TAVOLE
di
BAHÁ'U'LLÁH
rivelate dopo il
Kitáb-I-AqdasIndice
pagina
align=left>Prefazione
1)
Lawh-i-Karmil (Tavola del Carmelo)………...2)
Lawh-i-Aqdas (La Tavola Più Santa)………...3)
Bishàràt (Liete Novelle)………………………4)
Tarázát face=TimesNewRomanPSMT>(Ornamenti)…………………………..5)
Tajallíyát (Fulgori)……………………………6)
color=#0000ff>Kalimát-i-Firdawsíyyih (Parole del Paradiso)..7)
Lawh-i-Dunyá (Tavola del Mondo)………….8)
Ishráqát (Splendori)…………………………..9)
Lawh-i-Hikmat (Tavola della Saggezza)……..10)
Asl-i-Kullu'l-Khayr (Parole di Saggezza)…….11)
Lawh-i-Maqsúd (Tavola di Maqsúd)…………12)
Súriy-i-Vafá (Tavola a Vafá)…………………13)
Lawh-i-Siyyid-i-Mihdíy-i-Dahají(Tavola a Siyyid Mihdíy-i-Dahají )…………...
14)
Lawh-i-Burhán (Tavola della Prova)…………15)
Kitáb-i-'Ahd (Libro del Patto)………………..16)
Lawh-i-Ard-i-Bá (Tavola della Terra di Bá)…17)
Passi scelti, tratti da altre Tavole face=TimesNewRomanPSMT>……………..Note
…………………………………………..1
7
17
27
41
51
75
91
123
139
143
161
173
181
193
199
203
239
Prefazione
« La formulazione da parte di Bahá’u’lláh, nel Suo Kitáb-
I-Aqdas, delle leggi fondamentali della Sua Dispensazione
fu seguita, mentre la Sua Missione volgeva alla fine,
dalla enunciazione di alcuni precetti e principi che formano
il nocciolo stesso della Sua Fede, dalla riaffermazione della
verità che Egli aveva precedentemente proclamato, dalla elaborazione
di alcune delle leggi che Egli aveva già esposto,
dalla rivelazione di ulteriori profezie ed ammonimenti e dalla
istituzione di decreti sussidiari destinati ad integrare i provvedimenti
del Suo Libro Più Santo. Questi furono registrati
in innumerevoli Tavole, che Egli continuò a rivelare fino agli
ultimi giorni della Sua vita terrena... Queste Tavole - potenti
e definitive effusioni della Sua infaticabile penna - devono
essere classificate fra i frutti più scelti che la Sua mente
ha prodotto, e segnano il compimento dei Suoi quarant'anni
di ministero
».1Sei delle Tavole che Shoghi Effendi qui menziona - incluse
nell'opera che vi presentiamo - furono tradotte in inglese
per volere di ‘Abdu’l-Bahá e pubblicate nel 1917 dalla
Bahá’í Publishing Society, Chicago. Il volume è esaurito
ormai da molti anni e la maggior parte dei Bahá’í ne conosce
il contenuto solo attraverso i passi riprodotti in alcune compilazioni
o citati in altri scritti. Per di più - dopo le magistrali
versioni dei Testi Sacri scaturite dalla penna di Shoghi
Effendi - fu chiaro che era possibile migliorare le vecchie
traduzioni, sia nello stile sia nell'accuratezza. E’ per questo
1
Shoghi Effendi, Dio passa nel mondo (Casa Editrice Bahá’í, Roma,1968), pp. 222-223.
che la Casa Universale di Giustizia ha commissionato quest'opera,
definendola un ulteriore tentativo di volgere in buon
inglese l'impareggiabile parola di Bahá'u'lláh. Ogni qual
volta esisteva una precedente traduzione del Custode, ne è
stato utilizzato il testo e tali passi sono stati elencati nelle
Note in appendice al libro.
Citazioni dal Corano
La numerazione delle sure e dei versetti è quella di
IlCorano,
Introduzione, traduzione e commento di AlessandroBausani, Sansoni, Firenze, 1961 di cui si è altresì quasi sempre
seguito anche il testo.
1
1
LAWH-I-KARMIL
(Tavola del Carmelo)
2
3
Sia gloria a questo Giorno, il Giorno in cui la fragranza
della misericordia aleggia su tutte le cose
create, un Giorno così benedetto che le età ed i
secoli passati non potranno mai sperare di rivaleggiare
con esso, un Giorno in cui il sembiante dell'Antico
dei Giorni Si è volto verso la Sua santa sede. Al che, le voci
di tutte le cose create e, al disopra di esse, quelle dell'Accolta
celeste, si sono udite gridare: « Affrettati, o Carmelo, poiché,
ecco, la luce del sembiante di Dio, il Sovrano del Regno dei
Nomi l'Artefice dei cieli, si è levata su dite ».
Pervaso da trasporti di gioia ed alta levando la voce,
esso ha così esclamato: « Che la mia vita Ti sia offerta in
sacrificio, poiché hai fissato lo sguardo su me, profuso su me
la Tua munificenza e diretto verso di me i Tuoi passi. La
separazione da Te, o Sorgente di vita eterna, mi ha pressoché
consunto e la lontananza dalla Tua presenza ha incenerito
l'anima mia. Ogni lode a Te per avermi dato facoltà di udire
il Tuo appello, per avermi onorato delle Tue orme e aver risvegliata
l'anima mia con la fragranza vivificatrice del Tuo
Giorno e la vibrante voce della Tua Penna, voce che Tu destinasti
quale squillo di tromba fra la Tua gente. E quando
sopravvenne l'ora in cui la Tua irresistibile Fede doveva essere
manifestata Tu alitasti un soffio del Tuo spirito nella
Tua Penna ed, ecco, l'intera creazione si scosse fino alle fondamenta
svelando all'umanità i misteri celati entro i forzieri
di Colui Che possiede tutte le cose create ».
Non appena la sua voce ebbe raggiunto quell'eccelso Luogo,
rispondemmo: « Rendi grazie al tuo Signore, o Carmelo.
Il fuoco della tua separazione da Me ti stava rapidamente
4
consumando, quand'ecco l'oceano della Mia presenza si gonfiò
innanzi a te, allietando i tuoi occhi e gli occhi di tutta la
creazione e deliziando ogni cosa visibile e invisibile. Esulta
poiché Dio, in questo Giorno, ha posto il Suo trono su di te,
ti ha fatto oriente dei Suoi segni e alba della Sua Rivelazione.
Beato colui che gravita intorno a te, che proclama la
rivelazione della tua gloria e narra di quello che la generosità
del Signore tuo Dio ti ha elargito. Prendi il Calice dell'Immortalità
in nome del tuo Signore, il Gloriosissimo, e
rendiGli grazie inquantoché Egli, come pegno della Sua misericordia
per te, ha cambiato la tua tristezza in gaudio e
tramutato il tuo dolore in beatitudine. Egli, invero, ama il
luogo che è divenuto sede del Suo trono, che i Suoi passi
hanno calcato, che ha onorato con la Sua presenza, dal quale
ha lanciato il Suo appello e sul quale ha versato le Sue lacrime.
« Chiama Sion, o Carmelo, e annunzia la lieta novella:
Colui Che era celato agli occhi mortali è venuto! La Sua sovranità
che tutto conquista è manifesta; il Suo splendore che
tutto pervade è rivelato. Bada di non esitare o fermarti. Affrettati,
e ruota intorno alla Città di Dio discesa dal cielo,
la Kaaba celeste attorno alla quale hanno gravitato adoranti
i favoriti di Dio, i puri di cuore e l'accolta degli angeli più
eccelsi. Oh, come agogno di annunziare in ogni luogo sulla
terra e di portare a ognuna delle sue città la lieta novella di
questa Rivelazione - una Rivelazione alla quale il cuore del
Sinai è stato attratto e nel nome della quale il Roveto Ardente
esclama: 'A Dio, il Signore dei Signori, appartengono
i regni della terra e del cielo'. Questo è invero il Giorno in
cui a quest'annunzio terra e mare esultano, il Giorno pel
quale sono state serbate le cose che Dio, con munificenza
inconcepibile a mente o cuore mortali, ha stabilito di
rivelare. Ben presto Dio farà navigare la Sua Arca su te e
paleserà la gente di Bahá di cui si fa cenno nel Libro dei
Nomi ».
5
Santificato sia il Signore di tutta l'umanità, alla menzione
del Cui nome tutti gli atomi della terra hanno vibrato e
la Lingua della Grandezza è stata mossa a svelare ciò che era
stato racchiuso nella Sua sapienza e celato nel tesoro della
Sua possanza. In verità, pel potere del Suo nome, l'Onnipotente,
il Possente, l'Altissimo, Egli è il Sovrano di tutto ciò
che è nei cieli e sulla terra.
6
7
2
LAWH-I-AQDAS
(La Tavola Più Santa)
11
( Detta, talvolta, Tavola ai Cristiani. )8
9
Questa è la Tavola Più Santa inviata dal santo regno a
chi ha volto il viso verso l'Oggetto dell'adorazione del
mondo, Colui Che è disceso dal cielo dell'eternità, investito
di gloria trascendente
Nel nome del Signore, il Signore di grande gloria.
Questa è un'Epistola dalla presenza Nostra a colui
al quale i veli dei nomi non hanno celato Dio,
Creatore della terra e dei cieli, affinché i suoi occhi
siano consolati nei giorni del suo Signore,
l'Aiuto nel Pericolo, l'Esistente da Sé.
Dite, O seguaci del Figlio!
1 Vi siete tagliati via da Mea cagione del Mio Nome? Perché non meditate in cuor vostro?
Notte e dì avete invocato il vostro Signore, l'Onnipotente
ma allorquando Egli discese dal cielo dell'eternità
nella Sua grande gloria, ve ne allontanaste, restando immersi
nell'incuria.
Pensate a coloro che rifiutarono lo Spirito
1 quand'Egli lisopraggiunse con evidente potestà. Quanti Farisei si erano
rinchiusi in Suo nome nelle sinagoghe, lamentando la loro
align=left>separazione da Lui, eppure allorché si spalancarono i portali
della riunione e l'Astro divino rifulse luminoso dall'Oriente
della Bellezza, non credettero in Dio, il Magnifico il Possente.
Non giunsero alla Sua presenza, benché il Suo avvento
1
Gesù10
fosse stato promesso nel Libro di Isaia e nei Libri dei Profeti
e dei Messaggeri. Nessuno di loro drizzò il volto verso
l'Alba del favore divino eccetto coloro che erano privi di
qualsiasi ascendente fra gli uomini. E invece, oggi, ogni
uomo investito di sovranità e potere si pavoneggia nel Suo
Nome. Rammenta, inoltre, colui che condannò a morte Gesù.
Egli era il più dotto del Suo tempo nel Suo paese, mentre
colui che era un semplice pescatore credette in Lui. Sta
accorto e sii di coloro che ascoltano l'ammonimento.
Pensa inoltre quanti monaci rinchiusi in questo tempo
nelle chiese, invocano lo Spirito, ma allorché Egli apparve
mediante il potere della Verità, non si accostarono a Lui e
sono annoverati fra coloro che hanno errato lungi dalla retta
via Felice chi li ha abbandonati rivolgendo il viso verso Quei
Che è il Desio di tutti coloro che sono nei cieli e sulla terra.
Essi leggono il Vangelo, ma si rifiutano di riconoscere il
align=left>Gloriosissimo Signore, nonostante che Egli sia venuto con la
potenza del Suo eccelso, possente e benevolo dominio. In
verità, per amor vostro siamo venuti, e abbiamo sopportato
le calamità del mondo per la vostra salvazione. Fuggite da
Colui Che ha sacrificato la vita perché possiate essere vivificati?
Temete Dio, o seguaci dello Spirito, e non camminate
sulle orme di ogni teologo sviato. V'immaginate ch'Egli
insegua i propri interessi, quando è sempre stato minacciato
dalle spade dei nemici; o che miri alle vanità del mondo, Lui
Che è imprigionato nella più desolata delle città? Siate equi
nel giudicare e non seguite le orme degli ingiusti.
Aprite le porte dei vostri cuori. In verità Colui Che è lo
Spirito sta innanzi ad esse. Perché mai vi tenete lontani da
Colui Che Si è proposto di attrarvi presso un Sito Risplendente?
Dì : in verità, vi abbiamo aperto i cancelli del Regno.
Vorrete voi sbarrarMi in faccia le porte delle vostre case?
Questo, è certamente, un doloroso errore. In verità, ancora
una volta Egli è disceso dal Cielo, come ne discese la prima
volta. Badate a non repugnare a ciò ch'Egli proclama, come
11
la gente prima di voi repugnò alle Sue parole. Così vi consiglia
l'Unico Vero, se solo lo capiste.
Il fiume Giordano è sfociato nel Più Grande Oceano e
nella valle santa il Figlio esclama: « Eccomi, eccomi o Signore,
mio Dio! », mentre il Sinai gravita adorante attorno
alla Casa e il Roveto Ardente grida a gran voce: « Colui Che
è il Desiato è giunto nella Sua trascendente maestà ». Dite,
ecco! Il Padre è giunto e ciò che vi è stato promesso nel
Regno s’è adempiuto! Questa è la Parola che il Figlio celò,
quando, a coloro che Gli stavano attorno disse: « Per ora non
potete comprenderla ». E quando il tempo fissato fu
compiuto e cadde l'Ora, la Parola rifulse all'orizzonte della
Volontà di Dio. O seguaci del Figlio, attenti a non gettarvela
alle spalle. Afferratela saldamente. Meglio è questo per voi
di tutto ciò che possedete. In verità, Egli è vicino ai bene
operanti. L'Ora, la cui conoscenza abbiamo Noi celata ai
popoli della terra e degli angeli favoriti, è sopraggiunta. Dì,
in verità, Egli ha testimoniato di Me e Io testimonio di Lui.
Invero, Egli non intendeva altri che Me. Ne fa fede ogni
anima equa e perspicace.
Benché assaliti da innumerevoli afflizioni, chiamiamo i
popoli a convegno innanzi a Dio il Signore dei nomi. Dite,
cercate di raggiungere ciò che vi è stato promesso nei Libri
di Dio e non seguite le vie degl'ignoranti. Il Mio corpo ha
sopportato la prigionia perché foste liberati dal servaggio al
vostro io. Volgete dunque il viso verso il Suo sembiante e
non seguite le norme di ogni ostile oppressore. In verità, Egli
ha accettato amare umiliazioni, acciocché poteste pervenire
alla gloria, ma voi invece vi gingillate nella valle dell'incuria.
In verità, per amor vostro, Egli vive nella più squallida delle
dimore, mentre voi albergate in palazzi.
Dite, non udiste la Voce del Banditore alta levarsi nelle
plaghe del Bayán, ad annunciarvi la lieta novella della
venuta del vostro Signore, il Misericordiosissimo? Ecco!
Egli è giunto nell'ombra protettrice della Testimonianza, col
12
suffragio di prove e segni decisivi e chi crede sinceramente
in Lui considera la Sua presenza come la personificazione
del Regno di Dio. Beato l'uomo che a Lui si volge e male
incolga ai dubbiosi e ai negatori.
Annunzia ai preti: Ecco! Colui Che è il Reggitore è
giunto. Esci da dietro il velo nel nome del tuo Signore, Colui
Che abbassa la cervice d'ogni uomo. Indi proclama a tutta
l'umanità la lieta novella di questa possente, gloriosa Rivelazione.
Invero, Colui Che è lo Spirito di Verità è venuto per
guidarvi a tutta la verità. Egli non parla secondo i suggerimenti
del Suo io, ma come Gli comanda Colui Che è l'Onnisciente,
il Sapientissimo.
Dì, questi è Colui Che ha glorificato il Figlio ed esaltato
la Sua Causa. O popoli della terra, gettate via quello che
avete e avvinghiatevi a ciò che vi è stato comandato dall'Onnipotente,
Colui Che è Latore del Pegno di Dio. Purificatevi
le orecchie e volgete il cuore verso di Lui, affinché possiate
ascoltare il mirabile Appello lanciato dal Sinai, dimora del
vostro Signore, il Gloriosissimo. Per certo esso vi sospingerà
presso il Sito ove scorgerete lo splendore della luce del Suo
sembiante, che rifulge su questo limpido Orizzonte.
O accolta di sacerdoti! Lasciate le campane, indi uscite
dalle vostre chiese. Fa d'uopo, in questo giorno, che a gran
voce proclamiate fra le nazioni il Più Grande Nome. Preferite
tacere, mentre ogni pietra e ogni albero gridano forte: «
Il Signore è venuto nella Sua grande gloria!»?Fortunato
l'uomo che si affretta verso di Lui. In verità, egli è annoverato
fra coloro i cui nomi saranno ricordati per l'eternità,
coloro che saranno menzionati dalle Superne Schiere. Così
ha decretato lo Spirito in questa Tavola meravigliosa. Chi
invita gli uomini in Mio nome è, invero, dei Miei e mostrerà
cose che travalicano il potere di tutti coloro che sono sulla
terra. Seguite la Via del Signore e non camminate sulle orme
di chi e immerso nell'incuria. Fortunato il dormiente che la
Brezza di Dio ridesta e che, volgendo i passi verso la Via del
align=left>13
Signore, risuscita dai morti. In verità, all'occhio di Dio,
l'Unico Vero, un tal uomo è reputato gioiello tra gli uomini e
annoverato fra i beati.
Dì : In Oriente è sorta la Luce della Sua Rivelazione; in
Occidente sono apparsi i segni della Sua potenza. O genti,
meditate ciò in cuor vostro e non siate di coloro che errarono
dolorosamente allorché, per ordine del Lodatissimo, l'Onnipotente,
li sopravvenne il Mio Ricordo. Lasciate che la Brezza
di Dio vi ridesti. In verità, essa ha spirato sopra il mondo.
Fortunato chi ne ha scoperto la fragranza ed è stato annoverato
tra coloro che son certi.
O accolta di vescovi! Siete le stelle del cielo della Mia
sapienza. La Mia misericordia non desidera che cadiate sulla
terra. Ma la Mia giustizia dichiara: « Questo è ciò che il
Figlio ha decretato ». E qualsiasi cosa sia uscita dalla Sua
impeccabile, veritiera, fida bocca non potrà mai essere alterata.
Le campane, invero, risuonano il Mio nome e si lamentano
per Me, ma il Mio spirito gioisce con palese felicità. Il
corpo dell'Amatissimo anela alla croce e il Suo capo è ansioso
di essere colpito dalla lancia sul sentiero del Misericordiosissimo.
align=left>La tirannia dell'oppressore non può comunque
distrarLo dal Suo intento. Abbiamo chiamato tutte le cose a
convegno innanzi al Tuo Signore, Re di tutti i nomi. Beato
l'uomo che ha volto la faccia verso Dio, Signore del Dì del
Rendiconto.
O accolta di monaci! Se sceglierete di seguirMi, vi farò
eredi del Mio Regno; e se trasgredirete il Mio comando,
nella Mia tolleranza, lo sopporterò pazientemente; in verità,
sono il Longanime, il Misericordiosissimo.
O terra di Siria! Cos'è accaduto della tua giustizia? In
verità, ti hanno nobilitata le orme del tuo Signore. Hai colto
la fragranza della celeste riunione, o sei da annoverar fra gli
incuranti?
Betlemme è scossa dalla Brezza di Dio. Udiamo la sua
align=left>voce proferire: « O generosissimo Signore! Dov'è insediata
14
la Tua grande gloria? Pur consunta per la separazione da Te,
i dolci aromi della Tua presenza Mi hanno vivificata. Lodato
sii Tu, perché hai sollevato i veli e sei venuto con potenza in
gloria manifesta ». Da dietro il Tabernacolo della Maestà e
della Grandezza le gridammo: « O Betlemme! Questa Luce,
sorta in oriente s'è mossa verso occidente, finché non t'ha
raggiunta nella sera della sua vita. Dimmi dunque: I figli riconoscono
il Padre e Lo seguono, oppure Lo rinnegano,
come la gente d'un tempo rinnegò Lui (Gesù)? » Al che essa
esclamò: « Tu sei in verità l'Onnisciente, Colui Che tutto
conosce ». In verità, vediamo tutte le cose create muoversi
per renderCi testimonianza. Talune Ci conoscono e rendono
testimonianza, ma per lo più rendono testimonianza, eppur
non Ci conoscono.
Il monte Sinai, fremente di gioia nel mirare il Nostro
volto, levata la sua voce incantatrice in glorificazione del suo
Signore, ha detto: « O Signore! Respiro il profumo della Tua
veste. Ti sento vicino, investito dei segni di Dio. Hai
nobilitato queste plaghe coi Tuoi passi. Grande è la benedizione
del Tuo popolo, se solo Ti conoscesse e aspirasse i
Tuoi dolci aromi; e mal incolga a coloro che sono profondamente
addormentati ».
Felice te che hai drizzato il volto verso il Mio sembiante,
perché hai squarciato i veli, infranto gl'idoli e riconosciuto il
tuo eterno Signore. La gente del Corano è insorta contro di
Noi senza chiari segni e prove, tormentandoCi a ogni passo
con una nuova afflizione. S'illudono stoltamente che le tribolazioni
possano frustrare il Nostro Intento: vano è ciò che si
sono immaginati in verità, il tuo Signore è Colui Che dispone
Mai sono passato accanto a un albero senza che il Mio
cuore gli si rivolgesse dicendo: « Fossi tu abbattuto in nome
Mio e il Mio corpo su te crocifisso! » Rivelammo questo
passo nell'Epistola allo Scià, acciocché servisse da monito ai
15
seguaci delle religioni. In verità, il tuo Signore è
l'Onnisciente, il Sapientissimo.
Non ti addolorino le cose che hanno perpetrato. In verità,
sono come morti, non vivi. Lasciali ai morti, e volgi il viso
verso Colui Che è il Vivificatore del mondo. Bada che i detti
degli incuranti non ti rattristino. Sii saldo nella Causa e insegna
alla gente con consumata saggezza. Così t'ammonisce
il Reggitore della terra e del cielo. In verità, Egli è l'Onnipotente,
il Generosissimo. Tra non molto Iddio magnificherà il
tuo ricordo e annoterà con la Penna della Gloria ciò che
proferisti, ispirato dal Suo amore. In verità, Egli è il Protettore
dei bene operanti.
Porta il Mio ricordo a colui che si chiama Murád e dì:
« Te beato Murád, che hai respinto i suggerimenti del tuo
capriccio e seguito Colui Che è il Desio di tutta l'umanità ».
Dì: Beato il dormiente che la Mia Brezza ha risvegliato.
Beato l'esanime che i miei aliti vivificanti hanno rianimato.
Beato l'occhio che il mirar la Mia bellezza ha consolato.
Beato il viandante che ha volto i passi verso il Tabernacolo
della Mia gloria e della Mia maestà. Beato l'afflitto che cerca
riparo all'ombra del Mio baldacchino. Beato l'assetato che si
affretta verso le acque dolcemente scorrenti del Mio tenero
amore. Beata l'anima insaziabile che per amor Mio getta via i
desideri dell'io e prende posto alla mensa che ho inviato per i
Miei eletti dal cielo del divino favore. Beato l'oppresso che si
afferra alla corda della Mia gloria, e il bisognoso che si
rifugia all'ombra del Tabernacolo della Mia ricchezza. Beato
l'ignorante che cerca la fonte del Mio sapere, e l'incurante
che s'aggrappa alla corda della Mia rimembranza. Beata
l'anima che, resuscitata dalle Mie brezze salutari, è stata
align=left>accolta nel Mio celeste Reame. Beato l'uomo che i dolci
aromi della riunione con Me hanno ridestato e sospinto
presso l'Oriente della Mia Rivelazione. Beato l'orecchio che
ha udito, e la bocca che ha reso testimonianza, e l'occhio che
ha visto e riconosciuto il Signore, nella Sua grande gloria e
align=left>16
maestà, ammantato di grandezza e di potere. Beati coloro
che sono giunti al Suo cospetto. Beato l'uomo che ha cercato
lume dall'astro della Mia Parola. Beato colui che si è cinto il
capo col diadema del Mio amore. Beato colui che, sentito del
Mio dolore, s'è levato per aiutarMi tra la Mia gente. Beato
colui che ha immolato la vita sul Mio sentiero e sopportato
molteplici afflizioni per amore del Mio Nome. Beato l'uomo
che, certo della Mia Parola, s'è levato di fra i morti per
celebrare la Mia lode. Beato colui che, inebriato dalle Mie
meravigliose melodie, ha squarciato i veli mediante il potere
della Mia possanza. Beato colui che è rimasto fedele al Mio
Patto, colui al quale le cose del mondo non hanno impedito
di pervenire alla Mia Santa Corte. Beato l'uomo che si è
distaccato da tutto tranne Me che si è librato nell'atmosfera
del Mio amore, che è stato accolto nel Mio Regno, che ha
mirato i Miei reami di gloria, libato le acque vive del Mio
favore, bevuto a sazietà dal fiume celeste della Mia amorosa
provvidenza, conosciuto la Mia Causa, compreso ciò che Io
riposi nel tesoro delle Mie Parole, colui che ha brillato
all'orizzonte del divino sapere, intento a lodarMi e
glorificarMi. In verità, Egli è Mio. A lui la Mia misericordia,
il Mio tenero amore, il Mio favore e la Mia gloria.
17
3
BlSHÁRÁT
(Liete Novelle)
18
19
Questo è l'Appello del Gloriosissimo, proclamato dal
Supremo Orizzonte nella Prigione di 'Akká
Egli è l'Espositore, l'Onnisciente,
Colui Che di tutto ha contezza.
Dio, l'Unico Vero, attesta e i Rivelatori dei Suoi
nomi e dei Suoi Attributi rendono testimonianza
che, nel lanciare quest'Appello e nel proclamare
il Suo Verbo sublime, Nostro unico scopo è che,
per opera delle acque vive della favella divina, l'orecchio
dell'intera creazione sia purificato da favole mendaci e porga
ascolto alla santa, gloriosa ed eccelsa Parola scaturita dal sito
ov'è serbato il sapere dell'Artefice dei Cieli e Creatore dei
Nomi. Felici coloro che giudicano equamente.
O popoli della terra!
La prima Lieta Novella
che, in questa Somma Rivelazione, il libro Primigenio ha annunziato
a tutti i popoli del mondo è che la legge della guerra
santa è stata revocata. Sia glorificato il Misericordiosissimo,
il Signore dalle copiose grazie, per il Quale la porta del
20
divino favore è stata spalancata innanzi a tutti coloro che
sono in cielo e sulla terra.
La seconda Lieta Novella
Si dà licenza ai popoli e alle tribù del mondo di radunarsi
e stare assieme con gioia ed esultanza. O genti! Associatevi
con i seguaci di tutte le religioni in ispirito d'amicizia
e fratellanza. Così l'astro della Sua sanzione e autorità ha
brillato all'orizzonte del decreto di Dio, Signore dei mondi.
La terza Lieta Novella
riguarda lo studio dei diversi idiomi. Questo decreto
era già fluito dalla Penna dell'Altissimo: E’ necessario che i
sovrani del mondo - Iddio li assista - o i ministri della terra,
dopo essersi consultati adottino una delle lingue esistenti, o
una nuova, da insegnarsi ai bambini nelle scuole di tutto il
mondo e analogamente una scrittura. In tal modo la terra sarà
considerata un unico paese. Felice chi ascolta il Suo Appello
e osserva ciò che gli è stato ordinato da Dio, Signore del
Possente Trono.
La quarta Lieta Novella
Se uno dei re - Iddio li assista - si leverà per proteggere
e aiutare questa gente oppressa tutti devono gareggiare
nell'amarlo e nel servirlo: è un obbligo per ciascuno. Felice
chi vi si conforma.
21
La quinta Lieta Novella
In qualunque paese risieda, questa gente deve comportarsi
verso il governo con lealtà, onestà e sincerità. Questo è ciò
che è stato rivelato per decreto di Colui Che è l'Ordinatore,
l'Antico dei Giorni.
E’ doveroso e obbligatorio che tutti i popoli del mondo,
senza eccezioni, porgano aiuto a questa poderosa Causa, discesa
dal cielo del Volere del sempiterno Iddio, cosicché, per
opera delle acque vive della divina saggezza e in virtù dei
consigli e delle esortazioni celestiali, si spenga il fuoco dell'animosità
divampante nei cuori di alcuni popoli della terra e
la luce dell'unità e della concordia rifulga, riversando sul
mondo il suo splendore.
Nutriamo speranza che, grazie agli zelanti sforzi di coloro
che sono gli esponenti della potestà di Dio - sia esaltata la
Sua gloria - gli strumenti della guerra siano dappertutto
trasformati in mezzi di ricostruzione e fra gli uomini ogni
lotta e conflitto sian rimossi.
è l'instaurazione della Pace Minore, i cui dettagli la Nostra
Eccelsa Penna ha già rivelato. Grande è la benedizione di chi
la promuove e osserva quanto è stato disposto da Dio,
l'Onnisciente, il Sapientissimo.
face=TimesNewRomanPS-BoldMT>La settima Lieta Novella
Si lasciano alla discrezione degli uomini la scelta delle
vesti e il taglio e la foggia della barba. Ma badate, o genti, a
non farvi zimbello dei villani.
22
Le pie opere dei monaci e dei preti fra i seguaci dello
Spirito
1 - la pace di Dio sia con Lui - sono ricordate al Suocospetto. Ma in questo Giorno smettano di vivere in clausura
e volgano i passi verso l'aperto mondo e si dedichino a ciò
che gioverà a loro e agli altri. Abbiamo dato loro il permesso
di unirsi in matrimonio, acciocché procreino chi faccia
menzione di Dio, Signore del visibile e dell'invisibile, Signore
dell'Eccelso Trono.
face=TimesNewRomanPS-BoldMT>La nona Lieta Novella
Il peccatore, quando si sente completamente distaccato
e libero da tutto fuorché Dio, deve implorare la Sua
indulgenza e il Suo perdono. La confessione di peccati e
colpe davanti a creature umane non è permessa, perché ciò
non ha mai comportato, né mai comporterà il perdono di
Dio. Inoltre la confessione innanzi a un uomo è motivo di
mortificazione e umiliazione e Dio - sia esaltata la Sua gloria
non desidera l'umiliazione dei Suoi servi. In verità Egli è il
Compassionevole il Misericorde. Il peccatore, deve, in
solitudine dinanzi a Dio, invocare misericordia dall'Oceano
della misericordia e impetrare perdono dal Cielo della
generosità, dicendo:
O Dio, mio Dio! T'imploro per il sangue dei Tuoi veri
amanti i quali furono così rapiti dalla Tua dolce parola che
corsero verso il Fastigio della Gloria, il sito del gloriosissimo
martirio, e Ti supplico per i misteri che si trovano racchiusi
nella Tua sapienza e per le perle custodite nell'oceano della
Tua munificenza di concedere il perdono a me, a mio padre e
a mia madre. Tra coloro che mostrano misericordia, in verità,
1
Gesù23
Tu se il Più Misericorde. Non v'è Dio all'infuori di Te, il
Longanime, il Più Munifico.
O Signore! Tu vedi questa essenza d'iniquità volgersi
all'oceano del Tuo favore e questa debole creatura cercare il
regno della Tua divina potenza e questo povero essere
protendersi verso l'astro della Tua ricchezza. Per la Tua
misericordia e la Tua grazia, non deluderlo, o Signore, non
privarlo delle rivelazioni della Tua munificenza nei Tuoi
giorni, non scacciano dalla Tua porta che hai spalancato a
tutti coloro che dimorano nel Tuo cielo e sulla Tua terra.
Ahimè! Ahimè! I miei peccati mi hanno impedito di
avvicinarmi alla Corte della Tua santità e le mie colpe mi
hanno fatto smarrire lungi dal Tabernacolo della Tua maestà.
Ho commesso ciò che mi proibisti e trascurato ciò che mi
ordinasti.
Ti prego, per Colui Che è il sovrano Signore dei Nomi, di
decretare per me, con la Penna della Tua munificenza, ciò
che mi permetterà di avvicinarmi a Te e mi purificherà dai
miei misfatti che si sono interposti tra me e la Tua indulgenza
align=left>e il Tuo perdono.
In verità, Tu sei il Potente, il Munifico. Non v'è Dio all'infuori
di Te, il Possente, il Benigno.
La decima Lieta Novella
In pegno di grazia da Dio, Rivelatore di questo Sommo
Annunzio, abbiamo rimosso dalle Sacre Scritture e dalle Tavole
Sante la legge che prescrive la distruzione dei libri.
L'undicesima Lieta Novella
E’ permesso studiare le scienze e le arti, ma quelle
scienze che siano di utilità e vantaggio al progresso e al
24
miglioramento dei popoli. Così ha decretato Colui Che è
l'Ordinatore, l'Onnisciente.
La dodicesima Lieta Novella
S'ingiunge a ciascuno di voi di dedicarsi a una forma di
occupazione, come mestieri, commerci e simili. Ci siamo degnati
d'innalzare il vostro impiego nel lavoro al rango dell'adorazione
a Dio, l'Unico Vero. Riflettete in cuor vostro
sulla grazia e sui doni di Dio e ringraziateLo all'alba e all'imbrunire.
Non sciupate il tempo nell'ozio e nell'indolenza, ma
occupatevi di ciò che possa recare profitto a voi e agli altri.
Così è stato decretato in questa Tavola dal cui orizzonte
l'astro della saggezza e della parola risplende luminoso.
Agli occhi di Dio, il più spregevole fra gli uomini è colui
che sta pigramente seduto e mendica. Aggrappatevi alla
corda dei mezzi materiali, con piena fiducia in Dio, di tutti i
mezzi Provvidente. Quando l'uomo si dedica a un mestiere o
a un commercio, al cospetto di Dio questa sua occupazione è
in sé considerata un atto di preghiera; e ciò altro non è che
un pegno del Suo onnicomprensivo, infinito favore.
La tredicesima Lieta Novella
Gli uomini della Casa di Giustizia di Dio sono stati incaricati
di occuparsi degli affari pubblici. In verità, essi sono i
Fiduciari di Dio fra i Suoi servi e le albe dell'autorità nei
Suoi paesi.
O genti di Dio! Ciò che ammaestra il mondo è la Giustizia,
perché essa è sorretta da due colonne, ricompensa e
align=left>punizione. Queste due colonne sono fonti di vita per il mondo.
Giacché ogni giorno v'è un nuovo problema e per ciascun
problema una risoluzione pertinente, questi casi devono
25
essere deferiti ai Ministri della Casa di Giustizia, affinché
essi agiscano secondo le necessità e i requisiti del momento.
Coloro che si levano a servire la Sua Causa per amor di Dio
ricevono dal regno invisibile la divina ispirazione. E’ doveroso
che tutti li obbediscano. Gli affari di stato devono essere
deferiti alla Casa di Giustizia, ma gli atti di culto siano
espletati conforme a ciò che Dio ha rivelato nel Suo Libro.
O genti di Bahá! Siete albe dell'amor di Dio e orienti della
Sua dolce bontà. Non insozzatevi la bocca con calunnie e
imprecazioni e custodite i vostri occhi da ciò che è sconveniente.
Esponete ciò che possedete: se viene accolto con favore,
lo scopo è raggiunto; altrimenti, vana è ogni protesta.
Lasciate quell'anima a se stessa e rivolgetevi a Dio il Patrono,
l'Esistente da Sé. Non siate cagione di dolore e tanto
meno di lotta e di discordia. Nutriamo speranza che otteniate
la vera educazione all'ombra dell'albero delle Sue tenere
align=left>misericordie e che agiate in conformità dei desideri di Dio.
Siete tutti foglie di un unico albero e gocce di uno stesso
oceano.
La quattordicesima Lieta Novella
Non è necessario intraprendere viaggi appositamente per
align=left>visitare le sepolture dei defunti. Chi, avendo larghezza di
mezzi, ne offra invece il costo alla Casa di Giustizia, farà
cosa gradita e ben accetta al cospetto di Dio. Felice chi osserva
i Suoi precetti.
La quindicesima Lieta Novella
Benché la forma di governo repubblicana sia di profitto a
tutti i popoli del mondo, nondimeno la maestà della corona è
uno dei segni di Dio. Non desideriamo che i paesi del mondo
26
ne vengano privati. Se i sagaci combineranno le due forme in
una sola, grande sarà la loro ricompensa presso Dio.
Nelle antiche religioni erano state formulate e sanzionate,
secondo le esigenze del tempo, certe ordinanze come la guerra
santa, la distruzione dei libri, la proibizione di fare conoscenza
e stringere amicizia con altri popoli o di leggere certi
libri; ma in questa possente Rivelazione, in questo poderoso
Annunzio, gl'infiniti doni e favori di Dio hanno protetto tutti
gli uomini e dall'orizzonte del Volere del Sempiterno
Signore il Suo infallibile decreto ha prescritto ciò che
abbiamo or ora esposto.
Rendiamo lode a Dio - santificato e glorificato Egli sia -
per tutto ciò che Si è degnato di rivelare in questo Giorno
benedetto glorioso e incomparabile. In verità, se sulla terra
ciascuno avesse una miriade di lingue e tutti lodassero Dio e
magnificassero il Suo nome di continuo fino alla fine che
non ha fine, il loro render grazia non sarebbe commisurato
neppure ad uno dei benevoli favori che abbiamo menzionato
in questa Tavola. Ogni uomo dotato di saggezza e
perspicacia, di comprensione e di sapere ne fa fede.
Supplichiamo ardentemente Iddio - sia esaltata la Sua
gloria - di aiutare governanti e sovrani, che sono esponenti
del potere e albe della gloria, ad applicare le Sue leggi e
ordinanze. In verità, Egli è l'Onnipotente, il Forte, Colui Che
è avvezzo a rispondere alle invocazioni degli uomini.
27
4
TARÁZÁT
(Ornamenti)
28
29
Nel Mio Nome, che s'erge supremo sovra tutti i nomi
Lode e gloria si confanno al Signore dei Nomi,
Creatore dei cieli, a Lui, le onde dell'oceano della Cui
align=left>Rivelazione spumeggiano innanzi agli occhi dei
popoli del mondo. L'Astro della Sua Causa traluce
attraverso tutti i veli e la Sua Parola di affermazione è fuori
dall'ambito della negazione. Né violenza di oppressore né
soperchierie di malvagi hanno potuto ostacolare il Suo Intento.
Glorificata è la Sua sovranità, eccelso il Suo dominio!
Gran Dio! Benché i Suoi segni abbiano pervaso il
mondo e le Sue prove e le Sue testimonianze risplendano
chiare e palesi come luce, nondimeno gli ignoranti si
mostrano infingardi, anzi ribelli. Si fossero accontentati
dell'opposizione! Continuano invece a complottare per
abbattere il sacro Albero di Loto. Sin dall'alba di questa
Rivelazione le personificazioni dell'egoismo, usando crudeltà
e oppressione, hanno cercato di spegnere la Luce della divina
manifestazione. Ma Dio, fermate le loro mani, con la Sua
potestà sovrana, rivelò questa Luce e la protesse mediante il
potere della Sua possanza, finché terra e cielo non
s'illuminarono della sua radiosità e lucentezza. Sempre sia
lode a Lui.
Gloria a Te, Signore del mondo e Desio delle nazioni,
o Tu Che Ti sei palesato nel Più Grande Nome per il quale le
perle della saggezza e della parola sono apparse dalle
conchiglie del grande mare del Tuo sapere e i cieli della
divina rivelazione sono stati adornati con la luce della
visione del Sole del Tuo sembiante.
30
Ti supplico, per quella Parola per la quale la Tua prova
fu completata fra le Tue creature e la Tua testimonianza
adempiuta fra i Tuoi servi, di rafforzare il Tuo popolo in ciò
per cui il volto della Causa risplenderà nel Tuo impero, gli
stendardi del Tuo potere saranno issati fra i Tuoi servi e i
vessilli della Tua guida dispiegati in tutti i Tuoi domini.
Mio Signore! Tu li vedi afferrarsi alla corda della Tua
grazia e aggrapparsi all'orlo del manto della Tua
beneficenza. Disponi per loro ciò che li tragga presso di Te e
tienili lontani da tutto fuorché Te. Ti supplico, o Tu Re
dell'esistenza e Patrono del visibile e dell'invisibile, di fare di
chiunque si levi a servire la Tua Causa un mare ondeggiante
secondo il Tuo desiderio, di farlo avvampare col fuoco del
Tuo Sacro Albero, rifulgere all'orizzonte del cielo della Tua
volontà. In verità Tu sei il Possente, Che né il potere di tutto
il mondo né la forza delle nazioni possono svigorire. Non v'è
altro Dio che Te, l'Uno, l'Incomparabile, il Protettore,
l'Esistente da Sé.
O tu che hai libato il vino della Mia favella dal calice
del Mio sapere! Oggi, dal fruscio del divino Albero di Loto
che il Signore dei Nomi ha piantato nell'eccelso Paradiso con
la mano del potere celestiale, si sono udite queste sublimi
parole:
Il primo Taráz
e il primo fulgore albeggiato all'orizzonte del Libro Primigenio
è che l'uomo conosca se stesso e discerna ciò che conduce
alla grandezza o all'umiliazione, alla gloria oppure al
disonore, alla ricchezza ovvero alla miseria. Pervenuto allo
stadio del compimento e raggiunta la maturità, egli ha bisogno
del benessere che, quando sia acquisito mediante
mestieri o professioni, è lodevole e meritorio a giudizio dei
saggi e specialmente agli occhi dei servi dediti all'educazione
del mondo e all'edificazione dei suoi popoli. In verità, essi
31
sono coppieri dell'acqua vivificante del sapere e guide verso
la via ideale; sospingono i popoli del mondo verso la retta
via e li informano di ciò che reca all'uomo innalzamento ed
elevazione. Il retto sentiero è quello che conduce l'uomo
all'oriente della percezione e all'alba del vero discernimento
e lo porta a ciò che gli conferirà gloria, onore e grandezza.
E’ Nostra speranza che, grazie al tenero amore
dell'Onnisciente, del Sapientissimo, sia dissipata la polvere
ottenebrante e sviluppato il potere di percezione, acciocché
le genti scoprano il fine per cui sono state tratte all'esistenza.
In questo Giorno tutto ciò che giova a ridurre la cecità e ad
acuire la visione spirituale è degno di considerazione. Questa
visione funge da fattore e da guida verso la vera conoscenza.
In verità, a giudizio dei saggi l'acutezza dell'intelletto è dovuta
all'acutezza della visione spirituale. Le genti di Bahá
devono in ogni circostanza attenersi a ciò che è opportuno e
conveniente ed esortare gli altri ad agire in egual modo.
face=TimesNewRomanPS-BoldMT>Il secondo Taráz
è di accostarsi ai seguaci di tutte le religioni in ispirito
di amicizia e fratellanza, di proclamare ciò che fu annunziato
da Colui Che parlò sul Sinai e di attenersi in tutto all'imparzialità.
Coloro che sono pervasi di sincerità e fedeltà devono
associarsi a tutte le genti e le tribù della terra con gioia ed
esultanza, poiché lo stare assieme ha sempre promosso e
continuerà a promuovere l'unità e la concordia, che a loro
volta contribuiscono al mantenimento dell'ordine del mondo
e alla rigenerazione dei popoli. Beati coloro che, liberi da
odio e animosità, si aggrappano alla corda della gentilezza e
della tenera misericordia.
Questo Vilipeso esorta tutti a mostrare tolleranza e rettitudine
che sono due luci nelle tenebre del mondo e due
32
educatori per l'edificazione dell'umanità. Felice chi le ha
conseguite e mal incolga agli incuranti.
Il terzo Taráz
riguarda il buon carattere. In verità, il buon carattere è il
manto più prezioso che Dio abbia dato agli uomini. Egli ne
adorna i templi dei Suoi amati. Per la Mia vita! La luce del
buon carattere eclissa lo sfolgorar del sole: chi lo acquisisce
è stimato gioiello tra gli uomini. La gloria e l'edificazione del
mondo dipendono da esso. Il buon carattere è un mezzo con
cui gli uomini sono guidati verso la Retta Via e condotti al
Grande Annunzio. Fortunato chi è adorno dei santi attributi e
del carattere delle Superne Schiere.
Si conviene che teniate sempre gli occhi fissi su
giustizia ed equità. Nelle Parole Celate, la Nostra
Augustissima Penna ha rivelato queste sublimi parole: « O
Figlio dello Spirito! Ai Miei occhi la più diletta di tutte le
cose è la Giustizia; non allontanartene se desideri Me e non
trascurarla, acciocché Io possa aver fiducia in Te. Col suo
aiuto ti sarà possibile discernere con i tuoi occhi e non con
gli occhi degli altri e apprendere per cognizione tua e non del
tuo vicino. Pondera ciò nel tuo cuore, come t'incombe
d'essere. In verità la Giustizia è il Mio dono a te e l'emblema
del Mio tenero amore. Tienila adunque innanzi agli occhi ».
Le anime giuste ed equanimi nel giudicare occupano
uno stadio sublime e detengono un eccelso rango: da esse la
luce della devozione e della rettitudine risplende luminosa.
Speriamo ardentemente che nessun popolo e nessun paese
del mondo si privi degli splendori di questi due luminari.
33
Il quarto Taráz
riguarda la fidatezza. In verità essa è apportatrice di
sicurezza per tutti coloro che dimorano sulla terra e pegno di
gloria dal Misericorde; in verità, chi ne è partecipe è a parte
dei tesori della ricchezza e della prosperità. La fidatezza è il
sommo portale verso la tranquillità e la sicurezza dei popoli.
In verità da essa è dipesa e pur dipende la stabilità di tutti gli
affari dalla sua luce i domini del potere, della grandezza e
della prosperità sono tutti rischiarati.
Or non è molto la Penna dell'Altissimo rivelò queste
sublimi parole: « Ti menzioneremo ora la Fidatezza e il suo
stadio agli occhi di Dio, tuo Signore, Signore del Possente
Trono. Un giorno dei giorni Ci recammo nella Nostra Verde
Isola. Ivi giunti, vedemmo rivoli scorrenti, e alberi lussureggianti,
e la luce del sole giocar frammezzo. Volgendo il viso
a destra, scorgemmo ciò che la penna è incapace di descrivere;
né è possibile esprimere ciò che gli occhi del Signore
dell'umanità videro in quel Sito santificato, sublime, benedetto
ed esaltato. Indi, volgendoCi verso sinistra, ponemmo
lo sguardo su una delle Bellezze del Paradiso Più Sublime
che, ritta su colonna di luce, diceva a gran voce: "O abitatori
della terra e del cielo! Ammirate la Mia bellezza, e la Mia
radiosità, e la Mia rivelazione, e il Mio fulgore. In nome di
Dio, l'Unico Vero! Io sono la Fidatezza e la sua rivelazione,
e la sua bellezza. Ricompenserò chiunque a Me si afferri e
riconosca rango e stadio e si aggrappi all'orlo del Mio manto.
Sono sommo ornamento delle genti di Bahá e veste gloriosa
per tutti coloro che si trovano nel regno del creato. Sono
strumento supremo per la prosperità del mondo e orizzonte
di certezza per tutti gli esseri". Così abbiamo inviato per te
ciò che trarrà gli uomini presso il Signore del creato ».
O genti di Babà! In verità la fidatezza è il migliore
vestimento per i vostri templi, il più glorioso dei diademi per
34
le vostre teste. Avvinghiatevi ad essa per intimazione di
Colui Che è l'Ordinatore, Colui Che di tutto ha contezza.
Il quinto Taráz
riguarda il proteggere e il preservare gli uffici dei servi di
Dio. Non si deve ignorare la verità dei fatti, sibbene
esternare ciò che è giusto e vero. Non neghino ad alcuno, le
genti di Bahá, la dovuta ricompensa; trattino, bensì, gli
artigiani con il dovuto rispetto, senza insozzarsi la bocca con
insulti, come fecero le antiche genti.
In questo Giorno il sole dell'artigianato risplende
all'orizzonte dell'occidente e il fiume delle arti scaturisce dai
suoi mari. Si deve parlare onestamente e apprezzare questo
dono. Per la vita di Dio! La parola « Equità » risplende
chiara e luminosa come il sole. Preghiamo Iddio che Si degni
di riversarne su tutti il fulgore. In verità, potente sopra tutte
le cose è Colui Che è incline a rispondere ad ogni preghiera.
