sol che tu possa penetrarvi;

glorioso il dominio dell’eternità, sol che tu travalichi il mondo

mortale; dolce la santa estasi, sol che tu beva al mistico calice

dalle mani del Giovane celestiale. Se tu raggiungessi questo

stato, saresti liberato dalla distruzione e dalla morte, dalla fatica

e dal peccato.

71. O AMICI MIEI!

Rammentate il patto che avete stipulato con Me sul Monte di

Paran, situato entro i sacri domini di Zaman. Ho preso a testimoni

le moltitudini dei cieli e gli abitatori della città eterna,

eppure ora non trovo più uno che sia fedele al patto. Indubbiamente

l’orgoglio e la ribellione l’hanno cancellato dai cuori in

tal guisa che non ne rimane traccia. Ma pur sapendolo, attesi e

non lo palesai.

72. O MIO SERVO!

Tu sei come una spada di tempra finissima celata nel buio della

align=left>sua guaina, il cui pregio è ignoto all’artefice. Epperciò, svincolati

dalla guaìna dell’egoismo e del desiderio, affinché il tuo

valore si faccia risplendente e manifesto a tutto il mondo.

73. O AMICO MIO!

Tu sei l’astro dei cieli della Mia santità, non permettere che le

contaminazioni del mondo offuschino il tuo splendore. Lacera i

veli dell’incuria, affinché tu possa emergere risplendente dalle

nubi e adornare tutte le cose con il manto della vita.

74. O FIGLIOLI DELLA VANAGLORIA!

Per una sovranità fugace, avete abbandonato il Mio dominio

imperituro e vi siete adornati con la gaia livrèa del mondo menandone

vanto. Per la Mia bellezza! Tutti Io radunerò sotto il

manto unicolore della polvere, distruggendo tutti questi diversi

colori eccetto coloro che scelgono il Mio, che equivale a mondarsi

da ogni colore.

75. O FIGLIOLI DELLA NEGLIGENZA!

Non riponete i vostri affetti sulla sovranità mortale e non gioitene.

Voi siete per l’appunto come l’uccello incauto che fiducioso

gorgheggia sul ramo, finché ad un tratto la Morte uccellatrice

lo getta nella polvere e le melodie, la forma ed il colore

scompaiono senza lasciare traccia. E perciò state attenti, o

schiavi del desiderio!

76. O FIGLIO DELLA MIA ANCELLA!

La guida è sempre stata data con le parole, e ora è data con azioni.

Ognuno deve palesare azioni pure e sante, perché le

parole appartengono a tutti, mentre tali azioni appartengono

soltanto ai Nostri prediletti. Prodigatevi adunque con tutto il

cuore e con tutta l’anima per distinguervi con le vostre azioni.

Tale è il Nostro consiglio in questa santa e risplendente tavola.

77. O FIGLIO DELLA GIUSTIZIA!

Nottetempo la bellezza dell’Essere immortale si è rifugiata dalle

alture smeraldine della fedeltà sotto il Sadratu’l-Muntahá e

ha pianto un tal pianto che le moltitudini dei cieli e gli abitatori

dei regni superni gemettero ai Suoi lamenti. Fu chiesto allora:

Perché questi gemiti e pianti? Egli rispose: Com’era stato richiesto,

Mi soffermai in attesa sul colle della fedeltà, ma non

Mi giunse la fragranza della fedeltà da coloro che dimorano in

terra. Indi, richiamato indietro, vidi, ohimè‚ talune colombe di

santità crudelmente tormentate fra le unghie dei cani della terra.

E allora la Fanciulla del cielo s’affrettò ad uscire, splendida e

senza veli, dalla Sua mistica magione e chiese i loro nomi e

tutti le furon detti tranne uno. Alla sua insistenza, la prima lettera

ne fu proferita, al che gli abitatori delle camere celesti irruppero

dalla loro abitazione di gloria. E mentre la seconda lettera

era pronunziata, essi caddero, dal primo all’ultimo, giù nella

polvere. In quell’istante dal più recondito santuario si udì

una voce: “Fin qui e non oltre”. In verità Noi diamo testimonianza

di quel che essi hanno compiuto e stanno ora compiendo.

78. O FIGLIO DELLA MIA ANCELLA!

Dalla lingua del Misericorde dissètati al rivo del divino mistero

che fluisce e mira nella fonte della parola divina lo splendore

svelato dell’astro della sapienza. Spargi i semi della Mia saggezza

divina nel puro terreno del cuore e annaffiali con le acque

della certezza, affinché i giacinti del sapere e della saggezza

align=left>possano sbocciare verdi e rigogliosi dalla sacra città del cuore.

79. O FIGLIO DEL DESIDERIO!

Per quanto tempo ti librerai nei regni del desiderio? Ti ho concesso

le ali affinché tu potessi volare verso i regni della mistica

santità e non verso le regioni della fantasia satanica. Il pettine

anche ti ho donato affinché tu potessi ravviare le Mie ciocche

corvine e non per lacerare la Mia gola!

80. O MIEI SERVI!

Voi siete gli alberi del Mio giardino; dovete produrre benefici e

meravigliosi frutti, acciocché voi e gli altri possiate profittarne.

Epperciò incombe ad ognuno l’obbligo di darsi ad arti o professioni,

perché in esse sta il segreto della ricchezza, o uomini che

capite! Poiché i risultati dipendono dai mezzi, e la gloria di Dio

vi sarà in tutto sufficiente. Gli alberi che non danno frutto sono

stati e saranno sempre destinati al fuoco!

81. O MIO SERVO!

Gli uomini più abbietti sono quelli che non danno frutto sulla

terra. Tali uomini in verità sono considerati fra i morti, anzi al

cospetto di Dio valgono più i morti che non codeste anime oziose

e ignave.

82. O MIO SERVO!

I migliori degli uomini sono quelli che si guadagnano da vivere

col proprio lavoro e spendono i loro proventi a beneficio proprio

e del loro prossimo per amor di Dio, il Signore di tutti i

mondi.

La sposa mistica e meravigliosa fino ad ora nascosta sotto i

veli della favella, è stata ora, per grazia di Dio e del Suo divino

favore, palesata così come la luce risplendente che irradia dalla

bellezza del Dilettissimo. Io fo’ testimonianza, o amici, che il

favore è completo, la discussione esaurita, la prova manifesta e

l’evidenza accertata. Mostrate che cosa riveleranno i vostri

tentativi sul sentiero della rinunzia. In tal guisa il divino favore

è stato pienamente largito a voi e a tutti coloro che sono in cielo

e in terra. Ogni lode a Dio, il Signore di tutti i Mondi!

Autor: Bahá’u’lláh - Kategorie: Scritture Bahá’í - Strany: 0 - Kapitoly: 0
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