In questi giorni la veracità e la sincerità sono dolorosamente
afflitte tra le grinfie della falsità e la giustizia è
tormentata dalla sferza dell'iniquità. Il fumo della corruzione
ha avviluppato il mondo intero a tal segno che in ogni dove
si vedono solo reggimenti di soldati e in ogni terra non si
sente altro che fragor di spade. Supplichiamo Dio, l'Unico
Vero, di rafforzare coloro che esercitano il Suo potere in ciò
che riabiliterà il mondo e porterà tranquillità fra le nazioni.
Il sesto Taráz
Il sapere è uno dei miracolosi doni di Dio. E’ doveroso
che tutti se ne impadroniscano. Le arti e i mezzi materiali
oggi manifesti sono stati acquisiti in virtù del Suo sapere e
della Sua saggezza, rivelati in Epistole e Tavole mediante la
35
Sua Eccelsa Penna - Penna dai cui forzieri sono tratte alla
luce perle di saggezza e di loquela e le arti e i mestieri del
mondo.
In questo Giorno i misteri della terra sono messi a
nudo sotto gli occhi degli uomini. Le pagine dei giornali che
rapidamente si susseguono sono invero lo specchio del
mondo. Esse riflettono fatti e occupazioni dei vari popoli e
align=left>tribù, e non solo, ma li divulgano quali specchi dotati di
udito, vista e loquela. E’ questo un fenomeno possente e
meraviglioso. E’ necessario, però, che coloro che vi scrivono
siano purificati da suggerimenti di insane passioni e turpi
desideri e si ammantino con veste di giustizia ed equità;
devono essi fare tutte le indagini possibili e accertare i fatti, e
poi metterli per iscritto.
Molte delle notizie che i giornali hanno riportato su
questo Vilipeso sono false. Invece i discorsi onesti e la
veracità, per via del loro alto rango e della loro elevata
posizione, sono considerati sole risplendente all'orizzonte del
sapere. Le onde che si sollevano da questo Oceano sono
visibili innanzi agli occhi dei popoli del mondo e le effusioni
della Penna della saggezza e della parola sono palesi
dappertutto.
La stampa riporta che questo Servo è fuggito dalla
align=left>terra di Tá (Tihran), recandoSi in 'Iráq. Benevolo Iddio! Mai
questo Vilipeso Si è nascosto, sia pure per un solo istante.
Anzi è rimasto sempre fermo e ben in vista sotto gli occhi di
tutti. Mai siamo indietreggiati mai cercheremo di fuggire. In
verità sono gli stolti che sfuggono la presenza Nostra.
Partimmo dal Nostro paese accompagnati da due scorte
equestri, in rappresentanza dei due onorati governi di Persia
e di Russia, e giungemmo in 'Iráq nel pieno della potenza e
della gloria. Sia lodato Iddio! La Causa di cui questo
Vilipeso è Portatore si erge alta quanto il cielo e risplende
luminosa come il sole. L'elusione non ha accesso in questo
stadio, né vi sono occasioni per tacere o paventare.
36
I misteri della Resurrezione e gli eventi dell'Ultima
Ora sono chiari e manifesti, ma i popoli sono immersi
nell'incuria e si sono lasciati avvolgere dai veli. « E quando i
mari ribolliranno... E saran dispiegate le Scritture».
1 Per lagiustizia di Dio! L'Alba è in verità, imbiancata e la luce ha
brillato e s'è dileguata la notte. Felice chi comprende; felice
chi vi è pervenuto.
Sia glorificato Iddio! La Penna si chiede perplessa che
cosa scrivere e la Lingua si domanda che cosa proferire.
Malgrado calamità inaudite e dopo lunghi anni di prigionia,
cattività e dolorose prove, vediamo ora che sono
sopraggiunti veli più spessi di quelli che abbiamo già
squarciati, ottenebranti la vista e oscuranti la luce della
comprensione. Vediamo inoltre che le nuove calunnie ora
dilaganti sono ben più maligne di quelle dei giorni passati.
O genti del Bayán! Temete il Signor misericorde. Pensate
alle genti dei tempi andati: quali furono le loro opere e
quali i frutti che raccolsero? Tutto ciò che dissero non era
che impostura e a nulla valse tutto quel che fecero, eccetto
per coloro che Dio S'è degnato di proteggere mediante il Suo
potere.
Giuro sulla vita di Colui Che è il Desio del mondo! Chi
ponderasse nel suo cuore si affretterebbe, libero da ogni attaccamento
al mondo, verso la Suprema Luce e si forbirebbe
e purificherebbe dalla polvere delle vane illusioni e dal fumo
align=left>dell'oziosa fantasia. Che cosa mai indusse in errore le genti
del passato e chi le traviò? Esse respingono ancora la verità e
hanno acconsentito alle loro egoistiche brame. Questo Vilipeso
chiama a gran voce per amor di Dio: chi vuole si volga
1
Corano, 81:6 e 1037
verso Lui: chi vuole se Ne allontani. In verità Dio può ben
fare a meno d'ogni cosa, tanto del passato quanto del futuro.
O genti del Bayán! Uomini col turbante e il bastone,
1come Hádí Dawlat-Ábádí,
2 sono stati fonte di opposizione ealign=left>causa d'impedimento e hanno così penosamente gravato le
genti di superstizioni, che ancor oggi si aspetta l'apparizione
di un'immaginaria persona da un luogo immaginario. State
accorti, o uomini sagaci!
O Hádí! Tendi l'orecchio alla Voce di questo fido Consigliere:
volgi i passi da sinistra verso destra, cioè scostati dall'oziosa
fantasia e volgiti verso la certezza. Non indurre in
errore la gente: l'Astro divino risplende, la Sua Causa è
palese e tutto pervadono i Suoi segni. Drizza il volto verso
Dio, l'Aiuto nel Pericolo, l'Esistente da Sé; rinunzia al tuo
primato per amor di Dio e lascia la gente a se stessa: tu
ignori la verità essenziale, tu non la conosci.
O Hàdì! Abbi una sola faccia sul sentiero di Dio; quando
sei in compagnia degli infedeli, sei infedele e con i pii sei
pio. Rifletti su quelle anime che offrirono vita e sostanze in
quella terra, acché, per avventura, tu possa trarne un ammonimento
ed essere ridestato dal tuo sonno. Pensa: chi è da
preferirsi, colui che mette in salvo il proprio corpo, la propria
vita e i propri beni o chi tutto abbandona sulla via di Dio?
Giudica onestamente e non essere ingiusto. Aggrappati alla
align=left>giustizia e attieniti all'equità, acciocché non abbia tu a
servirti della religione per egoistici motivi come di una
trappola, e ad ignorare la verità per amor dell'oro. Invero la
tua scelleratezza e la scelleratezza della gente come te s'è
tanto esacerbata che la Penna della Gloria si senti mossa a
proferire queste osservazioni. Abbi timor di Dio; Colui Che
1
Le insegne dei Mullá2
Mírzá Hádí Dawlat-Ábádí, teologo di Isfáhán. Divenuto seguace delBáb, appoggiò poi Mirzá Yahyá e infine fu nominato suo rappresentante
in Iran e suo successore. Durante le persecuzioni contro i bábí, abiurò.
38
ha precorso questa Rivelazione ha dichiarato: « In ogni
condizione Egli proclamerà: "In verità, in verità, Io sono
Dio, non v'è altro Dio che Me, l'Aiuto nel Pericolo,
l'Esistente da Sé!" ».
O genti del Bayán! Vi è stato proibito di mettervi in contatto
con gli amati di Dio; perché e per quale scopo è stata
imposta questa interdizione? Siate giusti, vi scongiuro in
nome di Dio, e non siate tra gli incuranti. A chi è dotato
d'intuito, e al cospetto della Somma Beltà, lo scopo di questa
interdizione è noto ed evidente; è perché nessuno possa
venire a conoscenza dei suoi (di Hádí) segreti e delle sue
opere.
O Hádí! Non sei stato in Nostra compagnia, perciò ignori
la Causa; non agire secondo la tua oziosa fantasia. A parte
questo, esamina gli Scritti coi tuoi propri occhi e medita sull'accaduto;
abbi pietà di te stesso e dei servi di Dio e non
esser causa di ostinazione come la gente del passato. Inconfondibile
è la via, evidente la prova: cambia l'ingiustizia in
giustizia e l'iniquità in equità. Nutriamo speranza che gli aliti
della divina ispirazione ti rafforzino e che il tuo orecchio
align=left>interiore senta le benedette parole: « Dì: "E’ Dio!" e poi
lasciali gingillarsi nelle loro discussioni ».
1 Ci sei stato (aCipro) e l'hai visto (Mírzá Yahyá): parla ora con franchezza;
non travisare i fatti, né a te stesso né alla gente. Sei ignorante
e male informato insieme; tendi l'orecchio alla Voce di questo
Vilipeso e affrettati verso l'oceano del divino sapere, acché,
per avventura, tu possa ornarti con l'ornamento della
comprensione e rinunziare a tutto fuorché a Dio. Ascolta la
risonante Voce di questo benigno Consigliere, che, svelato e
palese, di fronte ai sovrani e ai loro sudditi, chiama a raccolta
tutti i popoli del mondo al cospetto di Colui Che è il
Signore dell'Eternità. Questa è la Parola dal Cui orizzonte
l'astro delle inesauribili grazie risplende luminoso.
1
Corano, 6 : 91.39
O Hádí! Libero da ogni attaccamento al mondo, con
sommo sforzo, questo Vilipeso S'è adoprato per spegnere il
fuoco dell'animosità e dell'odio divampante nel cuore dei
popoli del mondo. E’ doveroso che ogni persona giusta ed
equa renda grazie a Dio - esaltata sia la Sua gloria - e si levi
a promuovere questa Causa preminente, sì che la fiamma si
trasformi in luce e l'odio ceda il passo all'amore e
all'amicizia. Giuro sulla giustizia di Dio! Ecco il solo
intendimento di questo Vilipeso. In verità nel proclamare
questa poderosa Causa e nel dimostrarne la Verità abbiamo
sopportato molte sofferenze, difficoltà e tribolazioni; tu
stesso, se solo parlassi con equità, faresti fede di ciò che
abbiamo menzionato. In verità, Dio dice il vero e mostra la
Via: Egli è il Forte, il Potente, il Benevolo.
La Nostra Gloria si posi sulle genti di Bahá che né
soperchieria di tiranno né violenza di aggressore ha potuto
distogliere da Dio, Signore dei mondi.
40
41
5
TAJALLÍYÁT
(Fulgori)
42
43
Questa è un'Epistola di Dio, l'Aiuto nel Pericolo,
align=left>l'Esistente da Sé
Egli è Colui Che dal Suo glorioso Reame ascolta.
Dio attesta che non v'è altro Dio all'infuori di Lui
e che Quei Che è apparso è il Mistero Celato,
il Simbolo Prezioso, il Sommo Libro per tutte
le genti e il Cielo del favore per il mondo intero.
Egli è il Più Possente Segno fra gli uomini e l'alba dei
più augusti attributi nel reame del creato; per Suo mezzo è
apparso ciò che da tempo immemorabile era stato nascosto e
velato a occhi umani. Egli è Colui la Cui Manifestazione fu
annunziata dalle celesti Scritture, in tempi passati e più
recenti. Chi fa professione di fede in Lui e nei Suoi segni e
nelle Sue testimonianze ha, in verità, riconosciuto ciò che la
Lingua della Magnificenza proferì prima che terra e cielo
fossero creati e il Regno dei Nomi rivelato. Per Lui l'oceano
del sapere ha spumeggiato fra gli uomini e il fiume della
divina saggezza è sgorgato per intimazione di Dio, Signore
dei Giorni.
Fortunato il sagace che ha riconosciuto e compreso la
Verità e l'orecchio attento che ha ascoltato la Sua dolce voce
e la mano che ha afferrato il Suo Libro con la fermezza che
nasce da Dio, Signore di questo mondo e dell'altro, e l'impaziente
viandante che si è affrettato verso il Suo glorioso
Orizzonte e il forte che né la strapotenza dei governanti né il
44
tumulto scatenato dai capi religiosi hanno scosso. E mal
align=left>incolga a chi ha respinto la grazia e il favore di Dio e ne ha
negato la tenera misericordia e l'autorità; in verità costui è
annoverato tra coloro che hanno repugnato alla
testimonianza di Dio e alla Sua prova per tutta l'eternità.
Grande è la benedizione di chi ha ripudiato in questo
align=left>Giorno le cose in uso fra gli uomini, tenendosi stretto a ciò
che ha disposto Dio, Signore dei Nomi e Artefice di tutto il
creato, Colui Che è disceso dal cielo dell'eternità in forza del
Più Grande Nome, costituito in tale invincibile potestà da
rendere tutte le potenze della terra incapaci di resisterGli. Ne
fa fede il Libro Primigenio, che parla dallo Stadio Più
Sublime.
O 'Alí Akbar!
1 Più volte abbiamo udito la tua voce,rispondendoti con ciò che le lodi di tutta l'umanità non potranno
mai eguagliare; (parole) in cui i sinceri respirano i
soavi aromi dei detti del Misericordiosissimo, e i Suoi veri
amanti sentono la fragranza della celeste riunione, e gli assetati
scoprono il mormorio dell'acqua che è vera vita. Beato
l'uomo che vi è pervenuto e ha riconosciuto ciò che in questo
istante promana dal calamo di Dio, l'Aiuto nel Pericolo,
l'Onnipotente, il Munificentissimo.
Attestiamo che hai rivolto il viso verso Dio e a lungo
peregrinasti, finché non accedesti alla Sua presenza e porgesti
ascolto alla Voce di questo Vilipeso, Che è stato gettato in
prigione a causa dei misfatti di coloro che non hanno creduto
nei segni e nelle testimonianze di Dio e hanno negato
questa grazia celestiale per la quale ha avuto luce il mondo
intero. Benedetto il tuo volto, che si è a Lui drizzato, e
l'orecchio tuo che ha udito la Sua voce, e la tua lingua, che
ha celebrato la lode di Dio, Signore dei Signori. Preghiamo
1
Ustád ‘Alí-Akbar, fermo credente di Yazd. Disegnò il progetto delMashriqu’l-Adhkar di Ishqábád, che fu poi approvato da ‘Abdu’l-Bahá.
Fu martirizzato a Yazd nel 1903.
45
Dio che Si degni di aiutarti a divenire stendardo per la promozione
della Sua Causa e che ti dia agio di accostarti a Lui
Ricordiamo gli eletti e gli amati di Dio in quella terra e
annunciamo loro le liete novelle di ciò che è stato inviato in
loro onore dal Regno della favella del Signore, Reggitore
sovrano del Dì del Rendiconto. Fa' loro menzione di Me e
illuminali con la fulgente gloria della Mia parola. In verità il
tuo Signore è il Benevolo, il Munifico.
O tu che canti le Mie lodi! Tendi l'orecchio a ciò che
gli oppressori Mi attribuiscono nei Miei giorni. Alcuni fra
loro dicono: « Ha avanzato pretese di divinità »; altri sostengono:
« Ha escogitato menzogne contro Dio »; altri
ancora affermano: « E’ venuto per fomentare sedizione ».
Meschini e malvagi, sono. Ecco! In verità sono preda di vani
deliri.
Cesseremo ora di usare l'idioma dell'eloquenza.
1 In veritàil tuo Signore è il Potente, l'illimitato. Preferiamo parlare
in lingua persiana, acché, per avventura, tutte le genti di
Persia possano divenire accorte delle parole proferite dal Signore
di misericordia e pervenire a scoprire la Verità.
albeggiato dall'Astro della Verità è la conoscenza di Dio - sia
esaltata la Sua gloria. E la conoscenza del Re dei giorni sempiterni
non può in alcun modo esser conseguita fuorché
riconoscendo Colui Che è il Latore del Più Grande Nome. In
verità, Egli è Quei Che parlò sul Sinai, assiso ora sul trono
della Rivelazione. Egli è il Mistero Celato e il Simbolo Prezioso.
Tutti i Libri di Dio, passati e recenti sono adorni della
1
La lingua araba.align=left>46
Sua lode e magnificano la Sua gloria. Per Suo mezzo l'insegna
del sapere è stata issata nel mondo e lo stendardo dell'unità
di Dio spiegato in mezzo a tutti i popoli. Solo giungendo
alla Sua presenza è possibile pervenire alla Presenza
di Dio. Mediante il Suo potere, tutto ciò che, da tempo immemorabile,
era rimasto celato e nascosto, è ora rivelato.
Egli è palesato in forza della Verità e ha proferito una parola
che ha strabiliato tutti coloro che sono nei cieli e sulla terra,
eccetto chi l'Onnipotente Si è compiaciuto dispensare. E’
impossibile conseguire la perfezione della vera fede in Dio e
del Suo riconoscimento senza accettare ciò che Egli ha
rivelato e osservare tutto quello che ha decretato e che il
Calamo glorioso ha scritto nel Suo Libro.
Chi s'immerge nell'oceano delle Sue parole deve tener
sempre nella massima considerazione ordini e proibizioni ivi
da Lui rivelati. In verità le Sue ordinanze sono il più possente
baluardo per la protezione del mondo e la difesa dei
suoi popoli - luce per chi accetta e riconosce la verità e fuoco
per i traviati e i negatori.
è rimanere incrollabili nella Causa di Dio sia esaltata la Sua
gloria ed essere costanti nel Suo amore. E ciò non è
raggiungibile altrimenti che riconoscendoLo appieno; e il
completo riconoscimento non e accessibile per altra via che
quella della fede nelle benedette parole: « Egli fa ciò che
vuole ». A colui che si avvinghia a questo eccelso detto e si
disseta con le vive acque della parola insite in esso, sarà
infusa una tale costanza, che tutti i libri del mondo non riusciranno
a distoglierlo dal Libro Primigenio. Glorioso è questo
align=left>sublime stadio, questo rango eccelso, questa ultima meta!
O 'Alí Akbar! Pensa come è meschina la sorte dei miscredenti.
Proferiscono tutti le parole: « In verità Egli ha da
47
essere lodato nelle Sue opere e obbedito nel Suo decreto ».
Ma se Noi riveliamo cose che repugnino, anche solo in misura
di una cruna d'ago, alle loro egoistiche abitudini e brame,
sprezzantemente le respingono. Dì, mai nessuno potrà
comprendere le infinite implicazioni della perfetta saggezza
di Dio. In verità, se Egli dichiarasse esser la terra cielo, nessuno
avrebbe il diritto di dubitare della Sua autorità. Questo
è ciò che il Punto del Bayán ha attestato in tutto quello che
Gli fu inviato secondo verità per comando di Dio, Colui Che
ha fatto apparire l'Alba.
Il terzo Tajallí
riguarda arti, mestieri e scienze. Il sapere è come un'ala per
la vita dell'uomo e una scala per la sua ascesa. Acquisirlo è
un obbligo per tutti. Ma si devono imparare quelle scienze
che possano giovare ai popoli della terra e non quelle che
s’iniziano con parole e con parole finiscono. Grandi sono in
align=left>verità i diritti degli scienziati e degli artigiani sulle genti del
mondo. Ne fa fede il Libro Primigenio nel dì del Suo ritorno.
Felice chi ha orecchie attente. In verità, il sapere è un vero
tesoro per l'uomo, fonte di gloria, munificenza, gioia,
esaltazione, consolazione e gaudio. Così ha parlato la Lingua
della Magnificenza dalla Più Grande Prigione.
Il quarto Tajallí
riguarda la Divinità, Deità e simili. L'uomo illuminato che
volgerà lo sguardo verso il benedetto, palese Albero di Loto
tanto sarà arricchito da divenir indipendente da tutto e
confessare la propria fede in quello che Colui Che parlò sul
Sinai proferì dal trono della Rivelazione.
O 'Alí Akbar! Partecipa alle genti i santi versetti del tuo
48
Signore e mostra loro la Sua retta Via, il Suo possente Annunzio.
align=left>Dite o genti, se giudicherete onestamente ed equamente,
attesterete la verità di tutto ciò che è sgorgato dal Calamo
Più Eccelso. Se siete genti del Bayán, il Bayán Persiano vi
guiderà sulla retta via e vi basterà come testimonianza; e se
siete genti del Corano, meditate sulla Rivelazione del Sinai
e sulla Voce che dal Roveto giunse al Figlio di 'Imrán
[Mosè].
Benevolo Iddio! Si presumeva che al tempo della manifestazione
align=left>dell'Unico vero Dio la facoltà di riconoscerLo sarebbe
cresciuta, e maturata, e giunta a perfezione. E’ ora invece
chiaramente dimostrato che nei miscredenti essa è rimasta
incompiuta, anzi è degenerata.
O 'Alí! Ciò che dal Roveto hanno accettato si rifiutano ora
di accettare da Colui Che è l'Albero del mondo dell'esistenza.
Dite, o genti del Bayán, non parlate secondo i dettami
delle passioni e delle egoistiche brame. La maggioranza dei
popoli del mondo attesta la verità della benedetta Parola
promanata dal Roveto.
In nome della giustizia di Dio! Se non fosse per l'inno di
lode innalzato da Colui Che precorse la Rivelazione divina,
questo Vilipeso non avrebbe sussurrato una sola parola che
potesse incutere spavento nel cuore degli ignoranti o farli
perire. All'inizio del Bayán, soffermandoSi a glorificare
Colui Che Dio manifesterà - esaltata sia la Sua Manifestazione
- il Báb dice: « Egli è Colui Che in ogni condizione
proclamerà: "In verità, in verità sono Dio, non v'è altro Dio
che Me, Signore di tutto il creato. In verità, fuorché Me tutti
son Mie creature. O Mie creature! Me solo adorate" ». In un
altro passo, magnificando il Nome di Colui Che sarà palesato,
Egli dice: « Sarò il primo ad adorarLo ». Ora è necessario
riflettere sul significato di « Adoratore » e « Adorato »,
sì che, per avventura, i popoli della terra gustino una goccia
dell'oceano della scienza divina e percepiscano la grandezza
49
di questa Rivelazione. Invero Egli è apparso e ha sciolta la
lingua per proclamare la Verità. Fortunato chi accetta e riconosce
la verità e mal incolga agli ostinati e ai ribelli.
O tribù della terra! Tendete l'orecchio verso la Voce
proveniente dal divino Albero di Loto la cui ombra sovrasta
al mondo intero e non siate tra i prepotenti sulla terra -
uomini che hanno ripudiato la Manifestazione di Dio e la
Sua invincibile autorità e rinunziato ai Suoi favori - nel Libro
di Dio, Signore di tutta l'umanità, essi sono certo annoverati
fra gli abietti.
La Gloria albeggiante all'orizzonte della Mia tenera misericordia
si posi su te e su chiunque sia con te e dia ascolto
alle tue parole sulla Causa di Dio, il Lodatissimo, l'Onnipotente.
50
51
6
KALIMÁT- I -FIRDAWSÍYYIH
(Parole del Paradiso)
52
53
Egli è Colui Che parla mediante il potere della
Verità nel Regno della Favella
O voi personificazioni di giustizia e di equità e manifestazioni
di rettitudine e di grazie celestiali!
In lacrime e gemente, questo Vilipeso grida a
gran voce dicendo: O Dio, mio Dio! Cingi la
testa dei Tuoi amati col diadema del distacco e adorna i loro
templi con l'ornamento della giustizia.
Incombe alle genti di Bahá di rendere vittorioso il Signore
mediante la forza della parola e di ammonire le genti con
buone azioni e carattere virtuoso, poiché le azioni hanno
un'influenza maggiore delle parole.
O Haydar 'Alí!
1 A te la lode di Dio e la Sua gloria. Dì:Onestà, virtù, saggezza e buon carattere contribuiscono ad
esaltare l'uomo, mentre disonestà, impostura, ignoranza e
ipocrisia sono per lui causa di degradazione. Per la Mia vita!
La distinzione dell'uomo non consiste nel lusso o nella ricchezza,
ma nel comportamento virtuoso e nella vera comprensione.
In Persia i più sono imbevuti di disonestà e di
futili ubbie. Che grande differenza tra la condizione di costoro
e lo stadio di quei valorosi che, oltrepassato il mare
1
Hájí Mírzá Haydar-‘Alí, eminente insegnante e scrittore persianobahá’í. Trascorse nove anni prigioniero ed esule a Khartúm; fece lunghi
viaggi in Iran e morì nel 1920 in Terra Santa. I pellegrini occidentali lo
conoscevano come l’angelo del Monte Carmelo.
54
dei nomi, hanno rizzato la tenda sulle spiagge dell'oceano
del distacco. In verità, ben pochi nella presente generazione
hanno già conseguito il merito di dare ascolto ai canti delle
colombe dell'eccelso Paradiso. « Ma, ahimè, pochi fra i Miei
servi son grati! »
1 Le genti per lo più si gingillano tra lesuperstizioni. Stimano una sola goccia del mare delle
chimere preferibile a un oceano di certezza. Aggrappandosi
ai nomi, si privano dell'intima realtà e attaccandosi a vane
illusioni, rimangono lontani da quest'Alba di celestiali segni.
Conceda Iddio che tu sia benevolmente aiutato in ogni
circostanza a infrangere gli idoli delle vane credenze e a
lacerare i veli delle umane fantasie. L'autorità è nelle mani di
Dio, Scaturigine della rivelazione e dell'ispirazione e Signore
del Dì della Resurrezione.
Abbiamo udito cos'ha detto la persona in questione su
certi insegnanti della Fede. In verità ha parlato bene. Certe
anime incuranti vagano per le contrade nel nome di Dio,
tutte intente a distruggere la Sua Causa e chiamano ciò
promuovere e insegnare la Parola di Dio; e questo,
nonostante che gli attributi degli insegnanti della Fede
risplendano fulgenti come stelle nei cieli delle Tavole divine.
Ogni persona equanime attesta e ogni uomo perspicace sa
bene che l'Unico vero Dio - sia esaltata la Sua gloria ha
incessantemente esposto e spiegato ciò che innalzerà lo
stadio ed esalterà il rango dei figli degli uomini.
Le genti di Bahá ardono nelle riunioni, luminose come
faci e si aggrappano a ciò che Dio ha inteso. Questo stadio
s'erge supremo sopra tutti gli stadi. Fortunato chi ha respinto
le cose che i popoli del mondo posseggono, anelando a ciò
che appartiene a Dio, Sovrano Signore dell'eternità.
Dì: O Dio, mio Dio! Mi vedi gravitare adorante attorno al
Tuo Volere con gli occhi fissi sull'orizzonte del Tuo favore
attendere trepidamente la rivelazione dei fulgidi splendori
1
Corano, 34:12.55
del sole delle Tue grazie. Ti supplico, o Amato di ogni cuore
perspicace e Desio di coloro che Ti son vicini, di concedere
che i Tuoi amati si distacchino completamente dalle loro
inclinazioni e si attengano a ciò che piace a Te. O Signore,
ammantali nel manto della rettitudine e illuminali con i
fulgori della luce del distacco. Chiama adunque in loro aiuto
gli eserciti della saggezza e della parola, sì che esaltino il
Tuo Verbo fra le Tue creature e proclamino la Tua Causa fra
i Tuoi servi. In verità Tu hai il potere di fare ciò che vuoi e le
redini di tutte le cose sono nel Tuo pugno. Non v'è altro Dio
che Te, il Possente, il Longanime.
O tu che hai rivolto lo sguardo verso il Mio viso! In questi
giorni sono accadute cose che Mi hanno immerso in una
cupa tristezza. Certi operatori d'iniquità che si professano
devoti alla Causa di Dio commisero azioni che fecero
tremare le membra della sincerità, dell'onestà, della giustizia,
dell'equità. Una ben nota persona che era stata trattata con
grande favore e gentilezza perpetrò atti tali da far piangere
gli occhi di Dio. In passato proferimmo parole di ammonimento
e premonizione, poi per alcuni anni tenemmo segreta
la cosa, sì che, per avventura, potesse ascoltare e pentirsi; ma
fu tutto invano. Alla fine egli adoperò la sua forza per
vilipendere la Causa di Dio davanti agli occhi di tutti; squarciò
il velo dell'equità e non ebbe né pietà di se stesso né
riguardo per la Causa di Dio. Ma ora le opere di certi individui
hanno arrecato dolori ben più acerbi di quelli cagionati
dalle malefatte del primo. Implora Iddio, l'Unico Vero, che
conceda benignamente agl'incuranti di pentirsi e ritrattare: in
verità Egli è il Perdonatore, il Munifico, il Generosissimo.
In questi giorni incombe a tutti di attenersi tenacemente
all'unità e alla concordia e di lavorare diligentemente per
promuovere la Causa di Dio si che, per avventura, le anime
sviate pervengano a ciò che le conduca a durevole prosperità.
In breve, le discordie tra le varie sètte hanno aperto la
strada alla debolezza: ciascuna si è scelta una propria via e si
56
aggrappa a una determinata corda; malgrado l'evidente cecità
e ignoranza, vantano sapienza e perspicacia. Fra loro vi sono
mistici che rendono omaggio alla Fede dell’Islam, alcuni dei
quali indulgono a cose che conducono all'ozio e all'isolamento.
Giuro su Dio! Ciò abbassa lo stadio dell'uomo e
lo fa enfiare d'orgoglio: l'uomo deve dar frutto; chi non produce
frutti è, nelle parole dello Spirito,
1 come un albero sterilee un albero sterile serve solo per far fuoco.
Ciò che costoro han detto sugli stadi dell'Unità Divina
contribuisce largamente a creare indolenza e vane ubbie.
Evidentemente questi mortali hanno accantonato le
differenze di stadio, giungendo a considerar se stessi pari a
Dio, mentre Dio è infinitamente esaltato sopra tutte le cose; e
invece, ogni creatura rivela i Suoi segni che sono soltanto
Sue emanazioni e non il Suo Essere. Tutti questi segni sono
rispecchiati e si possono vedere nel libro dell'esistenza e le
pergamene che descrivono la forma e il modello
dell'universo costituiscono, in verità, un libro assai
voluminoso. Qui ogni uomo illuminato può scorgere ciò che
lo condurrebbe alla Retta Via e lo guiderebbe fino al Grande
Annuncio. Considera i raggi del sole la cui luce ha soffuso il
mondo: i raggi emanano dal sole e ne rivelano la natura, ma
non sono il sole. Tutto quello che si può vedere sulla terra
dimostra ampiamente la potenza di Dio, la Sua scienza e le
effusioni del Suo favore, ma Egli è infinitamente esaltato al
di sopra di tutte le creature.
Cristo dice: « Hai concesso ai piccoli ciò che i dotti e i
saggi non hanno ».Il saggio di Sabzivár
2 ha detto: « Ahimè!Mancano orecchie attente, altrimenti da ogni albero si udrebbe
il mormorio del Roveto Sinaico ». In una Tavola indirizzata
a un sapiente che aveva posto una domanda sul signifi-
1
Gesù2
Hájí Mullá Hádí Sabzivárí, famoso filosofo e poeta iranianocontemporaneo di Bahá’u’lláh; morì nel 1873
57
cato della Realtà Elementare, scrivemmo le seguenti parole
da Noi rivolte a quel famoso saggio: « Se questo detto è veramente
tuo, come mai non hai prestato ascolto all'Appello
che l'Albero dell'Uomo ha lanciato dalle somme vette del
mondo? Se hai udito l'Appello, ma la paura e il desiderio di
aver salva la vita ti hanno spinto a rimanere indifferente, sei
persona che non è mai stata né è degna di menzione; se invece
non l'hai sentito, allora sei davvero sordo ». In breve,
questi sono gli uomini le cui parole sono il vanto del mondo,
ma le cui opere sono la vergogna delle nazioni.
In verità, abbiamo suonato la Tromba che non è altro che
il Mio Calamo Glorioso ed ecco, innanzi ad essa, l'umanità è
caduta in deliquio, tranne coloro che Dio S'è compiaciuto di
liberare in segno della Sua grazia. Egli è il munifico Signore,
l'Antico dei Giorni.
Dì : O schiere di teologi! Pronunciate parole di biasimo
contro questa Penna che, non appena levò la sua squillante
voce, il regno della favella si accinse ad ascoltare, e innanzi
alla cui possanza e al cui glorioso tema ogni altro tema è
impallidito perdendo il suo significato? Temete Dio e non
secondate le vostre oziose fantasie e immagini corrotte,
seguite piuttosto Colui Che è venuto a voi investito
d'irrefutabile sapere e incrollabile certezza.
Sia glorificato Iddio! Tesoro dell'uomo è la parola, ma
questo Vilipeso ha tenuto la lingua a freno, perché i miscredenti
stanno in agguato; tuttavia è Dio, Signore di tutti i
mondi, Che concede protezione. In verità, in Lui abbiamo
riposto tutta la Nostra fiducia e a Lui abbiamo affidato le
Nostre cose. Egli basta a Noi e a tutto il creato; Egli è Colui
col Cui permesso e per la forza del Cui comando l'Astro
della sovrana potestà ha brillato luminoso sull'orizzonte del
mondo. Prosperi chi vede e riconosce la verità e mal incolga
ai ribelli e agl'infedeli.
Questo Vilipeso ha sempre trattato i sapienti con affetto;
per sapienti s'intendono uomini la cui scienza non si limita a
58
semplici parole e la cui vita ha dato frutto e prodotto risultati
duraturi. E’ doveroso che tutti onorino queste anime benedette.
Felice chi osserva i precetti di Dio; felice chi ha
riconosciuto la Verità; felice chi tutto giudica equamente e si
afferra alla Corda della Mia inviolabile Giustizia.
Il popolo persiano si è scostato da Colui Che è il Patrono
e il Soccorritore. Si aggrappa al vano farneticare degli stolti,
lasciandovisi irretire. Così fermamente crede nelle superstizioni
che nulla lo potrà strappare da esse salvo il potente
braccio di Dio - sia esaltata la Sua gloria. Implora
l'Onnipotente che con le dita del Suo potere divino rimuova i
veli che hanno obnubilato tutti i popoli e le tribù, sì che essi
pervengano a ciò che arrechi sicurezza, progresso e miglioramento
e si slancino verso l'Amico incomparabile.
La parola di Dio che la Penna di Abhá ha rivelato e inciso
sulla
prima foglia
del Più Eccelso Paradiso è questa: In verità vi dico: Il timor
di Dio è sempre stato sicura difesa e valido baluardo per tutti
i popoli del mondo; è causa prima della protezione
dell'umanità e strumento supremo per la sua preservazione.
In verità, esiste nell'uomo una facoltà che lo tiene lontano e
lo tutela da tutto ciò che è indegno e sconveniente, facoltà
nota come senso del pudore. Ma essa è limitata soltanto a
pochi; non tutti l'hanno posseduta e la posseggono.
59
La parola di Dio che la Penna Suprema ha vergato sulla
seconda foglia
del Più Eccelso Paradiso è la seguente: In questo momento
la penna dell'Altissimo esorta le manifestazioni dell'autorità
e le sorgenti del potere, cioè re, sovrani, presidenti, governanti,
teologi e saggi, e ingiunge loro di appoggiare la causa
della religione e di esserle devoti. La religione è, per certo,
lo strumento principe, apportatore di ordine nel mondo e di
tranquillità fra le genti. L'indebolimento delle colonne della
religione ha rafforzato e incoraggiato gli stolti, che si son
fatti più arroganti. In verità vi dico: Maggiore il declino della
religione, più puntigliosa la caparbietà degli empi; ciò non
potrà che sfociare nel caos e nella confusione. Ascoltatemi,
o uomini illuminati, e state accorti, o voi che siete perspicaci!
La parola di Dio che la Penna Suprema ha vergato sulla
terza foglia
del Più Eccelso Paradiso è questa: O figlio dell'uomo! Se i
tuoi occhi sono rivolti verso la misericordia, dimentica le
cose che tornino a tuo vantaggio e attieniti a ciò che giovi
all’umanità. E se i tuoi occhi sono rivolti verso la giustizia,
scegli per il prossimo tuo ciò che vuoi per te stesso. L'umiltà
innalza l'uomo fino al firmamento della gloria e del potere,
mentre l'orgoglio lo sommerge negli abissi della
spregevolezza e della degradazione.
O popolo di Dio! Grande è il Giorno e possente l'Appello!
In una delle Nostre Tavole abbiamo rivelato queste
eccelse parole: « Se il mondo dello spirito fosse tutto tra60
sformato nel senso dell'udito, potrebbe allora affermare d'esser
degno di ascoltare la Voce che chiama dall'Orizzonte Supremo;
altrimenti, orecchie contaminate da favole mendaci
mai sono state né sono ora degne di udirla ». Prosperi chi
ascolta e mal incolga agli ostinati.
La parola di Dio che la Penna Suprema ha vergato sulla
quarta foglia
del Più Eccelso Paradiso è la seguente: O gente di Dio! Implorate
l'Unico Vero glorificato sia il Suo Nome - che Si
degni di proteggere le manifestazioni del dominio e del
potere dai suggerimenti dell'io e del desiderio e di diffondere
su loro il fulgore della giustizia e della guida.
Nonostante la nobiltà del suo rango, Sua Maestà
Muhammad Sháh perpetrò due esecrande azioni: una fu
l'ordine di confinare il Signore dei Reami della Grazia e del
Favore, il Punto Primo; l'altro, l'assassinio del Principe della
Città della Politica e del Talento Letterario.
1Grandi possono essere le colpe dei monarchi, come i loro
meriti. Il re che la pompa del potere e dell'autorità non distolga
dal rispettare la giustizia, e che lussi, ricchezze, gloria
o schieramenti di eserciti e di legioni non privino dello
splendore dell'astro dell'equità occupa un alto rango e uno
stadio sublime tra le celesti Schiere. Incombe a tutti di
porgere aiuto e mostrare benevolenza a sì nobile persona.
Felice il sovrano che domina fermamente le passioni, che
1
Mírzá Abu’l-Qásim Faráhání, il Qa’ím Maqám, illustre poeta e studiosovissuto durante il regno di Fath-‘Alí Sháh, amico di Mírzá Buzurg, padre
di Bahá’u’lláh. Il Qa’im Madam divenne Primo Ministro di Persia nel
1821, ma nel 1835 fu ucciso per ordine di Muhammad Sháh, in seguito
alle istigazioni di Hájí Mírzá Áqásí.
61
tiene a freno l’ira e preferisce la giustizia e l'equità
all'ingiustizia e alla tirannia.
La parola di Dio che la Penna Suprema ha vergato sulla
quinta foglia
del Più Eccelso Paradiso è questa: Più d'ogni altra cosa, il
massimo dono e la più meravigliosa grazia è sempre stata e
continuerà ad esser la Saggezza. Essa è l'infallibile Protettrice
dell'uomo, che aiuta e rafforza; è Emissaria di Dio e
Rivelatrice del Suo Nome l'Onnisciente; per suo mezzo la
nobiltà dello stadio dell'uomo è resa palese ed evidente; è
onnisciente ed eminentissima Maestra nella scuola
dell'esistenza; è Guida, investita di grande distinzione.
Grazie alla sua influenza educatrice negli esseri terreni è
stato infuso uno spirito prezioso eclissante la luce dei cieli;
nella città della giustizia essa è l'ineguagliata Voce Che,
l'anno nove, rischiarò il mondo con la gioiosa novella di
questa Rivelazione. E fu questa impareggiabile Sorgente di
Saggezza che al principio della creazione del mondo ascese
la scala dell'intimo significato e, insediatasi sul pulpito della
favella, per opera del divino Volere, proclamò due parole: la
align=left>prima partecipò la promessa della ricompensa, la seconda
pronunziò il minaccioso ammonimento della punizione; la
promessa originò speranza e il monito ingenerò paura. Così
su questi due principi gemelli sono state solidamente
impiantate le fondamenta dell'ordine mondiale Esaltato è il
align=left>Signore della Saggezza, il Possessore di Copiose Grazie.
62
La parola di Dio che la Penna Suprema ha vergato sulla
sesta foglia
del Più Eccelso Paradiso è la seguente: Luce dell'uomo è
la Giustizia: non spegnetela con i venti contrari del sopruso
e della tirannia; scopo della giustizia è l'apparizione
dell'unità fra gli uomini. L'oceano della saggezza divina
spumeggia in questa sublime parola, mentre i libri del mondo
non possono contenerne l'intimo significato. Se fossero
adorni della sua veste, gli uomini mirerebbero l'astro della
parola: « Quel giorno Dio arricchirà tutti della Sua
abbondanza »,
1 risplendere luminoso all'orizzonte delmondo. Apprezzate il valore di questa parola; è un nobile
frutto prodotto dall'Albero del Calamo Glorioso. Felice
l'uomo che le porge ascolto e ne osserva i precetti. In verità
vi dico, tutto ciò che è inviato dal cielo del Volere di Dio è
un mezzo per instaurare ordine nel mondo e uno strumento
per promuovere unità e fratellanza tra i suoi popoli. Così ha
parlato dalla Sua Più Grande Prigione la Lingua di questo
Vilipeso.
La parola di Dio che la Penna Suprema ha vergato sulla
settima foglia
del Più Eccelso Paradiso è questa: O saggi delle nazioni!
Chiudete gli occhi all'inimicizia, indi fissate lo sguardo sull'unità.
Afferratevi tenacemente a ciò che apporterà
benessere e tranquillità a tutto il genere umano. Questo
lembo di terra è una sola patria e un ' unica dimora.
1
Cf. Corano 4:129.63
V'incombe di abbandonare la vanagloria che produce
alienazione e di inclinare i cuori a tutto ciò che ingenera
armonia. A giudizio delle genti di Bahá la gloria dell'uomo è
nel sapere, nella buona condotta, nel carattere encomiabile,
nella saggezza e non nel rango o nella nazionalità. O popoli
della terra! Apprezzate il valore di questa celeste parola. In
verità essa è come vascello per l'oceano del sapere e astro
fulgente per il reame della percezione.
La parola di Dio che la Penna Suprema ha vergato sulla
ottava foglia
del Più Eccelso Paradiso è la seguente: Le scuole devono in
align=left>primo luogo addestrare i bambini secondo i principi della
religione, in modo che la Promessa e la Minaccia, registrate
nei Libri di Dio, possano tenerli lontani dalle cose proibite e
adornarli col manto dei comandamenti, ma ciò in misura tale
da non danneggiarli portandoli al fanatismo ignorante o al
bigottismo.
Incombe ai Fiduciari della Casa di Giustizia di consultarsi
sulle cose che non sono state esplicitamente rivelate nel
Libro e di far valere ciò che è loro gradito. In verità Iddio
ispirerà loro tutto ciò che vorrà ed Egli, in verità, è il Provvido,
l'Onnisciente.
Abbiamo già disposto che la gente conversi in due lingue,
ma ci si deve sforzare di ridurle a una sola, come pure le
scritture del mondo, sì che gli uomini non sprechino la vita
per imparare diversi idiomi. In tal modo la terra potrebbe
considerarsi un'unica città e un solo paese.
64
La parola di Dio che la Penna Suprema ha vergato sulla
nona foglia
del Più Eccelso Paradiso è questa: In tutte le faccende occorre
moderazione; qualsiasi cosa, portata agli eccessi, si
dimostra fonte di malanni. Pensa alla civiltà dell'occidente,
come ha scosso e allarmato i popoli del mondo. E’ stato inventato
un infernale ordigno, che si è dimostrato arma distruttiva
così terribile che non se n'era mai vista o sentita
l'eguale. A meno che i popoli del mondo non si uniscano nel
perseguire una comune meta e non abbraccino una fede
universale, è impossibile eliminare queste corruzioni così
profondamente radicate e opprimenti. Tendi l'orecchio
all'Appello di questo Vilipeso e persegui tenacemente la
Pace Minore.
Nel mondo esistono cose strane e stupefacenti, che sono
celate alle menti e alla comprensione umana. Esse hanno il
potere di modificare l'intera atmosfera terrestre e la loro contaminazione
sarebbe esiziale. Gran Dio! Abbiamo visto un
fatto sorprendente: la saetta o una forza analoga è controllata
da un operatore, muovendosi al suo comando. Infinitamente
eccelso è il Signore del Potere Che ha messo a nudo
ciò che voleva, per forza del Suo possente e invincibile comando.
O genti di Bahá! Ciascuna delle ordinanze che abbiamo
rivelato è un poderoso baluardo per la preservazione del
mondo dell'essere. In verità, questo Vilipeso non desidera
altro che la vostra sicurezza e la vostra elevazione.
Esortiamo gli nomini della Casa di Giustizia e comandiamo
loro di assicurare che uomini, donne e bambini siano
protetti e difesi. Incombe loro di tener nella massima considerazione
gli interessi del popolo, sempre e in ogni circostanza.
Benedetto il governante che aiuta i prigionieri, e il
65
ricco che soccorre i poveri, e il giusto che protegge dal
malfattore i diritti degli oppressi, e felice il fiduciario che osserva
ciò che l'Ordinatore, l'Antico dei Giorni, gli ha prescritto.
O Haydár 'Alí! A te la Mia gloria e la Mia lode. I Miei
consigli e ammonimenti hanno pervaso il mondo, ma invece
di arrecare letizia e gioia hanno cagionato dolore, perché taluni
di coloro che dicono d'amarMi son montati in superbia e
Mi hanno inflitto pene che né i seguaci delle antiche religioni
né i teologi di Persia mai inflissero.
Dicemmo: « La Mia prigionia non Mi fa alcun male né le
cose che Mi sono capitate per mano del nemico. Ciò che Mi
offende è la condotta dei Miei amati, i quali, benché portino
il Mio nome, commettono cose che fanno gemere il Mio
cuore e la Mia penna ». Parole come queste sono state più e
più volte rivelate, ma, schiavi delle loro insane passioni e dei
loro corrotti desideri, non se ne sono valsi gl'incuranti.
Implora l'Unico vero Dio che permetta a tutti di pentirsi e
ritornare a Lui. Finché la natura umana cederà alle insane
passioni, crimini e colpe prevarranno. Nutriamo speranza
che la mano del potere divino e l'effusione delle benedizioni
del cielo sorreggano tutti gli uomini, li ammantino della
veste del perdono e della munificenza e li proteggano da ciò
che potrebbe nuocere alla Sua Causa fra i Suoi servi. In
verità Egli è il Forte, l'Onnipotente, Egli è il Longanime, il
Misericorde.
La parola di Dio che la Penna Suprema ha vergato sulla
decima foglia
del Più Eccelso Paradiso è la seguente: O genti della terra!
Vivere in clausura o praticare l'ascetismo non è cosa ben
accetta al cospetto di Dio. Incombe a coloro che hanno lume
66
e intendimento di attenersi a ciò che arreca gioia e radiosità.
Le pratiche scaturite dai lombi dell'oziosa fantasia o generate
dalla matrice della superstizione non s'addicono ai sapienti.
In epoche passate e in tempi più recenti taluni hanno preso
alloggio nelle caverne dei monti, mentre altri si sono rifugiati
di notte nei cimiteri. Dite, porgete ascolto ai consigli di
questo Vilipeso. Abbandonate le cose in uso fra voi e
adottate ciò che vi ordina il fedele Consigliere; non privatevi
dei favori che sono stati creati a vostro giovamento.
Agli occhi di Dio la carità è lodevole, e gradita e considerata
sovrana tra le buone azioni. Riflettete e rammentate ciò
che il Misericordiosissimo rivelò nel Corano:«e preferiscono
quelli a se stessi, anche se afflitti da indigenza. E coloro che
si saran guardati dall'avarizia della loro anima, quelli saranno
i Fortunati ».
1 Vista in tale luce, questa parola benedettaè veramente astro fra le parole. Benedetto chi a sé preferisce
il fratello. Per certo quell'uomo è annoverato, in virtù del
Volere di Dio l’Onnisciente, il Sapientissimo, fra le genti di
Bahá che dimorano nell'Arca Cremisi.
La parola di Dio che la Penna Suprema ha vergato sulla
undicesima foglia
del Più Eccelso Paradiso è questa: Ordiniamo a coloro che
sono gli emblemi dei Suoi nomi e attributi di attenersi strettamente
d'ora in poi a ciò che è stato prescritto in questa
Somma Rivelazione, di non diventare causa di conflitto e di
tenere, fino alla fine che non conosce fine, gli occhi fissi sull'alba
di queste risplendenti parole vergate in questa Tavola:
la lotta porta sangue e provoca tumulti tra gli uomini; ascoltate
la Voce di questo Vilipeso e non discostatevene.
1
Corano 59:9.67
Chi mediti in cuor suo su ciò che, in questa Rivelazione,
è sgorgato dal Calamo Glorioso avrà la certezza che questo
Vilipeso, qualsiasi cosa abbia affermato, non ha mai avuto
intenzione di attribuirSi onori e gradi. Suo scopo invece è
stato quello di attrarre le anime, con la sublimità delle Sue
Parole, verso le vette della gloria trascendente e di conferire
loro la capacità di comprendere ciò che forbirà e purificherà
i popoli del mondo dalle lotte e dai conflitti generati
dai dissensi religiosi. Ne fanno fede il Mio cuore, la Mia
Penna, il Mio Essere interiore ed esteriore. Voglia Dio che
tutti gli uomini coltivino i tesori nascosti nei loro propri
esseri.
0 genti di Bahá! Fonte dei mestieri, delle scienze e delle
arti è la facoltà della riflessione; fate ogni sforzo acciocché
da questa miniera ideale possano emergere perle di saggezza
e di loquela che promuovano benessere e armonia fra tutte le
tribù della terra.
In tutte le circostanze, nell'avversità e nella buona sorte,
onorato o afflitto, questo Vilipeso ha esortato tutti a mostrare
amore, affetto, compassione e armonia; ma al minimo segno
di progresso e miglioramento, coloro che erano nascosti dietro
i veli sempre balzavano fuori a spargere calunnie più
esiziali che spade. Si aggrappano a parole fuorvianti e riprovevoli,
lasciandosi sfuggire l'oceano dei versetti divinamente
rivelati.
Se non fosse sopravvenuto l'ostacolo di questi veli, la
align=left>Persia, in poco più di due anni, sarebbe stata soggiogata dal
potere della parola, la posizione del governo e del popolo
sarebbe stata innalzata e la Meta Suprema sarebbe apparsa,
svelata e scoperta, nel pieno della gloria. In breve, in linguaggio
a volte esplicito, a volte allusivo, dicemmo ciò che
andava detto. Così, risollevatasi la Persia, le soavi fragranze
del Verbo di Dio sarebbero spirate su tutte le contrade, giacché
quel che fluisce dalla Penna Più Eccelsa porta, gloria,
miglioramento, educazione per tutti i popoli e le tribù della
68
terra; in verità, è il rimedio sovrano per ogni malanno, se
solo poteste comprenderlo e intenderlo.
Recentemente gli Afnán e Amín -- a loro la Mia gloria
e il Mio tenero amore -- sono pervenuti al Nostro cospetto
e hanno visto il Nostro sembiante, presenti anche Nabíl, il
figlio di Nabíl e il figlio di Samandar -- la gloria di Dio e
il Suo dolce amore si posino su loro - che hanno bevuto al
calice della riunione. Supplichiamo che Dio Si degni di destinare
align=left>loro il bene di questo mondo e dell'altro e che dal cielo
della Sua generosità e dalle nuvole della Sua tenera compassione
scendano su loro le effusioni delle Sue grazie e del
Suo favore. In verità, tra coloro che mostrano misericordia,
Egli è il Più Misericordioso; Egli è il Benevolo, il Benefico.
O Haydár 'Alí! L'altra lettera che hai inoltrato per mezzo
di colui che porta il titolo di Júd
1 (Munificenza) èpervenuta alla Nostra santa corte. Sia lodato Iddio! In essa
splendeva la luce della divina unità e del distacco e ardeva il
fuoco dell'amore e dell'affetto. Prega Dio che renda la tua
vista acuta e illumini i tuoi occhi di nuova luce, sì che, per
avventura, essi vedano ciò che non ha né pari né simili.
In questo giorno i versetti del Libro Primigenio risplendono
limpidi e chiari come il sole. Non possono in alcun
modo essere confusi con alcuna delle parole passate o
recenti. Per certo questo Vilipeso non desidera giustificare la
Propria Causa con prove addotte da altri. Egli è Colui Che
ogni cosa abbraccia, mentre, fuorché Lui, tutto il resto è
limitato. Dite, o genti, leggete pure ciò che è in uso fra voi e
Noi leggeremo ciò che a Noi appartiene. Giuro su Dio!
Innanzi al ricordo del Suo Nome né la lode dei popoli del
1
Muhammad Javád-i-Qazvíní, al quale Bahá’u’lláh conferì il titolo diIsmu'lláhi'l-Júd (il Nome di Dio, Munificenza).Durante il ministero di
Bahá’u’lláh egli trascrisse numerose Sue Tavole, ma poi violò il Patto.
(Vedi Dio passa nel mondo, p. 254 e 329).
69
mondo né le cose che le tribù della terra posseggono sono
degne di menzione. Ne fa fede Colui Che in ogni condizione
proclama: « In verità Egli è Dio, sovrano Reggitore del Dì
del Rendiconto e Signore del possente Trono ».
Sia glorificato Iddio! Ci si chiede con meraviglia per
quale prova o ragione gl'infedeli tra le genti del Bayán si
siano discostati dal Signore dell'Essere. In verità, lo stadio di
questa Rivelazione trascende lo stadio di tutto ciò che è stato
palesato nel passato o sarà palesato nel futuro.
Se il Punto del Bayán fosse presente in questo giorno e
s'Egli, Dio non voglia, esitasse a riconoscere questa Causa, le
stesse benedette parole sgorgate dalla sorgente del Suo
Bayán a Lui s'attaglierebbero. Egli dice, e la Sua parola è
verità: « A Quei Che Dio manifesterà è lecito smentire colui
che è il più grande sulla terra ». Dite, o voi che non avete
lume! Oggi l'Essere Più Eccelso proclama: « In verità, in
verità Io sono il primo ad adorarLo ». Ben superficiale è il
sapere degli uomini e debole la loro facoltà di percezione. Il
Nostro Calamo Glorioso è testimone della loro sordida miseria
e dell'opulenza di Dio, Signore di tutti i mondi.
Lodato e glorificato è Colui Che ha tratto il creato all'esistenza;
align=left>Egli è la Verità sovrana, il Conoscitore di cose
invisibili. Il Libro Primigenio è rivelato e il Munifico Signore
è assiso sul più sacro trono di gloria; è spuntata l'Alba, ma
la gente non capisce; son sopraggiunti i segni, ma Colui Che
li ha rivelati è sommerso da palese ambascia. In verità, ho
sopportato ciò che ha fatto gemere il mondo dell'esistenza.
Dì: O Yahyá (Azal), produci un solo versetto, se possiedi
un sapere da Dio infuso. Queste parole furono in passato
proferite dal Mio Araldo, Che in quest'ora proclama: « In
verità, in verità Io sono il primo ad adorarLo ». Sii giusto,
fratello Mio! Se ti mettessero a confronto con lo spumeggiante
oceano della Mia favella saresti capace di esprimerti?
Potresti sciogliere la lingua, se ti trovassi innanzi alla
squillante voce della Mia Penna? Hai il minimo potere
70
davanti alle rivelazioni della Mia onnipotenza? Ti scongiuro
in nome di Dio, giudica equamente, e ricorda il tempo in cui
stavi alla presenza di questo Vilipeso e Noi ti dettavamo i
align=left>versetti di Dio, l'Aiuto nel Pericolo, Colui Che esiste da Sé.
Bada che la sorgente della menzogna non ti allontani dalla
palese Verità.
O tu che hai mirato il Mio sembiante! Dì: O incuranti! A
cagione di una goccia vi siete privati dell'oceano dei versetti
celesti e per amore di un atomo insignificante vi siete tagliati
fuori dagli splendori dell'Astro della Verità. Chi altri se non
Bahá ha il potere di parlare apertamente innanzi agli uomini?
Giudicate equamente e non siate tra gl'ingiusti. Per Lui gli
oceani hanno spumeggiato, sono stati divulgati gli arcani e
gli alberi hanno levato la voce esclamando: I regni della terra
e del cielo sono di Dio, Rivelatore dei Segni, Scaturigine di
chiari pegni. Leggete il Bayán Persiano rivelato da Colui
Che precorse questa Rivelazione e guardatelo con occhio di
imparzialità. In verità Egli ben vi guiderà verso la Sua Via.
In questo istante Egli proclama ciò che la Sua lingua ha
proferito nel passato, mentre era assiso sul trono del Suo più
eccelso Nome.
align=left>Hai fatto menzione degli amati in quelle terre. Sia lodato
Iddio, ciascuno di loro ha avuto l'onore di essere ricordato
dall'Unico Vero - magnificata sia la Sua gloria - e i loro nomi
sono tutti fluiti dalla Lingua della Grandezza nel regno della
parola. Grande invero è la loro beatitudine e felicità, poiché
han bevuto il vino prelibato della rivelazione e dell'ispirazione
dalla Mano del loro Signore, il Compassionevole,
il Misericorde. Imploriamo Dio di rafforzarli nel manifestare
incrollabile costanza e di convocare in loro aiuto gli
eserciti della saggezza e della loquela. In verità, Egli è il
Possente, l'Onnipotente. Porgi loro i Miei saluti e annunzia la
lieta novella che l'Astro del ricordo s'è levato e alto risplende
align=left>all'orizzonte dei munifici favori del loro Signore, il
Longanime, il Misericordiosissimo.
71
Hai menzionato Husayn. Abbiamo adornato le sue tempie
col manto del perdono e cinto la sua testa col diadema
dell'indulgenza. Di questo risplendente, radioso e palese favore
vada pure orgoglioso tra gli uomini. Dì: non ti scoraggiare.
Dopo la rivelazione di questo benedetto versetto è
come se tu fossi appena nato dal grembo di tua madre. Dì:
sei libero da errori e colpe. In verità, Iddio t'ha purificato con
le vive acque della Sua parola in questa Più Grande Prigione.
Lo scongiuriamo - benedetto e magnifico Egli sia - di confermarti
benignamente nell'esaltarLo e nel magnificare la
Sua gloria e di rafforzarti mediante il potere dei Suoi
invisibili eserciti. In verità, Egli è l'Onnipotente, il Forte.
Hai fatto menzione della gente di Tár.
1 Abbiamo rivolto ilviso verso quei servi di Dio e li consigliamo di considerare
prima ciò che il Punto del Bayán ha rivelato di questa
Rivelazione, per la quale tutti i nomi e i titoli sono stati
scossi, sono crollati gl'idoli delle vane fantasie e dal reame
della gloria la Lingua della Magnificenza ha proclamato: Per
la Giustizia di Dio! Il Tesoro Celato, l'Impenetrabile Mistero
è stato svelato agli occhi degli uomini, rallegrando tutte le
cose, passate e future. Egli ha detto, e la Sua parola è verità:
« Di tutti gli omaggi tributati a Colui Che verrà dopo di
Me il massimo è questo: la Mia confessione scritta che nessuna
Mia parola può adeguatamente descriverLo e che
nessun riferimento a Lui, nel Mio Libro, il Bayán, può
render giustizia alla Sua Causa ».
Consigliamo loro inoltre di praticare la giustizia, l'equità,
l'onestà, la devozione e ciò per cui la Parola di Dio e il loro
stadio siano esaltati tra gli uomini. In verità Io sono Colui
Che esorta con giustizia. Ne fa fede Quei dalla Cui Penna
sono sgorgate verso tutte le creature polle sorgive d'acqua
viva. Infinitamente eccelsa è questa grazia illimitata; infinitamente
benedetto è questo favore risplendente.
1
Villaggio nei pressi di Isfàhán.72
O genti di Tár! Tendete l'orecchio all'Appello di Colui
Che fa quel che vuole. In verità Egli vi ricorda ciò che vi
trarrà presso Dio, Signore dei mondi. Dalla Prigione di 'Akká
Egli ha rivolto il viso verso voi e per amor vostro ha rivelato
ciò che immortalerà il vostro ricordo e i vostri nomi nel
Libro che non può essere cancellato e rimarrà intatto dai
dubbi dei ribelli. Gettate via ciò che è in uso tra gli uomini e
aggrappatevi alle cose che vi sono intimate in virtù del
Volere dell'Ordinatore, dell'Antico dei Giorni. Questo è il
giorno in cui il divino Albero di Loto a gran voce proclama:
O genti! Guardate i Miei frutti e le Mie foglie, tendete
l'orecchio allo stormir delle Mie fronde. Badate che i dubbi
degli uomini non vi precludano la luce della certezza.
L'Oceano della favella esclama: « O abitanti della terra!
Mirate le Mie acque spumeggianti e le perle di saggezza e di
loquela che ho deposto. Temete Dio e non siate tra gl'incuranti
».
In questo Giorno nel superno Reame c'è gran festa, perché
tutto ciò che era stato promesso nelle Sacre Scritture s'è
align=left>adempiuto. E’ questo il Giorno del grande gioire. E’
doveroso che tutti s'affrettino verso la corte della Sua
vicinanza, traboccanti allegrezza, felicità, esultanza e delizia
e si liberino dal fuoco della lontananza.
O genti di Tár! Con la corroborante forza del Mio Nome
afferrate il calice del sapere, indi bevetene a sazietà sfidando
i popoli del mondo, che hanno violato il Patto di Dio e il
Suo Testamento, respinto le Sue prove e i Suoi chiari segni e
cavillato sui Suoi pegni che hanno pervaso tutto ciò che è in
cielo e sulla terra.
Gli infedeli tra le genti del Bayán sono come i seguaci
della setta sciita e ne calcano le orme. Abbandonateli alle
loro oziose fantasie e vane illusioni. In verità, nel Libro di
Dio, l'Onnisciente, il Sapientissimo, sono annoverati tra i
perduti. I teologi sciiti sono ora tutti indaffarati a ingiuriare
ed accusare l'Unico Vero dai loro pulpiti. Benevolo Iddio!
73
Anche Dawlat-Ábádí
1 ha fatto altrettanto. Salito sul pulpito,ha proferito ciò che ha strappato gridi d'angoscia alla Tavola
e gemiti alla Penna. Meditate sul suo comportamento e sul
comportamento di Ashraf
2 - a Lui la Mia gloria e la Miatenera misericordia - e considerate anche quegli amati che in
Mio Nome andarono gioiosi al martirio e immolarono la vita
sulla via di Colui Che è il Desio del mondo.
La Causa è palese, risplende fulgida come il sole, ma la
gente si è fatta velo a se stessa. Supplichiamo Iddio che Si
degni di aiutarla a ritornare a Lui. In verità, Egli è il Perdonatore,
il Misericordioso.
O genti di Tár! Vi salutiamo da questo Sito e imploriamo
Iddio - benedetto e magnificato Egli sia - di farvi bere il vino
prelibato della costanza dalla mano del Suo favore. In verità,
Egli è il Signore della Munificenza, il Benevolo, il
Lodatissimo. Abbandonate a se stessi gli immaturi del
mondo - coloro che sono sospinti da egoistiche brame, che si
aggrappano agli esponenti dell'oziosa fantasia. In verità, Egli
è Patrono e Soccorritore vostro. In verità, Egli ha il potere di
fare quello che vuole. Non v'è altro Dio che Lui, l'Uno,
l'Impareggiabile, il Possente, il Sommo.
Dalla presenza Nostra la gloria scenda su chi ha rivolto il
viso verso l'Alba della Sua Rivelazione e ha accettato e
riconosciuto ciò che la Lingua della favella ha proferito nel
regno del sapere in questo benedetto, glorioso e incomparabile
Giorno.
1
Vedi p. 37, nota 2 size=1>2
Mirzá Ashraf, che fu martirizzato nella città di Isfáhán. ( Vedi Diopassa nel mondo, p. 206 )
74
75
7
LAWH-I-DUNYÁ
76
77
Nel Mio Nome, che chiama a gran voce nel Reame
della Favella
Ringraziamenti e lodi si confanno al Signore del
manifesto dominio Che ha adornato la possente
prigione con la presenza di suo onore 'Alí Akbar
e suo onore Amín rischiarandola con la luce
della certezza, della costanza e della sicurezza.
1 La gloria diDio e di tutti coloro che sono nei cieli e sulla terra sia con
loro.
Luce e gloria, salute e lode alle Mani della Sua Causa, per
le quali la luce della fortezza ha sfolgorato ed è stata
dimostrata la verità che il potere di decidere appartiene a
Dio, il Forte, il Potente, l'Illimitato, per le quali l'oceano
della munificenza ha spumeggiato e ha spirato la fragranza
dei benevoli favori di Dio, Signore dell'umanità. L'imploriamo
- magnificato sia - di difenderle con la gagliardia dei
Suoi eserciti, di proteggerle con la potenza del Suo dominio
e di assisterle con la Sua forza irresistibile imperante su tutto
il creato. La sovranità è di Dio, Creatore dei Cieli e Signore
del Regno dei Nomi.
Il Grande Annunzio proclama: O genti di Persia! In
epoche passate siete state simbolo di misericordia e personificazione
di affetto e gentilezza. Le contrade del mondo
furono illuminate e abbellite dal fulgore della luce della
1
Le due Mani della Causa di Dio, Hájí ‘Alí Akbar Shahmírzádí e HájíAbu’l-Hasan Ardakání, Ámín-ì-Iláhí ( fiduciario dell’Huqúqu’lláh ),
furono imprigionati a Qazvin nel 1891 e poi trasferiti in prigione a
Tihrán.
78
vostra scienza e dalla vampa della vostra erudizione. Come
mai siete insorte a distruggere voi stesse e i vostri amici con
le vostre stesse mani?
O Afnán, o tu che sei germogliato dal Mio antico Ceppo!
Su te riposi la Mia gloria e la Mia amorevole premura. Com'è
grande il tabernacolo della Causa di Dio! Ha gettato la
sua ombra su tutti i popoli e le tribù della terra e ben presto
radunerà sotto la sua protezione l'intera umanità. E’ giunto
per te il giorno di servire. Innumerevoli Tavole stanno ad
attestare i doni che ti sono concessi. Levati pel trionfo della
Mia Causa, soggioga i cuori degli uomini col potere della tua
parola. Devi mostrare ciò che assicurerà la pace ed il benessere
dei miseri e degli oppressi. Cingiti i lombi sì che, per
avventura, coi tuoi sforzi tu possa liberare il prigioniero dalle
sue catene e renderlo capace di raggiungere la vera libertà.
La Giustizia, in questo giorno, lamenta la propria sorte e
align=left>l'Equità geme sotto il giogo dell'oppressione. Le oscure nubi
della tirannide hanno ottenebrato la faccia della terra e
avviluppato i suoi popoli. Col movimento della Nostra
gloriosa Penna, per ordine dell'Ordinatore onnipotente, abbiamo
alitato nuova vita in ogni forma umana e istillato
nuova potenza in ogni parola. Tutto il creato proclama i segni
di questa rigenerazione mondiale. Questa è la più grande,
la più lieta novella annunziata all'umanità dalla Penna di
questo Vilipeso. Di che, dunque, temete, o Miei amati? Chi
può sgomentarvi? Una traccia di umidore basta a dissolvere
align=left>la creta indurita di cui è modellata questa generazione
perversa. Il semplice atto di riunirvi è sufficiente a
disperdere le forze di questi esseri insignificanti e vani.
La lotta e il conflitto s'addicono alle fiere. Fu per grazia di
Dio e con l'aiuto di parole convenienti e di encomiabili
align=left>azioni che la comunità bábí rinfoderò le spade. In forza di
buone parole, infatti, i giusti sono sempre riusciti a vincere la
palma sui prati dei cuori umani. Dite, o amati! Non dimenticate
l'avvedutezza. Volgete i cuori verso i consigli che la
79
Penna Più Eccelsa v'impartisce e badate che le vostre mani o
le vostre lingue non nuocciano ad alcuno fra gli uomini.
Riguardo la terra di Tá (Tihrán) abbiamo rivelato nel
Kitáb-i-Aqdas
ciò che servirà da monito all'umanità. Genteche perpetra nel mondo atti di oppressione ha usurpato i
diritti dei popoli e delle tribù della terra e sta ostinatamente
seguendo le proprie egoistiche inclinazioni. Il tiranno
1 dellaterra di Yá (Yazd) commise ciò che ha fatto sparger lagrime
di sangue alle Superne Schiene.
O tu che hai libato il vino della Mia parola e fissato lo
sguardo sull'orizzonte della Mia Rivelazione! E’ ben strano
che il popolo di Persia, il quale non aveva pari nelle scienze
e nelle arti, sia precipitato all'infimo livello di degradazione
fra le tribù del mondo. O genti! In questo benedetto e glorioso
Giorno, non privatevi delle liberali effusioni di favore
che il Signor dalle abbondanti grazie vi ha elargito. In questo
Giorno le nuvole della misericordia divina stanno riversando
diluvi di saggezza e di loquela. Prosperi chi giudica
equamente la Sua Causa e mal incolga agli ingiusti.
In questo giorno, ogni uomo illuminato è pronto ad
ammettere che i consigli rivelati dalla Penna di questo Vilipeso
costituiscono il supremo potere animatore per il progresso
del mondo e l'elevazione dei suoi popoli. Levatevi, o
genti, e mediante la possanza di Dio, decidetevi a vincere voi
stessi, sì che la terra intera si liberi e purifichi dalla schiavitù
degli dèi delle sue vane fantasie - dèi che hanno inflitto tante
perdite ai loro sciagurati adoratori, della cui miseria sono
responsabili. Questi idoli formano l'ostacolo che contrasta
align=left>l'uomo nei suoi sforzi per progredire sul sentiero della
perfezione. Nutriamo speranza che la Mano del potere divino
presti assistenza all'umanità e la liberi dal suo stato di penoso
avvilimento.
1
Il principe Mahmud Mirzá, il Jalálu’d-Dawlih, Governatore di Yazd,Persia
80
In una delle Tavole sono state rivelate queste parole: O
genti di Dio! Non affaccendatevi con le cose vostre, ma fissate
i vostri pensieri su quel che può riabilitare le sorti dell'umanità
e santificare i cuori e le anime degli uomini. Ciò
può meglio conseguirsi per mezzo di azioni pure e sante, di
una vita virtuosa e di una buona condotta. Atti valorosi
assicureranno il trionfo di questa Causa e un carattere puro
ne rafforzerà il potere. Agite secondo giustizia, o genti di
Babà! Questo è, invero, il comandamento che vi ha dato
questo Vilipeso e la più scelta primizia della Sua incoercibile
O amici! V'incombe di corroborare e ravvivare le vostre
anime con gli amabili favori che si riversano su voi in questa
Divina Primavera risvegliatrice d'anime. L'Astro della Sua
grande gloria ha raggiato su di voi il suo fulgore e vi ricoprono
le nubi della Sua grazia illimitata. Alta è la ricompensa
di colui che non si è privato di questo grande benefizio
e ha riconosciuto la beltà del Benamato in questa Sua nuova
veste. State in guardia, poiché il Maligno è in agguato,
pronto a ghermirvi. Proteggetevi contro i suoi malvagi
espedienti e, guidati dalla luce del nome di Dio Onniveggente,
fuggite dalle tenebre che vi circondano. Che la vostra
visione sia universale e non limitata a voi stessi. Il Maligno
è colui che vi impedisce di elevarvi e intralcia il progresso
spirituale dei figli degli uomini .
In questo Giorno è doveroso che tutti si dedichino a ciò
che favorisce gli interessi e innalza il rango di tutte le
nazioni e dei governi giusti. Per opera di ogni versetto rivelato
dalla Penna dell'Altissimo, le porte dell'amore e dell'unità
sono state spalancate innanzi agli uomini. Abbiamo già
dichiarato tempo addietro - e la Nostra Parola è verità: «
Associatevi con i seguaci di tutte le religioni in ispirito di
amicizia e di cameratismo ». Tutto ciò che ha portato i figli
degli uomini a sfuggirsi ed è stato ragione di discordia e
divisione fra loro è stato annullato ed abolito per opera della
81
rivelazione di queste parole. Al fine di nobilitare il mondo
dell'essere e di elevare le menti e le anime degli uomini, dal
cielo della Volontà di Dio è stato inviato questo istrumento
che è il più efficace per l'educazione della razza umana.
Tramite questa potentissima Rivelazione l'essenza più pura e
l'espressione più perfetta di tutto ciò che hanno detto o scritto
i popoli più antichi sono discese dal cielo della Volontà
dell'Onnimperante, Sempiterno Iddio. In antico, è stato
rivelato: « L'amor di patria è parte della Fede di Dio ». Ma
nel giorno della Sua Manifestazione la Lingua della Grandezza
ha proclamato: « Non ci si vanti di amare il proprio
paese, bensì di amare il mondo ». Col potere che si sprigiona
da queste parole eccelse, Egli ha dato nuovo impulso e orientamento
ai cuori umani, cancellando dal sacro Libro di Dio
ogni traccia di restrizione e limitazione.
Questo Vilipeso ha proibito alle genti di Dio di impegnarsi
in polemiche e conflitti esortandole ad agire rettamente e
ad avere buon carattere. In questo giorno gli eserciti che
possono condurre la Causa alla vittoria sono quelli del virtuoso
comportamento e del carattere santificato. Beato chi vi
si attiene strettamente e mal incolga a chi se ne discosta.
O genti di Dio! V'esorto ad attenervi, alla cortesia perché
essa è la più grande di tutte le virtù. Fortunato chi è
illuminato dalla luce della cortesia e ammantato nella veste
della rettitudine. Chi di essa è permeato ha in verità raggiunto
un sublime stadio. Si spera che questo Vilipeso e tutti
gli altri possano acquisirla, aggrapparsi ad essa, usarla e su
essa fissare lo sguardo. E’ un comando perentorio sgorgato
dalla Penna del Più Grande Nome.
Questo è il giorno in cui ogni uomo deve palesare le
gemme di costanza nascoste nella miniera del suo intimo essere.
O genti di giustizia! Brillate come la luce e splendete
come il fuoco che divampò dal Roveto Ardente. Senza dubbio,
lo splendore del fuoco del vostro amore fonderà e unificherà
i popoli e le tribù della terra in lotta, mentre la
82
violenza della fiamma dell'inimicizia e dell'odio non può
ingenerare altro che guerra e rovina. Imploriamo Dio che
difenda le Sue creature dai malvagi disegni dei Suoi nemici.
Egli ha, invero, potere su tutte le cose.
Ogni lode all'unico vero Dio - esaltata Ne sia la gloria -
Che, con la Penna dell'Altissimo, ha disserrato le porte dei
cuori umani. Ogni versetto rivelato da questa Penna è una
porta luminosa e risplendente dischiusa sulle glorie di una
vita santa e pia e di azioni pure e immacolate. Gli appelli e il
messaggio che abbiamo lanciati non sono stati destinati a
raggiungere o a beneficare una nazione o un popolo soltanto.
L'umanità intera deve attenersi con fermezza a tutto ciò che
le è stato concesso e rivelato. Allora, e soltanto allora,
raggiungerà la vera libertà. La terra è tutta illuminata dalla
gloria splendente della Rivelazione di Dio. Nell'anno
sessanta Colui Che preannunciò la luce della Divina Guida
- possa tutta la creazione esserGli offerta in sacrificio -. Si
align=left>levò ad annunziare una nuova rivelazione dello Spirito
Divino, e vent'anni più tardi fu seguito da Colui per la Cui
venuta il mondo è stato fatto beneficiario di questa gloria
promessa, di questo meraviglioso favore. Vedi come alla
maggioranza degli uomini sia stata conferita la capacità di
align=left>ascoltare l'eccelso Verbo di Dio - Verbo dal quale dipende
l'unione e la resurrezione spirituale di tutti gli uomini.
Rinchiusi nella Prigione di 'Akká, rivelammo nel Libro
Cremisi ciò che conduce al miglioramento dell'umanità e alla
riedificazione del mondo. Le parole ivi enunciate dalla
align=left>Penna del Signore del creato includono le seguenti che
rappresentano i principi fondamentali per l'amministrazione
degli umani affari:
Primo: incombe ai ministri della Casa di Giustizia di
promuovere la Pace Minore così che i popoli della terra
siano sollevati dall'onere di spese esorbitanti. E’ cosa
imperativa e assolutamente necessaria, poiché ostilità e
conflitti sono alla radice di afflizioni e di calamità.
83
Secondo: Le lingue devono essere ridotte a un solo comune
idioma da insegnare in tutte le scuole del mondo.
Terzo: E’ doveroso che l'uomo si attenga strettamente a
ciò che favorisca la fratellanza, la gentilezza e l'unità.
Quarto: Tutti, uomini e donne, devono affidare a una
persona di fiducia parte di ciò che guadagnano con il commercio,
l'agricoltura o altra occupazione, perché sia spesa
allo scopo di educare e istruire i fanciulli, tenendone informati
i Fiduciari della Casa di Giustizia.
Quinto: Si deve curare in modo particolare l'agricoltura.
Essa è stata menzionata al quinto posto, ma senza dubbio
precede gli altri punti. All'estero l'agricoltura è molto
sviluppata, mentre in Persia è stata finora gravemente trascurata.
Si spera che Sua Maestà lo Scià - lo assista Iddio
con la Sua grazia - rivolga la sua attenzione a questo problema
vitale e importante.
Se gli uomini osservassero rigorosamente ciò che la Penna
dell'Altissimo ha rivelato nel Libro Cremisi, potrebbero
align=left>permettersi di fare a meno di tutti i regolamenti in uso nel
mondo. Certe esortazioni sono ripetutamente fluite dalla
Penna dell'Altissimo, sì che per avventura le manifestazioni
della forza e gli orienti della potenza possano, un giorno,
metterle in atto. In verità se si trovassero ricercatori sinceri,
in forza del Suo amore, tutte le emanazioni del penetrante e
irresistibile Volere di Dio sarebbero rivelate. Ma dove sono i
ricercatori zelanti e le menti indagatrici? Dove sono finiti gli
uomini equi e imparziali? Non passa giorno senza che
divampi il fuoco di un altro sopruso o che sia sguainata la
spada di una nuova aggressione. Benevolo Iddio! In Persia i
grandi e i nobili si fanno vanto di atti così selvaggi che si
sbalordisce a sentirli raccontare.
Notte e dì questo Vilipeso rende grazie e lode al Signore
degli uomini, perché è evidente che le parole di esortazione e
di consiglio che pronunziammo hanno sortito l'effetto desiderato
e che questa gente ha mostrato un carattere e una
84
condotta graditi ai Nostri occhi. Lo affermiamo in virtù del
fatto che ha veramente consolato gli occhi del mondo, e cioè
che gli amici abbiano interceduto presso le alte autorità in
favore dei loro nemici. Invero le azioni giuste attestano la
verità delle parole. Nutriamo speranza che uomini devoti rischiarino
il mondo con la fulgida luce del loro
comportamento e supplichiamo l'Onnipotente - glorificato ed
esaltato Egli sia - di concedere che in questo Giorno tutti
rimangano incrollabili nel Suo amore e irremovibili nella
Sua Causa. In verità, Egli è il Protettore di coloro che Gli
sono completamente devoti e osservano i Suoi precetti.
O gente di Dio! Infiniti sono i reami che la Nostra Penna
Gloriosa ha rivelato e innumerevoli gli occhi ai quali ha dato
vero lume. Ma in Persia i più ancora sono privi del beneficio
di consigli vantaggiosi e difettano gravemente nel campo
delle scienze e delle arti utili. Queste sublimi parole furono
rivelate dal Calamo Glorioso in onore di uno dei fedeli, sì
che per avventura i traviati potessero abbracciare la Verità e
apprendere le sottigliezze della Legge di Dio.
Verso quattro cose miscredenti e infedeli hanno rivolto la
mente: primo, versar sangue; secondo, bruciare i libri; terzo,
discriminare i seguaci di altre religioni; quarto sterminare le
altre comunità e gli altri gruppi. Ma ora, mercé la grazia
corroborante e la potenza della Parola di Dio, queste quattro
barriere sono state abbattute, queste chiare ingiunzioni sono
state cancellate dalla Tavola e queste spietate disposizioni
trasformate in attributi spirituali. Eccelso è il Suo intento,
glorificato il Suo potere, magnificato il Suo dominio!
Imploriamo ora Iddio - sia esaltata la Sua gloria - che Si
degni di ben guidare i seguaci della setta sciita e di purificarli
da comportamenti sconvenienti. Dalle labbra degli
adepti di questa setta escono incessantemente turpi
imprecazioni, mentre essi urlano la parola « Mal'ún »
(maledetto) - pronunziando la lettera ‘ayn con suono
gutturale - e questo è il loro piacere quotidiano.
85
O Dio mio Dio! Tu odi il lamento di Colui Che è la Tua
luce (Bahá), e notte e dì ascolti i Suoi gemiti e sai che nulla
Egli per Sé desidera, ma cerca di santificare le anime dei
Tuoi servi e di liberarli dal fuoco che sempre li incalza. O
Signore! Le mani dei Tuoi servi favoriti sono protese verso il
cielo del Tuo favore e quelle dei Tuoi sinceri amanti sono
levate verso le sublimi vette della Tua generosità. Non
deluderli, Ti scongiuro, in quello che cercano dall'oceano del
Tuo favore e dal cielo della Tua grazia e dall'astro della Tua
munificenza. Aiutali o Signore, ad acquisire virtù che
esaltino il loro stadio fra i popoli del mondo. In verità, Tu sei
il Forte, il Potente, il Generosissimo.
O genti di Dio! Tendete l'orecchio a ciò che, se ne farete
conto, assicurerà la libertà, il benessere, la tranquillità, l'edificazione
e il miglioramento di tutti gli uomini. Certe leggi e
principi sono necessari e indispensabili per la Persia; ma si
conviene che queste misure siano adottate in conformità con
le ponderate opinioni di Sua Maestà - lo assista Iddio con la
Sua grazia - e dei dotti teologi e dei più alti governanti. Essi
dovranno fissare un luogo, debitamente approvato, dove
incontrarsi; qui devono aggrapparsi alla corda della
consultazione e adottare e applicare ciò che conduca alla
sicurezza, alla prosperità, alla ricchezza e alla tranquillità del
popolo. Perché se adottassero misure diverse, ne
deriverebbero solo caos e confusione.
Secondo le leggi fondamentali che abbiamo tempo addietro
rivelato nel
Kitáb-i-Aqdas e in altre Tavole, tutti gli affarisono affidati alle cure di sovrani e presidenti giusti e dei
Fiduciari della Casa di Giustizia. Se mediterà su quanto abbiamo
enunciato, ogni uomo equo e sagace vedrà prontamente
con gli occhi interiori ed esteriori, le vive luci dell'astro
della giustizia che ne promanano.
Il sistema di governo che il popolo britannico ha adottato
a Londra pare buono, perché è adorno della luce sia della
corona sia della consultazione del popolo.
86
Nel formulare i principi e le leggi, una parte è stata dedicata
alle penalità, efficace strumento per la sicurezza e la
protezione degli uomini. Ma il timore della punizione impedisce
alle persone di commettere atti vili e spregevoli solo
esteriormente, mentre ciò che protegge e frena l'uomo tanto
esteriormente quanto interiormente è stato e ancora è il timor
di Dio. Esso è il vero protettore e custode spirituale
dell'uomo, cui incombe di aggrapparsi a ciò che conduce all'apparizione
di questo supremo favore. Fortunato chi porge
ascolto a tutto quello che il Mio Calamo Glorioso ha proclamato
e osserva ciò che gli ingiunge l'Ordinatore, l'Antico dei
Giorni.
Volgete i cuori, o genti di Dio, ai consigli del vostro vero
e incomparabile Amico. Il Verbo di Dio può paragonarsi a
un alberello, le cui radici sono state piantate nei cuori umani.
Avete l'obbligo di proteggerne lo sviluppo con le vive acque
della saggezza, con le parole pure e sante, cosicché le sue
radici attecchiscano e i suoi rami si protendano alti nei cieli
ed oltre.
O voi che dimorate sulla terra! I tratti distintivi dell'eccellenza
di questa Rivelazione Suprema consistono nell'aver
Noi, da un canto, cancellato dalle pagine del Sacro Libro di
Dio tutto ciò che è stato ragione di discordia, malvagità e
cattiveria fra i figli degli uomini e, dall'altro, decretato i
requisiti essenziali della concordia, della comprensione e
dell'unità completa ed eterna. Felici coloro che osservano i
Miei statuti!
Abbiamo ripetutamente ammonito i Nostri amati di evitare,
anzi di fuggire qualsiasi cosa in cui si avverta sentore di
malizia. Il mondo è in grande scompiglio e le menti dei suoi
abitanti in istato di completa confusione. Supplichiamo
l'Onnipotente che Si degni di illuminarli con la gloria della
Sua Giustizia e che permetta loro di scoprire ciò che gioverà
loro in ogni occasione e circostanza. Egli è, invero, Colui
Che tutto possiede, l'Altissimo.
87
In passato abbiamo proferito queste sublimi parole: Coloro
che rendono omaggio a questo Vilipeso siano nube
rorida di pioggia in momenti di carità e benevolenza e vampa
di fuoco nel frenare la propria natura ignobile e vogliosa.
Benevolo Iddio! Di recente è accaduto un fatto che ha
prodotto grande meraviglia. Si dice che una persona
1 si siarecata presso la sede del trono imperiale in Persia e sia riuscita
a entrare nelle grazie di alcuni nobili con il suo comportamento
cattivante. Pietoso davvero, deplorevole! Ci si
chiede stupiti perché mai coloro che sono stati i simboli della
più grande gloria si siano ora lasciati cadere in questo infinito
obbrobrio. Che ne è dei loro alti propositi? Dov'è finito
il loro senso dell'onore e della dignità? A lungo il sole della
gloria e della saggezza ha brillato sull'orizzonte della Persia,
ma oggi tanto è declinato che certi dignitari si fanno trastullare
come balocchi nelle mani degli stolti. La suddetta persona
ha scritto di questa gente sulla stampa egiziana e sull'Enciclopedia
di Beirut cose tali da stupire i bene informati e
i dotti. Si trasferì poi a Parigi dove pubblicò un giornale
intitolato
'Urvatu'l-Vuthqá [la Salda Impugnatura] mandandonecopie in tutto il mondo. Ne inviò una anche nella Prigione
di 'Akká e, così facendo, intendeva mostrare affetto e
fare ammenda per le trascorse azioni. In breve, questo Vilipeso
ha taciuto per riguardo verso di lui. Supplichiamo Dio,
l'Unico Vero, di proteggerlo e di effondere su di lui la luce
della giustizia e dell'equità. Incombe ch'egli dica:
O Dio mio Dio! Mi vedi innanzi alla porta del Tuo perdono
e della Tua benevolenza, fissare lo sguardo sull 'orizzonte
dei Tuoi munifici favori e delle Tue molteplici benedizioni.
O Signore di tutta l'umanità, Ti supplico per i Tuoi
soavi accenti e per la squillante voce della Tua Penna d'aiutare
graziosamente i Tuoi servi, come s'addice ai Tuoi giorni
e si confà alla gloria della Tua manifestazione e maestà. In
1
Jamalu’d-Dín-i-Afghání. ( Vedi Dio passa nel mondo, pp. 306 e 327 ).88
verità, il potere Tu hai di fare tutto quello che vuoi. Tutti
coloro che dimorano nei cieli e sulla terra attestano la Tua
forza e la Tua potenza, la Tua gloria e la Tua munificenza.
Lode a Te, o Signore dei mondi e Benamato del cuore d'ogni
uomo perspicace.
Vedi, o mio Dio, l'essenza della povertà cercare l'oceano
della Tua opulenza e la sostanza dell'iniquità anelare alle
acque del Tuo perdono e della Tua tenera misericordia.
Dispensa, o mio Dio, ciò che si conviene alla Tua grande
align=left>gloria e s'addice alla sublimità della Tua grazia sconfinata. In
verità, Tu sei il Munificentissimo, il Signore dalle
abbondanti grazie, l'Ordinatore, l'Onnisciente. Non v'è altro
Dio che Te, il Forte, Colui Che tutto soggiòga, l'Onnipotente.
O popolo di Dio! In questi giorni tutti devono fissare gli
occhi sull'orizzonte di queste parole benedette: « Da solo e
senza aiuto Egli fa tutto quel che Gli aggrada ». Chi perviene
a questo stadio è, in verità, pervenuto alla luce dell'essenziale
unità di Dio e ne è illuminato, mentre nel Libro di Dio tutti
gli altri sono annoverati tra i seguaci di oziose fantasie e
vane illusioni. Tendete l'orecchio alla Voce di questo
Vilipeso e proteggete l'integrità del vostro stadio. E’ estremamente
necessario e urgente che tutti si attengano a questo
consiglio.
Questo Vilipeso ha sempre proclamato, senza veli e occultamenti,
al cospetto di tutti i popoli del mondo, ciò che
servirà da chiave onde aprire le porte delle scienze, delle arti,
del sapere, del benessere, della prosperità e della ricchezza.
Non sono riusciti i torti inflitti dagli oppressori a far tacere la
squillante voce del Calamo Più Eccelso, né han potuto i
dubbi dei perversi e dei sediziosi impedirGli di rivelare la
Parola Più Sublime. Supplico ardentemente Iddio di proteggere
e purificare le genti di Bahá dalle futili ubbie e dal corrotto
immaginare dei seguaci delle antiche Fedi.
O genti di Dio! Agli occhi di Colui Che è il Desìo del
mondo, gli onesti uomini di cultura che, temperanti e scevri
89
da impulsi di una natura ignobile e bramosa, si dedicano alla
guida degli altri, sono stelle nel firmamento della vera
scienza: è necessario che siano trattati con deferenza. In
verità essi sono fonti di acque dolcemente scorrenti, stelle
luminose e scintillanti, frutti dell'Albero benedetto, esponenti
del potere celestiale e oceani di paradisiaca saggezza: felice
chi li segue. In verità un'anima siffatta è annoverata nel
Libro di Dio, Signore del trono possente, tra coloro che
avranno beatitudine.
La gloria che proviene da Dio, Signore del Trono Superno
e del basso mondo si posi su voi, o genti di Bahá, compagni
dell'Arca Cremisi, e su coloro che hanno teso l'orecchio alle
vostre dolci voci e osservato ciò che è loro ingiunto in questa
possente e meravigliosa Tavola.
90
91
8
ISHRÁQÁT
( Splendori )
align=left>92
93
Questa è l'Epistola di Dio, l'Aiuto nel Pericolo,
l'Esistente da Sé
Egli è Dio, esaltato sia, Signore della saggezza e
della loquela.
Lode a Dio, incomparabile per maestà, forza e bellezza,
impareggiabile per gloria, possanza e grandezza;
troppo eccelso Egli è, perché immaginazione
d'uomo possa comprenderLo o Gli possa
essere dato pari o eguale. Egli ha chiaramente esposto la Sua
retta Via in parole e detti di altissima eloquenza. In verità, è
align=left>Colui Che tutto possiede, il Più Eccelso. Allorché Si prefisse
di chiamare all'esistenza la nuova creazione, inviò dall'orizzonte
del Suo Volere il Punto Luminoso e Palese; esso
trapassò tutti i segni e si manifestò in tutte le forme, finché
raggiunse lo zenit, secondo il decreto di Dio, Signore di tutti
gli uomini.
Il Punto è il foco del circolo dei Nomi e segna il culmine
delle Manifestazioni delle Lettere nel mondo del creato. Per
mezzo suo sono apparse tracce del Mistero impenetrabile,
del Simbolo ornato, Colui Che è rivelato nel Più Grande Nome
- Nome annotato nella luminosa Tavola e inscritto sulla
santa, benedetta, nivea Pergamena. Poi, unitosi alla seconda
Lettera
1 che appare all'inizio del Mathání,2 il Punto1
Cioè la “ B “, seconda lettera dell’alfabeto.2
Vedi p. 94, nota 1.94
attraversò i cieli dell'esposizione e della favella, indi l'eterna
luce di Dio irradiò il suo fulgore, divampò nell'intimo cuore
del firmamento della testimonianza e generò due Astri. Sia
glorificato il Misericorde, al Quale non si può fare allusione,
Che nessuna espressione può definire, nessuna affermazione
rivelare, nessun segno descrivere. In verità Egli è
l'Ordinatore, il Munificentissimo, e al principio e alla fine.
Ed Egli concesse loro patroni e difensori di fra gli eserciti
della forza e del potere. In verità, Egli è l'Aiuto nel Pericolo,
il Possente, l'Illimitato.
Il preambolo di questa Epistola vien rivelato due volte,
proprio come il Mathání
1Lode a Dio Che ha manifestato il Punto, ne ha dispiegato
la conoscenza di tutte le cose, passate e future - Punto che
ha prescelto quale Araldo del Suo Nome e Precursore della
Sua grande Rivelazione che ha fatto tremare le membra di
tutta l'umanità e splendere il fulgore della Sua luce
all'orizzonte del mondo: In verità, esso è il Punto che Dio ha
disposto essere oceano di luce per i sinceri fra i Suoi servi e
vampa di fuoco per i ribelli tra le Sue creature e gli empi tra i
Suoi popoli coloro che barattarono il dono di Dio con la
miscredenza e il cibo celeste con l'ipocrisia e menarono i
loro gregari in turpe dimora. Costoro sono le genti che, il
giorno in cui l'Essere immortale salì al Trono e il Banditore
levò la Voce dal rifugio della sicurezza e della pace nella
santa Valle, hanno manifestato sedizione in tutto il mondo e
violato il Suo Patto.
O seguaci del Bayán! Temete il Misericordiosissimo.
1
Il capitolo aprente del Corano, che s’inizia con la lettera ‘ B ‘:align=left>Bismi’lláhi’r-Rahmáni’r-Rahím ( Nel nome di Dio, il Clemente, il
Misericordioso ). Questo capitolo del Corano fu rivelato due volte, una
alla Mecca e una a Medina.
95
Ecco Colui Che è stato glorificato da Muhammad, l'Apostolo
di Dio; e prima di Lui dallo Spirito
1 e ancor prima da ColuiChe conversò con Dio.
2 Ecco il Punto del Bayán che innanzial Trono a gran voce grida: « Per la giustizia di Dio, siete
stati creati per glorificare questo Sommo Annunzio, questa
Perfetta Via, celata nelle anime dei Profeti, custodita nei
cuori degli eletti di Dio e scritta dal Calamo glorioso del tuo
Signore, il Possessore dei Nomi ».
Dì: Monte nella vostra rabbia, o malevoli! In verità è
apparso Colui alla Cui scienza nulla sfugge. E’ giunto Colui
Che ha fatto fiorire ghirlande di sorrisi sul sembiante del
divino sapere. Per mezzo Suo è abbellito il regno della favella,
ogni anima ricettiva ha drizzato il volto verso il Signore
delle Rivelazioni, ogni sconfitto si è rialzato e ogni
pigro indolente s'è slanciato per raggiungere il Sinai della
certezza. Questo è il Giorno che Dio ha disposto essere benedizione
per i giusti, retribuzione per i reprobi, grazia per i
fedeli e furia della Sua collera per i ribelli e gl'infedeli. In
verità, Egli è stato manifestato e da Dio investito
d'invincibile sovranità: ha rivelato cose con cui nulla sulla
terra e nei cieli può esser confrontato.
Temete il Misericordiosissimo, o genti del Bayán, e non
commettete ciò che hanno commesso i seguaci del Corano -
coloro che notte e dì protestarono di credere nella Fede di
Dio, ma, apparso che fu il Signore di tutti gli uomini, si
scostarono da Lui e Gli pronunziarono contro sentenza sì
crudele che, il Dì del Ritorno, il Libro Primigenio compianse
amaramente la Sua sorte. Rammentate le loro parole e le loro
opere, i loro stadi e meriti e le cose che produssero quando
Colui Che conversò sul Sinai sciolse la lingua, quando
risuonò uno squillo di Tromba, per cui tutti coloro che erano
nei cieli e sulla terra caddero in deliquio fuorché coloro che
1
Gesù.2
Mosè.96
sono annoverati tra le lettere dell'affermazione: indi meditate.
O genti del Bayán! Abbandonate le vostre oziose fantasie
e vane illusioni, guardate poi con occhio d'equità all'Oriente
della Sua Rivelazione e considerate le cose che ha
manifestato, le parole che ha divinamente rivelato e le sofferenze
che L'hanno afflitto per mano dei nemici. Egli è Colui
Che ha accettato patimenti d'ogni sorta per proclamare la Sua
Causa ed esaltare la Sua Parola. Per amore della Causa di
Dio, Fattore dei cieli, una volta fu imprigionato nella terra di
Tá (Tihrán), un'altra nella terra di Mím (Mázindarán), poi
ancora nella prima. Nel Suo amore per la Causa di Dio,
l'Onnipotente, il Munificentissimo, fu costretto a ceppi e
catene.
O genti del Bayán! Avete dimenticato le esortazioni che
la Mia Penna ha rivelato e la Mia lingua proferito? Avete
barattato la Mia certezza con le vostre oziose fantasie, e la
Mia Via con le vostre egoistiche brame? Avete gettato via i
precetti di Dio e il Suo ricordo e dimenticato le Sue leggi e
ordinanze? Temete Dio, e abbandonate le vane illusioni ai
loro ideatori, e lasciate le superstizioni ai loro inventori, e i
malintesi ai loro fautori. Avanzate adunque con volti radiosi
e cuori immacolati verso l'orizzonte sul quale, per ordine di
Dio, Signore delle Rivelazioni, l'Astro della Certezza fulgido
risplende.
Lode a Dio Che ha fatto della Suprema Infallibilità lo
scudo per il tempio della Sua Causa nel reame del creato e
non ha assegnato ad alcuno una porzione di questo eccelso e
sublime stadio, veste che le dita del potere trascendente hanno
intessuto per il Suo augusto Essere. Non s'attaglia a nessuno
fuorché a Colui Che è assiso sul possente trono di « Ei
fa quel che Gli aggrada ». Chi accetta e riconosce ciò che il
Calamo Glorioso ora scrive è in verità annoverato nel Libro
di Dio, Signore del principio e della fine, tra gli esponenti
dell'unità divina, coloro che sostengono il concetto dell'uni97
cità di Dio.
Quando il rivo delle parole raggiunse questo stadio, si
sparsero i dolci aromi della vera conoscenza e l'astro dell'unità
divina rifulse all'orizzonte della Sua parola santa. Benedetto
colui che il Suo Appello ha innalzato al fastigio della
gloria, che s'è avvicinato all'ultima meta, e ha riconosciuto,
mercé la squillante voce della Mia Gloriosa Penna, ciò che il
Signore di questo mondo e dell'altro volle. Chi non beve il
vino scelto che abbiamo dissuggellato in forza del Nostro
Nome, Colui Che tutto soggioga, non potrà scorgere gli
splendori della luce dell'unità divina o comprendere lo scopo
essenziale delle Scritture di Dio, Signore del cielo e della
terra, Reggitore sovrano di questo mondo e del mondo avvenire.
Nel Libro di Dio, l'Onnisciente, Colui Che di tutto ha
contezza, un tal uomo sarà annoverato tra gl'infedeli.
O tu onorato indagatore!
1Attestiamo che, durante i giorniin cui alla Penna fu impedito il movimento e la lingua esitò
a dare una spiegazione del meraviglioso segno, la Suprema
Infallibilità, ti sei sempre attenuto a una dicevole pazienza.
Hai chiesto a questo Vilipeso di togliertene i veli e gli involucri,
di delucidartene il mistero e il carattere, lo stato e la
posizione, l'eccellenza, la sublimità e l'augusto rango. Per la
align=left>vita di Dio! Se svelassimo le perle di testimonianza
racchiuse nelle conchiglie dell'oceano del sapere e della
certezza o facessimo emergere dalle loro magioni le bellezze
del mistero divino nascoste nelle aule della parola nel
Paradiso della vera comprensione, allora in ogni dove tra i
capi delle religioni si scatenerebbero violenti tumulti e
vedresti gli uomini di Dio azzannati da quei lupi che hanno
negato Dio e al principio e alla fine. Perciò a lungo
frenammo la Penna, secondo la divina saggezza e per
1
size=2>Questa Tavola fu indirizzata a Jalíl-i-Khu’í, uno dei primi credenti delAdhirbáyján, Persia. Dopo l’Ascensione di Bahá’u’lláh egli violò il
Patto.
98
proteggere i fedeli da coloro che hanno barattato le
benedizioni del cielo con la miscredenza e che per la loro
gente hanno prescelto dimore di perdizione.
1O ricercatore dalla vista acuta! Giuro per Colui Che attrasse
le Angeliche Schiere in forza della Sua Parola sublime!
In verità, gli uccelli dimoranti entro i domini del Mio
Regno e le colombe alberganti nel roseto della Mia saggezza
innalzano melodie e gorgheggi imperscrutabili a tutti fuorché
a Dio, Signore dei regni della terra e del cielo; e se queste
melodie fossero rivelate, sia pur in misura inferiore ad una
cruna d'ago, gli oppressori spargerebbero calunnie quali nessuna
delle precedenti generazioni ha mai sparso e commetterebbero
atti che nessuno nelle ere e nei secoli passati ha mai
commesso. Hanno respinto il favore e le prove di Dio e ripudiato
le Sue testimonianze e segni. Si sono traviati e hanno
traviato gli altri, ma non comprendono. Adorano vane illusioni,
ma non lo sanno. Si sono presi per signori oziose fantasie
e hanno negletto Dio, ma non capiscono. Hanno abbandonato
il sommo Oceano, per slanciarsi verso una pozza
d'acqua, e non intendono. Seguon le proprie vuote chimere e
si scostano da Dio, l'Aiuto nel Pericolo, l'Esistente da Sé.
Dì, per la giustizia di Dio! Il Misericordiosissimo è giunto
investito di potere e sovranità. Per la Sua potenza han tremato
le fondamenta delle religioni e l'Usignolo della Favella
ha gorgheggiato la sua melodia sui più alti rami della vera
comprensione. In verità, Colui Che era ascoso nella conoscenza
di Dio e Che è menzionato nelle Sacre Scritture è apparso.
Dì, questo è il Giorno in cui Colui Che parlò sul Sinai
è salito sul trono della Rivelazione e i popoli sono rimasti
innanzi al Signore dei mondi. Questo è il Giorno in cui la
terra ha annunziato le sue novelle e messo a nudo i suoi
tesori; in cui gli oceani hanno deposto le loro perle e il
Divino Albero di Loto ha dato i suoi frutti; in cui il Sole ha
1
Cf. Corano, 14 : 33.99
irradiato il suo fulgore e le Lune hanno riverberato la loro
luce e i Cieli mostrato le loro stelle e l'Ora i suoi segni e la
align=left>Resurrezione la sua terribile maestà; in cui le penne hanno riversato
le loro effusioni e gli spiriti messo a nudo i loro
arcani. Beato l'uomo che Lo riconosce e perviene al Suo cospetto
e mal incolga ai traviati e ai negatori. imploro Dio di
aiutare i Suoi servi a ritornare a Lui. In verità, Egli è il
Perdonatore, l'Indulgente, il Misericorde.
O tu che hai drizzato il volto verso il Celeste Reame e
bevuto dalla mano della liberalità il Mio vino sigillato! Sappi
che il termine « Infallibilità » ha numerosi significati e diversi
stadi. In un senso si addice a Colui Che Dio ha fatto
immune da errore; si addice anche a ogni anima che Dio ha
protetto da peccato, colpa, ribellione, empietà, miscredenza e
simili. Ma la Suprema Infallibilità è limitata a Colui il Cui
stadio è infinitamente eccelso al di sopra di ordinanze o proibizioni
e santificato da errori e omissioni. In verità Egli è
luce cui non segue tenebra e Verità intatta dall'errore. Se Egli
dichiarasse essere l'acqua vino o il cielo terra oppure la luce
fuoco, direbbe il vero e non si potrebbe dubitarne; e nessuno
avrebbe il diritto di discuterNe l'autorità o di dire perché o
come mai. Chi fa obiezioni è annoverato tra i ribelli nel
Libro di Dio, Signore dei mondi. « A Lui non si chiede conto
di quello che fa, mentre a tutti gli altri sarà chiesto conto ».
1Egli è disceso dal cielo invisibile, portando il vessillo «
Egli fa quel che vuole » e scortato dagli eserciti del potere e
dell'autorità, mentre all'infuori di Lui tutti sono tenuti ad
osservare rigorosamente qualunque legge e ordinanza sia
stata loro ingiunta e chi se ne discostasse, sia pur nella
misura d'un capello, sarebbe vanificato il suo operare.
Considera e rammenta il tempo in cui apparve Muhammad.
Egli disse, e la Sua parola è verità: « E gli uomini
1
Cf. Corano, 21 : 23.100
debbono a Dio il pellegrinaggio alla Casa ».
1 E così Gli sondovuti la preghiera quotidiana, il digiuno e le leggi risplendenti
all'orizzonte del Libro di Dio, Signore del mondo e
Vero Educatore dei popoli e delle tribù della terra. Incombe
a tutti di obbedirLo in tutto ciò che Iddio ha disposto, e chi
Lo nega non ha creduto in Dio, nei Suoi versetti, nei Suoi
Messaggeri e nei Suoi Libri. Se Egli dichiarasse essere errore
il giusto e la negazione fede, direbbe il vero secondo l'ordine
di Dio. E’ questo uno stadio in cui né esistono né sono sia
pure menzionati peccati o colpe. Pensa al benedetto, ispirato
versetto in cui si intima a tutti il pellegrinaggio alla Casa. Era
dovere di coloro che erano investiti di autorità dopo di Lui
2osservare tutto ciò che era stato prescritto nel Libro. Nessuno
ha il diritto di deviare dalle leggi e dalle ordinanze di Dio;
chi devia è annoverato fra i peccatori nel Libro di Dio,
Signore del Trono Possente.
O tu che hai fissato lo sguardo sull'Oriente della Causa di
Dio! Sappi per certo che la Volontà di Dio non è limitata dai
criteri della gente e che Dio non calca le loro vie. Incombe
invece a tutti di attenersi strettamente alla retta Via. Se Egli
dicesse essere sinistra la destra e il sud nord, direbbe il vero
e non si potrebbe dubitarne. In verità, Egli è da lodare nelle
Sue azioni e obbedire nei Suoi decreti; non ha compagni nel
Suo giudizio né ausiliari nella Sua sovranità; fa tutto ciò che
vuole e ordina tutto quel che Gli aggrada. Sappi altresì che,
eccetto Lui, tutti sono stati creati in forza di una parola proveniente
dal Suo cospetto, ma non hanno in sé né moto né
quiete, se non per Suo comando e col Suo permesso.
O tu che alto veleggi nell'atmosfera dell'amore e dell'amicizia
e hai fissato lo sguardo sulla luce del sembiante del tuo
Signore, Sovrano del creato! Rendi grazie a Dio, perché ti ha
rivelato ciò che era nascosto e custodito nella Sua scienza
1
La Mecca; Corano, 3 : 97.2
Muhammad.101
così che nessuno venisse a sapere che nel Suo reame di suprema
infallibilità Egli non S'è preso né compagni né consiglieri.
In verità Egli è Oriente dei precetti e dei divini comandamenti,
Scaturigine di saggezza e di sapere, mentre all'infuori
di Lui tutti sono sudditi sotto il Suo governo ed Egli
è il supremo Reggitore, l'Ordinatore, l'Onnisciente, Colui
Che di tutto ha contezza.
In quanto a te, allorché sei estasiato dalle brezze salutari
dei versetti rivelati e trasportato dalla pura vivificatrice
acqua profferta dalla mano del favore del tuo Signore, Reggitore
sovrano del Di della Resurrezione, leva la voce e dì:
O mio Dio! O mio Dio! Ti rendo grazie perché mi hai
guidato verso di Te e condotto al Tuo orizzonte, mi hai chiaramente
indicato la Tua Via, rivelato la Tua testimonianza e
permesso di drizzare il volto verso Te, mentre molti dottori e
teologi fra i Tuoi servi assieme ai loro seguaci si sono, senza
il minimo segno o prova da parte Tua, da Te scostati. Te
benedetto, o Signore dei Nomi, e gloria a Te, o Creator dei
Cieli, perché mediante il potere del Tuo Nome, il Bastante a
Sé stesso, mi hai dato da bere il Tuo vino sigillato, mi hai
tratto presso di Te e permesso di ravvisare l'Oriente della
Tua parola, la Manifestazione dei Tuoi segni, la Scaturigine
delle Tue leggi e dei Tuoi comandamenti e la Fonte della
Tua saggezza e delle Tue elargizioni. Benedetta la terra
nobilitata dai Tuoi passi, ov’è insediato il trono della Tua
sovranità, e la fragranza della Tua veste aleggia. Per la Tua
gloria e maestà, per la Tua forza e possanza, mi è cara la
vista solo per mirar la Tua bellezza e l'udito per ascoltare il
Tuo appello e i Tuoi versetti.
O mio Dio! O mio Dio! Non precludere agli occhi ciò per
cui essi furono creati, né ai volti di drizzarsi verso il Tuo
orizzonte o di rendere omaggio ai portali della Tua maestà, o
di presentarsi al cospetto del Tuo trono, o di inchinarsi avanti
gli splendori dell'Astro del favor Tuo.
O Signore, sono colui che col cuore, l'anima, le membra,
102
la lingua interiore ed esteriore attesta la Tua unità e unicità e
rende testimonianza che Tu sei Dio, che non v'è altro Dio
all'infuori di Te. Traesti l'uomo all'esistenza perché Ti conoscesse
e servisse la Tua Causa, sì che il suo stadio potesse
essere innalzato sulla tua terra e la sua anima nobilitata in
virtù delle cose che hai rivelato nelle Tue Scritture, nei Tuoi
Libri e Tavole. Eppure appena Ti palesasti e rivelasti i Tuoi
segni, essi si discostarono da Te e Ti ripudiarono e respinsero
ciò che svelasti innanzi ai loro occhi mediante il potere
della Tua forza e della Tua possanza. Insorsero per recarTi
nocumento, per spegnere la Tua luce e soffocare la fiamma
che divampa nel Tuo Roveto Ardente. La loro iniquità si
fece tanto infame che tramarono per spargere il Tuo sangue e
violare il Tuo onore. E così agì colui
1 che avevi allevatocon la mano del Tuo tenero amore, protetto dalla malvagità
dei ribelli fra le Tue creature e degli ostinati fra i Tuoi servi,
al quale avevi assegnato il compito di trascrivere i Tuoi santi
versetti innanzi al Tuo trono.
Ahimè! Ahimè! le cose che operò egli nei Tuoi giorni!
fino a violare il Tuo Patto e il Tuo Testamento, a respingere i
Tuoi santi Scritti, rivoltarsi e perpetrare ciò che fece gemere
i cittadini del Tuo Regno. Ma aveva appena visto infrangersi
le sue speranze e sentito l'odore del completo fallimento,
quando, levata la voce, proferì ciò che fece trasecolare i Tuoi
eletti, che Ti son d'accanto, e gli ospiti del padiglione della
align=left>gloria.
Mi vedi, o mio Dio, spasimare pel dolore come un pesce
gettato nella polvere. Liberami, abbi misericordia di me, o
Tu il Cui aiuto tutti invocano, o Tu Che tieni in pugno le
redini del potere su donne e uomini tutti. Allorché rifletto sui
miei gravi falli ed enormi colpe, grande è la disperazione che
mi assale, e quando mi soffermo a meditare sull'oceano della
Tua liberalità e sul firmamento della Tua grazia e sull'astro
1
Mìrzá Yahyá.103
della Tua tenera compassione, respiro il profumo della
speranza aleggiante a destra e a manca, a nord e a sud, come
se ogni cosa creata mi annunziasse la lieta novella che le
nubi del cielo della Tua misericordia riverseranno su me la
loro pioggia. Per la Tua possanza, o Tu Che sei il Sostegno
dei sinceri e il Desio di coloro che nei cieli sono a Te vicini!
I Tuoi infiniti favori e doni e le rivelazioni della Tua grazia e
del Tuo tenero amore mi hanno veramente imbaldanzito.
Come potrebbe, altrimenti, l'assoluta nullità magnificare il
Nome di Colui Che, con una sola parola, ha tratto il creato
all'esistenza e come potrebbe un'effimera creatura esaltare
Colui Che ha dimostrato che nessuna descrizione potrà mai
raffigurarLo e nessun elogio magnificarNe la gloria?
Dall'eternità Egli è stato infinitamente esaltato oltre la
comprensione delle Sue creature e santificato di là dalle
concezioni dei Suoi servi.
O Signore! Vedi questo essere inanimato innanzi al Tuo
volto: non permettere con la Tua generosità e il Tuo munifico
favore, ch'egli sia privato del calice dell'immortalità.
Vedi questa afflitta creatura innanzi al Tuo trono: non
allontanarla dall'oceano della Tua cura. Pur sapendo che
tutto quanto proviene da un servo non può valicare i limiti
della sua anima, né confarsi alla Tua Signoria, né esser
degno della corte della Tua gloria e maestà, Ti supplico di
permettermi in ogni tempo e condizione di ricordarTi, di
magnificare il Tuo Nome e servire la Tua Causa.
La Tua possanza mi fa fede! Se non fosse per celebrare la
Tua lode, a nulla mi gioverebbe la lingua, e se non fosse per
renderTi servigio, non mi varrebbe l'esistenza. Se non per la
gioia di mirare gli splendori del Tuo glorioso reame, perché
mi sarebbe cara la vista? E se non per la felicità di ascoltare
la Tua dolcissima voce, a che mi servirebbe l'udito?
Ahimè! Ahimè! Non so, o mio Dio, mio Sostegno, Desio
del mio cuore, se Tu abbia disposto per me ciò che consolerà
i miei occhi, allieterà il mio petto e rallegrerà il mio cuore, o
104
se il Tuo irrevocabile decreto, o Re dell'Eternità e Signore
sovrano di tutte le nazioni, mi impedirà di presentarmi
innanzi al Tuo trono. Giuro sulla Tua gloria e maestà e sul
Tuo dominio e potere, le tenebre della lontananza da Te
m'hanno distrutto. Cos'è accaduto alla luce della Tua
align=left>vicinanza, o Desiderio d'ogni cuore perspicace? La tormentosa
agonia della separazione da Te mi ha consumato. Dov'è
la fulgida luce della Tua riunione, o Amatissimo di coloro
che Ti sono interamente devoti?
Tu vedi, o mio Dio, che cosa mi è accaduto sulla Tua Via
per mano di coloro che hanno negato la Tua Verità, violato il
Tuo Patto, cavillato sui Tuoi segni, respinto i doni che
elargisti, smentito i versetti che inviasti e disconosciuto la
testimonianza che adempisti.
0 Signore! La lingua della mia lingua e il cuore del mio
cuore e lo spirito del mio spirito e il mio essere interiore ed
esteriore attestano la Tua unità e la Tua unicità, la Tua forza
e onnipotenza, la Tua grandezza e sovranità, e testimoniano
la Tua gloria, sublimità e autorità. Confesso che sei Dio e
che non v'è altro Dio all'infuori di Te. Dall'eternità sei stato
un tesoro nascosto a occhi e menti umane e tale continuerai
ad essere in perpetuo. Le forze della terra non potranno mai
vanificarTi, né la possanza delle nazioni conturbarTi. Tu sei
Colui Che ha dischiuso la porta del sapere davanti ai Tuoi
servi perché riconoscano Colui Che è l'Astro della Tua Rivelazione,
align=left>l'Oriente dei Tuoi segni, il Firmamento della Tua
manifestazione e il Sole della Tua divina beltà. Nei Tuoi
santi Libri, nelle Tue Scritture e Pergamene hai promesso a
tutti i popoli del mondo che Tu Stesso apparirai e Ti solleverai
dal volto i veli della gloria, come annunziasti con le
1 pel Quale l'Astro della Rivelazionerifulse luminoso all'orizzonte dell'Hijáz e l'albeggiante
luce della Verità divina su tutti diffuse il suo fulgore,
1
Muhammad.105
proclamando: « il giorno in cui gli uomini tutti staran ritti di
fronte al Signore del Creato ».
1 E prima di Muhammadannunziasti questa lieta novella a Colui Che conversò con
Te,
2 dicendo:«Trai fuori il tuo popolo dalle tenebre alla lucee ricorda loro le giornate di Dio».
3 Proclamasti questa veritàanche allo Spirito
4 e ai Tuoi Profeti e Messaggeri, delpassato antico e più recente. Se tutto ciò che hai inviato in
align=left>glorificazione di questa Somma Rimem-branza, di questo
Grande Annunzio, dovesse sgorgare dalla Scaturigine della
Tua augustissima Penna, gli abitatori delle città del sapere e
della comprensione sbalordirebbero, eccetto coloro che Tu
volessi esimere mediante il potere della Tua possanza e
align=left>proteggere in pegno del Tuo munifico favore e della Tua
grazia. Faccio testimonianza che in verità hai mantenuto la
promessa e palesato Colui il Cui avvento fu predetto dai
Tuoi Profeti, dai Tuoi eletti e da coloro che a Te son servi.
Disceso dal cielo della gloria e della forza, portando i vessilli
dei Tuoi segni e gli stendardi delle Tue testimonianze, Egli,
mediante il potere della Tua forza indomabile, Si erse
innanzi a tutti e chiamò l'umanità alle vette della gloria
trascendente e all'eccelso Orizzonte, in tal guisa che né
l'oppressione del clero né l'assalto dei gover-nanti poté mai
impedirLo. Si levò con inflessibile risolutezza e, sciolta la
lingua, proclamò con risonante accento:« Colui Che è il
Munificentissimo è giunto, ritto sulle nubi. O popoli della
terra, fatevi avanti con volti luminosi e cuori raggianti!
Grande invero è la benedizione di colui che perviene al
Tuo cospetto, beve il vino della riunione profferto dalla
mano della Tua liberalità, respira la fragranza dei Tuoi segni,
scioglie la lingua per celebrare la Tua lode, si libra alto nei
1
Corano, 83 : 6.2
Mosè.3
Corano, 14 : 5.4
Gesù.106
Tuoi cieli, è trasportato dalla soavità della Tua Voce, accolto
nel Tuo eccelso Paradiso e perviene allo stadio della
rivelazione e della visione innanzi al trono della Tua maestà.
T'imploro per la Tua Suprema Infallibilità che hai prescelto
quale oriente della Tua Rivelazione, e per la Tua sublime
Parola in virtù del cui potere chiamasti il creato
all'esistenza e rivelasti la Tua Causa, e per questo Nome che
ha strappato alti gemiti a tutti gli altri nomi e ha fatto tremare
le membra dei saggi, Ti scongiuro di rendermi distaccato da
tutto eccetto che da Te, in tal guisa ch'io non mi muova se
non in ossequio al beneplacito del Tuo Volere e non parli
fuorché per ordine del Tuo Scopo, e non ascolti null'altro che
parole in Tua lode e glorificazione.
Magnifico il Tuo Nome o mio Dio, e rendo grazie a Te, o
mio Desio, poiché mi hai dato facoltà di scorgere chiaramente
la Tua retta Via, hai svelato il Tuo Grande Annunzio
innanzi ai miei occhi e mi hai aiutato a drizzare il volto verso
l'Oriente della Tua Rivelazione e la Scaturigine della Tua
Causa, mentre i Tuoi servi e i Tuoi popoli Ti volsero le terga.
Ti supplico, o Signore del Regno dell'eternità, per la
squillante voce del Calamo Glorioso, e per il Fuoco Ardente
che a gran voce chiama dal rigoglioso Albero, e per l'Arca
che hai pre-scelto per la gente di Babà, di concedere che io
sia incrollabile nel mio amore per Te, pago di tutto ciò che
hai per me prescritto nel Tuo Libro e irremovibile nel servire
Te e i Tuoi amati. DegnaTi adunque di aiutare i Tuoi servi, o
mio Dio, a fare quel che varrà ad esaltare la Tua Causa e
align=left>permetterà loro di ottemperare a ciò che hai rivelato nel Tuo
Libro.
In verità, Tu sei il forte Signore e hai il potere di disporre
tutto ciò che vuoi e impugni le redini di tutto il creato. Non
v'è altro Dio che Te, l'Onnipotente, l'Onnisciente, il
Sapientissimo.
O Jalíl ! Abbiamo svelato ai tuoi occhi il mare e i suoi
flutti, il sole ed i suoi raggi, i cieli e le loro stelle, le conchi107
glie e le loro perle. Rendi grazie a Dio per tanto favore, sì
benigna grazia che ha pervaso il mondo intero.
O tu che hai drizzato il volto verso gli splendori del Mio
Sembiante! Vaghe fantasie sono dilagate fra gli abitanti della
terra e hanno loro precluso di volgersi verso l'Orizzonte della
Certezza, e la sua radiosità, e le sue manifestazioni, e le sue
luci. Vane chimere li hanno trattenuti lungi da Colui Che da
Sé esiste. Essi parlano sospinti dai loro capricci e non
comprendono. Alcuni di loro han detto: « Sono stati inviati i
versetti? » Dì: « Sì, per Colui Che è il Signore dei cieli! » «
E’ sopravvenuta l'Ora? » « Sì, anzi è trascorsa, per Colui Che
è il Rivelatore di chiari segni! In verità, l'Inevitabile è giunto
ed Egli, l'Unico Vero, è apparso con testimonianza e prova.
Dischiusa è la Piana e l'Umanità è grandemente afflitta e
spaventata. Si sono scatenati terremoti e le tribù hanno fatto
doglianza per timor di Dio, Signore della Forza, l'Irresistibile
». Dì: « Alto s'è levato l'assordante squillo di tromba e il
Giorno è di Dio, l'Unico, l'Incoercibile ». E ribattono: « E’
sopraggiunta la Catastrofe? » Dì: « Sì, per il Signore dei
Signori! » « E venuta la Resurrezione? » « Sì, anzi Colui
Che da Sé esiste è apparso con il Regno dei Suoi segni ». «
Vedi gli uomini piegati? » « Sì, per il mio Signore, il
Sommo, il Gloriosissimo! » « Sono stati sradicati i tronchi? »
« Sì, anzi sono state sgretolate le montagne, per Colui Che è
align=left>il Signore degli attributi! » Soggiungono: « Dov'è il
Paradiso? dov'è l'inferno? » Dì: « Il primo è l'unione con Me,
l'altro il tuo stesso io, o tu che dubiti e dai compagni a Dio! »
Esclamano: « Non vediamo la Bilancia ». Dì: « Certamente,
per il mio Signore, il Signore della Misericordia! Niuno può
vederla, fuorché coloro che sono illuminati ». Dicono: «
Sono cadute le stelle? » Dì: « Sì, quando Colui Che da Sé
esiste dimorava nella Terra del Mistero.
1 State accorti, o voiche siete perspicaci! » Tutti i segni apparvero, allorché dal
1
Adrianopoli.108
grembo della maestà e della possanza traemmo la Mano
della Forza! In verità, al cadere del tempo promesso, ha
gridato il Banditore e coloro che hanno riconosciuto gli
splendori del Sinai hanno perso i sensi nelle desolate plaghe
dell'esitazione, innanzi alla terribile maestà del tuo Signore,
Signore del creato. Chiede la tromba: « E’ stato suonato il
Corno? » Dì: « Sì, per il Re della Rivelazione! quand'Egli
ascese al trono del Suo Nome, il Misericordioso ». Sono
state fugate le tenebre dall'albeggiante luce della grazia del
tuo Signore, Sorgente d'ogni luce. Ha spirato la brezza del
Misericorde e le anime sono state risvegliate negli avelli dei
loro corpi. Così Dio, il Possente, il Benefico, ha adempiuto il
decreto. Coloro che repugnano alla verità hanno chiesto: «
Quando si sono spaccati i cieli? »Dì: « Mentre giacevate nei
sepolcri dell'errore e della caparbietà ». Fra gl'infedeli v'è chi
si stropiccia gli occhi e lancia sguardi a dritta e a manca. Dì:
« Cieco sei tu! Non hai rifugio ove fuggire ». E fra loro v'è
chi dice: « Sono stati radunati gli uomini? » Dì: « Sì, pel mio
Signore! mentre giacevi nella cuna delle vane fantasie ». E
fra loro v'è chi chiede: « È stato inviato il Libro in forza della
vera Fede? » Dì: « La vera Fede è essa stessa colma di
stupore. Temete, o uomini dal cuore che comprende! » E fra
loro v'è chi dice: « Sono stato io, cieco, messo assieme ad
altri? » Dì: « Sì, per Colui Che cavalca sulle nuvole! » Il
Paradiso è inghirlandato di mistiche rose e all'inferno sono
state aggiunte le vampe di fuoco degli empi. Dì: « La luce ha
brillato dall'oriente della Rivelazione e, al sopraggiungere di
Quei Che è il Signore del Giorno del Patto, la terra intera è
stata illuminata ». Sono periti i dubbiosi mentre ha
prosperato colui che, guidato dalla luce della fiducia, s'è
volto verso l'Oriente della Certezza. Te benedetto, che su Me
hai fissato lo sguardo, per questa Tavola che ti è stata inviata
- Tavola che ha spinto in volo le anime degli uomini.
Mandala a mente e recitala. Per la Mia vita! Essa è una porta
verso la misericordia del tuo Signore. Prosperi chi la recita
109
all'alba e all'imbrunire. In verità, udiamo il tuo lodare questa
Causa, per la quale fu sgretolato il monte della scienza e i
piedi degli uomini sono scivolati. Con te sia la Mia gloria e
con chiunque si sia volto verso l'Onnipotente, il
Munificentissimo. La Tavola è finita, ma non può esaurirsi il
tema. Sii paziente, perché paziente è il tuo Signore.
Questi sono versetti che rivelammo tempo addietro e che
ti abbiamo inviato, onde tu possa aver contezza di ciò che le
loro lingue bugiarde han proferito allorché, con sovrana
possanza, li sopravvenne Dio. Hanno tremato le fondamenta
delle oziose fantasie e s'è spaccato il cielo delle vane
chimere, e ancora le genti son dubbiose e cavillano con Lui.
Hanno smentito la testimonianza di Dio e la Sua prova, dopo
ch'Egli discese dal cielo del potere, con il regno dei Suoi
segni. Hanno gettato via ciò che era prescritto e perpetrato
quello che era stato loro proibito nel Libro. Hanno negletto
Dio e si sono avvinti ai loro desideri: si sono invero smarriti
e sono nell'errore. Leggono i versetti e li smentiscono;
vedono i chiari segni, eppur se ne discostano; sono di certo
sperduti in stravaganti dubbi.
Abbiamo ammonito i Nostri amati a temere Iddio; tale
timore è scaturigine di tutte le azioni buone e le sante virtù,
duce degli eserciti della giustizia nella città di Bahá. Felice
l'uomo che s'è posto all'ombra della sua luminosa insegna e
l'ha saldamente afferrata. In verità, egli è fra i compagni
dell'Arca Cremisi, di cui è stata fatta menzione nel Qayyúmi-
Asmá.
Dì: O genti di Dio! Cingetevi le tempie con l'ornamento
della lealtà e della devozione. Aiutate di poi il vostro Signore
con gli eserciti delle buone azioni e del lodevole carattere.
Nei Miei Libri, nelle Mie Scritture, nelle Mie Pergamene e
nelle Mie Tavole vi abbiamo interdetto discordie e conflitti e
non abbiamo per voi in ciò desiderato null'altro che progresso
ed elevazione. Ne fanno fede i cieli e le loro stelle, il
sole e il suo fulgore, gli alberi e le loro foglie, i mari e i loro
110
flutti, la terra e i suoi tesori. Preghiamo Dio di assistere i
Suoi amati e di aiutarli in ciò che loro si convenga in questo
benedetto, possente, meraviglioso stadio. Lo imploriamo altresì
di permettere benignamente a coloro che Mi attorniano
di ottemperare a ciò che il Mio Calamo Glorioso ha loro
align=left>ingiunto.
O Jalíl ! A te la Mia gloria e la Mia amorosa provvidenza.
In verità abbiamo intimato ai popoli di far ciò che è degno e
conveniente ma essi hanno perpetrato cose che hanno fatto
gemere il Mio cuore e la Mia Penna. Tendi l'orecchio a ciò
che viene inviato dal cielo del Mio Volere e dal reame del
Mio beneplacito. Non Mi rammarico per la Mia prigionia, né
per le cose che Mi sono occorse per mano del nemico. No, i
Miei dolori sono cagionati da coloro che proclamano di essere
legati a Me, ma commettono cose che Mi fanno levare
voci di lamento e versar lacrime. A lungo li abbiamo esortati
in molte Tavole e imploriamo Dio che benignamente li assista,
dia loro facoltà di accostarsi a Lui e li confermi in ciò
che arrechi pace ai cuori e tranquillità alle anime e ne tenga
le mani lontane da tutto ciò che non è degno dei Suoi Giorni.
Dì: o Miei amati nelle Mie terre! Date ascolto ai consigli
di Colui Che vi ammonisce per amor di Dio. In verità Egli vi
ha creati, ha rivelato innanzi ai vostri occhi ciò che vi esalta
e promuove il vostro tornaconto, vi ha indicato la Sua retta
Via e partecipato il Suo Grande Annunzio.
O Jalíl ! Esorta gli uomini a temere Dio. In nome di Dio!
Questo timore è il supremo condottiero della milizia del tuo
Signore. i suoi eserciti sono il carattere lodevole e le buone
azioni. Per suo mezzo, nei secoli dei secoli, sono state espugnate
le cittadelle dei cuori umani e le insegne del potere e
del trionfo issate al di sopra di tutte le altre insegne.
Ti menzioneremo ora la Fidatezza e il suo stadio agli occhi
di Dio, tuo Signore, Signore del Possente Trono. Un
giorno dei giorni Ci recammo nella Nostra Verde Isola. Ivi
giunti, vedemmo rivoli scorrenti, e alberi lussureggianti, e la
111
luce del sole giocar frammezzo. Volgendo il viso a destra,
scorgemmo ciò che la penna è incapace di descrivere; né è
possibile esprimere ciò che gli occhi del Signore dell'umanità
videro in quel Sito santificato, sublime, benedetto ed esaltato.
Indi, volgendoCi verso sinistra, ponemmo lo sguardo su
una delle Bellezze del Paradiso Più Sublime che, ritta su
colonna di luce, diceva a gran voce: « O abitatori della terra
e del cielo! Ammirate la Mia bellezza, e la Mia radiosità, e la
Mia Rivelazione, e il Mio fulgore. In nome di Dio, l'Unico
Vero! Io sono la Fidatezza, e la sua rivelazione, e la sua bellezza.
Ricompenserò chiunque a Me s'afferri e Mi riconosca
rango e stadio e si aggrappi all'orlo del Mio manto. Sono
sommo ornamento delle genti di Bahá e veste gloriosa per
tutti coloro che si trovano nel regno del creato. Sono strumento
supremo per la prosperità del mondo e orizzonte di
certezza per tutti gli esseri ». Così abbiamo inviato per te ciò
che trarrà gli uomini presso il Signore del creato.
La Penna dell'Altissimo si volge dall'eloquente
1 all'idiomaluminoso
2 affinché tu, o Jalíl, possa apprezzare la teneramisericordia del tuo Signore, l'incomparabile, ed esser fra
coloro che sono veramente grati.
O tu che hai fissato lo sguardo sul gloriosissimo Orizzonte!
L'Appello è lanciato ma poche sono le orecchie attente,
anzi non ve ne sono. Questo Vilipeso Si trova nel ventre
del serpente, ma non cessa di far menzione degli amati di
Dio. Così dolorose sono state le Nostre sofferenze in questi
giorni che le Angeliche Schiere, turbate, prorompono in
gemiti e pianti. Né le avversità del mondo né le pene inflitte
dalle sue nazioni potrebbero impedire a Colui Che è il Sovrano
dell'Eternità di lanciare i Suoi appelli o vanificarNe
l'intento. Quando coloro che per anni si erano tenuti nascosti
dietro i veli videro che l'orizzonte della Causa risplendeva e
1
La lingua araba.2
La lingua persiana.112
che la Parola di Dio ovunque dilagava, eruppero e con spade
di malevolenza recarono tali offese che nessuna penna può
descrivere o lingua narrare.
Chi giudica equamente attesta che sin dai primi giorni
della Causa questo Vilipeso Si è levato, risplendente e senza
veli, al cospetto di monarchi e sudditi, uomini di stato e
teologi e, con risonanti accenti, tutti ha invitato a seguir la
align=left>retta Via. Non ha avuto altro alleato tranne la Sua Penna e
alcun patrono fuorché Se Stesso.
Coloro che ignorano o disdegnano lo scopo animatore
della Causa di Dio Gli si sono ribellati. Essi sono i funesti indizi
che Dio ha menzionato nei Suoi Libri e nelle Sue Tavole,
mettendo in guardia le Sue genti contro la loro influenza,
il loro clamore e il loro inganno. Fortunati coloro che, dinanzi
alla rimembranza del Signore dell'Eternità, considerano le
genti del mondo un'assoluta nullità, cosa obliata, e afferrano
la salda impugnatura di Dio in tal guisa che né dubbi, né
align=left>insinuazioni, spade o cannoni potrebbero allontanarli dalla
Sua presenza o di essa privarli. Benedetti gli incrollabili, benedetti
coloro che non vacillano nella Sua Fede.
In risposta alla tua richiesta il Calamo Glorioso S'è degnato
di descrivere gli stadi e i gradi dell'Infallibilità Suprema,
per far sì che tutti sappiano con certezza che il Suggello
dei Profeti
1 - possano essere offerte per Lui tutte le animefuorché la Sua - non ha simili, pari o compagni nel Suo
stadio. I Santi
2 - Iddio li benedica - furono creati in forzadella Sua Parola e dopo di Lui essi erano i più dotti, i più
illustri tra gli uomini e dimorano all'estremo stadio della servitù.
È chiaramente dimostrato e ti è palese come la divina
Essenza sia sommamente esaltata di là da confronti e somiglianze
e come la Sua intima Realtà sia santificata da chi Gli
1
size=2>Muhammad.2
Gli Imám.113
sia pari o compagno: è lo stadio della vera unità e della verace
singolarità. I seguaci della precedente Dispensazione non
riuscirono, ahimè, ad acquisirne un'adeguata comprensione.
Il Punto Primo
1 - possano essere offerte per Lui tutte le vitefuorché la Sua - dice: « Se il Suggello dei Profeti non avesse
pronunziata la parola "Successione", questo stadio non
sarebbe stato creato ». Le antiche genti dettero compagni a
Dio, benché facessero professione di fede nella Sua unità; e
nonostante che fossero i più ignoranti tra gli uomini, si
considerarono i più colti. Ma in questo Giorno del Giudizio,
come segno di retribuzione divina per quegli ignavi, le loro
errate credenze e false mene sono state chiarite e palesate a
ogni uomo avveduto e perspicace.
Implora Dio, l'Unico Vero, che Si degni di proteggere i
seguaci di questa Rivelazione dalle oziose fantasie e corrotte
immagini di coloro che appartengono alla Fede precedente e
che non li privi dei fulgidi splendori dell'Astro della vera
unità.
O Jalíl ! Colui Che il mondo ha vilipeso ora proclama:
Oscurata è la luce della Giustizia e celato alla vista il sole
dell'Equità. Il ladro è sul seggio del tutore e del custode e il
fellone ha carpito il posto del fedele. Un anno fa su questa
città governava un prepotente che ogni momento arrecava
nuove offese. Per la giustizia del Signore! Fece cose che
gettarono il terrore in tutti i cuori. Ma per il Calamo Glorioso
i soprusi del mondo non sono mai stati né mai saranno
impedimento. Nella sovrabbondanza della Nostra grazia e
del Nostro tenero amore rivelammo specificamente per i
governanti e i ministri del mondo ciò che conduce alla
salvezza, alla protezione, alla tranquillità e alla pace, sì che
per avventura i figli degli uomini siano al sicuro dai mali
della tirannia. In verità Egli è il Patrono, l'Alleato, l'Apportatore
di Vittoria. Incombe agli uomini della Casa di
1
Il Báb.114
Giustizia di Dio di fissare notte e dì lo sguardo su ciò che è
irradiato dalla Penna della Gloria per l'educazione dei popoli,
l'edificazione delle nazioni, la protezione dell'uomo e la
difesa del suo onore.
Il primo Ishráq
Levatosi all'orizzonte della Santa Dispensazione di Dio,
l'Astro della Saggezza proferì queste gloriosissime parole:
Coloro che posseggono ricchezze e detengono l'autorità e il
potere devono mostrare il più profondo rispetto verso la
religione. In verità, la religione è luce radiosa e invincibile
maniero per la protezione e il benessere dei popoli del mondo,
align=left>perché il timor di Dio costringe l'uomo ad aggrapparsi a
ciò che è bene e a schivare il male. Ove la lampada della
religione si spegnesse, nascerebbero caos e confusione e le
luci dell'equità e della giustizia, della tranquillità e della pace
cesserebbero di brillare. Ne può far fede ognun che
veramente intenda.
Il secondo Ishràq
Abbiamo intimato a tutta l'umanità di fondare la Pace
Minore - il mezzo più sicuro per la protezione dell'umanità. I
sovrani del mondo, di comune accordo, devono aggrapparsi
ad essa, perché è lo strumento supremo atto a garantire
sicurezza e benessere a tutti i popoli e le nazioni. In verità,
essi sono le manifestazioni del potere di Dio e gli orienti
della Sua autorità. Imploriamo l'Onnipotente che Si degni di
assisterli in ciò che conduce al benessere dei loro sudditi. Su
questo argomento il Calamo Glorioso ha già fornito
un'esauriente spiegazione; fortunati coloro che agiscono in
115
conformità.
Il terzo Ishràq
Incombe a tutti di osservare i santi comandamenti di Dio,
poiché essi sono fonte di vita per il mondo. Il firmamento
della divina saggezza è rischiarato dai due astri della
consultazione e della compassione e il baldacchino dell'ordine
mondiale si erge sulle due colonne della ricompensa e
della punizione.
Il quarto Ishràq
Gli eserciti che possono rendere vittoriosa questa Rivelazione
align=left>sono le schiere delle azioni lodevoli e del buon carattere.
Loro duce e condottiero è sempre stato il timor di Dio,
timore che pervade tutte le cose e sovra tutte le cose regna.
Il quinto Ishràq
I governi devono ben informarsi sulle condizioni dei loro
sudditi e conferire le posizioni secondo meriti e pregi. Intimiamo
a tutti gli uomini di stato e i sovrani di considerare
questo problema con massima attenzione sì che il traditore
non usurpi la posizione del fedele e lo sfruttatore non
governi in luogo dell'onesto. Tra gli ufficiali che in passato
hanno retto questa Somma Prigione alcuni, sia lodato Iddio,
erano adorni di giustizia, ma in quanto agli altri, Ci
rifugiamo in Dio. Imploriamo l'Unico vero Dio di guidarli
tutti, si che per avventura non siano privati del frutto della
fede e della fidatezza, e allontanati dalla luce dell'equità e
della giustizia.
116
Il sesto Ishràq
è unità e concordia fra i figli degli uomini. Sin dall'inizio dei
tempi la luce dell'unità ha effuso sulla terra il suo divino
fulgore, e per i popoli del mondo il massimo strumento per
promuovere quell'unità è comprendere reciproche scritture e
idiomi. In Epistole precedenti abbiamo ordinato ai Fiduciari
della Casa di Giustizia di scegliere una lingua tra le esistenti
o di adottarne una nuova, e in egual maniera una scrittura
comune, e di insegnarle entrambe in tutte le scuole del mondo.
Così la terra sarà considerata un unico paese e una sola
patria. Il più glorioso frutto dell'albero del sapere è questo
eccelso detto: Di un solo albero siete tutti frutti, di uno stesso
ramo le foglie. Non si glori l'uomo d'amare la propria patria,
si glori invece d'amare l'umanità. A questo proposito
abbiamo già rivelato ciò che varrà a ricostruire il mondo e
unire le nazioni: beati coloro che vi pervengono, beati coloro
che agiscono in conformità.
Il settimo Ishràq
La Penna Gloriosa raccomanda a tutti l'istruzione e l'educazione
dei bambini. Guarda ciò che la Volontà di Dio, al
Nostro arrivo nella Città Prigione, ha rivelato e scritto nel
Libro Santissimo.
1 Ad ogni padre è stato ordinato di educarefigli e figlie nell'arte del leggere e dello scrivere ed in tutto
quello che è stato disposto nella Santa Tavola. In quanto a
colui che trascura ciò che gli è stato comandato, se è ricco, i
Fiduciari devono prendergli ciò che è necessario per la loro
istruzione, e se non lo è, tale compito ricade sulla Casa di
1
Il Kitáb-i-Aqdas.117
Giustizia. In verità noi abbiamo fatto di essa un asilo per i
poveri e per i bisognosi. Colui che educa il proprio figlio o il
figlio di un altro, è come se educasse uno dei Miei figli; su di
lui si posino la Mia Gloria, la Mia Gentilezza Amorevole, la
Mia Misericordia, che hanno pervaso il mondo.
L'ottavo Ishràq
Questo passo, testé scritto dal Calamo Glorioso, è considerato
parte del Libro Santissimo: Gli affari pubblici sono
stati affidati agli uomini della Casa di Giustizia di Dio. In
verità, essi sono i Fiduciari di Dio fra i Suoi servi e gli
orienti dell'autorità nei Suoi paesi.
O genti di Dio! Ciò che ammaestra il mondo è la Giustizia,
poiché essa si erge su due colonne, ricompensa e punizione.
Queste due colonne sono fonti di vita per il mondo.
Giacché ogni giorno v’è un nuovo problema e per ciascun
problema una risoluzione pertinente, questi casi devono essere
deferiti ai Ministri della Casa di Giustizia, affinché essi
agiscano secondo le necessità e i requisiti del momento. Coloro
che si levano a servire la Sua Causa per amor di Dio
ricevono dal Regno invisibile la divina ispirazione. È doveroso
che tutti li obbediscano. Gli affari di stato devono essere
deferiti alla Casa di Giustizia, ma gli atti di culto siano
espletati conforme a ciò che Dio ha rivelato nel Suo Libro.
O genti di Bahá! Siete albe dell'amor di Dio e orienti della
Sua dolce bontà. Non insozzatevi la bocca con calunnie e
imprecazioni e custodite i vostri occhi da ciò che è sconveniente.
Esponete ciò che possedete: se viene accolto con favore,
lo scopo è raggiunto; altrimenti, vana è ogni protesta.
Lasciate quell'anima a se stessa e rivolgetevi a Dio, il Patrono,
l'Esistente da Sé. Non siate cagione di dolore, e tanto
meno di lotta e di discordia. Nutriamo speranza che otteniate
la vera educazione all'ombra dell'albero delle Sue tenere
118
misericordie e che agiate in conformità dei desideri di Dio.
Siete tutti foglie di un unico albero e gocce di uno stesso
oceano.
Lo scopo della religione rivelato dal firmamento della
santa Volontà di Dio è quello di creare unità e concordia fra i
popoli del mondo; non fatene cagione di lotta e di dissenso.
La religione di Dio e la Sua divina legge sono i più potenti
strumenti e i mezzi più sicuri per far sorgere la luce dell'unità
fra gli uomini. Il progresso del mondo, lo sviluppo delle
nazioni, la tranquillità dei popoli e la pace di tutti coloro che
han dimora in terra sono tra i principi e le ordinanze di Dio.
La religione conferisce all'uomo il più prezioso di tutti i
doni, porge la coppa della prosperità, dona vita eterna e riversa
benefici imperituri sull'umanità. Incombe ai capi e ai
align=left>governanti del mondo, e in particolare ai Fiduciari della Casa
di Giustizia di Dio, di fare il massimo sforzo possibile per
salvaguardarne la posizione, promuoverne gli interessi ed
esaltarne lo stadio agli occhi del mondo. Essi devono inoltre
indagare le condizioni dei loro sudditi e informarsi sugli affari
e sulle attività delle diverse comunità nei loro domini.
Invitiamo le manifestazioni del potere di Dio - i sovrani e i
governanti della terra - ad adoprarsi e a fare tutto ciò che è
nelle loro possibilità, sì che per avventura bandiscano la
discordia da questo mondo, e lo rischiarino con la luce della
concordia.
Incombe a tutti di seguire e osservare rigorosamente ciò
che è sgorgato dalla Nostra Eccelsa Penna. Dio, l'Unico
Vero, Mi è testimone e ogni atomo dell'esistenza è spinto ad
attestare che, nei Libri Sacri e nelle Sante Tavole, Noi
abbiamo chiaramente esposto e il Calamo Glorioso ha
rivelato i mezzi che conducono all'elevazione, al progresso,
119
all'educazione, alla protezione e alla rigenerazione dei popoli
della terra.
Supplichiamo Dio che Si degni di aiutare i Suoi servi. Ciò
che questo Vilipeso Si aspetta da tutti è giustizia ed equità.
Non accontentatevi di ascoltare: incombe piuttosto a tutti voi
di meditare su ciò che questo Vilipeso ha rivelato. Giuro
sull'Astro della parola che rifulge all'orizzonte del Regno del
Misericorde, se si fosse trovato alcuno in grado di spiegare o
parlare, non Ci saremmo fatti bersaglio di accuse, irrisione e
calunnie tra la gente.
Al Nostro arrivo in Iraq trovammo la Causa di Dio immersa
in cupa apatia e immota la brezza della divina rivelazione
Molti credenti erano abbattuti ed estenuati anzi completamente
morti e perduti. Poi ci fu un secondo squillo di
Tromba, e la Lingua della Magnificenza proferì queste
parole benedette: « Per la seconda volta abbiamo dato fiato
alla Tromba ». Così il mondo intero fu ridestato dalle aure
salutari della rivelazione e della divina ispirazione.
Certe anime sono balzate da dietro i veli, con l'intento di
arrecare nocumento a questo Vilipeso, e hanno ostacolato e
smentito l'effusione di questo preziosissimo favore.
O voi che giudicate equamente! Se si smentisce questa
Causa, quale altra in questo mondo si potrà difendere o reputare
degna d'essere accettata?
Coloro che hanno girato le terga alla Causa di Dio stanno
puntigliosamente cercando di raccogliere le Sacre Scritture
di questa Rivelazione, e con atti d'amicizia hanno già
provveduto a procurarsi da coloro che li posseggono alcuni
di questi Scritti. Inoltre, quando incontrano i seguaci delle
altre religioni, si stimano credenti. Dì, scoppiate di rabbia! In
verità, Egli è apparso con sì grande autorità, che nessun
uomo dotato d'intuito, di udito, di acume, di giustizia e di
equità potrà mai negarLo. Ne fa fede in quest'Ora
risplendente la Penna di Colui Che è l'Antico dei Giorni.
O Jalíl ! Con te sia la Mia gloria. Esortiamo gli amati di
120
Dio a compiere buone azioni, si che per avventura Egli Si
degni d'assisterli ed essi si afferrino a ciò che è stato inviato
dal cielo della Sua Rivelazione. I vantaggi che scaturiscono
da questa divina parola si riverseranno su coloro che
ottemperano ai Suoi precetti. Imploriamo Iddio che permetta
loro di fare ciò che Gli è gradito e ben accetto, di concedere
che agiscano equamente e pratichino la giustizia in questa
soggiogante Causa, di farli edotti dei Suoi Sacri Scritti e di
volgere i loro passi verso la Sua retta Via.
Il Nostro eccelso Araldo - possano tutte le vite fuorché la
Sua essere offerte per Lui - ha rivelato alcune leggi; ma nel
reame della Sua Rivelazione esse furono subordinate alla
Nostra sanzione, e questo Vilipeso ne ha messe ad effetto
talune incorporandole nel Kitáb-i-Aqdas con parole
differenti; altre le abbiamo accantonate. Egli detiene
l'autorità: fa ciò che vuole e ordina quel che Gli aggrada; è
l'Onnipotente, il Lodatissimo. Vi sono anche ordinanze
rivelate ex novo. Benedetti coloro che vi pervengono;
benedetti coloro che osservano i Suoi precetti.
Le genti di Dio devono compiere il massimo sforzo sì che
per avventura, mercé le acque vive della parola e le esortazioni
di Colui Che è il Desio del mondo, venga spento il
fuoco dell'odio e della cattiveria serpeggiante nei petti delle
tribù e dei popoli del mondo, e gli alberi dell'esistenza
umana si ricoprano di meravigliosi ed eccellenti frutti. In
verità, Egli è l'Ammonitore, il Compassionevole, il
Munificentissimo.
La lucentezza della Sua gloria che risplende all'orizzonte
del favore si posi su di voi, o genti di Bahá, su tutti i perseveranti
e gl'incrollabili e su coloro che sono radicati nella
Fede e dotati di vera comprensione.
In quanto alla tua domanda riguardo il profitto e l'interesse
sull'oro e sull'argento: alcuni anni or sono dal cielo del
Misericorde fu rivelato in onore di colui che porta il nome di
121
Dio, soprannominato Zaynu' l-Muqarrabín
1 - a lui la gloriadel Gloriosissimo il seguente passo: Egli - esaltata sia la
Sua Parola - dice: Molti ne hanno bisogno. Se non vi fosse
prospettiva di guadagno, gli affari del mondo subirebbero
tracollo o intralci. È raro trovare una persona che mostri tale
considerazione verso il prossimo, il concittadino o il fratello
e che nutra verso di lui una tale sollecitudine, da essere
disposto a concedergli un prestito grazioso.
2 Epperciò, inpegno di grazia verso gli uomini, abbiamo prescritto che
l'interesse sul denaro sia considerato come ogni altra
transazione d'affari in uso fra gli uomini. Così, ora che
questo luminoso comandamento è disceso dal cielo della volontà
di Dio, è lecito e corretto prestare denaro a interesse, sì
che la gente del mondo si dedichi, in ispirito di amicizia e
fratellanza e con gioia e gaudio, a magnificare il Nome di
Colui Che è l'Amato di tutta l'umanità. In verità Egli dispone
secondo la Sua scelta: oggi ha legittimato l'interesse sul denaro,
come l'aveva dichiarato illecito in passato; nel Suo pugno
tiene il regno dell'autorità; fa e ordina: in verità è l'Ordinatore,
l'Onnisciente.
Rendi grazie al tuo Signore, o Zaynu' 1-Muqarrabin, per
questo palese favore.
In Persia molti preti, con innumerevoli piani ed espedienti,
si sono nutriti degli illeciti guadagni ricavati dall'usura,
escogitando sistemi per dare alla sua forma esteriore
un'equa parvenza di liceità e facendosi beffe delle leggi e
delle ordinanze di Dio: ma non comprendono.
Tuttavia è cosa da praticare con moderazione ed equità. In
segno di saggezza e per la convenienza delle genti, la Nostra
Gloriosa Penna si è astenuta dal fissarne i termini. Tuttavia
1
size=2>Uno dei primi credenti, ben noto agli amici per le sue attendibilitrascrizioni delle tavole di Bahá’u’lláh. ( Vedi Memorials of the Faithful,
pp. 150-153 ).
2
Prestito senza interessi, pagabile a piacere dal beneficiario.122
esortiamo gli amati di Dio a essere giusti ed equi e a fare ciò
che spingerà gli amici di Dio a manifestare tenera
misericordia e compassione gli uni verso gli altri. In verità,
Egli è il Consigliere, il Compassionevole, il
Munificentissimo. Voglia Iddio che tutti siano graziosamente
aiutati a osservare quel che la Lingua dell'Unico vero Dio ha
proferito. E se ottempereranno a ciò che abbiamo esposto,
Iddio - sia esaltata la Sua gloria - sicuramente raddoppierà la
loro parte, mercé il firmamento del Suo favore. In verità,
Egli è il Generoso, il Perdonatore, il Compassionevole. Lode
a Dio, l'Eccelso, il Sommo.
Il controllo di questi affari è stato, tuttavia, affidato agli
uomini della Casa di Giustizia, che li amministrino secondo
le esigenze del tempo e i dettami della saggezza.
Esortiamo ancora una volta tutti i credenti a essere giusti
ed equi e a mostrare amore e appagamento. Invero essi sono
le genti di Babà, i compagni dell'Arca Cremisi. Con loro sia
la pace di Dio, Signore di tutti i Nomi, Creatore dei cieli.
123
9
LAWH – I - HIKMAT
(Tavola della Saggezza)
Questa Tavola fu indirizzata a Áqá Muhammad,
l'illustre credente di Qá'in, che fu soprannominato Nabíl-i-
Akbar (vedi Memorials of the Faithful, pp. 1-5).Un altro
illustre credente di Qá'in, Mullá Muhammad –‘Alí era noto
come Nabíl-i-Qá'iní (vedi Memorials of the Faithful, pp. 49-
54). Nella notazione abjad il nome «Muhammad » ha lo
stesso valore numerico di « Nabíl ».
124
125
Questa è un'Epistola che il Misericordiosissimo ha
inviato dal Regno della Favella, vero soffio di
vita per coloro che dimorano nei reami del creato.
Sia glorificato il Signore di tutti i mondi! In
questa Epistola si fa menzione di colui che magnifica il
Nome di Dio, suo Signore, e che in una cospicua Tavola è
detto Nabíl.
O Muhammad !Porgi ascolto alla Voce proveniente dal
Glorioso Reame, che dall'Albero Celestiale, sorto nella terra
di Za'farán,
1 esclama: In verità, non v'è altro Dio che Me,l'Onnisciente, il Savio. Sii per gli alberi del reame dell'esistenza
come le brezze del Misericorde e assecondane la crescita
mediante la potenza del Nome del tuo Signore, il
Giusto, Colui Che di tutto ha contezza. Desideriamo farti
edotto di ciò che servirà da monito alle genti, acciocché,
accantonate le cose in uso fra loro, esse drizzino il volto
verso Dio, Signore dei sinceri.
Sproniamo gli uomini in questi giorni in cui il sembiante
della Giustizia è appannato dal velo della polvere, le fiamme
della miscredenza divampano e il manto della saggezza è lacerato,
la tranquillità e la fedeltà son declinate e rincrudite le
prove e le tribolazioni, sono stati infranti i patti e recisi i
legami e niuno sa come distinguere la luce dalle tenebre o
dall'errore la guida.
O popoli del mondo! Abbandonate il male e aggrappatevi
1
In una Tavola Bahá’u’lláh afferma : “ L’Albero Santo ( Sadrat ) è, in uncerto senso, la Manifestazione dell'Unico Vero Dio, magnificato sia. Il
Benedetto Albero nella terra di Za'farán allude a quell’ubertosa,
benedetta, santa, aulentissima terra, dove quell’Albero è stato piantato “.
126
a ciò che è bene. Adopratevi a essere fulgidi esempi per tutta
l'umanità e vero ricordo delle virtù di Dio infra gli uomini.
Colui che si leva al servizio della Mia Causa deve palesare la
Mia saggezza e fare ogni sforzo per bandire l'ignoranza dalla
terra. Siate uniti nelle opinioni e un sol uomo nei pensieri:
ogni mattina sorga migliore della sera che l'ha preceduta e
ogni giorno più ricco del suo ieri. Il merito dell'uomo è nel
servizio e nelle virtù e non nello sfarzo dell'opulenza e della
dovizia. Badate che le vostre parole siano forbite da oziose
fantasie e desideri mondani e che le vostre opere siano purificate
dall'astuzia e dal sospetto. Non sperperate i tesori delle
vostre vite preziose ad incalzar affetti turpi e corrotti e non
sprecate energie nel curare i vostri interessi personali. Siate
generosi nelle ore di prosperità e nei giorni di distretta pazientate.
L'avversità è seguita dal successo e alla gioia succede
il dolore. Guardatevi dall'ozio e dall'indolenza e afferratevi
a ciò che giova a tutti, giovani o vecchi, nobili o umili.
Attenti a non seminare zizzanie di dissenso tra gli uomini e a
non piantare i rovi del dubbio in cuori puri e radiosi.
O amati del Signore! Non commettete ciò che intorbida il
limpido rivo dell'amore o disperde la soave fragranza dell'amicizia.
Per la giustizia di Dio! Siete stati creati per
mostrare reciproco amore e non acredine e perversità. Non
fatevi vanto d'amare voi stessi, bensì il prossimo vostro. Non
vi gloriate d'amare il vostro paese, sibbene l'intera umanità.
Sia casto il vostro occhio, fedele la mano, verace la lingua e
illuminato il cuore. Non avvilite lo stadio dei dotti di Bahá e
non sminuite il rango degli uomini di stato che amministrano
la giustizia in mezzo a voi. Confidate nell'esercito della
align=left>giustizia, indossate l'usbergo della saggezza, siano vostri ornamenti
la misericordia e l'indulgenza e ciò che consola i
cuori dei favoriti di Dio.
Per la Mia vita! Le tue lagnanze M'hanno immerso nel
dolore. Non guardare ai figli del mondo e a tutto ciò che
fanno, ma su Dio lo sguardo fissa e sul Suo dominio sempi127
terno. In verità, Egli ti rammenta ciò che è sorgente di gioia
per tutta l'umanità. Bevi l'acqua vivificante di beato gaudio
dal calice della parola profferto dalla Scaturigine della divina
Rivelazione - Colui Che ha fatto menzione di te in questo
ben munito maniero. Concentra tutte le tue forze nell'intento
di enunciare la parola della verità con saggezza ed eloquenza
e di scacciare la menzogna dalla faccia della terra. Così ti ordina
l'Oriente del divino sapere da questo limpido orizzonte.
O tu che parli in Nome Mio! Pensa alle genti e alle cose
che hanno perpetrato nei Miei giorni. A uno dei governanti
rivelammo ciò che trascende tutti gli abitatori della terra e gli
chiedemmo di chiamarCi a confronto coi dotti del secolo, a
che potessimo esporre la testimonianza di Dio, le Sue prove,
la Sua gloria e la Sua maestà: e con questo nulla Ci proponevamo
se non il sommo bene. Ma egli commise ciò che fece
gemere gli abitatori della città dell'equità e della giustizia:
così è stato pronunziato giudizio fra Me e lui. In verità il tuo
Signore è l'Ordinatore Colui Che di tutto ha contezza. Nelle
circostanze che tu vedi, come può l'Uccello Celestiale
librarSi nell'atmosfera dei divini arcani, quando è rinchiuso
in una prigione di durissima selce e le Sue ali sono state
align=left>colpite da pietre di oziose fantasie e di velenoso odio? Per la
giustizia di Dio! La gente ha commesso ingiustizia grave.
In quanto alle tue affermazioni sull'inizio del creato, è
questo un argomento sul quale esistono convinzioni diverse a
causa delle divergenze di pensiero e di opinione tra gli
uomini. Se si affermasse che esso è sempre esistito e sempre
esisterà, ciò sarebbe vero; o se si sostenesse lo stesso
concetto menzionato nelle Sacre Scritture, non ci sarebbe da
dubitarne, perché quel concetto è stato rivelato da Dio,
Signore dei mondi. In verità Egli era un tesoro nascosto: non
sarà mai dato di descrivere questo stadio e nemmeno di farvi
allusione. E nello stadio di «Desiderai farMi conoscere», Dio
era, e sempre la Sua creazione era esistita sotto la Sua ombra
protettrice dal principio che non ha principio, a parte d'esser
128
stata preceduta da una Priorità che non può essere considerata
priorità e originata da una Causa imperscrutabile perfino
ai dotti.
Ciò che è esistito era esistito prima, ma non nella forma
che vedi oggi. Il mondo dell'esistenza si originò per il calore
sprigionato dall'interazione fra la forza attiva e ciò che ne è il
recipiente. Queste due realtà sono la stessa cosa, eppure
differiscono. Così t'informa di questa gloriosa struttura il
Grande Annunzio. Ciò che impartisce l'impulso generatore e
ciò che ne riceve l'impatto sono invero creati per opera dell'irresistibile
Parola di Dio Che è la Causa dell'intera creazione,
mentre, fuorché quella Parola, tutte le cose non sono
altro che Sue creature ed effetti. In verità il tuo Signore è
l'Espositore, l'Onnisciente.
Sappi, inoltre, che la Parola di Dio - sia esaltata la Sua
gloria - sovrasta ed eccelle di gran lunga a ciò che i sensi
possono percepire, essendo santificata da ogni proprietà o
sostanza. Essa travalica i limiti degli elementi conosciuti ed è
eccelsa di là da tutte le sostanze note ed essenziali; si
manifestò senza sillabe o suoni e non è altro che il Comando
di Dio permeante tutto il creato: non è mai stata rimossa dal
mondo dell 'essere; e la dilagante grazia di Dio, da cui ogni
grazia promana: è un'entità che di molto sopravanza tutto ciò
che è stato e che sarà.
Giacché i miscredenti stanno in orecchio, per sentire ciò
che dia loro agio di cavillare contro Dio, l'Aiuto nel Pericolo,
l'Esistente da Sé, siamo riluttanti a dilungarCi su questo tema.
Incapaci come sono di attingere i misteri della saggezza
e del sapere da ciò che la Sorgente del divino splendore ha
rivelato, essi protestano e prorompono in lagnanze. Ma è
corretto dire che essi sollevano obiezioni contro ciò che
comprendono e non contro le spiegazioni date
dall'Espositore o contro le verità impartite dall'Unico vero
Dio, Conoscitore di cose invisibili. Su loro stessi ricadono
tutti i loro cavilli e giuro sulla Mia vita che coloro sono privi
129
di discernimento.
Ogni cosa deve necessariamente avere un'origine e ogni
costruzione un costruttore. In verità, la Parola di Dio è la
Causa che ha preceduto il mondo contingente - mondo adornato
con gli splendori dell'Antico dei Giorni, eppure di continuo
rigenerato e rinnovato. Infinitamente eccelso è il Dio di
Saggezza Che ha innalzato questa sublime struttura.
Guarda il mondo e soffermati un istante a meditare: esso
dischiude ai tuoi occhi il libro del proprio essere e rivela ciò
che ivi ha scritto il Calamo del tuo Signore, l'Artefice, Colui
Che di tutto ha contezza; ti farà edotto di ciò che in esso e su
di esso si trova e ti darà spiegazioni così chiare da renderti
indipendente da ogni facondo espositore.
Dì: la Natura è nella sua essenza la personificazione del
Mio Nome, l'Artefice, il Creatore. Svariate cause ne
diversificano le manifestazioni e in queste diversità esistono
segni per gli uomini sagaci. La Natura è la Volontà di Dio e
l'espressione di tale Volontà nel e per mezzo del mondo contingente;
è ordine provvidenziale decretato dall'Onnisciente
Ordinatore. Nessuno potrebbe contestare l'affermazione che
essa è la Volontà di Dio palesata nel mondo dell'essere. Essa
è dotata di una forza la cui realtà i dotti non riescono a
comprendere. In verità l'uomo illuminato nulla può in essa
scorgere se non il fulgido splendore del Nostro Nome, il
Creatore. Dì: è questa, un'esistenza che non conosce
decadimento e, innanzi alle sue rivelazioni alle sue prove
inoppugnabili e alla sua fulgente gloria che ha pervaso
l'universo, la Natura stessa sbalordisce.
Non è bene che tu spinga lo sguardo a tempi lontani o più
recenti: menziona questo Giorno e magnifica ciò che in esso
è apparso, che per certo a tutti basterà. In verità le spiegazioni
e i discorsi di delucidazione riguardo a queste cose raggelano
gli spiriti. T'incombe parlare in tal guisa da infiammare
i cuori dei veri credenti e da farne levitare i corpi.
Chi oggi fermamente crede nella rinascita dell'uomo e ha
130
piena contezza che l'Eccelso Iddio esercita potere supremo e
detiene autorità assoluta su questa nuova creazione, in verità,
è annoverato tra gli illuminati in questa suprema Rivelazione:
ne fa fede ogni credente perspicace.
Assurgi ben al di sopra del mondo dell'essere mediante il
potere del Più Grande Nome, a che tu possa venir a conoscenza
dei primevi arcani e apprendere ciò che nessuno sa.
In verità, il tuo Signore è l'Alleato, l'Onnisciente, Colui Che
di tutto ha contezza. Sii come fremente arteria pulsante nel
corpo dell'intera creazione, sì che per il calore generato da
questo palpito appaia ciò che ridesti il cuore dei titubanti.
Allorquando eravamo celati dietro infiniti veli, tu entrasti
in comunione con Me e mirasti gli astri del firmamento della
Mia saggezza e i flutti dell'oceano della Mia parola. In verità,
il tuo Signore è il Verace, il Fedele. Grande invero è la
benedizione di colui che ha conseguito le prodighe effusioni
di quest'oceano nei giorni del suo Signore, il
Munificentissimo, l'Onnisciente.
Durante il Nostro soggiorno in Iraq, mentre Ci trovavamo
nella casa di un certo Majíd, ti dispiegammo chiaramente i
misteri del creato, la sua origine, il suo fastigio e la sua
causa. Ma dacché partimmo, Ci contentammo di questa
affermazione: « In verità, non v'è altro Dio che Me, il Longanime,
il Munifico ».
Insegna la Causa di Dio con parole tali da infiammare i
roveti e da far sorgere da essi il grido: « In verità non v'è
align=left>altro Dio che Me, l'Onnipotente, l'Illimitato ». Dì: L'umana
favella è una realtà che aspira a esercitare il proprio ascendente
e richiede moderazione. In quanto al suo ascendente,
esso è condizionato dal perfezionamento, che a sua volta dipende
dal distacco e dalla purezza del cuore. In quanto alla
sua moderazione, essa deve essere congiunta a tatto e saggezza,
come prescritto nelle Scritture e nelle Tavole Sacre.
Medita su ciò che è fluito dal firmamento della Volontà
del tuo Signore, Colui Che è Fonte d'ogni grazia, onde tu
131
colga il significato prestabilito racchiuso nelle sacre latèbre
delle Scritture Sante.
A coloro che hanno respinto Dio e si aggrappano tenacemente
alla Natura in sé, in verità, fanno difetto sapere e saggezza:
certamente essi sono tra coloro che han tralignato.
Non hanno scalato la vetta sublime, né sono giunti alla meta
suprema; perciò i loro occhi furono chiusi e i loro pensieri
discordarono, mentre i loro maestri hanno creduto in Dio e
nella Sua invincibile sovranità: ne fa fede il tuo Signore,
l'Aiuto nel Pericolo, l'Esistente da Sé.
Dacché i loro sguardi furono attratti dalle arti e dalle
meraviglie occidentali, i popoli d'Oriente vagolarono confusi
nelle desolate lande delle cause materiali, dimentichi di
Colui Che delle Cause è Forgiatore e Reggitore, mentre quegli
uomini che sono stati fonti e sorgenti di Saggezza
giammai negarono l'Impulso motore che si cela dietro queste
cause né il loro Creatore o la loro Origine. Il tuo Signore sa,
ma tra le genti molti non sanno.
Per amor di Dio, Signore dei Nomi, Ci accingiamo ora a
esporre in questa Tavola qualche cenno sui saggi,
1 affinchéla gente possa aprire gli occhi e raggiungere la certezza che
in verità Egli è il Fattore, l'Onnipotente, il Creatore, l'Autore,
l'Onnisciente, il Sapientissimo.
Benché sia noto che i dotti contemporanei sono profondamente
versati in filosofia, arti e mestieri, pure ogni osservatore
attento subito comprenderà che essi hanno tratto gran
parte del loro sapere dai saggi del passato, perché sono stati
costoro che hanno gettato le basi della filosofia, innalzandone
la struttura e rafforzandone le colonne. Così t'informa il
tuo Signore, l'Antico dei Giorni. I saggi del passato attinsero
1
In molti dei seguenti passi, riguardanti i filosofi greci, Bahá’u’lláh citafedelmente dalle opere di alcuni storici musulmani, come Abu’l-Fath-i-
Shahristání (1076-1153A.D.) e ‘Imadu’d-Dín Abu’l-Fidá (1273-1331
A.D.)
132
il loro sapere dai Profeti, essendo Costoro Depositari di
divina filosofia e Rivelatori di celesti arcani. Alcuni bevvero
le acque vive e cristalline dei Loro detti, mentre altri si sono
accontentati della feccia: ciascuno riceve una porzione
secondo la propria misura. Egli è invero l'Equo, il Savio.
Empedocle, che fu esimio filosofo, era contemporaneo di
Davide, mentre Pitagora visse ai tempi di Salomone, figlio di
Davide e colse la Saggezza dai forzieri di quel rango
profetico. E’ lui che ha affermato di aver udito il sommesso
mormorar dei cieli e di essere pervenuto allo stadio degli
angeli. Se Gli piacerà, invero tutto chiaramente spiegherà il
tuo Signore: in verità, Egli è il Savio, Colui Che tutto
pervade.
L'essenza e le basi della filosofia sono scaturite dai Profeti;
che gli uomini dissentano sui suoi intimi significati e
misteri è da attribuirsi alle divergenze di opinioni e alla
disparità delle menti. Ti narriamo quanto segue: una volta
uno dei Profeti stava partecipando al Suo popolo ciò che Gli
aveva ispirato il Signore Onnipotente, ché in verità, il tuo
Signore è l'ispiratore, il Benigno, l'Eccelso. Mentre dalla
Fonte della Sua parola zampillava la polla sorgiva della saggezza
e dell'eloquenza e il nettare del divino sapere inebriava
align=left>coloro che avevano cercato la Sua soglia, Egli esclamò: «
Ecco! Tutti sono ripieni di Spirito ». Fra gli astanti c'era chi
si aggrappò a questa affermazione e, inseguendo le proprie
illusioni, concepì l'idea che lo spirito letteralmente penetrasse
o entrasse nel corpo, e con verbose disquisizioni addusse
prove per convalidare questa concezione: e certuni ne seguirono
le orme. Se elencassimo ora i loro nomi o te ne facessimo
un racconto dettagliato, Ci dilungheremmo troppo,
divagando dal tema principale: in verità il tuo Signore è
l'Onnisciente il Sapientissimo. Ci fu anche chi gustò il vino
prelibato il cui sigillo era stato infranto dalla Lingua di Colui
Che è il Rivelatore dei versetti del tuo Signore, il Benigno, il
align=left>Generosissimo.
133
In verità, i filosofi non hanno negato l'Antico dei Giorni;
molti di loro morirono rammaricandosi di non essere riusciti
a sondare il Suo mistero, come alcuni di loro hanno anche
attestato. in verità, il tuo Signore è il Consigliere, Colui Che
Considera Ippocrate, il medico: egli fu uno degli eminenti
filosofi che credettero in Dio e confessarono la Sua sovranità.
Dopo di lui venne Socrate che fu veramente saggio,
colto e giusto; praticò l'astinenza, dominò gli appetiti e le
brame della carne e rifuggì dai piaceri materiali; si ritirò sui
monti, rifugiandosi in un antro; dissuase gli uomini dall'adorare
gli idoli e insegnò la via di Dio, Signore di Misericordia,
finché gli ignoranti insorsero contro di lui, l'arrestarono e in
prigione lo misero a morte. Così ti narra questa Penna dal
veloce moto. Che penetrante visione filosofica ebbe questo
grande uomo, tra tutti i filosofi il più illustre, profondamente
intriso di sapienza! Attestiamo che in questo campo egli è un
eroe e un insigne campione; aveva una profonda cultura
nelle scienze in uso fra gli uomini, come in quelle nascoste
alle loro menti. Parrebbe che, allorquando dal Sommo
Oceano traboccarono lucenti acque vivificatrici, ne abbia
bevuto un sorso. Fu lui che percepì nelle cose una realtà
unica, equilibrata e onnipresente, molto simile allo spirito
umano e scopri che questa realtà è distinta dalla sostanza
delle cose nella loro forma più sottile. Su questo ponderoso
tema egli formulò una speciale teoria. Se interrogherai a
questo riguardo i saggi del mondo della presente
generazione, ti accorgerai che essi non sono stati capaci di
intenderla. In verità, il tuo Signore dice la verità, ma i più
Dopo Socrate venne il divino Platone che era suo discepolo
e a Lui successe nella cattedra di filosofia; egli confessò
la propria fede in Dio e nei Suoi segni che pervadono tutto
ciò che è stato e che sarà. Indi seguì Aristotele, il famoso uomo
di grande cultura: fu lui che scoperse le proprietà delle
134
sostanze gassose. Questi uomini, che emergono come maestri
dei popoli e fra loro eccellono, fecero tutti professione di
fede nell'Essere immortale, Che impugna le redini di tutte le
scienze.
Ti menzionerò altresì l'invocazione espressa da Balínús il
quale ben conosceva le teorie sui misteri del creato formulate
dal Padre della Filosofia e da lui scritte nelle sue tavole di
crisòlito, sì che tutti abbiano contezza delle cose che abbiamo
delucidato in questa chiara Tavola che, premuta con la
mano dell'equità e del sapere, produrrà spirito di vita per la
vivificazione di tutte le creature. Grande è la benedizione di
chi nuota in questo oceano e celebra le lodi del suo Signore,
il Benigno, l'Amatissimo. In verità dai versetti del tuo Signore
spirano le brezze della divina rivelazione in tal guisa che
niuno può contestarne la verità, tranne coloro cui fanno difetto
l'udito la vista, l'intelletto e ogni umana facoltà. In verità
ne fa fede il tuo Signore, eppur la gente non comprende.
Quest'uomo ha detto: « Sono Balínús, il saggio, operatore
di miracoli, produttore di talismani ». Egli sorpassò tutti nel
diffondere arti e scienze e si librò nelle superne altezze
dell'umiltà e della preghiera; porgi orecchio a ciò che ha
detto, supplicando Colui Che tutto possiede, l'Eccelso: « Ritto
al cospetto del mio Signore, esalto i Suoi doni e le Sue
grazie e Lo lodo con ciò con cui Egli loda il Proprio Essere,
acciocché io possa divenire fonte di guida e di benedizione
per quegli uomini che comprendono le mie parole ». E altresì
dice: « O Signore! Tu sei Dio e non v'è altro Dio che Te. Tu
sei il Creatore e all'infuori di Te non v'è altro creatore.
Assistimi con la Tua grazia e rafforzami. Il mio cuore è turbato,
le mie membra tremano, ho perduto la ragione e la
mente mi ha tradito. Dammi forza e fa' che la mia lingua
align=left>parli con saggezza ». E ancora dice: « In verità, Tu sei il
Sapiente, il Savio, il Potente, il Compassionevole ». Fu questo
saggio che apprese i misteri del creato e comprese le
135
finezze che si trovano celate negli Scritti Ermetici.
1Non desideriamo menzionare altro, ma diremo ciò che lo
Spirito Ci ha infuso nel cuore: in verità non v'è Dio che Lui,
il Sapiente, il Forte, l'Aiuto nel Pericolo, l'Eccellente, il
Lodatissimo. Per la Mia vita! In questo Giorno l'Albero
Celestiale è riluttante a proclamare al mondo altre parole se
non questa affermazione: « In verità, non v'è altro Dio che
Me, l'Impareggiabile, Colui Che di tutto ha contezza ».
Se non fosse stato per l'amore che ti porto, non una parola
avrei detto di ciò che è stato menzionato. Tieni caro questo
stadio e custodiscilo come i tuoi stessi occhi e sii tra coloro
che sono sinceramente grati.
Sai bene che non studiammo i libri che gli uomini posseggono
e non acquisimmo la cultura diffusa fra di loro, eppure
ogni qual volta desideriamo citare le parole dei dotti e
dei saggi,
2 immediatamente appare di fronte al tuo Signorein forma di tavola tutto ciò che è apparso nel mondo ed è
rivelato nei Libri Sacri e nelle Scritture Sante. Così mettiamo
per iscritto ciò che l'occhio percepisce. In verità terra e cieli
abbraccia la Sua scienza.
E’ questa una Tavola in cui la Penna dell'Invisibile ha
vergato il sapere di tutto ciò che è stato e che sarà - scienza
che, tranne la Mia meravigliosa Lingua, nessuno può spiegare.
In verità, Dio ha purificato l'essenza del Mio cuore
dalle nozioni dei dotti e l'ha santificata dalle parole dei saggi:
1
In una delle Sue Tavole, Bahá’u’lláh scrisse: “ Il primo uomo che sidedicò alla filosofia fu Idrís : tale era il suo nome, ma altri lo chiamavano
anche Ermete; e ogni idioma gli attribuisce un nome speciale. Egli
align=left>espresse idee profonde e convincenti in ogni ramo della filosofia. Dopo
di lui, dalle Tavole Ermetiche attinse il suo sapere e le sue scienze Balínús
e dalle sue parole e dai suoi enunciati la maggior parte dei filosofi a
lui posteriori trassero le loro scoperte filosofiche e scientifiche…”.Nel
Corano, sura 19, versetti 56 e 57, è scritto: ”E nel libro ricorda Idrís ; che
fu un giusto, un Profeta e lo elevammo ad altissimo luogo”.
2
Vedi p. 131, nota 1.136
in verità nulla esso rispecchia fuorché le Sue rivelazioni. Ne
fa fede la Lingua della Magnificenza in questo limpido
Libro.
Dite, o genti della terra! Badate che col fare riferimento
alla saggezza non vi precludiate la sua Fonte e non vi
allontaniate dal suo Oriente. Fissate il cuore sul Signore,
align=left>l'Educatore, l'Onnisciente.
Per ogni terra abbiamo prescritto una parte, per ogni occasione
una quota stabilita, per ogni giudizio un termine
fisso e per ogni circostanza un'osservazione adatta. Pensa
alla Grecia: per lungo tempo ne facemmo un Sito di
Saggezza; ma quando cadde l'ora stabilita, il suo trono venne
rovesciato, la sua lingua cessò di risuonare, s'affievolì la sua
luce e fu ammainato il suo vessillo; in tal guisa diamo e
togliamo. In verità il tuo Signore è Colui Che dà e spoglia, il
Forte, il Potente.
In ogni contrada abbiamo innalzato un astro di sapere e,
allorché i tempi fissati saranno vicini, esso risplenderà radioso
all'orizzonte, secondo il decreto di Dio l'Onnisciente, il
Sapientissimo. Se è Nostro Volere siamo certo capaci di
descriverti tutto quello che esiste in ogni terra o che vi è
accaduto: in verità la conoscenza del tuo Signore abbraccia
cieli e terra.
Sappi, inoltre, che gli antichi popoli hanno prodotto cose
che i sapienti d'oggigiorno sono stati incapaci di produrre. Ti
rammentiamo Martos che era uno dei dotti e inventò un
apparecchio che trasmetteva il suono a oltre sessanta miglia
di distanza. Oltre a lui anche altri hanno scoperto cose che
nessuno in questa età ha visto. In verità il tuo Signore, in
pegno di saggezza da parte Sua, rivela in ciascuna epoca
tutto quel che Gli aggrada: in verità, Egli è il Supremo
Ordinatore, l'Onnisciente.
Il vero filosofo non negherà mai né Dio né i Suoi segni,
ma riconoscerà la Sua gloria e la Sua soverchiante maestà, la
cui ombra sovrasta tutto il creato. In verità Noi amiamo quei
137
dotti che hanno tratto alla luce cose vantaggiose per gli alti
interessi dell'umanità e giacché siamo ben capaci di realizzare
il Nostro intento li assistemmo mediante il potere del
Nostro decreto.
O Miei amati, badate di non disprezzare i meriti dei Miei
dotti servi che Dio S'è degnato di prescegliere come esponenti
del Suo Nome « l'Artefice » fra gli uomini. Fate il massimo
sforzo, onde possiate sviluppare quei mestieri e quelle
imprese di cui tutti, giovani o vecchi, possano avvalersi. Non
abbiamo nulla da spartire con quegli ignoranti i quali
s'illudono che la Saggezza serva per sfogare le proprie vane
ubbie e ripudiare Iddio, Signore di tutti gli uomini, proprio
mentre sentiamo alcuni ignavi esprimere oggi queste
affermazioni.
Dì: Principio e origine della Saggezza è il riconoscere
tutto ciò che Iddio ha chiaramente palesato, perché è mediante
il potere di tale riconoscimento che sono state edificate
le solide basi della scienza politica, valido usbergo per il
corpo dell'umanità. Rifletti un istante sì che tu possa intendere
ciò che la Mia eccelsa Penna ha proclamato in questa
Tavola meravigliosa. Dì, ogni problema riguardante affari di
stato che ponete nella discussione rientra nell'ambito di una
delle parole inviate dal firmamento della Sua gloriosa,
eccelsa favella. In tal modo ti abbiamo significato ciò che
inebrierà il tuo cuore, consolerà i tuoi occhi e ti consentirà di
align=left>promuovere la Sua Causa fra tutti i popoli.
O Mio Nabíl ! Fa' che nulla ti rattristi, gioisci anzi di gioia
grande poiché ti ho menzionato, ho rivolto cuore e viso verso
dite e con te ho conversato mediante questa inconfutabile e
autorevole esposizione. Rifletti in cuor tuo sulle tribolazioni
che ho patito, sulla prigionia e la cattività che ho sopportato,
sulle sofferenze che Mi hanno colpito e sulle accuse che i
popoli hanno mosso contro di Me. Guarda, essi sono
veramente avviluppati da un penoso velo.
Giunto il discorso a questo stadio, spuntò l'alba dei divini
138
arcani e si spense la luce della parola. Si posi sui saggi la Sua
gloria secondo il decreto di Colui Che è l'Onnipotente, il
Lodatissimo.
Dì: Magnificato sia il Tuo Nome, o Signore mio Dio!
T'imploro pel Tuo Nome per il quale, allorché i cieli della
parola divina furono messi in moto fra gli uomini, la luce
della saggezza rifulse luminosa, di aiutarmi benignamente
con le Tue celesti confermazioni e di darmi agio di esaltare il
Tuo Nome fra i Tuoi servi.
O Signore! Distaccato da tutto fuorché Te e aggrappato
all'orlo del manto delle Tue infinite benedizioni, a Te ho
rivolto il viso. Sciogli dunque la mia lingua, ond'io proclami
ciò che avvinca le menti e rallegri le anime e gli spiriti.
Rafforzami inoltre nella Tua Causa in tal guisa ch'io non sia
impedito dalla prepotenza degli oppressori fra le Tue
creature, né ostacolato dall'assalto dei miscredenti tra coloro
che dimorano nel Tuo reame. Fa' di me un faro risplendente
in tutte le Tue terre che col suo fulgore guidi coloro nei cui
cuori arde la luce del Tuo sapere e aleggia l'anelito al Tuo
amore.
In verità, il potere Tu hai di fare tutto quello che vuoi e
tieni in pugno il regno del creato. Non v'è altro Dio che Te,
l'Onnipotente, l'Onnisciente
139
10
align=left>ASL-I-KULLU 'L-KHAYR
(Parole di Saggezza)
140
141
Nel Nome di Dio, l'Eccelso, l'Altissimo
Fonte d'ogni bene è confidare in Dio, sottostare
al Suo comando e l'esser paghi del Suo
santo volere e piacere.
Essenza della saggezza è il timor di Dio, la
paura della Sua sferza punitiva e il paventar la Sua giustizia
e il Suo decreto.
Essenza della religione è dar prova di ciò che il Signore
ha rivelato e seguire quanto da Lui stabilito nel Suo possente
Libro.
Fonte d'ogni gloria è accettare tutto ciò che il Signore ha
elargito, e di ciò che Dio ha decretato essere paghi.
Essenza dell'amore è che l'uomo volga il cuore all'Amato
e da tutto si separi fuorché da Lui e nulla desideri tranne ciò
che è il desio del Signore.
Vera rimembranza è far menzione del Signore, il Lodatissimo,
e tutto, eccetto Lui, obliare.
Vera fiducia è per il servo attendere alla propria professione
ed occupazione in questo mondo, tenersi stretto al Signore,
nulla cercare se non la Sua grazia, poiché nelle Sue
mani è il destino di tutti i Suoi servi.
Essenza del distacco è per l'uomo drizzare il volto verso
le coorti del Signore, pervenire al Suo cospetto, mirare il Suo
Sembiante e star testimone innanzi a Lui.
Essenza della comprensione è l'attestare la propria povertà
e il sottomettersi al Volere del Signore, il Sovrano, il
Benevolo, l'Onnipossente.
Fonte del coraggio e della forza è diffondere la Parola di
Dio e rimaner saldi nel Suo amore.
142
Essenza della carità è per il servo narrar le benedizioni
del Signore e renderGli grazie in ogni tempo e circostanza.
Essenza della Fede è sobrietà di parole e copiosità di azioni:
per colui che discorra più di quanto non faccia, sappi invero
che la morte è preferibile alla vita.
Essenza della vera sicurezza è serbare il silenzio, guardare
alla fine delle cose e rinunziare al mondo.
Il principio della magnanimità è il momento in cui l'uomo
spende le sue ricchezze per sé, la sua famiglia e i poveri fra i
suoi fratelli nella Fede.
Essenza della ricchezza è l'amore per Me: chi Mi ama
tutto possiede, e chi non Mi ama è, in verità, povero e
align=left>indigente. Questo è ciò che il Dito della Gloria e dello
Splendore ha rivelato.
Fonte d'ogni male è per l'uomo allontanarsi dal suo Signore
e riporre il cuore in cose profane.
Il fuoco più bruciante è dubitare dei segni di Dio, futilmente
disquisire su ciò ch'Egli ha rivelato, negarLo e portarsi
da superbo innanzi a Lui.
Fonte d'ogni sapere è la conoscenza di Dio - esaltata sia la
Sua Gloria - e questa non può conseguirsi per altra via che la
conoscenza della Sua Divina Manifestazione.
Essenza della degradazione è abbandonare l'ombra protettiva
del Misericorde e rifugiarsi presso il Maligno.
Fonte dell'errore è non credere nell'Unico vero Dio, confidare
in altri che non Lui e sfuggire al Suo Decreto.
Vero discapito è quello di colui i cui giorni sono trascorsi
nella completa ignoranza del proprio vero essere.
Essenza di tutto ciò che ti abbiamo rivelato esser Giustizia
è che l'uomo si liberi da oziose fantasie e imitazioni, percepisca
con occhio di unicità la Sua gloriosa opera e tutto
esamini con sguardo indagatore.
Così t'abbiamo ammaestrato, palesandoti Parole di Saggezza,
acché tu possa esser grato al Signore Iddio tuo e gloriartene
fra tutte le genti.
143
11
LAWH-I-MAQSÚD
(Tavola di Maqsúd)
In segno di rispetto, i bahá'í non scrivevano
direttamente a Bahá’u’lláh, ma si rivolgevano al Suo
amanuense, Mirzá Áqá Ján, soprannominato « Servo di
Dio » e « Servitore Personale ».Mirzá Áqá Ján scriveva la
risposta sotto forma di lettera, nella quale citava le parole di
Bahá'u'lláh ma in effetti tale risposta era interamente dettata
da Bahá'u'lláh Stesso. Pertanto tutte le parti della Tavola,
anche quelle che sembrano apparentemente parole di Mirzá
Áqá Ján, sono Sacre Scritture rivelate da Bahá'u'lláh. La
Tavola di Maqsúd è concepita in questi termini. Fu
indirizzata a Mirzá Maqsúd, uno dei primi credenti, che a
quei tempi abitava a Damasco e a Gerusalemme.
144
145
Egli è Dio, esaltato Egli sia, il Signore della Maestà
e della Forza
Una lode eccelsa al di sopra di ogni menzione o descrizione
si confà all'Adorato, Possessore di tutte
le cose visibili e invisibili, Che ha conferito al
Punto Primo autorità di rivelare innumerevoli
Libri ed Epistole e Che, mediante il potere della Sua
sublime Parola, ha tratto all'esistenza l'intera creazione, delle
generazioni passate e di quelle più recenti. Inoltre, essendo
l'uomo incapace di comprendere ciò che è sgorgato dalla
Penna Gloriosa ed è stato vergato nei Suoi Libri celestiali,
secondo la Sua trascendente saggezza Egli ha in ogni età e
ciclo inviato un Messaggero divino Che rianimasse con le
vive acque della Sua parola le anime avvilite e afflitte, Uno
Che in verità è l'Espositore, il vero Interprete. In ogni tempo
e circostanza agli uomini necessita qualcuno che li esorti, li
guidi, li istruisca e li ammaestri: perciò Egli ha inviato i Suoi
Messaggeri, i Suoi Profeti e i Suoi eletti, Che rivelino alle
genti il divino scopo per cui furono rivelati i Libri e suscitati
i Messaggeri e ciascuno abbia contezza del pegno di Dio,
latente nella realtà di ogni anima.
L'uomo è il Talismano supremo. La mancanza di un'adeguata
educazione l'ha però privato di ciò che inerentemente
possiede. Da una parola uscita dalla bocca di Dio egli è stato
tratto all'esistenza; da un'altra è stato guidato a riconoscere la
Sorgente da cui attingere la sua educazione e da un'altra
ancora gli furono garantiti rango e destino. Il Grande Essere
146
dice: Considera l'uomo come una miniera ricca di gemme di
inestimabile valore. Soltanto l'educazione può rivelarne i tesori
e permettere all'umanità di goderne. Se l'uomo meditasse
su ciò che le Scritture inviate dal cielo della santa Volontà di
Dio hanno rivelato, riconoscerebbe senza indugio che il loro
scopo è quello che tutti gli uomini si considerino come un
'anima sola, acciocché il sigillo che porta incise le parole « Il
Regno sarà di Dio » s'imprima in ogni cuore e la luce della
align=left>Divina munificenza, della grazia e della misericordia
avviluppi tutta l'umanità. L'Unico vero Dio, sia esaltata la
Sua gloria, non ha desiderato nulla per Sé. La fedeltà degli
uomini non Gli giova, né Gli nuoce la loro perversità.
L'Uccello del Reame dei Detti lancia continuamente questo
appello: « Tutto ho voluto per te, e te pure, per amor tuo ».
Se i sapienti e i saggi d'oggigiorno permettessero all'umanità
di aspirare la fragranza della fraternità e dell'amore, ogni
cuore sensibile comprenderebbe il significato della vera
libertà e scoprirebbe il segreto della pace indisturbata e
dell'assoluta tranquillità. Se la terra raggiungesse questo
stadio e fosse illuminata dalla sua luce, se ne potrebbe
veramente dire:« Non vi vedrai né depressioni né colline! ».
1Benedizione e pace a Quei
2 pel Cui avvento Bathá3 s'è pavesatadi sorrisi e i dolci aromi della Cui veste hanno sparso
profumo sull'intera umanità - Colui Che venne per proteggere
gli uomini da ciò che nuoce loro nel mondo basso. Eccelso
infinitamente eccelso è il Suo stadio di là dalla glorificazione
di tutti gli esseri e santificato dalla lode di tutto il
creato. Col Suo avvento il Tabernacolo della stabilità e dell'ordine
fu eretto ovunque nel mondo e l'insegna del sapere
venne innalzata fra le nazioni. Le benedizioni si posino anche
sui Suoi familiari e compagni per i quali fu issato lo
1
Corano, 20:106.2
Muhammad.3
La Mecca.147
stendardo dell'unità e della singolarità di Dio e furono
spiegati i vessilli del trionfo celeste. Per mezzo loro la
religione di Dio fu solidamente insediata fra le Sue creature e
il Suo Nome magnificato fra i Suoi servi. Lo supplico -
esaltato Egli sia - di proteggere la Sua Fede dalla malignità
dei Suoi nemici che strapparono via i veli, li squarciarono e
fecero infine ammainare i vessilli dell’Islam tra tutti i popoli.
Abbiamo ricevuto la tua missiva nella quale si sentiva
l'olezzo della riunione. Sia lodato Iddio, dopo il duro decreto
della separazione, le brezze della vicinanza e della comunione
si son mosse e i campi del cuore son rinfrescati dalle
acque dell'allegrezza e della gioia. Rendiamo grazie a Dio in
ogni circostanza e nutriamo speranza che Egli - sia esaltata la
Sua gloria - guidi con la Sua benigna provvidenza tutti
coloro che dimorano sulla terra verso ciò che Gli è gradito e
Osservate i disordini che da lunghi anni tormentano la
terra e l'agitazione che si è impossessata dei suoi popoli.
Essa è stata o sfigurata dalle guerre o tormentata da
improvvise e inattese calamità. Benché il mondo sia pieno di
miserie e afflizioni, pure, nessuno si è soffermato a riflettere
quale possa esserne la causa o la fonte. Ogni qual volta il
Consigliere Verace ha pronunziato una parola di
ammonimento, ecco che tutti Lo hanno accusato di essere un
seminatore di discordia e hanno respinto il Suo appello.
Com'è sbalorditivo e sconcertante questo comportamento!
Può dirsi che non si trovino due uomini esteriormente e
interiormente uniti. I segni della discordia e della malizia
appaiono dappertutto, benché tutti gli uomini siano stati
creati per l'unione e l'armonia. Il Grande Essere dice: O
benamati! E’ stato innalzato il tabernacolo dell'unione; non
vi considerate estranei l'uno all'altro. Siete frutti di un unico
albero e foglie di un solo ramo. Nutriamo speranza che la
luce della giustizia risplenda sul mondo e lo purifichi dalla
tirannide. Se i sovrani e i re della terra, simboli del potere di
148
Dio, esaltata Ne sia la gloria, sorgessero e si decidessero a
dedicarsi a ciò che può favorire i più alti interessi dell'intera
umanità, certamente fra i figli degli uomini verrebbe fondato
il regno della giustizia e il fulgore della sua luce
ammanterebbe tutta la terra. Il Grande Essere dice: La
struttura della stabilità e dell'ordine mondiale è stata eretta
sulle due colonne gemelle della ricompensa e del castigo,
che continueranno a sorreggerla. E in un'altra occasione Egli
ha proferito in lingua eloquente
1 quanto segue: La giustiziaha ai suoi ordini una forza possente. Essa non è altro che la
ricompensa e la punizione per le opere umane. Mediante il
potere di questa forza il tabernacolo dell'ordine è innalzato in
tutto il mondo, così che, per timore della punizione, i
malvagi tengano a freno la propria natura.
In un altro passo Egli ha scritto: Attenti, o coorte di
sovrani del mondo! Non v'è altra forza sulla terra paragonabile,
per il suo potere conquistatore, alla forza della giustizia
e della saggezza. In verità, affermo che non c’è né c’è mai
stato esercito più possente di quello della giustizia e della
saggezza. Benedetto il re che marcia con le insegne della
saggezza spiegate innanzi e i battaglioni della giustizia ammassati
a retroguardia. In verità egli è il diadema che cingerà
la fronte della pace e il sembiante della sicurezza. Non v'è alcun
dubbio che se l'astro della giustizia, che è stato oscurato
dalle nubi della tirannia, spandesse la sua luce sull'umanità,
la faccia della terra sarebbe completamente trasformata.
Desideroso di rivelare i fondamenti della pace e della
tranquillità del mondo e del progresso dei suoi popoli, il
Grande Essere ha scritto: Verrà il tempo in cui sarà universalmente
sentita l'imperiosa necessità di costituire una vasta
assemblea di tutti gli uomini. I potenti e i re della terra dovranno
intervenirvi e, partecipando alle sue deliberazioni,
prendere in considerazione le vie e i mezzi che costituiscono
1
La lingua araba149
le fondamenta della Grande Pace mondiale fra gli uomini.
Una simile pace esige che per amore della tranquillità dei
popoli della terra, le Grandi Potenze si decidano a
riconciliarsi pienamente fra di loro. Se un re si levasse in
armi contro un altro, tutti dovranno sorgere uniti contro di lui
ed impedirglielo. Se ciò accadrà le nazioni del mondo non
avranno bisogno di alcun altro armamento oltre a quello
necessario per conservare la sicurezza dei loro regni e
mantenere l'ordine interno nei loro territori. Così si garantirà
la pace e la serenità di tutti i popoli, i governi e le nazioni.
Osiamo sperare che i re e i sovrani della terra, specchi del
benevolo e onnipotente nome di Dio, assurgano a questo
grado e proteggano l'umanità dal massacro e dalla tirannia.
Dice inoltre: Fra le cose che condurranno all'unità e alla
concordia, sì che il mondo intero venga stimato un solo
paese, v'è questa: che le diverse lingue siano ridotte a una
sola lingua e similmente che le scritture usate nel mondo
siano limitate a un'unica scrittura. Incombe a tutte le nazioni
di nominare un gruppo di uomini intelligenti ed eruditi i
quali indicano una riunione e, dopo essersi consultati,
scelgano uno fra i vari idiomi esistenti, o ne creino uno
nuovo, da insegnare ai bambini in tutte le scuole del mondo.
Si avvicina il giorno in cui tutti i popoli della terra adotteranno
una lingua universale e un'unica scrittura. Quando ci
si sarà giunti, in qualsiasi città arrivino, ai viaggiatori sembrerà
di entrare a casa propria. Tutto ciò è obbligatorio e
assolutamente essenziale. Incombe ad ogni uomo illuminato
e perspicace cercare di mettere in atto ciò che è stato scritto.
In questi giorni il tabernacolo della giustizia è caduto tra
le grinfie della tirannide e dell'oppressione. Implorate l'Unico
vero Dio -esaltata Ne sia la gloria- di non privare l'umanità
dell'oceano della vera comprensione, perché se solo
dessero ascolto, gli uomini comprenderebbero subito che ciò
che è sgorgato dalla Penna della Gloria e che da essa è stato
scritto è come il sole per il mondo e che ivi sono il benes150
sere, la sicurezza e il vero tornaconto di tutti gli uomini;
altrimenti la terra sarà tormentata ogni giorno da una nuova
align=left>calamità e si scateneranno tumulti inauditi. Voglia Dio che i
popoli del mondo siano benevolmente aiutati a preservare la
luce dei Suoi amorevoli consigli entro il globo della saggezza.
Nutriamo speranza che tutti indossino la veste della
vera saggezza, sulla quale si fonda il governo del mondo.
Il Grande Essere dice: Il firmamento della scienza politica
è rischiarato e illuminato dal fulgore della luce di queste
benedette parole che sono albeggiate dall'oriente del Volere
di Dio: E’ doveroso che ogni governante soppesi quotidianamente
il proprio essere sulla bilancia dell'equità e della giustizia
e poi giudichi fra gli uomini e li consigli di fare ciò che
volga i loro passi verso la via della saggezza e della comprensione:
questi sono il cardine e l'essenza della scienza
politica. In queste parole ogni saggio illuminato percepirà
prontamente ciò che favorisce mete come il benessere, la
sicurezza e la protezione dell'umanità e la salvezza delle vite
umane. Gli uomini perspicaci che si dissetassero all'oceano
di intimi significati in esse contenuto e ne prendessero coscienza
ne attesterebbero la sublimità e la grandezza. Se quest'umile
creatura esprimesse ciò che percepisce, tutti proclamerebbero
la consumata saggezza di Dio. I segreti della
scienza politica e ciò che serve oggi ai popoli sono racchiusi
in queste parole. Quest'umile servo supplica ardentemente
l'Unico vero Dio - esaltata sia la Sua gloria - di illuminare gli
occhi dei popoli del mondo, si che tutti riconoscano ciò che
in questo giorno è indispensabile.
E’ un vero uomo colui che si dedica a servire l'intera
razza umana. Il Grande Essere dice: Benedetto e felice è
colui che si leva a promuovere i migliori interessi dei popoli
e delle tribù della terra. In un altro passo Egli ha proclamato:
Non ci si deve gloriare di amare la propria patria ma
piuttosto di amare il mondo intero. La terra è un solo paese e
align=left>l'umanità i suoi cittadini.
151
Queste esortazioni all'unione e alla concordia, che la
Penna dell'Eccelso ha scritto nei Libri dei Profeti, si riferiscono
ad argomenti ben precisi, non a un'unione che porti
alla disunione o a una concordia che ingeneri discordia. E’
align=left>questo lo stadio in cui ad ogni cosa è assegnata una misura,
lo stadio in cui ogni anima meritevole avrà la sua mercede.
Benedetto chi comprende il significato e afferra l'intenzione
di queste parole e mal incolga agl'incuranti. Di questo rendono
ampia testimonianza tutti i segni della natura, nella loro
intima essenza. Ogni saggio perspicace è ben conscio di ciò
che abbiamo menzionato, al contrario di coloro che si sono
smarriti lungi dalle sorgenti vive dell'imparzialità e vagolano
inquieti nelle selvagge lande dell'ignoranza e del cieco fanatismo.
Il Grande Essere dice: O figli degli uomini! Lo scopo
fondamentale che anima la Fede di Dio e la Sua Religione è
quello di salvaguardare gli interessi della razza umana,
svilupparne l'unità e accrescere lo spirito d'amore e di fraternità
fra gli uomini. Non sia mai che diveniate fonti di
contrasti e discordie, di odio e inimicizia. Questa è la retta
Via, queste sono le fondamenta solide e incrollabili. Qualsiasi
cosa sarà edificata su queste fondamenta, i casi e le vicende
del mondo non potranno mai intaccarne la resistenza,
né potrà minarne la struttura il fluire di innumerevoli secoli.
E’ nostra speranza che i capi delle religioni e i sovrani del
mondo si levino uniti per riformare questa èra e rialzarne le
sorti. Riflettano sui suoi bisogni, si consiglino e, dopo
matura deliberazione, somministrino il rimedio adatto a
codesto mondo infermo e profondamente angustiato.
Il Grande Essere dice: Il cielo della divina saggezza è
rischiarato dai due astri della consultazione e della compassione.
Consultatevi su tutte le questioni, poiché la consultazione
è il faro che rischiara il cammino e conferisce comprensione.
Al principio di ogni impresa, è doveroso considerarne la
152
fine. Tra tutte le arti e le scienze, indirizzate i bambini a studiare
quelle che risultino vantaggiose all'uomo, che ne garantiscano
il progresso e ne elevino il rango. Così verranno dispersi
i fetidi odori dell'arbitrio e così, grazie ai nobili sforzi
dei capi delle nazioni, tutti vivranno protetti, sicuri e in pace.
Il Grande Essere dice: I dotti devono indirizzare il popolo
verso quei rami del sapere che sono utili, sì che essi stessi e
tutti gli altri uomini ne possano trarre beneficio. Gli studi
accademici che principiano e terminano con mere parole non
hanno mai avuto né avranno mai alcun valore. La maggior
parte degli eruditi dottori di Persia dedica tutta la vita allo
studio di una filosofia il cui ultimo frutto è fatto di sole
parole.
Incombe a coloro che detengono il potere di usare moderazione
in ogni cosa. Chiunque oltrepassi i limiti della moderazione
cessa d'esercitare una benefica influenza. Riflettete,
per esempio, su valori come la libertà, la civiltà e simili.
Per quanto buoni possano essere considerati da molte
persone intelligenti, pure, se spinti all'eccesso, possono esercitare
sugli uomini un'influenza deleteria.
Se dovessimo sviscerare questo tema, occorrerebbe una
minuziosa spiegazione che, dubitiamo, potrebbe risultare tediosa.
E’ ardente speranza di quest'umile creatura che Dio -
sia esaltata la Sua gloria - conceda a tutti ciò che è bene :
infatti chi ne è dotato, possiede ogni cosa. Il Grande Essere
dice: La Lingua della Saggezza proclama: colui che non ha
Me è privo di tutto. Discostatevi da tutto ciò che è sulla terra
e non cercate altro che Me. Io sono il Sole della Saggezza e
l'Oceano del Sapere. Do coraggio ai pavidi e vita ai morti:
sono il Faro che rischiara il cammino, il Falcone reale sul
braccio dell'Onnipossente; dispiego le ali abbassate di ogni
uccello ferito sospingendolo a volare.
E ancora dice: Nel cielo della vera comprensione, fulgida
risplende la luce di due astri: tolleranza e giustizia.
O amico mio! Vasti oceani si trovano racchiusi entro
153
questo breve detto: beato chi ne comprende il valore, ne beve
a sazietà e ne afferra il significato e mal incolga agl'incuranti.
Quest'umile creatura supplica i popoli del mondo di
praticare l'equità, sì che il loro tenero, delicato e prezioso
udito che è stato creato per dare ascolto alle parole della
saggezza sia liberato da impedimenti e allusioni, da oziose
fantasie e vane immagini che « né ingrassano né spengono la
fame », così che il vero Consigliere Si degni di esporre ciò
che è fonte di benedizione per l'umanità e del sommo bene
per tutte le nazioni.
Attualmente in molti paesi la luce della riconciliazione è
affievolita e spenta la sua radiosità, mentre il fuoco della
lotta e del disordine è stato attizzato e divampa con furia.
Due grandi potenze che si considerano fondatrici e guide
della civiltà ed autrici delle costituzioni sono insorte contro i
seguaci di Colui Che conversò con Dio.
1 State accorti, operspicaci! Non si confà allo stadio dell'uomo commettere
soprusi, si conviene invece ch'egli osservi l'equità e indossi
la veste della giustizia in ogni circostanza. Implorate l'Unico
vero Dio che, mercé il potere della mano del tenero amore e
dell'educazione spirituale, forbisca e purifichi certe anime
dalla contaminazione di passioni inique e corrotti desideri, sì
che, col levarsi esse a sciogliere la lingua per amor di Dio, i
segni dell'ingiustizia siano soppressi e lo splendore della luce
della giustizia riversi su tutto il mondo il suo fulgore. La
gente vive nell'ignoranza e ha bisogno di chi le illustri la
verità.
Il Grande Essere dice: L'uomo munito di una vasta
erudizione e il saggio dotato di penetrante saggezza sono
come gli occhi per il corpo del genere umano; se Dio vorrà,
la terra non verrà mai privata di questi due sommi doni. Ciò
che è stato esposto e che sarà rivelato nel futuro non è che un
1
Mosè.154
pegno dell'ardente desiderio di questo Servo di dedicarSi al
servizio di tutte le tribù della terra.
O amico mio! In tutte le evenienze ci si deve attenere a
quei mezzi che promuovano la sicurezza e la tranquillità tra i
popoli del mondo. Il Grande Essere dice: In questo Giorno
glorioso tutto quello che vi purifica dalla corruzione e vi
conduce verso la pace e la quiete è in verità la Retta Via.
Voglia Dio che i popoli del mondo siano condotti a
riconoscere il loro vero tornaconto grazie ai degni sforzi
compiuti dai loro sovrani e da quelli, fra loro, che sono saggi
e dotti. Per quanto tempo ancora si ostinerà l'umanità nel suo
traviamento? Per quanto tempo ancora continuerà l'ingiustizia?
Per quanto tempo ancora il caos e la confusione regneranno
fra gli uomini? Per quanto tempo ancora la discordia
sconvolgerà il volto della società?
Quest'umile servo è attonito, perché tutti gli uomini sono
dotati della capacità di vedere e udire, ma li troviamo orbati
del privilegio di servirsene. Questo Servo è stato spinto a
vergare queste righe in virtù del tenero amore che nutre per
te. Da ogni parte soffiano i venti della disperazione e la lotta
che divide e affligge la razza umana aumenta quotidianamente.
Si possono già scorgere i segni di imminenti agitazioni
e caos, dato che la situazione generale appare lamentevolmente
difettosa. Imploro Dio, sia esaltata la Sua gloria,
che Si degni dì ridestare i popoli della terra, conceda che la
loro condotta divenga finalmente loro vantaggiosa e li aiuti a
compiere ciò che si addice al loro stadio.
L'uomo che comprendesse la grandezza del proprio stadio
e la sublimità del proprio destino non paleserebbe altro che
un buon carattere, azioni pure e una condotta decorosa e
lodevole. Se i dotti e i saggi di buona volontà guidassero le
genti, tutta la terra sarebbe considerata un unico paese. Per
certo questa è l'indiscussa verità. Questo servo si appella ad
ogni anima zelante e operosa a che faccia il massimo sforzo
155
e si levi per risollevare le sorti di tutti i paesi e per suscitare a
vita i morti con le vive acque della saggezza e della loquela,
in virtù dell'amore che nutre verso Dio, l'Unico,
l'Impareggiabile, l'Onnipotente, il Benefico.
Il saggio non può dimostrare il proprio sapere altrimenti
che attraverso le parole. Ecco il significato della Parola asserito
in tutte le Scritture, di epoche remote e più recenti: è
infatti mercé la sua potenza e il suo spirito animatore che i
popoli del mondo sono pervenuti a una così eminente posizione.
Parole e frasi devono, altresì, essere sia toccanti sia
penetranti. Ma queste due qualità non saranno infuse in
nessuna parola che non sia proferita unicamente per amor di
Dio e tenendo il dovuto conto di ciò che la situazione e le
persone domandano.
Il Grande Essere dice: L'umana favella è una realtà che
aspira a esercitare il proprio ascendente e richiede moderazione.
In quanto al suo ascendente, esso è condizionato dal
perfezionamento che a sua volta dipende dal distacco e dalla
purezza del cuore. In quanto alla sua moderazione, essa deve
esser congiunta a tatto e saggezza, conforme alle prescrizioni
delle Scritture e delle Tavole Sacre.
Ogni parola è dotata di spirito e perciò l'oratore o
l'espositore devono prudentemente parlare a tempo e luogo,
perché l'effetto che ciascuna parola produce è lampante e
manifesto. Il Grande Essere dice: Una parola può essere
paragonata al fuoco, un'altra alla luce e l'influenza che entrambe
esplicano è palese nel mondo. Perciò il saggio illuminato
deve usare innanzi tutto parole blande come il latte,
onde i figli degli uomini siano nutriti ed edificati e pervengano
all'ultima meta dell'esistenza umana che è lo stadio
della vera comprensione e nobiltà. E ancora dice: Una parola
è come la primavera che inverdisce e mette in fiore i teneri
virgulti del roseto del sapere, un'altra è come un veleno letale.
E’ necessario che il saggio accorto si esprima con massima
saggezza e tolleranza, così che la dolcezza delle sue
156
parole induca tutti a ottenere ciò che s'addice allo stadio
dell'uomo.
O amico mio! La Parola di Dio è regina delle parole:
immenso è il suo penetrante potere; essa ha sempre dominato
e continuerà a dominare il reame dell'esistenza. Il Grande
Essere dice: la Parola è la chiave maestra per il mondo
intero, poiché mediante la sua potenza si disserrano le porte
dei cuori umani, che in realtà sono le porte del cielo. Non
appena un barlume del suo sfolgorante splendore batté sullo
specchio dell'amore, in esso apparvero riflesse le benedette
parole « Io sono l'Amatissimo ». Essa è un oceano di
sconfinata ricchezza, che tutto racchiude. Ogni cosa
conoscibile non è altro che sua emanazione. Elevato,
infinitamente elevato è questo stadio, alla cui ombra s'aggira,
ammantata di lode e adorazione, l'essenza della grandezza.
Ahimè! pare che la febbre della negligenza e della follia
abbia gravemente indebolito l'umana capacità d'assaporare,
perché s'è trovato che le genti non hanno percepito la dolcezza
della Sua parola e ne sono prive. E’ deplorevole che
l'umanità si precluda i frutti dell'albero della saggezza, e
intanto i suoi giorni e le sue ore rapidi svaniscono. Voglia
Dio che la mano del potere divino protegga tutti gli uomini e
ne volga i passi verso l'orizzonte della vera comprensione.
align=left>In verità il nostro Misericordioso Signore è Colui Che
viene in soccorso il Sapiente, il Savio.
Vorrei aggiungere che è pervenuta la tua seconda lettera
spedita da Gerusalemme e che il suo contenuto è stato
attentamente letto alla Sua presenza. Egli mi ha invitato a
O Maqsúd ! Abbiamo udito la tua voce e sentito i sospiri
e i lamenti che la tua struggente brama ti ha strappato. Sia
lodato Iddio! In ogni tua parola si avvertivano i dolci aromi
dell'amore: voglia Dio che questa grazia duri eternamente. Il
Nostro Servitore Personale ha recitato i versi che hai composto;
il tuo nome è spesso menzionato alla presenza di que157
sto Vilipeso e a te sono volti gli sguardi del Nostro tenero
amore e della Nostra comprensione.
Grande è lo stadio dell'uomo e grandi devono essere i suoi
sforzi per la riabilitazione del mondo e il benessere delle
nazioni. Supplico l'Unico vero Dio che Si degni di
confermarti in ciò che s'addice allo stadio dell'uomo.
In ogni circostanza segui la guida della saggezza, giacché
certi individui che albergano malvage intenzioni sono stati e
sono ancora tutti intenti a trescare. Benevolo Iddio! A
quell'Essere infinitamente eccelso Che altro non cerca se non
di alimentare lo spirito d'amore e fratellanza fra gli uomini,
di ravvivare il mondo e di nobilitarne la vita, hanno imputato
accuse tali che la lingua e la penna si vergognano di
narrare.
Ti abbiamo ricordato e ora facciamo di te menzione: Lo
supplichiamo - esaltata è la Sua gloria - di proteggerti con la
mano della forza e della possanza e di darti agio di
align=left>riconoscere ciò che più ti varrà in questo mondo e nell'altro.
Egli è il Signore dell'Umanità, Possessore del Trono in Cielo
e del mondo quaggiù. Non v'è altro Dio che Lui, il Forte,
l'Onnipotente. Voglia Dio che questo Vilipeso sia fedele.
Non t'ha Egli dimenticato e mai ti dimenticherà.
Hai accennato che intendi rimanere a Damasco fino a
primavera, e poi recarti a Mosul, se ce ne saranno i mezzi.
Quest'umile servo supplica Dio - esaltata è la Sua gloria -
di fornire i mezzi opportuni e di aiutarti. Egli è Forte e
Potente.
Benché tutti gli abitanti di quella contrada siano stati
trattati con somma gentilezza, tuttavia in loro non si ravvisa
alcun segno di amicizia. Devi essere molto accorto e
saggio, perché essi sono sempre alla ricerca di cavilli per
negar la Causa. Possa l'Unico vero Dio conceder loro
l'equità.
Riguardo ai tuoi affari, se ti accontenterai di qualsiasi
cosa venga, farai cosa lodevole. Dedicarsi a una professione
158
è cosa meritevole di encomio, giacché chi è occupato nel
lavoro è molto meno incline a soffermarsi sulle amarezze
della vita. Dio voglia che tu senta gioia e radiosità, allegria
ed esultanza in qualunque città o terra ti capiti di soggiornare.
Quest'umile servo non ti dimenticherà mai, illustre e
gentile amico: Egli ti ha ricordato e continuerà a ricordarti. Il
decreto è in Dio, Signore di tutti i mondi. Spero che Egli
conceda l'assistenza divina ed elargisca la confermazione in
ciò che Gli è gradito e ben accetto.
Ogni parola della tua poesia è come uno specchio in cui si
riflettono i segni della devozione e dell'amore che nutri verso
Dio e i Suoi eletti. Fortunato te che hai libato il prezioso vino
della parola e ti sei abbeverato al rivo dolcemente scorrente
del vero sapere. Felice chi se n'è dissetato ed è pervenuto a
Lui e mal incolga agli incuranti. E’ stata una lettura invero
align=left>molto commovente, perché ne trasparivano la luce della
riunione e il fuoco della separazione.
Lungi da noi dubitare mai degli immensi favori di Dio,
perché se volesse, Egli potrebbe trasformare un mero atomo
in un sole e una goccia in un oceano. Egli schiude migliaia di
porte mentre l'uomo non può concepirne neppur una.
Così malaccorto è questo servo che con simili parole
cerca di comprovare la suprema forza di Dio - sia esaltata la
Sua gloria. Supplico Dio, il Sommo, di perdonarlo per queste
asserzioni e affermo che egli riconosce sempre le proprie
gravi colpe e manchevolezze, chiede all'oceano della
clemenza del suo Signore, l'Eccelso, che i suoi peccati siano
rimessi e invoca ciò che lo renda completamente dedito a
Dio e gli dia agio di innalzare la Sua lode, di rivolgersi verso
di Lui e di riporre in Lui tutta la sua fiducia. In verità Egli è
il Potente, il Perdonatore, il Misericordioso. Lode a Dio,
l'Onnipotente, l'Onnisciente.
Quest'umile essere ha letto il dialogo col viandante che
hai trascritto nella tua lettera al mio Signore, possa la mia
vita essere sacrificata per Lui. Quelle spiegazioni risvegliano
159
la gente dal torpore dell'incuria. In verità sono le azioni dell'uomo
che creano una profusione di forze sataniche, perché,
se gli uomini si attenessero e ottemperassero agli insegnamenti
divini, ogni traccia di male sarebbe bandita dalla
faccia della terra. Ma i principali fattori che evocano
align=left>l'apparizione dello spirito satanico sono le differenze
esistenti dappertutto tra gli uomini e il vasto diffondersi della
sedizione, della contesa, del conflitto e simili. Eppure lo
Spirito Santo ha sempre schivato queste cose. E’ inevitabile
che un mondo in cui si vedono soltanto lotte, litigi e
corruzione divenga trono, anzi metropoli, di Satana.
Quanti amati ed eletti di Dio hanno pianto e sospirato
notte e dì a che per avventura dalla corte del Suo compiacimento
spirasse una brezza soave e profumata
scacciando dal mondo i disgustosi e fetidi odori. Ma questo
scopo ultimo non poté esser conseguito e gli uomini ne
furono orbati a cagione delle loro male azioni, che attirarono
su loro la retribuzione di Dio, secondo i principi basilari del
Suo divino governo. In queste circostanze è Nostro dovere
pazientare finché non ci verrà soccorso da Dio, il Munifico
Perdonatore.
Magnificato sia il Tuo Nome, o Signore di tutti gli esseri
e Desio di tutte le creature! T'imploro, per la Parola che ha
fatto levar la voce al Roveto Ardente e gridare la Roccia, per
cui i favoriti si sono affrettati a raggiungere la corte della
Tua presenza, e i puri di cuore l'alba della luce del Tuo
sembiante e per il sospirar che elevano i veri amanti nella
loro separazione dai Tuoi eletti, e per i lamenti di coloro che
anelano a contemplare il Tuo volto avanti l'albeggiante
splendore della luce della Tua Rivelazione, di concedere
benignamente ai Tuoi servi facoltà di riconoscere ciò che hai
disposto per loro mediante il Tuo favore e la Tua grazia.
Prescrivi per loro dunque, con la Tua Gloriosa Penna, ciò
che volgerà i loro passi verso l'oceano della Tua generosità e
li condurrà presso le acque vive della Tua celeste riunione.
160
O Signore! Non guardare alle cose che hanno fatto, ma
guarda alla sublimità del Tuo celeste favore che ha preceduto
tutte le cose create, visibili e invisibili. O Signore! Rischiara
i loro cuori con il fulgido chiarore del Tuo sapere e illumina i
loro occhi con i rilucenti splendori dell'astro dei Tuoi doni.
Ti supplico, o Signore dei Nomi e Creatore dei cieli, per il
sangue sparso sul Tuo Sentiero, e per le teste infilzate sulle
lance per amor Tuo, e per le anime che si sono consunte
nella separazione dai Tuoi amati, e per i cuori infranti
nell'esaltar la Tua Parola, di concedere che gli abitatori del
Tuo reame siano uniti nell'omaggio alla Tua incomparabile
Parola così da riconoscer tutti la Tua unità e unicità. Non v'è
altro Dio che Te, l'Onnipotente, l'Eccelso, il Sapiente, il
Savio.
Oso sperare che Colui Che è il Provvido, l'Inaccessibile,
ascolti le suppliche di questo umile servo, abbigli i popoli
del mondo con la veste delle buone azioni e li purifichi da
insane inclinazioni. Egli è il Forte, il Potente, l'Onnisciente,
Colui Che di tutto è Accorto. Egli ascolta e vede: Egli è Colui
che tutto ascolta e vede.
161
12
SÚRIY-I -VAFÁ
(Tavola a Vafá)
11
Muhammad-Husayn, uno dei primi credenti di Shíráz, che ebbe daBahá’u’lláh il soprannome di Vafá ( Fedeltà ).
162
163
Egli è l'Onnisciente
O Vafá ! Rendi grazie al tuo Signore per averti aiutato
ad abbracciare la Sua Causa, dato agio di
riconoscere la Manifestazione del Suo Essere e
innalzato a magnificare Colui Che è la Somma
Rimembranza in questo glorioso Annunzio.
Te benedetto, o Vafá, ché sei stato fedele al Patto di Dio e
al Suo Testamento, quando tutti l'hanno violato ripudiando
Colui nel Quale avevano creduto, nonostante che Egli sia
apparso col suffragio di tutte le testimonianze e sia albeggiato
all'orizzonte della Rivelazione nel manto di una
sovranità indiscussa.
T'incombe, però, di fare il massimo sforzo per giungere
all'essenza della fedeltà. Ciò comporta avere assoluta certezza
nel cuore e attestare con la lingua quello che Dio ha
attestato del Suo eccelso Essere, proclamando: « In verità,
bastevole a Me Stesso son Io nel Reame della Gloria ». Colui
al quale è dato, in questi giorni, di affermare solennemente
questa verità è pervenuto a ogni bene e su di lui discenderà,
di giorno e nottetempo, lo Spirito celeste, e lo aiuterà
benignamente a glorificare il Nome del suo Signore, e gli
concederà di sciogliere la lingua e difendere con il suo dire
la Causa del suo Signore, il Misericordioso, il Compassionevole.
E nessuno avrà questo potere eccetto colui che si
è forbito il cuore da tutto ciò che è creato fra cielo e terra e
s’è completamente distaccato da ogni cosa fuorché da Dio, il
Signore sovrano, il Benevolo, l'Onnipotente.
164
Levati a servire la Causa e dì: Giuro sulla giustizia di Dio!
In verità questo è il Punto Primo, ammantato nella Sua
nuova veste e manifestato nel Suo glorioso Nome. Tutto Egli
ora vede da questo Orizzonte: in verità è supremo sovra tutte
align=left>le cose. Tra le Angeliche Schiere è noto come Sommo Annunzio,
e nei Reami dell'Eternità quale Antica Bellezza, e
innanzi al Trono con questo Nome
1 che ha fatto mancare ilpiede a coloro cui è dato di comprendere.
Dì: giuro su Dio! In questa Rivelazione, prima ancora che
dal Reame della santità e della sublimità un solo versetto
fosse inviato, la suprema testimonianza di Dio s'era adempiuta
per tutti gli abitatori del cielo e della terra; abbiamo
inoltre rivelato l'equivalente di tutto quello che è stato inviato
align=left>nella Dispensazione del Bayán. Temete Dio e non permettete
che siano vanificate le vostre opere e non siate tra
coloro che sono immersi nel sopore. Aprite gli occhi onde
possiate vedere la Vetusta Beltà da questo fulgente e luminoso
stadio.
Dì, Dio mi è testimone! Assiso sulla nuvola cremisi con
gli eserciti della rivelazione alla Sua destra e gli angeli dell'ispirazione
alla sinistra il Promesso è disceso dal cielo, e
per ordine di Dio, l'Onnipotente, l'Onnipossente, il Decreto
s’è compiuto. Perciò a tutti è mancato il piede, tranne a coloro
che Dio ha protetto con la Sua tenera misericordia, coloro
che L'hanno riconosciuto nel Suo Essere e si sono
distaccati da tutto ciò che appartiene al mondo.
Ascolta le Parole del tuo Signore e forbisci il cuore da
ogni illusione, così che la fulgida luce del ricordo del tuo
Signore vi effonda il suo splendore e tal cuore giunga allo
stadio della certezza.
Sappi inoltre che la tua missiva pervenne al Nostro cospetto
e che ne comprendemmo e leggemmo il contenuto.
Prendemmo nota della tua domanda e ti risponderemo tosto.
1
Il Più Grande Nome.165
Fa d'uopo in questo Giorno che ciascuno chieda a Dio ciò
che desidera e il tuo Signore risponderà alla sua petizione
con meravigliosi, incontestabili versetti.
Hai chiesto sull'argomento del ritorno. Sappi che la fine è
come il principio. Come consideri il principio, così devi considerare
la fine ed essere fra coloro che comprendono davvero.
Anzi considera il principio come la fine e viceversa, sì
che tu possa acquisire percezione chiara. Sappi inoltre che
ogni cosa creata è continuamente generata e ricondotta per
decreto del tuo Signore, il forte e possente Iddio.
In quanto al Ritorno, come Dio l'ha inteso nelle Sue sacre
ed eccelse Tavole in cui ha partecipato ai Suoi servi questo
tema, con ciò si indica il ritorno di tutte le cose create il Dì
della Resurrezione e in verità questa è l'essenza del Ritorno
che hai veduto nei giorni di Dio e tu sei tra coloro che
rendono testimonianza di questa verità.
Iddio è per certo capace di far apparire tutti i nomi in un
solo nome e tutte le anime in un'unica anima. Sicuramente
forte e possente Egli è. E questo Ritorno si compie per Suo
decreto nella forma che Egli vuole. In verità Egli è Colui
Che tutto fa e dispone. Inoltre devi comprendere
l'adempimento del Ritorno e della Resurrezione
esclusivamente secondo la Parola del Tuo Signore,
l'Onnipotente, l'Onnisciente. Per esempio, s'Egli prendesse
una manciata di terra e dichiarasse che essa è Colui Che
avete seguito nel passato, ciò sarebbe indubbiamente giusto e
vero, come se fosse la Sua Persona reale, e a nessuno è dato
il diritto di contestare la Sua autorità. Egli fa ciò che vuole e
dispone tutto quello che Gli aggrada. In questo stadio bada
altresì a non volgere lo sguardo a limitazioni e allusioni, ma
piuttosto a ciò per cui la Rivelazione è stata adempiuta e sii
tra coloro che comprendono. Così ti spieghiamo in chiaro ed
esplicito linguaggio, onde tu comprenda ciò che chiedesti al
tuo vetusto Signore.
Considera il Dì della Resurrezione. Se Dio sentenziasse
166
che l'infima creatura tra i fedeli sia il Primo che credette nel
Bayán, di ciò non dovresti minimamente diffidare e devi essere
tra coloro che sinceramente credono. In questo stadio,
non guardare a limitazioni e nomi umani, sibbene a ciò che
giustifica il rango del Primo che credette, cioè fede in Dio, e
riconoscimento del Suo Essere, e certezza dell'adempimento
del Suo comando perentorio e ineluttabile.
Considera la Rivelazione del Punto del Bayán - sia
esaltata la Sua gloria. Egli sentenziò che il Primo a credere in
Lui
1 era Muhammad, Messaggero di Dio. E’ lecitodisputare con Lui, dicendo che quest'uomo proveniva dalla
Persia, l'Altro dall'Arabia, o che questo si chiamava Husayn,
mentre l'Altro portava il nome di Muhammad ? No, giuro sul
santo Essere di Dio, l'Eccelso, il Sommo. Sicuramente
nessun uomo intelligente e illuminato si curerebbe mai di
limiti o di nomi, ma baderebbe piuttosto a quello che fu
conferito a Muhammad e cioè la Causa dì Dio. Quest'uomo
illuminato considererebbe anche Husayn e la posizione
ch'egli deteneva nella Causa di Dio, l'Onnipotente, l'Eccelso,
il Sapiente, il Saggio. E poiché il Primo che credette in Dio
nella Dispensazione del Bayán era investito di un'autorità
simile a quella di cui fu investito Muhammad, Messaggero di
Dio, perciò il Báb sentenziò che egli era quest'ultimo, cioè il
Suo ritorno e la Sua resurrezione. Questo stadio è santificato
da ogni limite o nome e nulla può in esso scorgersi se non
align=left>Dio, l'Uno, l'Impareggiabile, l'Onnisciente.
Sappi inoltre che il Dì della Resurrezione, s'Egli sentenzierà
che una delle foglie è la manifestazione di tutti i Suoi
eccellenti titoli, a nessuno sarà dato il diritto di chiedere perché
o percome, e chi lo facesse sarebbe considerato miscredente
in Dio e annoverato tra coloro che hanno rigettato la
Sua Verità.
Attenti attenti a non comportarvi come le genti del Bayán,
1
Mullá Husayn.167
che errarono gravemente, traviarono la gente, ignorarono il
Patto e il Testamento di Dio e dettero compagni a Lui, l'Uno,
l'Incomparabile, l'Onnisciente. In verità non riconobbero il
Punto del Bayán, perché se l'avessero riconosciuto non
avrebbero respinto la Sua manifestazione in questo Essere
luminoso e risplendente. E avendo fissato lo sguardo sui
nomi, allorché Egli al Suo Nome « il Più Eccelso » sostituì il
Suo Nome « il Più Glorioso » i loro occhi rimasero
abbagliati. Non Lo riconobbero in questi giorni e son annoverati
tra coloro che periscono. In verità, se Lo avessero
conosciuto mediante il Suo Essere o in virtù di ciò che ha
rivelato non L'avrebbero ripudiato, allorché apparve in questo
glorioso e incomparabile Nome, che Dio ha disposto
essere Spada della Sua Rivelazione fra terra e cielo, per il
quale la verità è separata dall'errore, da ora fino al Giorno in
cui l'umanità starà innanzi al Signore dei mondi.
Sappi inoltre che il Giorno della Sua Manifestazione,
fuorché Dio, tutte le cose create, alto o basso che sia il loro
rango, saranno tratte alla luce e poste sullo stesso piano. Il Dì
del Ritorno è imperscrutabile a tutti, fin dopo che la Rivelazione
divina si sarà adempiuta. In verità, Egli è Colui Che
dispone ciò che vuole. Quando la Parola di Dio è rivelata a
tutto il creato, chi dà ascolto all'Appello e ne fa conto è, in
verità, annoverato tra le anime più illustri, fosse pure un
portatore di ceneri. E chi se ne discosta è computato tra i più
meschini dei Suoi servi, ancorché potente fra gli uomini e
possessore di tutti i libri che sono nei cieli e sulla terra.
Devi guardare con visione divina alle cose che ti abbiamo
rivelato e inviato, e non alle genti e a ciò che è in uso fra
loro. In questo giorno esse sono come il cieco che, camminando
in pieno sole, chiede: Dov'è il sole? Risplende? Egli
negherebbe e smentirebbe la verità e non sarebbe tra coloro
che comprendono. Mai sarà capace di scorgere il sole o di
capire ciò che è sopraggiunto tra lui ed esso. Solleverebbe
obiezioni entro se stesso, leverebbe proteste e sarebbe tra i
168
ribelli. Tali sono queste genti. Abbandonale a se stesse, dicendo:
A voi ciò che voi desiderate e a noi quel che noi
desideriamo. Meschina è la sorte degli empi.
Sappi inoltre che la precedente Manifestazione affermò
che il ritorno e la resurrezione degli spiriti si sarebbero compiuti
il Dì della Resurrezione, mentre in realtà ci sono un
ritorno e una resurrezione per ciascuna creatura. Ma non desideriamo
menzionare cosa che non sia espressa nel Bayán, a
che i malevoli non abbiano a levare grande strepito. Oh! Potesse
disperdersi ciò che è sopravvenuto fra i figli degli
uomini e il loro Creatore, sì che essi potessero contemplare
l'invincibile sovranità e dominio di Dio, bere dalla Sorgente
dei Suoi rivi celestiali, essere aspersi dai flutti dell'oceano
della vera comprensione e purificati dal contagio degli empi
e dei sospettosi!
Riguardo alla tua domanda a proposito dei mondi di Dio.
Sappi, invero, che i mondi di Dio sono innumerevoli e infiniti
nella loro estensione. Nessuno può contarli o comprenderli
all'infuori di Dio, l'Onnisciente, il Più Saggio.
Considera il tuo stato quando dormi. In verità, Io dico che
questo fenomeno è il più misterioso dei segni di Dio fra gli
uomini, se lo meditassero in cuor loro. Osserva come ciò che
hai visto in sogno si realizzi in pieno dopo un considerevole
lasso di tempo. Se il mondo in cui ti sei trovato durante il
sogno coincidesse con quello in cui vivi, l'avvenimento
occorsoti in sogno dovrebbe necessariamente apparire in
questo mondo nello stesso istante in cui il sogno ha luogo. Se
così fosse, ne saresti stato tu stesso testimone. Ma non
essendo così, ne consegue che il mondo in cui vivi è
differente e separato da quello che hai sperimentato nel
sogno. Quest'ultimo non ha né principio né fine. Se tu
sostenessi che, per decreto del Gloriosissimo e Onnipotente
Dio, questo mondo è dentro te stesso e in te racchiuso,
sarebbe vero. Sarebbe ugualmente vero il sostenere che il tuo
spirito, trascese le limitazioni del sonno e liberato da ogni
169
vincolo terreno, per volere di Dio, è stato trasportato in un
regno che giace celato nella realtà più recondita di questo
mondo. In verità Io dico che la creazione di Dio abbraccia
altri mondi oltre questo mondo e altre creature oltre queste.
In ciascuno di questi mondi Egli ha creato cose che nessuno
può indagare all'infuori di Lui, l'Indagatore di Tutto, il Più
Saggio. Medita su ciò che ti abbiamo rivelato affinché tu
possa scoprire il disegno di Dio, il tuo Signore e Signore di
tutti i mondi. In queste parole sono racchiusi i misteri della
Divina Saggezza. Ci siamo astenuti dal soffermarCi su
questo tema a causa del dolore che Ci ha colpito per opera
delle azioni di coloro che le Nostre parole hanno creato, se
siete di quelli che porgono orecchio alla Nostra Voce.
Dov'è colui che può aiutarMi ed esserMi scudo davanti
alle spade di queste anime infedeli? Dov'è l'uomo illuminato
che guarderà alle Parole di Dio coi propri occhi e si
sbarazzerà delle opinioni e delle nozioni dei popoli del
mondo?
O servo! Esorta i servi di Dio a non respingere ciò che
non comprendono. Dì, implorate Iddio di aprire ai vostri
cuori i portali della vera comprensione, sì che possiate apprendere
ciò di cui nessuno ha notizia. In verità, Egli è il
Donatore, l'Indulgente, il Compassionevole.
Mi hai chiesto inoltre sulle ordinanze di Dio. Sappi per
certo che ogni cosa prescritta nel Libro è la verità, non v’è
alcun dubbio, e a tutti incombe di osservare ciò che è stato
inviato da Colui Che è il Rivelatore, l'Onnisciente. Se un
uomo le accantonasse pur essendone consapevole, in verità
Iddio Si allontanerebbe da lui e anche Noi Ce ne allontaneremmo,
poiché le Sue ordinanze costituiscono i frutti dell'Albero
divino e solo gl'incuranti e i ribelli se ne discosteranno.
In quanto al Paradiso: E una realtà e non ve ne può essere
alcun dubbio e ora in questo mondo esso si raggiunge
attraverso il Mio amore e il Mio compiacimento: chi lo ot170
tiene, Iddio lo aiuterà in questo basso mondo e, dopo la
morte, gli darà facoltà di accedere al Paradiso la cui vastità è
la vastità del cielo e della terra. Ivi le Damigelle della gloria
e della santità lo serviranno di giorno e nottetempo, mentre
l'astro dell'imperitura beltà del suo Signore effonderà sempre
align=left>su lui il suo fulgore ed egli risplenderà così radioso che
nessuno potrà sopportare di guardarlo. Questa è la dispensazione
della Provvidenza, ma la gente è separata da un
pesante velo. Comprendi similmente la natura del fuoco
infernale e sii tra coloro che sinceramente credono. Per ogni
atto compiuto vi sarà una ricompensa secondo il giudizio di
Dio: ne fanno fede le ordinanze e le proibizioni prescritte
dall'Onnipotente. Infatti se le opere non fossero retribuite e
non producessero alcun frutto, certamente vana sarebbe la
Causa di Dio - esaltato Egli è: Infinitamente sublime Egli è,
esaltato al di sopra di tali bestemmie! Ma per coloro che
sono liberi da ogni attaccamento l'azione è, in verità, la propria
ricompensa. Per ampliare questo tema dovremmo scrivere
numerose Tavole.
Giuro sulla giustizia dell'Unico vero Dio! La Penna non
può muoversi a cagione di ciò che è accaduto al suo Signore
e piange amaramente e piango anch'Io e dietro il Tabernacolo
dei Nomi, assiso sul Trono del Suo glorioso Nome,
piange anche l'occhio di Colui Che è l'Essenza della
Magnificenza.
Forbisciti il cuore, sì che ne possiamo far zampillare polle
align=left>sorgive di saggezza e di loquela, dandoti così facoltà di
levare la voce fra tutti gli uomini. Sciogli la lingua e
proclama la verità per amore del ricordo del tuo
compassionevole Signore. Nessuno paventa, riponi tutta la
tua fiducia in Dio, l'Onnipotente, l'Onnisciente. Dì, o genti,
align=left>ottemperate a tutto ciò che comprendete del Bayán Persiano
e ciò che non comprendete chiedete a questo infallibile
Ricordo, che vi possa spiegare chiaramente ciò che Iddio ha
inteso nel Suo Libro, perché in verità, per volere di Colui
171
Che è l'Onnipotente, il Forte, Egli conosce ciò che è
racchiuso nel Bayán.
Mi hai chiesto del monito che rivolgemmo alla gente,
allorché partimmo dall’Iraq, dicendo che quando scomparirà
il Sole, si metteranno in moto gli uccelli delle tenebre e sarà
issato lo stendardo di Sámirí.
1 Giuro su Dio! Quegli uccellisi sono mossi in questi giorni e Sámirí ha sollevato il suo
clamore. Fortunato chi comprende ed è annoverato tra gli
uomini sagaci: Li abbiamo anche avvertiti dell'apparizione
del vitello. Dio Mi è testimone! Tutti i Miei moniti si sono
adempiuti, come dovevano, essendo scaturiti dalle dita della
possanza e della gloria. Implora Dio di proteggerti dalla
malizia di costoro e di purificarti dalle insinuazioni dei
ribelli. Cingiti i fianchi, dunque, per la promozione della
Causa e non curarti delle parole proferite dalle genti del
Bayán, perché esse sono veramente incapaci di capire e non
hanno compreso l'essenza della Causa rivelata in questo
augusto, Sommo Annunzio. Così ti abbiamo ispirato e
abbiamo infuso nel tuo cuore ciò che ti affrancherà dalle
allusioni degli uomini.
La gloria di Dio sia su te e su coloro che danno ascolto
alle parole che tu dici per amor di Dio, tuo Signore, e rimani
incrollabile nella Sua Causa. Ogni lode a Dio, Signore dei
mondi.
1
L’artefice del Vitello d’Oro. Vedi Corano, 20:87-98.172
173
13
LAWH-I-SIYYID-I-MIHDÍY-I-DAHAJÍ
align=left>(Tavola a Siyyid Mihdíy-i-Dahají)
174
175
Egli è il Più Santo, il Più Grande, Il Più Eccelso, il
Sommo
O nome Mio !
1 Rendi grazie a Dio per esserSi degnatodi sceglierti quale pioggia di munificenza su ciò
che abbiamo seminato in terreno puro e benedetto
e averti dato facoltà di servire quale primavera
di tenera misericordia per i meravigliosi e sublimi
alberi che abbiamo piantato. Tanto grande è questo favore
che, fra tutte le cose create nel mondo dell'esistenza, nessuna
potrà mai sperare di competere con esso. T'abbiamo inoltre
profferto da bere il vino prelibato della parola dal calice delle
celesti elargizioni del tuo misericordioso Signore, che non è
altri che questa santa Lingua - la Quale, non appena si
sciolse, ravvivò l'intera creazione, creò il moto di tutti gli
esseri e fece sì che l'Usignolo intonasse le sue melodie. Questa
è la Fonte d'acqua viva per tutto ciò che dimora nel reame
dell'essere.
Molte volte, da questo Ramo che si muove sulla Tavola
del tuo Signore, il Possente, l'Illimitato, abbiamo alitato su te
i dolci aromi del Misericorde. Per la giustizia dell'Unico vero
Dio! Se tutte le cose create, visibili e invisibili, a Lui si
rivolgessero, le vedresti spiccare il volo verso la Mèta
Suprema, il Sito in cui il divino Albero di Loto esclama: In
1
Siyyid Mihdíy-i-Dahají, a cui questa Tavola fu indirizzata, ricevette daBahá’u’lláh il titolo di Ismu’lláhi’l-Mihdí, ( il nome di Dio, Mihdí ). In
seguito egli violò il Patto. ( Vedi Dio passa nel mondo, p. 329 ).
176
verità, non v'è altro Dio che Me, l'Onnipotente, il Munificentissimo.
Grande è la tua benedizione, perché stai viaggiando attraverso
le terre di Dio e sei stato personificazione di gioia e
di certezza per le genti di Bahá che a tutto hanno rinunziato
fuorché a Lui e hanno volto il cuore verso questa Corte,
che ha effuso il suo fulgore su tutti i reami, irrorandoli con
le acque spumeggianti di questo Oceano delle quali anche
tu sei stato asperso Oceano che ha pervaso tutte le cose
create.
Hai invero compreso cosa significa porgere aiuto a Dio e
ti sei levato a farlo mediante la forza della saggezza e della
parola. Dì: AssisterMi significa insegnare la Mia Causa. Di
tale tema traboccano intere Tavole. E’ questo l'immutabile
comandamento di Dio, eterno nel passato, eterno nel futuro.
Capitelo, o uomini illuminati. Coloro che hanno travalicato i
limiti della saggezza non comprendono il significato di assistere
Dio che il Libro spiega. Dì: Temete Dio e non spargete
semi di dissidio fra gli uomini. Osservate ciò che vi ha
ingiunto il vostro Signore, l'Onnipotente, l'Onnisciente. Egli
conosce la realtà della vittoria e ve l'ha insegnata con una
parola che le vane immagini di coloro che vagolano inquieti
nelle lande desolate del dubbio non potranno mai alterare.
O Nome Mio! Abbevera ancora una volta tutte le cose
create a questo calice che ha fatto rigonfiare i mari. Attizza
poi nei cuori l'ignea vampa che quest'Albero cremisi ha acceso,
sì che essi si levino a esaltare e magnificare il Suo
Nome fra i seguaci di tutte le Fedi.
Numerose tue missive sono state presentate innanzi al
Nostro Trono. Le abbiamo lette in pegno di grazia da parte
Nostra e per ciascun nome che tu in esse menzionasti abbiamo
rivelato ciò che scuoterà le menti e farà spiccare il volo
agli spiriti. Ti abbiamo inoltre ripetutamente dato agio di
ascoltare i canti degli uccelli del cielo e di tendere l'orecchio
ai trilli degli usignoli che gorgheggiano le loro melodie sui
177
rami. Così il Calamo di Dio s'è mosso in tuo ricordo,
affinché tu ammonisca gli uomini mediante il potere di
questa parola che Dio ha disposto essere rivelatrice dei segni
della Sua gloria.
Benedetto il sito ove s'innalza l'inno della Sua lode e
benedetto l'orecchio che ascolta ciò che è stato inviato dal
cielo del tenero amore del tuo Signore, il Misericordiosissimo.
Consiglia ai servi di Dio quello che abbiamo consigliato
a Te, sì che essi si astengano da tutto ciò che è loro proibito
nel Libro Primigenio. Chi commette atti che possano creare
disordine tra i popoli si è invero molto allontanato dall'aiutare
Iddio e la Sua Causa e nella Tavola che Dio ha designato
essere l'alba di tutte le Tavole è annoverato tra i sobillatori.
Dì: Se Ci piacesse, renderemmo vittoriosa la Causa mediante
il potere di una sola parola dalla Nostra presenza. In
verità, Egli è l'Onnipotente, l'Irresistibile. Se Dio avesse
questo intendimento, dalle foreste della possanza
apparirebbe il leone dell'invincibile forza il cui ruggito si
somiglia al rombo del tuono che rintrona di fra i monti. Ma,
poiché la Nostra amorevole provvidenza ogni cosa
sopravanza, abbiamo disposto che la vittoria totale debba
esser conseguita per mezzo di discorsi e di parole, sì che in
tutta la terra i Nostri servi possano godere dei beni divini. E
questo non è altro che un pegno della grazia che Dio ha loro
concesso. In verità il tuo Signore è Colui Che a tutto
provvede, il Più Eccelso.
Dì: Temete Dio e non commettete azioni che farebbero
gemere i Miei amati sulla terra. Così vi comanda questa Penna
che ha messo in moto la Penna della Gloria nell'arena
della saggezza e della vera comprensione.
Porgi i Miei saluti a coloro i cui volti rispecchiano il fulgore
di Bahá, indi menziona loro questa parola che consola
gli occhi dei giusti La gloria di Dio si posi su te e su coloro
178
che si sono tenacemente avvinti alla Corda di Dio, Rivelatore
dei versetti...
Frena gli abitanti di quella terra da atti di provocazione,
lotte, dissensi e da ogni altra cosa che crei disordini. Quel
che oggi è lodevole è la promozione della Causa. Se, per
esempio, chi insegue certe mire si dedicasse all'insegnamento
della Causa, in breve tutti coloro che dimorano in
quelle contrade sarebbero rivestiti del manto della fede.
Chi gustasse la dolcezza del seguente passo della Tavola
rivelata in onore di Nabíl di Qá’in,
1 comprenderebbe subitoil significato di aiuto: L'umana favella è una realtà che aspira
a esercitare il proprio ascendente e che ha bisogno di moderazione.
In quanto al suo ascendente, esso è condizionato dal
perfezionamento che a sua volta dipende dal distacco e dalla
purezza del cuore. In quanto alla sua moderazione, essa deve
esser congiunta a tatto e saggezza, conforme alle prescrizioni
delle Scritture e delle Tavole Sacre.
O Mio Nome! La parola deve necessariamente possedere
una forza penetrante. Se è priva di questa qualità non riuscirà
a esercitare il proprio ascendente. E questo ascendente penetrante
dipende dalla purezza dello spirito e da un cuore immacolato
e richiede anche moderazione, senza la quale
l'ascoltatore non potrebbe sopportarla, ma sin dal principio
mostrerebbe opposizione. E si otterrà moderazione
mescolando la parola ai pegni della saggezza divina, vergati
nei Santi Libri e nelle Tavole Sacre. Così quando la sua
essenza sarà adorna di questi due requisiti, la parola si
dimostrerà potentemente efficace e sarà il principale fattore
per la trasformazione delle anime degli uomini. Questo è lo
stadio della vittoria suprema e del dominio celestiale. A colui
che vi perviene è conferito il potere di insegnare la Causa di
Dio e di prevalere sui cuori e sulle menti degli uomini.
O Mio Nome! L'Astro della parola, risplendendo
1
Nabíl-i-Akbar, Vedi p. 123.179
luminoso dall'aurora della Rivelazione divina, ha così
rischiarato le Pergamene e le Tavole che il regno della parola
e l'eccelso dominio della comprensione fremono di gioia e
d'estasi e irradiano lo splendore della Sua luce, ma i più non
lo comprendono.
La ragione per cui il tema dell'aiuto e dell'assistenza è più
volte fluito e continuerà ancora a fluire dalla Penna della
Provvidenza è quella di ammonire gli amici di Dio a non
dedicarsi ad attività che ingenerino lotte e tumulti. Incombe a
tutti loro di cercare diligentemente i modi per aiutare la
Causa di Dio nella maniera che abbiamo spiegato. Questo
non è che un pegno della Sua grazia speciale conferita ai
Suoi amati si che ciascuno di loro possa pervenire allo stadio
descritto dalle parole: « Chi ha risvegliato un'anima ha in verità
risvegliato l'intera umanità ».
Il predominio terreno è stato e continuerà ad essere all'ombra
di questo stadio. L'ora per esso stabilita è preordinata
nel Libro di Dio. In verità Egli ne ha contezza; essa apparirà
mediante il potere della Sua Possanza. In verità Egli è il
Forte, Colui Che tutto soggioga, l'Onnipotente, l'Onnisciente,
il Sapientissimo.
Le anime santificate devono ponderare e meditare in cuor
loro sui metodi d'insegnamento. Dai testi delle meravigliose,
sacre Scritture devono imparare a memoria frasi e brani riguardanti
vari argomenti, così che nel corso dei loro
colloqui, ogni qual volta le circostanze lo richiedano, essi
possano recitare i versetti divini, poiché questi santi versetti
sono il più potente elisir, il sommo e più efficace talismano.
Così possente è la loro influenza che l'ascoltatore non avrà
motivo di esitare. Giuro sulla Mia vita! Questa Rivelazione è
dotata di tale forza, che sarà come un magnete per tutte le
nazioni e le tribù della terra. Chi si soffermi a meditare
attentamente scoprirà che non c’è ne vi può essere luogo per
nessuno ove fuggire.
Il Kitáb-i-Aqdas è stato rivelato in tal guisa che attrae e
180
comprende tutte le divine Dispensazioni. Benedetto chi lo
legge, benedetto chi lo intende, benedetto chi medita su di
esso, benedetto chi riflette sul suo significato. Così vasta è la
sua portata, che ha incluso tutti gli uomini prima ch'essi lo
riconoscessero. Tra non molto il suo sovrano potere, la sua
penetrante influenza e la grandezza della sua possanza saranno
manifestati sulla terra. In verità, il tuo Signore è l'Onnisciente,
Colui Che di tutto ha contezza.
O Mio Nome! Ascolta la Mia Voce proveniente dal sito
del Mio Trono. Egli desidera far sempre menzione del tuo
nome, poiché ti sei mostrato incrollabile nell'esaltare le Sue
virtù fra gli uomini. Invero il tuo Signore ama la fedeltà che
si trova nel regno del creato e l'ha preferita a molte delle
lodevoli qualità. In verità, Egli è il Forte, il Potente.
Sappi inoltre che abbiamo udito la lode che hai innalzato
nella tua comunione con Dio, tuo Signore, l'Eccelso, il
Benevolo. Grande invero è la benedizione che t'aspetta, perché
hai trascurato i tuoi affari a favore di questa Causa inviolabile,
possente e illuminata. Supplichiamo Dio di fare del
tuo appello un magnete che attragga le personificazioni dei
nomi nel mondo dell'esistenza, sì che tutti gli esseri si affrettino
spontaneamente a darle ascolto. Non v'è altro Dio che
Lui, l'Eccelso, il Preminente, il Sempre Benedetto, il
Sublime, l'Augusto, il Gloriosissimo, il Più Munifico,
l'Onnisciente, Colui Che di tutto ha contezza.
181
14
LAWH-I-BURHÁN
(Tavola della Prova)
Questa Tavola, rivelata dopo il martirio del Re dei
Martiri e dell'Amato dei Martiri (vedi Dio passa nel mondo,
pp. 206-7), fu indirizzata a Shaykh Muhammad - Báqir, che
Bahá'u'lláh stigmatizzò con l'epiteto di « Lupo ».In questa
Tavola Bahá'u'lláh menziona
Mir Muhammad - Husayn, l'Imám Jum'ih di Isfáhán,
soprannominato « la Serpe », che fu complice di Shaykh
Muhammad - Báqir nel perseguitare i bahá’í (vedi Dio passa
nel mondo, pp. 204, 206-7, 226).L'Epistola al Figlio del
Lupo fu indirizzata a Shaykh Muhammad Taqíy-i-Najafí,
figlio di Shaykh Muhammad - Báqir.
182
183
Egli è l'Onnipotente, l'Onnisciente, il Saggio! A
cagione di quello che le mani degli oppressori
hanno perpetrato, i venti dell'odio hanno infuriato
tutt'attorno all'Arca di Bathá.
1 O Báqir!Hai condannato coloro per i quali i libri del mondo hanno
pianto, in favore dei quali le scritture di tutte le religioni
hanno deposto. Tu, che hai smarrito la via, sei davvero
avviluppato in uno spesso velo. In nome di Dio! Hai
pronunziato giudizio contro coloro pei quali l'orizzonte della
fede è stato rischiarato. Ne sono testimoni Coloro Che sono
gli Orienti della Rivelazione e le Manifestazioni della Causa
del tuo Signore, il Più Misericordioso, i Quali hanno
sacrificato la Loro anima e tutto ciò che possedevano sulla
Sua retta Via. A causa della tua tirannia dappertutto ha
sparso lacrime la Fede di Dio e tu ancora ti trastulli e sei tra
gli esultanti. Non v'è odio nel Mio cuore, né per te né per
alcuno. Ogni uomo di dottrina vede te e quelli come te
travolti in un abisso di tangibile follia. Se tu avessi compreso
quello che hai fatto, ti saresti gettato dentro il fuoco e avresti
abbandonato la tua casa, fuggendo su per le montagne, o
urlato finché non fossi ritornato nel luogo per te disposto da
Colui Che è il Signore della forza e del potere. O tu che sei
come un nulla! Strappa i veli delle oziose fantasie e vane
illusioni, sì che tu possa mirare l'Astro del sapere sfolgorante
su questo limpido Orizzonte. Hai sbranato un rampollo del
Profeta, illudendoti d'aver servito la Fede di Dio. Così ti ha
suggerito la tua anima e sei, in verità, fra i negligenti. I tuoi
1
La Mecca.184
atti hanno esacerbato i cuori delle Superne Schiere e di
coloro che hanno gravitato adoranti attorno alla Causa di
Dio, Signore dei mondi. A cagione della tua ferocia, l'anima
della Pura
1 fu turbata e gli abitatori del Paradiso pianseroamaramente in quel benedetto Sito.
Giudica equamente, ti scongiuro in nome di Dio. Quali
prove addussero i dottori ebrei per condannare Colui Che era
lo Spirito di Dio,
2 quand'Egli li sopravvenne con la verità?Quali prove allegarono i Farisei e i preti idolatri per
giustificare il loro diniego di Muhammad, l'Apostolo di Dio,
quand'Egli andò fra loro portando un Libro che giudicava fra
il vero e il falso con una giustizia che trasformò in luce le
tenebre del mondo e rapì in estasi il cuore di quanti L'avevan
conosciuto? In verità, tu hai citato oggi le stesse prove
prodotte dagli stolti teologi d'allora. Lo attesta Colui Che è il
Sovrano del reame della grazia in questa grande Prigione.
Hai, invero, percorso le loro vie, anzi li hai sopravanzati in
crudeltà e ti sei stimato paladino della Fede e difensore della
Legge di Dio, l'Onnisciente, il Saggio. Per Colui Che è la
Verità! La tua nequizia ha fatto gemere Gabriele e strappato
lacrime alla Legge di Dio, per la quale le brezze della giustizia
hanno alitato su tutto ciò che è in cielo e sulla terra. Ti sei
scioccamente illuso che il giudizio da te pronunziato t'abbia
recato giovamento? No, per Colui Che è il Re di tutti i
Nomi! Del tuo discapito fa testimonianza Colui presso il
align=left>Quale è il sapere d'ogni cosa, inciso nella Tavola preservata.
Quando redigesti la tua sentenza, ti accusò perfino la tua
penna. Ne fa fede, nel Suo stadio inaccessibile, il Calamo di
Dio, l'Eccelso.
O tu che hai tralignato! Non Mi hai mai visto, né ti sei
associato con Me, né sei stato Mio compagno, sia pure per
la frazione di un istante. Come hai potuto quindi ordinare
1
Fátimih, figlia di Muhammad.2
Gesù.185
agli uomini di maledirMi! Hai seguito in ciò gl'impulsi
delle tue brame o hai obbedito al tuo Signore? Mostra un
align=left>segno, se sei uomo veritiero! Attestiamo che ti sei gettato
alle spalle la legge di Dio abbandonandoti ai dettami delle
tue passioni. In verità nulla sfugge alla Sua scienza; in verità,
Egli è l'Incomparabile, Colui Che di tutto ha contezza. O
infingardo! Ascolta ciò che il Misericorde ha rivelato nel
Corano: « Non dite a chi vi porge il saluto di "Pace", "Tu
non sei credente" ».
1 Così ha decretato Colui nelle Cui manisono i regni della Rivelazione e del creato, se sei tra coloro
che danno ascolto. Hai accantonato il comandamento di Dio
e ti sei aggrappato alle sollecitazioni del tuo desiderio. Guai
a te, adunque, o incurante dubbioso! Se neghi Me, con quale
prova puoi tu suffragare la verità di quello che possiedi? Esibiscila
dunque, o tu che hai dato pari a Dio e ti sei discostato
dalla Sua sovranità che ha pervaso i mondi.
Stolto! Sappi che vero sapiente è colui che ha riconosciuto
la Mia Rivelazione, bevuto all'Oceano del Mio sapere, che
si è librato nell'atmosfera del Mio amore, che ha gettato via
tutto tranne Me e tenuto stretto ciò che è stato inviato dal
Regno del Mio meraviglioso Verbo. In verità, costui è come
occhi per l'umanità e spirito di vita nel corpo dell'intera creazione.
Glorificato sia il Misericordiosissimo Che l'ha illuminato
e l'ha fatto sorgere a servire la Sua grande e possente
Causa. Un tal uomo è certo benedetto dalle Superne Schiere
e da coloro che dimorano nel Tabernacolo della Grandezza e
hanno libato il Vino Sigillato, nel Mio Nome, l'Onnipotente,
il Più Possente. O Báqir! Se sei fra coloro che occupano un
sì sublime stadio, produci allora un segno proveniente da
Dio, il Creatore dei Cieli. E se invece riconosci la tua
impotenza, imbriglia le passioni e torna al tuo Signore,
chissà mai che non voglia perdonare i tuoi peccati, che hanno
fatto bruciare le foglie del Divino Albero di Loto, gridare
1
Corano, 4 : 94.186
la Roccia e versar lacrime agli occhi degli uomini sagaci. Per
causa tua, s'è lacerato il velo della Divinità, è affondata
l'Arca, è stata azzoppata la Cammella e lo Spirito
1 Si è lamentatonei Suoi recessi sublimi. Contrasti Colui Che è venuto
a te con le testimonianze di Dio e con quei Suoi segni,
che tu stesso possiedi e che sono retaggio di tutti coloro che
dimoran sulla terra? Apri gli occhi, onde tu possa vedere
questo Vilipeso rifulgere all'orizzonte della volontà di Dio, il
Sovrano, il Verace, il Risplendente. E poi dischiudi l'orecchio
del tuo cuore, a che tu possa ascoltare la Parola del Divino
Albero di Loto, che è stata levata da Dio, il Benefico,
align=left>l'Onnipossente. In verità, malgrado ciò che gli è accaduto a
cagione della tua efferatezza e dei misfatti di coloro che sono
come te, quest'Albero grida a gran voce e chiama tutti gli
uomini presso il Sadratu'l-Muntahá
2 e l'Orizzonte Supremo.Benedetta l'anima che si è rispecchiata nel Più Possente Segno
e felice l'orecchio che ha udito la Voce Sua dolcissima.
Guai a chiunque abbia volto le terga e agisca iniquamente.
O tu che ti sei allontanato da Dio! Se guardassi il Divino
Albero di Loto con occhio d'equità, vedresti i segni della tua
spada sui suoi virgulti, sui suoi rami e sulle sue foglie, nonostante
che Dio ti abbia creato allo scopo di riconoscere quell'Albero
e di servirlo. Rifletti, acché tu possa ravvisar la tua
nequizia ed essere annoverato tra coloro che si son pentiti.
Credi forse che paventiamo la tua barbarie? Sappi e sii ben
certo che fin dal primo giorno in cui la voce del Calamo Sublime
si levò fra terra e cielo, offrimmo anima, corpo, figli e
ricchezze sulla via di Dio, l'Eccelso, il Grande, e Ce ne
gloriamo fra tutte le cose create e le Celesti Schiere. Ne fan
fede le cose che Ci sono occorse su questa Retta Via. In
1
Gesù.2
Il Sacro Albero di Loto, l’Albero oltre il quale non si passa ( vediCorano, 53 : 8-18 ). Simbolo della Manifestazione di Dio ( vedi Dio
passa nel mondo, p. 94 ).
187
nome di Dio! E’ stato amareggiato il Nostro cuore,
crocefisso il Nostro corpo e sparso il Nostro sangue, ma gli
occhi erano fissi sull'orizzonte del tenero amore del loro
Signore, il Testimone, l'Onniveggente. Più gravi le sciagure,
più profondo si fece l'amore delle genti di Bahá. Della loro
sincerità fa fede ciò che il Misericordiosissimo ha
inviato nel Corano. Egli dice: « Auguratevi la morte dunque
se siete sinceri! »
1 Chi è da preferire, chi si è rifugiato dietropesanti cortine o chi si è offerto sulla via di Dio? Giudica
imparzialmente e non essere di coloro che vagolano inquieti
nelle lande desolate della falsità. A tal segno furono
trascinati dalle vive acque dell'amore del Misericorde che né
le armi del mondo, né le spade delle nazioni li hanno distolti
dal volgere il viso verso l'Oceano della munificenza del loro
Signore, il Donatore, il Generoso.
In nome di Dio! Le tribolazioni non sono riuscite a svigorirMi
e il ripudio dei teologi è stato incapace di fiaccarMi.
Ho parlato, e ancora parlo, al cospetto degli uomini. « La
porta della grazia è stata disserrata e Colui Che è l'Alba della
giustizia è venuto da Dio, Signore della forza e del potere,
con chiari segni e palesi testimonianze!» Presentati al Mio
cospetto, sì che tu possa ascoltare i misteri che il figlio di
'Imrán
2 udì sul Sinai della Saggezza. Così ti comanda, dallaSua grande Prigione, Quei Che è l'Oriente della Rivelazione
del tuo Signore, il Dio della Misericordia.
T'ha inorgoglito il tuo primato? Studia ciò che Dio ha
rivelato al Sovrano reggitore, il Sultano di Turchia, che Mi
ha rinchiuso in questa roccaforte, sì che tu possa aver notizia
delle condizioni di questo Vilipeso, decretate da Dio, l'Uno,
il Singolo, Colui Che di tutto ha contezza. Sei felice di veder
i tuoi seguaci abietti e indegni? Essi ti danno man forte come
prima di loro altra gente fece, coloro che seguirono Annas, il
1
Corano, 2 : 88.2
Mosè.188
quale, senza chiare prove e testimonianze, condannò lo
Spirito.
1align=left>Studia il Kitáb-i-Iqán e ciò che il Misericordiosissimo ha
inviato al Re di Parigi
2 e ai suoi pari, onde tu sappia cos'èaccaduto nel passato e ti convinca che non abbiamo cercato
di mettere sossopra il paese, dopo che fu ben ordinato. Esortiamo
i Suoi servi solo per amor di Dio. A Lui si volga chi lo
desideri e chi lo desideri si volga altrove. In verità, il Nostro
Signore, il Misericorde, è Colui Che basta a Se Stesso, il
Lodatissimo. O schiere di teologi! E’ questo il giorno in cui
nulla di nulla, né cosa fra le cose, né nome fra i nomi, potrà
in alcun modo giovarvi se non mediante questo Nome, che
Dio ha fatto Manifestazione della Sua Causa e Oriente dei
Suoi Più Eccelsi Titoli per tutti coloro che sono nel regno del
creato. Benedetto l'uomo che ha riconosciuto la fragranza del
Misericordiosissimo e che è stato annoverato fra gl'incrollabili.
Le vostre scienze non vi varranno in questo
giorno, né arti, né tesori, né gloria. Liberatevene e volgete il
align=left>viso verso la Parola Più Sublime, mediante la quale le
Scritture, i Libri e questa luminosa Tavola sono stati
chiaramente esposti. O schiere di teologi, gettate via ciò che
avete fabbricato con la penna delle vostre oziose fantasie e
vane illusioni! Nel Nome di Dio! L'Astro del Sapere ha
align=left>brillato all'orizzonte della certezza.
O Báqir! Leggi e rammenta ciò che in antico disse un
credente del tuo ceppo: « Ucciderete voi un uomo sol perché
dice: "il mio Signore è Dio"? Mentre v'ha portato prove
chiare dal vostro Signore? Se è un mendace, su di lui ricadrà
la sua menzogna, se è sincero vi colpirà parte di quel che
vi minaccia, poiché Iddio non dirige chi è prevaricatore
bugiardo! ».
31
Gesù.2
Napoleone III.3
Corano, 40 : 29.189
O tu che hai tralignato! Se hai qualche dubbio riguardo
il Nostro comportamento, sappi che facciamo fede di ciò di
cui ha fatto fede Dio, avanti che cieli e terra fosser creati:
che non v’è altro Dio che Lui, l'Onnipotente, il Generosissimo.
Attestiamo che Egli è Uno nella Sua essenza, Uno nei
Suoi attributi: non ha nessuno che L'uguagli nell'universo
intero, né compagno in tutto il creato; ha inviato i Suoi Messaggeri
e i Suoi Libri ad annunciare alle Sue creature la Via
Piana.
E’ stato informato lo Scià? e ha preferito chiudere gli
occhi davanti alle tue azioni? O lo ha attanagliato la paura
innanzi agli ululati di un branco di lupi che, senza alcuna
chiara prova o alcun Libro, si sono lasciati alle spalle la Via
di Dio, seguendo la tua? Abbiamo sentito dire che le provincie
della Persia sono state adornate con l'ornamento della
Giustizia. Ma osservandole con cura, abbiamo scoperto che
sono orienti di tirannide e albe d'ingiustizia.
Vediamo la giustizia ghermita dagli artigli della tirannia.
Imploriamo Dio di liberarla mediante il potere della Sua
forza e della Sua sovranità. In verità Egli getta la Sua ombra
protettrice su tutto ciò che è nei cieli e sulla terra. Nessuno
ha il diritto di protestare contro alcuno per ciò che è accaduto
alla Causa di Dio. Incombe a chiunque abbia volto il viso
verso l'Orizzonte Più Sublime di tener stretta la corda della
pazienza e di riporre la propria fiducia in Dio, l'Aiuto nel
Pericolo, l'Incoercibile. O voi amati di Dio! Dissetatevi alla
fonte perenne della saggezza, camminate nel giardino della
align=left>saggezza, libratevi nell'atmosfera della saggezza e parlate
con saggezza ed eloquenza. Così vi comanda il vostro
Signore, l'Onnipossente, l'Onnisciente.
O Báqir! Non contare sulla tua gloria e sul tuo potere. Sei
come l'ultimo sprazzo di sole in cima ai monti, che ben
presto svanirà secondo il decreto di Dio, Colui Che tutto
possiede, l'Eccelso. La gloria tua e dei tuoi pari è stata tolta e
ciò è invero quello che è stato disposto da Colui presso il
190
Quale è la Tavola Madre. Dove si trova quei che repugnò a
Dio e dov'è finito chi negò i Suoi segni e si allontanò dalla
Sua sovranità? Dove sono coloro che hanno massacrato i
Suoi eletti e sparso il sangue dei Suoi santi? Rifletti, acché,
per avventura, tu possa percepire il soffio dei tuoi atti, o
stolto dubbioso! A causa tua l'Apostolo
1Si lamentò e laCasta
2 pianse e i paesi furono devastati e le tenebre sonocalate su tutte le contrade. O Schiere di teologi! A causa
vostra le genti sono state umiliate, il vessillo dell’Islam
ammainato e il suo possente trono sovvertito. Ogni qual
volta un uomo perspicace cercava di aggrapparsi a ciò che
avrebbe esaltato l’Islam, avete sollevato tale clamore da
impedirgli di raggiungere il suo intento, mentre il paese
rimaneva immerso in tangibile rovina.
Pensa al Sultano di Turchia! Non voleva la guerra, ma la
volevano quelli come te. Quando si accesero i suoi fuochi e
divamparono le sue fiamme, il governo e il popolo ne furono
indeboliti. Ne fa fede ogni uomo equo e sagace. Le sue calamità
tanto s'inasprirono che il loro fumo avvolse la Terra del
Mistero
3 e i suoi dintorni, e apparve allora ciò che era statorivelato nella Tavola al Sultano. Così è stato decretato nel
Libro, per ordine di Dio, l'Aiuto nel Pericolo, Colui Che da
Sé esiste.
O Mio Calamo Supremo! Tralascia di menzionare il Lupo
e rammenta la Serpe,
4 la cui crudeltà ha fatto piangere tuttoil creato e fremere le membra dei santi. Così ti comanda il
Signore di tutti i Nomi, in questo glorioso Stadio. A cagione
della tua iniquità, la Casta
2 ha pianto, eppure ti lusinghi diappartenere alla famiglia dell'Apostolo di Dio! A ciò ti ha
1
Muhammad.2
Fátimih figlia di Muhammad.3
Adrianopoli.4
L’Imám-Jum’ih di Isfáhán, vedi p. 181.191
sospinto la tua anima, o tu che ti sei allontanato da Dio, Signore
di tutto ciò che è stato e che sarà. Giudica equamente,
o Serpe! Per quale crimine hai colpito i figli
1 dell'Apostolodi Dio e depredato le loro proprietà? Hai forse negato Colui
Che t'ha creato col Suo comando: « sii e fu »?Hai agito coi
figli dell'Apostolo di Dio come 'Ad agì con Húd o Thamúd
con Sálih o gli Ebrei con lo Spirito di Dio,
2 Signore di tuttal'esistenza. Neghi forse i segni del tuo Signore, davanti ai
quali, inviati che furono dal Firmamento della Sua Causa, i
libri del mondo s'inchinarono? Medita sì che tu possa divenir
accorto del tuo atto, o perverso negligente! Tra non molto i
venti del castigo ti sopraggiungeranno, come sopraggiunsero
su altri prima di te. Aspetta, o tu che hai dato compagni a
Dio, Signore del visibile e dell'invisibile. Questo è il giorno
che Iddio ha annunziato per bocca del Suo Apostolo. Rifletti
acché tu possa comprendere ciò che il Misericorde ha inviato
nel Corano e in questa Tavola vergata. Questo è il giorno in
cui Quei che è l'Oriente della Rivelazione è giunto con chiari
segni che nessuno può enumerare. Questo è il giorno in cui
ogni uomo illuminato ha avvertito la fragranza della brezza
del Misericorde nel mondo della creazione e ognun che
intende si è affrettato verso le vive acque della misericordia
del Suo Signore, il Re dei Re. O negligente! La storia del
Sacrificio
3 s'è ripetuta e colui che doveva essere immolatoha volto i passi verso il sito del sacrifizio e non ne è ritornato
a cagione di ciò che le tue mani hanno perpetrato, o perverso
esecratore. T'illudevi che il martirio potesse umiliare questa
Causa? No, per Colui Che Dio ha fatto Depositario della Sua
Rivelazione, se sei fra coloro che comprendono. Male
align=left>t'incolga, o tu che hai dato soci a Dio e male incolga a coloro
che, senza prova esauriente e chiaro Libro, t'hanno preso a
1
Il Re dei Martiri e l’Amato dei Martiri.2
Gesù.3
Ismaele.192
loro guida. Quanti oppressori prima di te si sono levati per
spegnere la luce di Dio e quanti empi hanno ucciso e
depredato, finché il cuore e le anime degli uomini gemettero
a cagione della loro spietatezza! Il sole della giustizia s'è
oscurato, dacché l'incarnazione della tirannia s'è insediata sul
trono del livore, e le genti ancora non comprendono. Sono
stati massacrati i figli dell'Apostolo e razziati i loro beni. Dì:
a parer tuo furono loro o il loro patrimonio che negarono
Dio? Giudica equamente, o ignorante che sei stato tagliato
via da Dio, come per un velo. Ti sei aggrappato alla
sopraffazione e hai accantonato la giustizia; perciò tutto il
creato ha pianto e sei ancora fra i ribelli. Hai messo a morte
vecchi e depredato giovani. T'illudi forse di poter godere di
ciò che la tua nequizia ha accumulato? No, per Me Stesso!
Così t'annunzia Colui Che tutto sa. Nel Nome di Dio! A
nulla ti varranno le cose che possiedi e ciò che hai
ammassato con la crudeltà. Ne fa fede il tuo Signore,
l'Onnisciente. Ti sei levato a spegnere la luce di questa
Causa; ma fra non molto, per Suo decreto, sarà il tuo fuoco
ad esser spento. In verità, Egli è il Signore della forza e del
potere. I casi e le vicende del mondo e le potenze delle
nazioni non hanno la forza di vanificarLo; Egli fa quel che
Gli aggrada e ordina ciò che vuole mediante il potere della
Sua sovranità. Pensa alla cammella: sebbene fosse solo un
animale, il Misericordiosissimo la innalzò a un si elevato
stadio che le lingue della terra l'hanno menzionata e ne
hanno celebrato le lodi. In verità, Egli con la Sua ombra
align=left>protettrice sovrasta a tutto ciò che è nei cieli e sulla terra.
Non v'è altro Dio che Lui, il Potente, il Grande. Così
abbiamo adornato il cielo della Nostra Tavola con i soli delle
Nostre Parole. Benedetto chi vi è pervenuto ed è stato
illuminato dalla loro luce e mal incolga a coloro che si sono
discostati che Lo hanno negato e che lungi da Lui si sono
smarriti. Lode a Dio, Signore dei mondi!
193
face=TimesNewRomanPS-BoldMT>15
KITÁB-I-'AHD
(Libro del Patto)
194
195
Sebbene il Glorioso Reame non possegga alcuna
delle vanità del mondo, tuttavia nei forzieri della
fiducia e della rassegnazione abbiamo legato ai
Nostri eredi un eccellente e preziosissimo retaggio.
Non abbiamo lasciato tesori terreni, e nulla abbiamo
aggiunto agli affanni che essi comportano. In nome di Dio!
Nelle ricchezze mondane si nasconde il timore e si cela il
pericolo. Riflettete e rammentate ciò che il Misericordiosissimo
ha rivelato nel Corano: « Guai ad ogni diffamatore
maligno! Che ammucchia ricchezze e le prepara pel dopo ».
1Effimeri sono i beni del mondo; tutto quel che perisce e muta
non è, né mai è stato, degno d'attenzione, fuorché in misura
stabilita.
Questo Vilipeso ha sopportato sventure e tribolazioni, ha
rivelato i Santi Versetti ed esposto prove con il solo intento
di soffocare la fiamma dell'odio e dell'inimicizia, sì che
l'orizzonte dei cuori umani fosse rischiarato dalla luce della
concordia e conseguisse pace e tranquillità reali. Dall'alba
della Tavola divina rifulge luminoso l'astro di questa parola,
e incombe a tutti di fissare gli occhi su di essa: Vi esortiamo,
o popoli del mondo, a osservare ciò che innalzerà il vostro
stadio. Aggrappatevi al timor di Dio e attenetevi strettamente
a ciò che è giusto. In verità vi dico, la lingua serve a
menzionare ciò che è buono, non contaminatela con discorsi
sconvenienti. Dio ha perdonato quel che è passato. D'ora in
poi dovrete tutti dire ciò che è decente e decoroso e astenervi
da insulti e da calunnie e da qualunque cosa ingeneri
1
Corano, 104 : 1-2.196
tristezza. Eccelso è lo stadio dell'uomo! Or non è molto dagli
scrigni del Nostro Calamo Glorioso sono traboccate queste
nobili parole: Grande e benedetto è questo Giorno - il Giorno
in cui tutto ciò che è latente nell'uomo è stato e sarà palesato.
Altissimo è lo stadio dell'uomo, s'egli s'aggrappa alla
align=left>rettitudine e alla verità e rimane saldo e incrollabile nella
Causa. Agli occhi del Misericordiosissimo il vero uomo si
rassomiglia al firmamento: suo sole e sua luna sono la vista e
l'udito; sue stelle, il carattere luminoso e risplendente. Egli
occupa lo stadio più sublime e la sua influenza educa il
mondo dell'essere.
Ogni anima ricettiva che in questo Giorno ha respirato la
fragranza della Sua veste e che, con cuore puro, ha drizzato
align=left>il volto verso il gloriosissimo Orizzonte, nel Libro Cremisi è
annoverata fra le genti di Bahá. Afferrate in Mio Nome il
calice del Mio tenero amore e bevetene a sazietà nel Mio
glorioso e mirabile ricordo.
O voi che dimorate sulla terra! La religione di Dio è per
l'amore e l'unità; non fatene una causa d'inimicizia e di
discordia. Agli occhi degli uomini illuminati e di coloro che
contemplano la Visione Più Sublime, tutto ciò che è strumento
efficace per la difesa e la promozione della felicità e
del benessere dei figli degli uomini è già stato rivelato dalla
Penna della Gloria. Ma gli stolti della terra, cresciuti nelle
passioni e nei turpi desideri, non hanno dato ascolto alla
consumata saggezza di Colui Che in verità è l'Onnisciente,
mentre le loro parole e le loro opere sono ispirate a oziose
fantasie e vane illusioni.
O amati e fiduciari di Dio! I re sono le manifestazioni del
potere e le albe della potenza e della ricchezza di Dio.
Pregate per loro. Egli li ha investiti della sovranità della terra
e ha prescelto i cuori umani come Suo dominio.
Conflitti e contese sono categoricamente proibiti nel Suo
Libro. Così comanda Dio in questa Somma Rivelazione, e
tale decreto Egli preserva dall'annullamento e ammanta con
197
lo splendore della Sua conferma. In verità, Egli è l'Onnisciente,
il Sapientissimo.
Incombe a tutti di aiutare quelle albe di potere e quelle
fonti di comando che sono adorne dell'ornamento dell'equità
e della giustizia. Benedetti i governanti e i dotti tra le genti di
Babà. Essi sono i Miei fiduciari tra i Miei servi e le manifestazioni
dei Miei comandamenti tra le Mie genti. Su loro si
posino la Mia gloria, le Mie benedizioni e la Mia grazia che
hanno pervaso il mondo dell'essere. A questo proposito i
detti rivelati nel Kitáb-i-Aqdas sono tali che dall'orizzonte
delle loro parole risplende chiara e luminosa la luce della divina
grazia.
O Miei Rami! Una forza possente, un potere perfetto è
celato nel mondo dell'essere: fissate gli occhi su di esso e
sulla sua influenza unificatrice e non sulle differenze che ne
derivano.
Questa è la Volontà del divino Testatore: Incombe a tutti
gli Aghsán, gli Afnán e i Miei congiunti di rivolgere il viso
verso il Più Possente Ramo. Riflettete su quello che abbiamo
rivelato nel Nostro Libro Più Santo: « Quando l'oceano della
Mia Presenza sarà refluito e il Libro della Mia Rivelazione
terminato, volgete il viso verso Colui Che Dio ha designato,
Colui Che è germogliato da questo Antico Ceppo ».L'oggetto
di questo sacro versetto non è altri che il Più Possente Ramo
align=left>[Abdu'l-Bahá]. Così Ci siamo degnati di rivelarvi la Nostra
Possente Volontà e, in verità, Io sono il Misericordioso,
l'Onnipossente. In verità Dio ha disposto che lo stadio del
Ramo Maggiore [Muhammad -'Alí] sia inferiore a quello del
Ramo Massimo ['Abdu’l-Bahá]. In verità Egli è l'Ordinatore,
l'Onnisciente. Abbiamo trascelto « il Maggiore » dopo « il
Massimo », secondo il decreto di Colui Che è l'Onnisciente,
Colui Che è di tutto accorto.
Si ingiunge a tutti di mostrare amore verso gli Aghsán,
ma Dio non ha concesso loro alcun diritto sulle altrui proprietà.
198
O Miei Aghsán, Miei Afnán e Miei congiunti! Vi esortiamo
a temere Iddio, a compiere azioni lodevoli e a fare ciò
che è decente e decoroso e che serve ad esaltare il vostro
stadio. In verità vi dico, il timor di Dio è il più grande condottiero
che può rendere vittoriosa la Causa di Dio, e gli
eserciti che meglio si confanno a tale condottiero sono sempre
stati e sono un buon carattere e azioni pure e sante.
Dì: O servi! Non permettete che gli strumenti dell'ordine
siano fatti causa di confusione e il mezzo dell'unione divenga
occasione di discordia. Osiamo sperare che le genti di Bahá
siano guidate dalle benedette parole: « Dì: tutte le cose
appartengono a Dio ». Questo eccelso detto è come acqua
che spegne il fuoco dell'odio e dell'inimicizia serpeggiante
nei cuori e nei petti degli uomini. In virtù di questa sola
frase, popoli e tribù contendenti otterranno la luce della vera
unità. Per certo Egli dice il vero e apre il cammino. Egli è
l'Onnipotente, il Magnifico, il Benevolo.
Incombe a tutti di mostrare cortesia e riguardo verso gli
Aghsán, acciocché la Causa di Dio ne sia glorificata e la Sua
Parola, esaltata. Questa ingiunzione è stata più volte
menzionata e vergata nei Sacri Testi. Fortunato colui che può
ottenere ciò che l'Ordinatore, l'Antico dei Giorni ha
prescritto per lui. Vi si comanda altresì di rispettare i membri
della Sacra Famiglia, gli Afnán e i congiunti. E ancora vi
esortiamo a servire tutte le nazioni e a lottare per il
miglioramento del mondo.
Dal cielo della parola di Colui Che è il Desìo del mondo è
stato inviato ciò che conduce alla rigenerazione del mondo e
alla salvezza dei popoli e delle tribù della terra. Porgete
ascolto ai consigli del Calamo Glorioso. Meglio è questo per
voi di tutto ciò che è sulla terra. Ne fa fede il Mio glorioso,
meraviglioso Libro.
199
16
LAWH-I-ARD-I-BÁ
(Tavola della Terra di Bá)
200
201
Lode sia a Quei Che ha onorato la Terra di Bá
1 con lapresenza di Colui attorno al Quale tutti i nomi gravitano.
Ogni atomo della terra ha annunciato a tutte le cose create
che da dietro la porta della Città-prigione è apparso,
align=left>risplendente all'orizzonte, l'Astro della bellezza del grande,
Più Possente Ramo di Dio - il Suo antico e immutabile
Mistero - il Quale Si sta recando in altri lidi. L'afflizione si è
quindi abbattuta su questa Città-prigione, mentre un'altra
terra gioisce. Eccelso, infinitamente eccelso è il Signore
nostro, Artefice dei cieli e Creatore di tutte le cose, Colui
mercé la Cui sovranità le porte della prigione si dischiusero,
in adempimento a tutto quello che era stato promesso nelle
antiche Tavole. In verità, Egli è potente in ciò che vuole e
nella Sua mano è il dominio del creato. Egli è l'Onnipotente,
l'Onnisciente, il Sapientissimo.
Benedetto, due volte benedetto, è il suolo che i Suoi
piedi hanno calcato, l'occhio che la bellezza del Suo sembiante
ha rallegrato, l'orecchio che ha avuto il privilegio
d'ascoltare il Suo appello, il cuore che ha gustato la dolcezza
del Suo amore, il petto che si è dilatato al Suo ricordo, la
penna che ha proclamato la Sua lode, la pergamena che ha
recato la testimonianza dei Suoi scritti. Imploriamo Iddio -
benedetto ed esaltato Egli sia - che ci dia l'onore
d'incontrarLo presto. In verità, Egli è Colui Che tutto ascolta,
l'Onnipotente, Colui Che è pronto a rispondere.
1
Beirut. Questa Tavola è “ una lettera dettata da Bahá’u’lláh e indirizzatadal suo amanuense Mirzá Áqá Ján ad ‘Abdu’l-Bahá, mentre Questi Si
trovava a Beirut “.( The World Order of Bahá’u’lláh, p. 136 ).
202
203
17
PASSI SCELTI,
TRATTI DA ALTRE TAVOLE
204
205
Iddio attesta che non v'è altro Dio all'infuori di
Lui e che Quei Che è disceso dal cielo della rivelazione
divina è il Segreto Nascosto, l'Impenetrabile
Mistero, il Cui avvento è stato predetto
nel Libro di Dio e annunziato dai Suoi Profeti e Messaggeri.
Per Suo mezzo i misteri sono stati rivelati, i veli squarciati
e i segni e le prove mostrati. Ecco! Egli è stato ora manifestato,
e trae alla luce tutto ciò che vuole, e cammina sugli alti
luoghi della terra, investito di maestà e potere trascendenti.
Benedetto quel forte che infrangerà gli dèi delle vane illusioni
mediante il potere del Nome del suo Signore, Colui
Che governa su tutti gli uomini.
O Mio Afnán! Ci è caro menzionare il tuo nome in segno
di grazia da parte Nostra, sì che i dolci aromi del Mio ricordo
ti attraggano al Mio Regno e ti accostino al Tabernacolo
della Mia maestà che è stato innalzato in forza di questo
Nome - Nome che ha scosso ogni fondamenta.
Dì: O genti della terra! Per la giustizia di Dio! Tutto ciò
che vi è stato promesso nei Libri del vostro Signore, Reggitore
nel Dì del Ritorno, è apparso ed è stato palesato. Badate
che i casi e le vicende del mondo non vi distolgano da
Colui Che è la Verità Sovrana. Tra non molto tutto quel che
vedete perirà e solo ciò che ha rivelato Iddio, Signore dei
Signori, rimarrà.
Dì: Questo è Giorno d'azioni meritorie, se solo lo sapeste.
Questo è Giorno in cui Iddio è glorificato e le Sue parole
align=left>palesate, poteste solo comprenderlo. Abbandonate le cose in
uso fra gli uomini e aggrappatevi a ciò che vi ha ordinato
206
Iddio l'Aiuto nel Pericolo, l'Esistente da Sé. S'avvicina il
giorno in cui a nulla vi varranno tutti i tesori della terra. Ne
fa fede il Signore dei Nomi, Colui Che proclama: In verità,
non v’è altro Dio che Lui, la Verità Sovrana, il Conoscitore
delle arcane cose.
Fortunato te, o Mio Afnán, ché hai avuto l'onore di ricevere
i Miei Santi Versetti, hai aspirato le soavi fragranze
della Mia Rivelazione e risposto al Mio Appello, mentre i
Miei servi e le Mie creature, gettandosi alle spalle il Libro
Primigenio e attenendosi ai dettami degli esponenti di fantasie
oziose e di vane illusioni, Mi hanno lanciato accuse. Così
ha parlato la Lingua della Grandezza nel reame della parola
per ordine di Dio, Signore del Creato.
Persevera zelante nel servizio della Causa e, in forza del
Nome del tuo Signore, Possessore di tutte le cose visibili e
invisibili, preserva lo stadio che t'è stato conferito. Giuro
sulla giustizia di Dio! Chi avesse contezza di ciò che è velato
agli occhi umani, rapito in estasi s’involerebbe verso Dio,
Signore di tutto quello che è stato e che sarà.
Su te si posi la Sua gloria e su coloro che Gli si sono
avvicinati, cogliendo il significato di ciò che l'eccelso
Calamo di Dio, Onnipotente, Colui Che tutti ama, ha vergato
in questa Tavola.
OGNI lode a Te, o mio Dio, ché hai adornato il mondo
con la fulgida aurora susseguente la notte in cui nacque Colui
Che precorse la Manifestazione della Tua trascendente
align=left>sovranità, Alba della Tua divina Essenza e Rivelazione della
Tua suprema Signoria. Ti supplico, Creatore dei cieli e Artefice
dei Nomi, di aiutare benigno coloro che han cercato
asilo all'ombra della Tua doviziosa misericordia e levato la
voce tra i popoli del mondo in glorificazione del Tuo Nome.
align=left>207
O mio Dio! Tu vedi che il Signore di tutta l'umanità,
rinchiuso nella Sua Più Grande Prigione, invoca il Tuo
Nome, mira il Tuo volto, proclama ciò che ha estasiato i cittadini
dei Tuoi regni della rivelazione e del creato. O mio
Dio! Vedo il Mio Essere prigioniero nelle mani dei Tuoi
servi, e pur la luce della Tua sovranità e le rivelazioni della
Tua invincibile potenza rifulgono luminose dal Suo volto,
dando a ognuno certezza che Tu sei Dio e che non v'è altro
Dio all'infuori di Te. La forza del forte non può vanificarTi,
né il potere dei potenti prevalere su di Te. In virtù della Tua
sovranità che tutto abbraccia Tu fai ciò che vuoi e in forza
del Tuo decreto che pervade l'intera creazione, disponi come
T'aggrada.
T'imploro per la Gloria della Tua Manifestazione e per la
forza della Tua possanza, della Tua sovranità e della Tua
eccellenza di accordare la vittoria a coloro che si sono levati
per servirTi, che hanno aiutato la Tua Causa e si sono fatti
umili innanzi allo splendore della luce del Tuo volto. O mio
Dio, falli trionfare sui Tuoi nemici e rendili incrollabili nel
Tuo servizio, affinché per loro mezzo siano dimostrate in
tutti i Tuoi reami le prove del Tuo dominio e manifestati
nelle Tue terre i pegni della Tua indomabile potenza. In
verità il potere Tu hai di fare quello che vuoi; non v'è altro
Dio che Te l'Aiuto nel Pericolo, l'Esistente da Sé.
Questa gloriosa Tavola abbiamo Noi rivelato il giorno
dell'Anniversario della Nascita [del Báb] perché tu la reciti
in ispirito di umiltà e di preghiera e renda grazie al tuo Signore
l'Onnisciente, Colui Che di tutto ha contezza. Fa' ogni
sforzo per rendere servigio a Dio, affinché da te appaia ciò
che immortali la tua memoria nel Suo glorioso ed eccelso
paradiso.
Dì: Glorificato sii Tu, o mio Dio! T'imploro per l'Oriente
dei Tuoi segni, il Rivelatore dei Tuoi chiari pegni, di concedere
ch'io mi tenga sempre saldo alla corda della Tua
amorevole provvidenza e mi aggrappi tenacemente al manto
208
della Tua generosità. Annoverami dunque fra coloro ai quali
i casi e le vicende del mondo non hanno impedito di servirTi
e di esserTi fedeli, che l'assalto dei popoli non ha avuto il
potere di trattenere dal magnificare il Tuo Nome e dal
celebrare la Tua lode. O mio Signore, degnaTi di aiutarmi a
eseguire tutto ciò che ami e desideri. Dammi altresì agio di
fare ciò che esalti il Tuo Nome e faccia divampare il fuoco
del Tuo amore.
In verità, Tu sei il Munifico Perdonatore.
O HUSAYN ! Ti conceda Iddio d'esser sempre splendido
e radioso, palpitante nella luce del Sole della Verità e - lodevolissima
fra le azioni - di sciogliere la lingua in magnificazione
del Suo Nome.
Pensa alle moltitudini che, pur parendo sì bramose e assetate,
allorché l'Oceano delle acque vive spumeggiò nel
mondo dell'essere, ne rimasero prive, poiché non
rinunziarono alle oziose fantasie, né divennero edotte di
Colui Che è Oggetto di tutto il sapere. Questa perdita è la
mercede per le azioni che le loro mani hanno commesso nel
passato.
Rendi grazie all'Amato del mondo, ché S'è degnato d'aiutarti
a ottenere la confermazione in questa gloriosa Causa.
SupplicaLo altresì di rendere i Suoi amati incrollabili in essa,
poiché i sediziosi scritti dei sobillatori sono sparsi in ogni
dove e alto si leva il clamore dei profeti di sventura. Felice
chi, gettatosi alle spalle ogni altra cosa fuorché Dio, s'è aggrappato
a ciò che il Signore della forza e del potere gli ha
intimato.
La Sua Gloria sia su te e su coloro che, da Lui aiutati,
hanno riconosciuto e abbracciato questa possente Causa.
align=left>209
QUESTA è una Tavola che il Signore di tutta l'esistenza
ha inviato dal Suo glorioso stadio in onore di uno che ha
creduto in Dio, l'Onnipotente, Colui Che tutti ama.
Benedetto il viandante che ha riconosciuto il Desiato, e il
ricercatore che ha dato ascolto all'Appello di Colui Che è la
Mèta designata dell'intera umanità, e il dotto che ha creduto
in Dio, l'Aiuto nel Pericolo, Colui Che da Sé esiste.
Quanti sapienti si sono allontanati dalla via di Dio e
quanti ignoranti, che hanno compreso la verità, sono invece
accorsi a Lui, esclamando: « Lodato sii Tu o Signore di tutte
le cose, visibili e invisibili ».
Per la giustizia di Dio! L'orizzonte del mondo è rischiarato
dalla luce del Sommo Astro, ma per lo più l'umanità non
la distingue. Invero Colui Che è la Verità Sovrana Si muove
sotto gli occhi di tutti. Ne fa fede Quei Che nel più intimo
cuore del mondo proclama: « In verità non v’è altro Dio che
Me, Onnipotente sopra tutte le cose, e del passato e del
futuro ».
align=left>Grande è la benedizione del credente che si è diretto verso
Lui ed è stato ammesso al Suo cospetto; mal incolga a ogni
negatore che s'è distolto da Dio, seguendo i reprobi e i reietti.
O AMICO ! Nel Bayán ordinammo che in questa Somma
Rivelazione tutti guardassero coi propri occhi e ascoltassero
con le proprie orecchie. Ma allorché l'orizzonte del mondo fu
rischiarato dalla fulgida luce di questa Rivelazione, molti
dimenticarono tal divino comandamento, non videro più tale
celeste esortazione e s’immersero nel vano immaginare, divisato
dalle loro menti. Invero la faccia del sole dell'equità e
della giustizia è celata dietro nubi di oziose fantasie che
stolte menti hanno concepito. Non v'ha dunque maraviglia
210
align=left>che i moti degli uccelli delle tenebre destino l'attenzione. In
forza del Nome dell'Amatissimo, invita le anime ricettive
presso la Santa Corte di Dio, sì che per avventura non
abbiano a rimanere prive della celeste Fonte d'acqua viva. In
verità Egli è il Benevolo, il Perdonatore.
Lo sguardo del tenero amore di Dio - esaltato e glorificato
Egli sia - è sempre stato rivolto verso i Suoi amati amici; in
verità Egli è Colui Che sa e ricorda.
O JAVÁD !Tale è la grandezza di questo Giorno che
l'Ora stessa è perturbata, e tutte le sacre Scritture
testimoniano la sua irresistibile maestà. In questo Giorno il
Libro solennemente attesta la Sua gloria e la Bilancia è
mossa a levar la voce. Questo è il giorno in cui il Sirát
proclama: « Sono la retta Via » e il monte Sinai esclama: «
In verità il Signore della Rivelazione è giunto ».
Sopraffatte da ubriachezza di corrotte inclinazioni, le
genti della terra si ritrovano in uno stato di stordimento
stuporoso. Perciò sono tagliate via dai mirabili segni di Dio,
precluse dalla meta estrema e prive delle prodighe effusioni
della divina grazia.
Incombe ai popoli del mondo di esser tolleranti. Devono
trasmettere la Parola di Dio secondo la speciale misura di
comprensione e di capacità di chi ascolta, acché per
avventura i figli degli uomini, scossi dalla loro incuria,
drizzino il volto verso questo Orizzonte, infinitamente
eccelso di là da ogni orizzonte.
O Javád ! Iddio ti ha elargito e ti elargirà sempre le Sue
infinite grazie. Sia lodato Iddio! Sei stato protetto dal più
grande terrore e sei riuscito ad accostarti alla Somma Munificenza
quando l'intrusione dei veli della gloria esteriore,
cioè i teologi del secolo, impedì a tutti di riconoscere l'eterno
211
Re. Abbi cara come la vita questa testimonianza pronunciata
dal Calamo Glorioso e adoprati con tutta la tua forza a
align=left>preservarla in forza del Nome di Colui Che è l’Amato
dell'intera creazione, acciocché questo sublime onore sia al
sicuro da occhi e mani di ladroni. In verità il tuo Signore è
l'Onnisciente Espositore.
Porgi i saluti di questo Vilipeso ai carissimi amici in
quella contrada e rammenta loro le Nostre meravigliose ed
eccelse rimembranze, acché per avventura dimentichino le
cose in uso fra loro e, volti i cuori a ciò che appartiene a Dio,
restino mondi da atti e occupazioni sconvenienti.
La gloria dell'Onnipotente, l'Onnisciente, sia su te e su
coloro che sono a te congiunti.
FACCIAMO menzione di uno che, attratto dal Nostro
Appello lanciato dalla vetta di gloria trascendente, ha
drizzato il volto verso Dio, Signore del creato. Egli è
annoverato fra coloro che hanno dato ascolto e risposto al
richiamo del loro Signore, mentre i popoli del mondo sono
avviluppati da fitti veli. Egli attesta ciò che Dio ha attestato,
e confessa la sua fede in ciò che la Lingua della
Magnificenza ha proferito. Ne fa testimonianza il Signore
dei Nomi in questa meravigliosa Tavola.
O Mia eccelsa Penna! Rècagli, da parte Mia, la lieta
novella delle cose che gli ha serbato il Forte, Onnipotente
Iddio. In verità, egli è stato per lo più assillato da molteplici
affanni e invero il suo misericorde Signore è Colui Che tutto
vede e sa. Gioisci d'infinita gioia, che questo Vilipeso abbia
rivolto il viso verso te, menzionato il tuo nome prima d'ora e
or pure lo menzioni.
Ai Miei amati amici porgi rimembranze nel Mio Nome e
annunzia loro la novella dei benevoli favori del loro Signore,
align=left>212
il Donatore, il Generosissimo. Da questo eccelso stadio
inviamo i Nostri saluti ai credenti che hanno afferrato la
Salda Impugnatura e bevuto il vino prelibato della costanza
profferto dalla mano del favore del loro Signore,
Onnipotente, Lodatissimo.
In questo Giorno il senso dell'udito esclama: « E’ questo
il mio Giorno, in cui mi è dato ascoltare la meravigliosa
Voce proveniente dai recinti della Prigione del mio Signore,
il Perspicuo, Che tutto ascolta ». E il senso della vista a gran
voce annuncia: « In verità, questo è il mio Giorno, perché
align=left>vedo l'Alba della Gloria risplender luminosa per ordine di
Colui Che è l'Onnipotente Ordinatore ». Benedetto l'orecchio
che ha udito l'appello: « Guarda e Mi vedrai »
1 e felicel'occhio che ha mirato il meraviglioso Segno, albeggiante da
questo limpido orizzonte.
Dì: O schiere di potenti e dotti e saggi! Il Giorno Promesso
è giunto ed è apparso il Signore degli Eserciti. Gioite
di gioia grande per questo supremo gaudio. Indi aiutateLo in
forza della saggezza e della parola. Così vi ordina Colui Che
ha sempre proclamato: « In verità non v'è altro Dio che Me,
l'Onnisciente, il Sapientissimo ».
La Sua gloria si posi su te e su coloro che sono con te e su
coloro che ti amano e danno ascolto alle parole che dici in
glorificazione di questa possente, trascendente Rivelazione.
O TU che porti il Mio Nome, Júd
2 [Munificenza]! A te laMia gloria. Tendi l'orecchio a ciò che hai già udito allorché
l'Astro della testimonianza sfolgorava luminoso
sull'orizzonte dell"Iràq, e Baghdad era Sede del Trono del
tuo Signore, l'Eccelso, il Possente.
1
Corano, 7 : 143.2
Vedi p. 68, nota 1.213
Faccio testimonianza che tu hai dato ascolto alla melodia
di Dio e ai Suoi soavi accenti, hai sentito tubare la Colomba
della divina Rivelazione e udito l'Usignolo della fedeltà
gorgheggiare le sue melodie sul Ramo della Gloria: in verità
non v'è altro Dio che Me, l'Incomparabile, Colui Che di tutto
ha contezza.
O tu che porti il Mio Nome! Gli sguardi del tenero amore
di Dio sono stati e sono sempre a te rivolti. Al Suo cospetto,
hai udito la Voce dell'Unico vero Dio - sia esaltata la Sua
gloria - e mirato il chiaro splendore della luce del divino
sapere. Medita un istante! Sublime è il Verbo di Colui Che è
la Verità Sovrana e spregevole l'ozioso disquisire delle genti!
Cumuli di vana fantasia hanno ostruito le orecchie degli uomini
impedendo che udissero la Voce di Dio, e i veli del
sapere umano e delle false immagini hanno vietato ai loro
occhi di contemplare la fulgida luce del Suo sembiante. Col
braccio della possanza e della forza abbiamo salvato molte
anime dalle paludi di un imminente estinzione aiutandole a
pervenire all'Alba della gloria. Abbiamo altresì messo a nudo
i divini arcani e in parole molto esplicite abbiamo predetto
futuri eventi, si che né dubbi d'infedeli, né negazioni di ribelli,
né sussurri d'incuranti potessero celare ai ricercatori
della verità la Sorgente della luce dell'Unico vero Dio.
Nondimeno pare che alcuni siano stati colti da mal caduco ed
altri sradicati come tronchi cavi. Abbandonano Dio l'Eccelso
- Colui innanzi alla Cui rivelazione di un solo versetto tutte
le Scritture del passato e di tempi più recenti impallidiscono,
facendosi trascurabili e insignificanti - e volgono il cuore a
favole mendaci e inseguono parole vuote.
Hai certamente libato all'Oceano della Mia parola e visto
il fulgido splendore del globo della Mia saggezza. Hai anche
udito i detti degl'infedeli che né hanno contezza delle
fondamenta della Fede né hanno bevuto questo Vino
prelibato il cui sigillo è stato infranto in forza del Mio Nome,
l'Aiuto nel Pericolo, l'Esistente da Sé. Implora Iddio che
214
conceda a quei credenti, infusi di vera comprensione, facoltà
di fare ciò che Gli è gradito.
Nonostante che sia risuonato questo Appello e sia apparsa
sì mirabile Rivelazione, stranamente notiamo che gli uomini
hanno, per la maggior parte, riposto il cuore sulle vanità del
mondo e sono in profonda costernazione e tormento a
cagione dei dubbi e delle maligne insinuazioni dilaganti. Dì:
Questo è il Giorno di Dio Stesso; temeteLo e non siate fra
coloro che non han creduto in Lui. Gettatevi alle spalle le
oziose fole e guardate alla Mia Rivelazione coi Miei occhi.
Questo vi è stato raccomandato nei Libri e nelle Scritture
celesti, nelle Pergamene e nelle Tavole.
Lèvati a servire la Causa del tuo Signore; indi partecipa
alle genti la lieta novella di questa Luce risplendente la cui
rivelazione è stata annunziata da Dio tramite i Suoi Profeti e
Messaggeri. E poi esorta tutti a essere accorti come Egli comanda
e in Nome di Dio consigliali dicendo: In questo
Giorno di Dio incombe a ognuno di dedicarsi all'insegnamento
della Causa con massima tenacia e avvedutezza. Se
scoprono un terreno puro, vi spargano la semenza della
Parola di Dio; altrimenti, meglio non far parola.
Or non è molto nel Libro Cremisi il Gloriosissimo Calamo
ha rivelato questo detto: « Il cielo della saggezza divina
è rischiarato da due astri: la consultazione e la misericordia
». Voglia Dio che tutti possano ottemperare a questa parola
ponderosa e benedetta.
Pare che a taluni faccia difetto ogni capacità d'intendere.
Per aggrapparsi alla corda dell'oziosa fantasia si sono lasciati
sfuggire la Salda Impugnatura. Giuro sulla Mia vita! Se
align=left>riflettessero un istante con equità su ciò che il
Misericordiosissimo ha inviato, verrebbero loro spontanee
queste parole: « Per certo Tu sei la Verità, la palese Verità ».
T'incombe di volgere lo sguardo in ogni circostanza all'Unico
vero Dio e di cercare di servire zelante la Sua Causa.
Rammenta allorché eri in Mia compagnia, nel Tabernacolo
215
della Gloria, e da Me udisti ciò che Colui Che conversò con
Dio [Mosè] udì sul Sinai del divino sapere. Così Ci degnammo
di aiutarti, ti demmo agio di riconoscere la Verità e ti
mettemmo in guardia, acciocché rendessi grazie al tuo
munifico Signore. Devi preservare questo sublime stadio
mediante il potere del Mio Nome, l'Onnipotente, il Fedele.
Porgi i Miei saluti ai Miei amati e fa' che ascoltino la Mia
dolce Voce. Questo ti ingiunge Colui Che ti ha dato ordini in
passato; in verità sono l'Ordinatore Colui Che di tutto ha
contezza. Gloria a te e a coloro che ascoltano le tue parole su
questa cospicua Causa e che ti amano per amor di Dio,
align=left>Signore dei mondi.
O HAYDÁR!
1 Questo Vilipeso ha udito la tua vocelevarsi al servizio della Causa di Dio e ben conosce il
gioioso sentimento che l'amor Suo ha suscitato nel tuo cuore
e i tuoi spasimi d'angoscia innanzi a ciò che ha colpito i Suoi
amati. Giuro sul Signore della misericordia! Il mondo intero
è oppresso dal cordoglio, mentre l'umanità è confusa da
dubbi e divergenze. Il popolo di Dio, Signore dei Nomi, è
così strettamente assediato dal nemico che l'eccelso Paradiso
ha pianto e gli abitanti del Sommo Cielo e coloro che, notte e
dì, gravitano adoranti attorno al Trono hanno tratto alti lamenti.
O 'Alí! Affanni e tribolazioni non hanno il potere di fermare
il tuo Signore, il Misericordiosissimo. Invero Egli S'è
levato a difendere la Causa di Dio in tal guisa che né la
soverchiante potenza del mondo né la tirannide delle nazioni
mai Lo intimoriranno. Egli grida a gran voce fra la terra e il
cielo dicendo: Il Giorno Promesso è giunto. Il Signore del
1
Vedi p. 53, nota 1.align=left>216
Creato proclama: In verità non v'è altro Dio che Me, l'Onnipotente,
il Munificentissimo.
O 'Alí!G1'immaturi desiderano spegnere la luce di Dio
con le loro bocche e soffocare coi loro atti la fiamma del Roveto
Ardente. Dì, meschina davvero è la vostra sorte, o personificazioni
dell'inganno. Temete Dio e non respingete la
grazia celestiale che ha irradiato il suo fulgore su tutte le
regioni. Dì, è apparso Colui Che è l'Esponente del Nome
ascoso, se solo lo sapeste. E’ arrivato Colui il Cui avvento è
stato predetto nelle sacre Scritture, se solo lo capiste. L'orizzonte
del mondo è rischiarato dagli splendori di questa
Somma Rivelazione. Accorrete con cuori radiosi e non siate
di coloro che mancano d'intendimento. E’ sopravvenuta l'Ora
stabilita e l'umanità è piegata. Ne sono testimoni gli onorati
servi di Dio.
O Haydár 'Alí! Giuro sulla giustizia di Dio! La Tromba
del Bayán ha dato uno squillo secondo il decreto del Signore,
il Misericordioso, e tutti coloro che sono nei cieli e sulla
terra sono andati in deliquio tranne chi si è distaccato dal
mondo, tenendo stretta la Corda di Dio, Signore
dell'umanità. Questo è il Giorno in cui la terra risplende della
fulgida luce del tuo Signore, ma la gente s'è smarrita
nell'errore e un velo l'ha tagliata fuori. Noi desideriamo
rigenerare il mondo, ma essi hanno deciso di por fine alla
Mia vita. A ciò li hanno sospinti i loro cuori in questo
Giorno - Giorno che è stato rischiarato dalla radiosa luce del
sembiante del suo Signore, l'Onnipotente, l'Onnipossente,
l'Illimitato. Il Libro Primigenio ha levato la voce, ma la gente
non ha l'udito. La Tavola Preservata è stata rivelata secondo
verità, ma i più non la leggono. Hanno smentito il benevolo
favore di Dio dopo che è stato loro inviato e si sono
discostati da Dio, Conoscitore di cose invisibili. Si afferrano
al manto delle vane fantasie, girando le terga all'ascoso
Nome dell'Onnipotente.
Dì, o accolta di teologi! Vi scongiuro in nome di Dio,
217
siate equi nel giudicare. Esibite dunque tutte le prove e le
testimonianze che avete, se dovete essere annoverati tra gli
abitatori di questa gloriosa abitazione. Rivolgete i cuori
verso l'Alba della Rivelazione divina acciocché Ci sia
possibile svelare ai vostri occhi l'equivalente di tutti i
versetti, le prove, le testimonianze, le affermazioni e le
dimostrazioni che voi e le altre tribù della terra possedete.
Temete Dio e non siate di coloro che meritano il castigo di
Dio, Signore del creato.
Questo è il Giorno in cui l'Oceano del sapere ha levato la
Voce e ha deposto le sue perle. Se solo lo sapeste! In verità il
cielo del Bayán è stato innalzato per decreto di Dio, l'Aiuto
nel Pericolo Colui Che esiste da Sé. Giuro su Dio! L'Essenza
del sapere esclama: Ecco! Colui Che è l'Oggetto di tutto il
sapere è venuto e col suo avvento sono stati abbelliti i sacri
Libri di Dio, il Benigno, l'Amorevole. Ogni rivelazione di
grazia, ogni traccia di santi doni da Lui emana e a Lui
ritorna.
Temete Dio, o schiere di stolti, e non martoriate coloro
che non hanno voluto altro se non ciò che Dio ha voluto.
Inoltre, se ascoltate il mio appello, non seguite le vostre
egoistiche brame. S'avvicina il giorno in cui tutto ciò che
oggi vedete sarà svanito e allora piangerete per esser venuti
meno al vostro dovere verso Dio. Ne fa fede questa Tavola
scolpita.
Gioisci di gioia grande, perché ti abbiamo ricordato ora e
nel passato. In verità la soave fragranza di questa rimembranza
durerà immutata per tutta l'eternità dei Nomi di Dio,
Signore dell'umanità. Ci siamo degnati di accettare le tue
preghiere, la tua lode, la tua opera d'insegnamento e i servigi
che hai reso per amore di questo possente Annunzio.
Abbiamo anche ascoltato ciò che la tua lingua ha proferito
nelle riunioni e negli incontri. In verità tutto ode e osserva il
tuo Signore. T'abbiamo abbigliato con la veste del Mio
compiacimento nel Mio celeste Reame e dal Divino Albero
218
di Loto che s'innalza sul limitare della valle della sicurezza e
align=left>della pace posta nel Sito luminoso oltre la gloriosa Città, ti
annunciamo a gran voce: In verità non v'è altro Dio che Me,
l'Onnisciente, il Sapientissimo. Ti abbiamo tratto
all'esistenza per servirMi, glorificare la Mia Parola e
proclamare la Mia Causa. Concentra le tue energie in ciò per
align=left>cui sei stato creato in virtù del Volere del supremo
Ordinatore, l'Antico dei Giorni.
In questo momento rammentiamo i Nostri amati e annunziamo
loro le liete novelle dell'inesauribile grazia di Dio
e delle cose che sono state loro procurate nel Mio limpido
Libro. A causa dell'amore per Me avete sopportato il biasimo
dei nemici e subito incrollabili nella Mia Via le efferate crudeltà
che gli empi vi hanno inflitto. Ne sono Io Stesso testimone
e sono l'Onnisciente. Quanti luoghi sono stati nobilitati
dal vostro sangue per amor di Dio. In quante città s'è levato
il suono del vostro lamento e s'è innalzato il gemito della
vostra ambascia. In quante prigioni vi hanno gettati gli
eserciti della tirannide. Sappiate per certo che Egli vi darà la
vittoria, vi esalterà tra i popoli del mondo e mostrerà il
vostro alto rango innanzi agli occhi di tutte le nazioni. Non
align=left>sopporterà che la mercede dei Suoi favoriti sia perduta.
Badate che gli atti perpetrati dalle personificazioni dell'oziosa
fantasia non vi rattristino o che le azioni commesse
dai caparbi oppressori non vi addolorino. Afferrate il calice
della costanza con la forza del Suo Nome, bevetene anelanti
in virtù della Sovranità di Dio, il Forte, l'Onnipotente. Così
l'Astro della Mia affettuosa compassione e del Mio tenero
amore ha sfolgorato all'orizzonte di questa Tavola acciocché
rendiate grazie al vostro Signore l'Onnipotente, il Munificentissimo.
La gloria che è sorta risplendente dal cielo della Mia
parola si posi su te e su coloro che a te si son rivolti e che
hanno prestato ascolto alle parole che la tua bocca ha
proferito riguardo questa gloriosa e augusta Rivelazione.
219
PER la giustizia di Dio! Il Libro Primigenio è palesato e
chiama l'umanità a convegno innanzi a Dio, Signore dei
mondi, mentre i mari proclamano: E’ apparso il Sommo
Oceano, dai cui flutti si ode il muggente grido: « In verità,
non v'è altro Dio che Me, l'Impareggiabile, l'Onnisciente ». E
gli alberi stormendo esclamano: O popoli del mondo! La
voce del Divino Albero di Loto risuona chiaramente e lo
squillante grido della Penna della Gloria si leva vibrante:
Date ascolto e non siate tra gl'incuranti. Il sole proclama: O
accolta di teologi! Il cielo della religione si è spezzato e si è
spaccata la luna e i popoli della terra sono radunati in una
nuova resurrezione. Temete Dio e non seguite gl'impulsi
delle vostre passioni, seguite piuttosto Colui di Cui hanno
testimoniato le Scritture di Dio, l'Onnisciente il
Sapientissimo.
In questa Rivelazione s’è ripetuto l'episodio del Sinai e
Colui Che conversò sul Monte a gran voce annuncia: In verità,
il Desiato è giunto, assiso sul trono della certezza, se
solo lo capiste. Egli ha esortato tutti gli uomini ad attenersi a
ciò che condurrà all'esaltazione della Causa di Dio e guiderà
l'umanità verso la Sua retta Via.
Quanti oppressi sono stati estasiati dall'Appello di Dio!
Quanti potenti si sono abbandonati ad atti di aggressione che
hanno strappato gemiti agli abitatori dell'eccelso Paradiso e
pianti di dolore agli ospiti di questa gloriosa abitazione!
Quanti poveri si sono dissetati col vino prelibato della rivelazione
divina e quanti ricchi si sono allontanati, hanno ripudiato
la verità e proclamato la loro miscredenza in Dio, Signore
di questo benedetto e meraviglioso Giorno.
Dì: Temete Dio osservate altresì l'equità nel vostro giudicare
questo grande Annunzio innanzi al quale, appena risplendette,
ogni ponderoso annunzio umilmente s'inchinò in
adorazione. Dì: O accolta di stolti! Se Lo smentite con quale
prova potrete dimostrare il vostro ossequio ai passati Messaggeri
di Dio o suffragare la vostra fede in ciò che Egli ha
220
inviato da questo possente ed eccelso Reame? A che vi
giovano i vostri possedimenti? Che protezione vi posson
dare i vostri tesori? Nessuna, lo giuro sullo Spirito di Dio che
pervade ciò che è nei cieli e sulla terra. Gettate via ciò che
avete accumulato con la mano dell'oziosa fantasia e delle
vane illusioni e afferrate il Libro di Dio, inviato in virtù della
Sua irresistibile, inviolabile autorità.
La tua missiva è stata presentata innanzi a questo Vilipeso
e in tuo onore abbiamo rivelato questa Tavola da cui spira la
fragranza del benevolo favore del tuo Signore, il
Compassionevole, il Munifico. Imploriamo Dio di far di te
un vessillo innalzato nella città del Suo ricordo e di esaltare
il tuo stadio in questa Causa - Causa alla cui ombra i sinceri
di Dio vedranno i popoli e le tribù della terra cercare asilo. In
verità, il tuo Signore sa e informa. Lo supplichiamo ancora
di nutrirti col meglio di ciò che è stato riposto nel Suo Libro.
In verità Egli è Colui Che ode e risponde.
Persisti nell'aiutare la Sua Causa con la forza corroborante
degli eserciti della saggezza e della parola. Così ha decretato
Iddio, il Benevolo, il Lodatissimo. Benedetto il credente che
ha abbracciato la Verità in questo Giorno e l'uomo di ferma
risolutezza che gli eserciti della tirannide non hanno avuto il
potere d'impaurire.
La gloria che ha sfolgorato all'orizzonte della parola sia su
te e su quei credenti che hanno preso il Calice del Suo vino
sigillato mediante il potere del Suo Nome, l'Esistente da Sé,
e si sono dissetati ad onta dei negatori di Quei in Cui in
passato avevano professato fede - coloro che hanno repugnato
alla verità di questo grande Annunzio di cui Dio ha
testimoniato nel Suo prezioso, antico Libro.
221
O MUHAMMAD Husayn! Accingiti a ricevere le
effusioni del tenero amore di Dio, Signore dei mondi. Il
Misericordiosissimo S'è degnato di donarti le perle del
sapere dall'Oceano della grazia di Dio, l'Onnipotente, il Più
Eccelso.
Dov'è l'illuminato che riconoscerà e comprenderà la verità?
Dove si trova l'ascoltatore che udrà la Mia meravigliosa
Voce chiamare dal glorioso reame? Dov'è l'anima che
volgerà il viso verso il Divino Albero di Loto in tal guisa che
né la soverchiante possanza dei re né i violenti tumulti dei
loro sudditi la sconfiggano, che leverà la voce nel cuore del
creato mediante il potere della saggezza e della parola
align=left>attestando ciò che ha attestato Iddio, che in verità non v'è
altro Dio che Lui, il Forte, l'Invincibile, l'Onnipotente, il
Sapiente, il Savio?
O Husayn! il tuo nome è stato menzionato nella Più
Grande Prigione alla presenza di questo Vilipeso e per te
abbiamo rivelato cose alle quali nessuno dei libri del mondo
può essere paragonato. Ne è testimone l'eterno Re; ma gli
uomini sono per lo più annoverati tra gl'ignavi. Dall'oriente
della testimonianza abbiamo lanciato l'Appello a tutti coloro
che dimorano nel reame del creato. Tra gli uomini vi sono
alcuni che sono stati trasportati dalla fragranza della parola
del loro Signore a tal segno che hanno dimenticato tutto ciò
che appartiene agli uomini nel loro anelito di pervenire alla
corte della presenza di Dio, Signore del trono possente. Vi
sono certuni invece che sono profondamente confusi ed esitanti.
Altri hanno messo le ali affrettandosi a rispondere
all'Appello del loro Signore, l'Antico dei Giorni. Altri ancora
hanno voltato le terga, respinto la verità e finito per rinnegare
Dio, l'Onnipotente, il Lodatissimo. E altri infine hanno
pronunziato giudizio contro di Lui con tale crudeltà che ogni
anima saggia e perspicace è stata mossa al pianto. Ci siamo
degnati di convocarli presso il fiume che è vera vita, ma essi,
con palese ingiustizia, hanno decretato di spargere il Mio
222
sangue. Così l'Astro della saggezza ha brillato dall'orizzonte
della parola del tuo Signore, il Misericordiosissimo. Se
perverrai alla sua luce, t'incombe di magnificare la lode del
tuo Signore dicendo: Ti rendo grazie, o Dio dei mondi
align=left>Benedetto te e coloro che il mondo e le sue lusinghe non
hanno stornato da questo limpido Orizzonte.
Porgi i Miei saluti ai Miei amati. Li esortiamo a praticare
la saggezza secondo il decreto del Mio meraviglioso Libro.
O MIA ancella e Mia foglia! Gioisci di gioia grande ché il
tuo appello è asceso al Divino Albero di Loto e ha ricevuto
risposta dall'Orizzonte d'ogni gloria. In verità, non v'è altro
Dio che Me, l'Esule, il Vilipeso.
Ci siamo rivelati agli uomini, abbiamo svelato la Causa,
guidata tutta l'umanità verso la Retta Via di Dio, promulgate
le leggi e ingiunto agli uomini ciò che sarà di vero giovamento
a tutti in questo mondo e nell'altro; ma è stato sentenziato
di spargere il Mio sangue, per cui la Damigella del
Cielo ha pianto amaramente, il Sinai s’è rammaricato e lo
Spirito Fedele ha singhiozzato pel dolore.
In questi giorni le genti, seguendo le orme di ogni ignorante
sviato, si sono orbate delle effusioni della divina grazia.
Hanno girato le spalle all'Oceano del divino sapere e
fissato gli occhi su quegli stolidi che si vantano d'essere profondamente
versati nella cultura, mentre non v'è nessuna
prova da parte di Dio, Signore dell'umanità, che li suffraghi.
Fortunata te poiché hai abbandonato le futili illusioni e
afferrato la Corda di Dio che nessuno può recidere. Considera
il benevolo favore di Dio, sia esaltata la Sua gloria
Quanti re e regine sulla terra, nonostante il loro lungo bramare,
attendere e pregustare, sono stati esclusi da Colui Che
223
è il Desio del mondo, mentre tu l'hai raggiunto. Voglia Dio
che tu compia un'azione la cui fragranza permanga finché
dureranno i Nomi di Dio - sia esaltata la Sua gloria. Per la
giustizia di Dio! Il titolo « o Mia ancella » di gran lunga sopravanza
tutto ciò che è visibile nel mondo. Tra non molto
gli occhi dell'umanità saranno illuminati e rallegrati dal riconoscere
ciò che il Nostro Calamo Glorioso ha rivelato.
Benedetta te e benedetta la madre che t'ha allattata. Apprezza
il valore di questo stadio e levati a servire la Sua
Causa in tal guisa che le oziose fantasie e le insinuazioni
degli scettici non ti distolgano da questo nobile proposito.
L'Astro della certezza risplende luminoso, ma i popoli del
mondo si aggrappano a vane chimere. L'Oceano del divino
sapere ha spumeggiato mentre i figli degli uomini si
afferrano al manto degli stolti. Se non fosse per l'inesauribile
grazia di Dio - sia esaltata la Sua gloria - nessun antidoto
potrebbe mai sanare questi malanni inveterati.
Porgi i Miei saluti alle ancelle di Dio in codesta contrada
e annunzia loro la lieta novella che hanno la Sua tenera misericordia
e la Sua grazia. Alto in verità è lo stadio che t'abbiamo
destinato. T'incombe di render lode e grazie al tuo
Signore, il Munifico, il Generosissimo. Sia glorificato Iddio,
l'Eccelso, il Grande.
UNA volta da Colui Che è il Possessore di tutti gli esseri
e il Signore del Trono superno e della terra quaggiù - sia
esaltata la gloria della Sua favella - si udì questa Parola
sublime: Devozione e distacco sono come due sommi astri
nel cielo dell'insegnamento. Beato Colui Che è pervenuto a
questo stadio supremo, questa dimora di santità e sublimità
trascendente.
224
QUESTA è una Tavola che il Misericordiosissimo ha
inviato dal Regno della favella a tutti coloro che dimorano
sulla terra. Felice l'uomo che ascolta e fa conto e mal incolga
ai traviati e ai dubbiosi. Questo è il Giorno che è stato
rischiarato dalla fulgente luce del Sembiante di Dio - il
Giorno in cui la Lingua della Magnificenza proclama a gran
voce: Il Regno è di Dio, Signore del Dì della Resurrezione.
Il tuo nome e stato menzionato al Nostro Cospetto e Ci
siamo degnati di rivelare per te ciò che nessuna lingua al
mondo può narrare. Gioisci di gioia grande poiché sei stato
ricordato nella Più Grande Prigione e da questa eccelsa dimora
il Sembiante dell'Antico dei Giorni S'è rivolto verso te.
Abbiamo veramente rivelato i segni, mostrato le irrefutabili
testimonianze e chiamato tutti gli uomini alla retta Via.
Tra la gente alcuni si sono allontanati e hanno rigettato la
verità, altri hanno pronunziato giudizio contro di Noi senza
prove o testimonianze. I primi a discostarsi da Noi sono stati
i capi spirituali nel mondo di quest'era - coloro che notte e dì
Ci invocano e menzionano il Mio Nome standosene assisi
sui loro alti troni. Ma allorché Mi rivelai agli uomini,
insorsero contro di Me in tal guisa che perfino le pietre trassero
amari gemiti e lamenti.
Grande è la tua benedizione, poiché quando, investito di
potere e sovranità invincibili, venne il tuo Signore, hai
ascoltato la Sua Voce, rivolto il viso verso Lui e fatto conto
del Suo Appello.
O MIA ancella, o Mia foglia! Rendi grazie al Dilettissimo
del mondo per aver tu ottenuto questa sconfinata grazia
mentre i dotti e gli uomini più illustri ne sono rimasti privi.
Ti abbiamo nominata « foglia » affinché come le foglie, tu
possa essere mossa dall'aura gentile della Volontà di Dio -
225
sia esaltata la Sua gloria - a somiglianza delle foglie degli
alberi che i venti impetuosi muovono. Rendi grazie al tuo
Signore per questa luminosa parola. Se comprendessi la dolcezza
del titolo « o Mia ancella » ti ritroveresti distaccata da
tutta l'umanità, lo spirito devotamente rivolto notte e dì a
Colui Che è l'unico Desio del mondo.
Con parole d'ineguagliabile bellezza abbiamo degnamente
menzionato le foglie e le ancelle che si sono dissetate con le
acque vive della grazia celeste e hanno tenuto gli occhi
rivolti verso Dio. Felici e benedette davvero! Tra non molto
Iddio rivelerà il loro stadio la cui sublimità nessuna parola
può adeguatamente esprimere e nessuna descrizione
convenientemente raffigurare.
Ti esortiamo a fare ciò che servirà a promuovere gl'interessi
della Causa di Dio fra uomini e donne. Egli ode il
grido degli amici e vede le loro azioni. In verità, Egli è Colui
Che ode e vede.
A te e a loro la gloria di Dio, il Forte, l'Onnisciente, il
Sapientissimo.
O ANCELLA di Dio! Ascolta la Voce del Signore dei
Nomi, Che dalla Sua prigione ha posato su di te il Suo
sguardo e di te fa menzione.
Egli ha soccorso ogni viandante, S'è degnato di rispondere
a ogni postulante e di accogliere ogni ricercatore della verità.
In questo Giorno la retta Via è palesata, è drizzata la Bilancia
della giustizia divina e risplende la luce del sole del Suo
favore, ma come nubi sono giunte le opprimenti tenebre del
popolo della tirannide creando un penoso ostacolo fra l'Astro
della grazia celeste e i popoli del mondo. Benedetto chi ha
squarciato i veli intervenuti ed è illuminato dalla radiosa luce
della Rivelazione divina. Pensa quanti stimavano d'esser nel
226
novero dei saggi e dei dotti, ma nel Giorno di Dio furono
privati delle effusioni dei favori celesti.
O Mia foglia, o Mia ancella! Apprezza il valore di questa
benedizione e di questa tenera misericordia che ti sono state
elargite e che hanno guidato i tuoi passi verso l'Alba della
gloria.
Porgi i saluti da parte di questo Vilipeso alle ancelle che
adorano Dio e rallegra i loro cuori con l'assicurazione della
Sua amorevole provvidenza.
FISSA lo sguardo sulla saggezza in ogni cosa, poiché essa
è un antidoto infallibile. Quante volte ha convertito il miscredente
in credente e in amico il nemico! Il suo uso è sommamente
necessario, poiché questo tema è stato esposto in numerose
Tavole rivelate dall'empireo del Volere di Colui Che
è la Manifestazione della luce dell'unità divina. Fortunato chi
agisce in conformità.
Concentra senza posa l'attenzione su ciò che farà sì che la
Parola di Dio venga esaltata. In questa somma Rivelazione
buone opere e carattere lodevole sono considerati eserciti di
Dio, come la Sua benedetta e santa Parola. Questi eserciti
sono magneti per i cuori umani e strumenti efficaci per disserrare
le porte. Fra tutte le armi del mondo questa è la più
affilata.
Implora Dio che Si degni di assistere tutti gli uomini a
ottemperare a ciò che il Suo gloriosissimo Calamo ha
vergato nei Libri e nelle Tavole Sacre.
QUESTO Vilipeso menziona colui che ha drizzato il volto
verso l'Incomparabile, l'Onnisciente, colui che Ne attesta
227
l'unità come l'ha attestata la Gloriosissima Penna mentre rapida
si muove nell'arena della favella. Benedetta l'anima che
ha riconosciuto il suo Signore e mal incolga ai gravemente
traviati e ai dubbiosi.
L'uomo è come un albero: carico di frutti, è stato e sempre
sarà degno di lode e di encomio; sterile, serve solo per il
fuoco. I frutti dell'albero umano sono eccellenti, molto
ambiti e assai pregiati. Tra questi vi sono il buon carattere, le
azioni virtuose e il bel parlare. Per gli alberi materiali della
terra la primavera si ripete una volta all'anno, mentre per gli
alberi umani essa ricorre nei Giorni di Dio - sia esaltata la
Sua gloria. Se in questa divina primavera gli alberi delle vite
umane si ricoprissero dei frutti menzionati, certamente il
fulgore della luce della Giustizia illuminerebbe tutti gli
abitanti della terra e tutti vivrebbero felici e contenti nell'ombra
protettrice di Colui Che è la Mèta dell'intera umanità.
L'Acqua per questi alberi è l'acqua viva delle sacre Parole
proferite dall'Amato del mondo. Ora essi sono piantati e,
subito dopo, grazie alle effusioni delle piogge della divina
misericordia, i loro rami hanno raggiunto i cieli. Ma un albero
rinsecchito non è stato né sarà mai degno di menzione.
Felice il fedele che, ammantato nella veste dello sforzo, si
è levato a servire questa Causa: quell'anima ha veramente
raggiunto la Mèta desiata e appreso lo Scopo per cui è stata
creata. Ma miriadi di volte ahimè per i ribelli che sono come
align=left>foglie secche cadute nella polvere. Fra non molto raffiche
letali li trascineranno nel luogo a loro destinato. Ignoranti
arrivarono, ignoranti rimasero e ignoranti si ritirarono nelle
loro abitazioni.
Il mondo continua a proclamare queste parole: Attenti,
sono effimero e tali sono tutte le mie parvenze e i miei
colori. Guardatevi dai casi e dalle vicende in me divisati e
scuotetevi dal torpore. Tuttavia non v'è occhio veggente che
veda né orecchio attento in ascolto.
In questo Giorno l'orecchio interiore esclama: Fortunato
228
me davvero, oggi è il mio giorno, poiché la Voce di Dio alta
si leva. E l'essenza della vista grida: Benedetta sono, questo è
il mio giorno, perché all'eccelso Orizzonte la Vetusta Beltà
risplende luminosa.
Fa d'uopo che le genti di Bahá invochino e supplichino il
Signore dei Nomi sì che i popoli del mondo non vengano
privati delle effusioni di grazia nei Suoi giorni.
In passato i teologi erano assillati da una domanda, domanda
che Colui Che è la Verità Sovrana li ha uditi porre
ripetutamente, nei primi anni della Sua vita: « Qual è la
Parola che il Qá’im pronunzierà e che metterà in fuga i capi
della religione? » Dì, quella Parola è ora palesata, e voi siete
fuggiti ancor prima di sentirla proferire, eppure non capite. E
quella benedetta, recondita, celata e preziosa Parola è questa:
« "EGLI" è ora apparso nella veste di "IO". Colui Che era
ascoso a occhi mortali esclama: Ecco! Sono il Più Palese ».
Questa è la Parola che ha fatto tremare le membra ai
miscredenti. Sia glorificato Iddio! Tutte le sacre Scritture
antiche attestano la grandezza di questo Giorno, la grandezza
di questa Manifestazione, la grandezza dei Suoi segni, la
grandezza della Sua Parola, la grandezza della Sua costanza,
la grandezza del Suo stadio preminente. Ma nonostante tutto
i popoli, ancora immersi nell'ignavia, sono tagliati via come
da un velo. In verità tutti i Profeti hanno bramato di
pervenire a questo Giorno. Davide dice: « Chi mi
condurrà nella Città della fortezza? »
1 Per Città dellafortezza s'intende 'Akká: i suoi bastioni sono assai robusti e
questo Vilipeso è imprigionato entro le sue mura. Così è
rivelato nel Corano: « Trai fuori il tuo popolo dalle tenebre
alla luce e ricorda loro le giornate di Dio »
2La gloria di cui questo Giorno è investito è stata esplicitamente
menzionata e chiaramente spiegata in molti santi
1
Salmi, 59 : 9 ; 108 : 10.2
Corano 14 : 5.229
Libri e sacre Scritture. Ma i teologi d'oggigiorno hanno precluso
agli uomini questo stadio trascendente e nascosto loro
questo Pinnacolo di Gloria, questa Suprema Mèta.
Te benedetto, ché le tenebre delle vane immagini non
hanno avuto il potere di sottrarti la luce della certezza e
l'assalto della gente non ti ha distolto dal Signore dell'umanità.
Apprezza il valore di questo alto stadio e supplica Iddio
- esaltata è la Sua gloria - che ti dia benignamente facoltà di
tutelarlo. Il dominio imperituro è appartenuto esclusivamente
all'Unico vero Dio e ai Suoi amati e a loro continuerà ad
appartenere per sempre.
La gloria che ha brillato all'orizzonte dell'eternità si posi
su te e su coloro che si sono aggrappati alla Corda di Dio che
nessuno può recidere.
COLUI Che guida alla vittoria certa è giunto! Per la giustizia
di Dio! Egli ha piena facoltà di rivoluzionare il mondo
mediante il potere di una sola Parola. Dopo aver ingiunto a
tutti gli uomini di attenersi alla saggezza Egli Si è
aggrappato alla corda della pazienza e alla rassegnazione.
I corpi d'argilla del mondo si sono mossi per visitare
l'adorna, luminosa, cremisi Città di Dio e certi emissari persiani
stanno nascostamente fomentando discordie, benché in
apparenza si atteggino a persone gentili e mansuete. Iddio
Benevolo! Quando si trasformerà in sincerità questa
dilagante ipocrisia? Le esortazioni di Dio, l'Unico Vero,
hanno pervaso il mondo, ma finora la loro influenza non s'è
manifestata: le indegne azioni hanno impedito agli uomini di
pervenire a Lui. Supplichiamo Dio - esaltato e glorificato
Egli è - di riversare su tutti i Suoi servi, dalle nubi della
grazia divina, le scroscianti piogge del Suo favore. In verità
Egli è potente sopra tutte le cose.
O 'Alí Haydár! O tu che ti sei levato per servire la Mia
230
Causa e sei intento a magnificare la lode di Dio, Signore del
trono possente! Per gli emblemi della giustizia e per gli esponenti
dell'equità è indiscutibilmente chiaro ed evidente che
align=left>questo Vilipeso, corroborato dalla trascendente forza del Regno,
cerca di cancellare di fra i popoli e le tribù della terra
ogni traccia di disordine, discordia, dissenso, divergenza o
divisione; e per nessun'altra ragione che questo grande, questo
importante intendimento Egli è stato ripetutamente gettato
in prigione e per lunghe notti costretto a ceppi e catene.
Benedetto chi giudica con giustizia ed equità questa Causa
invincibile, questo glorioso Annunzio.
QUESTA è una Tavola inviata dal Signor misericorde acciocché
i popoli del mondo si accostino a questo Oceano che
s'è gonfiato mediante il potere del Suo augusto Nome. Tra
gli uomini alcuni si sono distolti da Lui negandoNe la testimonianza,
mentre altri hanno libato il vino della certezza
nella gloria del Suo Nome che pervade tutto il creato. Grave
davvero è la perdita subita da coloro che hanno teso l'orecchio
al gracchiare del corvo e si sono rifiutati di ascoltare i
soavi trilli dell'Uccello Celestiale che canta sui rami dell'Albero
dell'Eternità: In verità non v'é altro Dio che Me, l'Onnisciente,
il Sapientissimo. Questo è il Giorno che gli splendori
della luce del Nostro Sembiante han rischiarato - il
Giorno attorno al quale tutti i giorni e le notti gravitano
adoranti. Benedetto l'uomo illuminato che ha compreso e
l'assetato che ha bevuto a questa Fonte rilucente. Benedetto
l'uomo che riconosce la verità, sforzandosi generosamente di
servire la Causa del suo Signore, il Forte, l'Onnipotente.
O servo che hai posato lo sguardo sul Mio volto! Ascolta
la voce del tuo Signore, il Gloriosissimo, levarsi alta
dall'orizzonte della maestà e della magnificenza. In verità il
231
Suo Appello ti trarrà presso il reame della gloria e ti sospingerà
a innalzare la Sua lode, in tal guisa che ogni creatura
ne sarà estasiata, e ti farà magnificare la Sua gloria in tal
modo da smuovere l'intera creazione. In verità il tuo Signore
è il Protettore, il Benevolo Colui Che di tutto ha contezza.
Raduna gli amici di Dio in quella contrada e annunzia
loro il Mio incomparabile ricordo. Abbiamo per loro rivelato
una Tavola dalla quale la fragranza del Misericordiosissimo
s'è sparsa sui reami dell'esistenza, acciocché essi gioiscano di
gioia grande e rimangano irremovibili in questa meravigliosa
Causa. Mentre Ci trovavamo in prigione abbiamo rivelato un
Libro che abbiamo intitolato « Il Libro Più Santo ».
Abbiamo in esso emanate leggi e l'abbiamo adornato coi
comandamenti del tuo Signore Che impera su tutti coloro
che sono nei cieli e sulla terra. Dì: Prendetelo, o genti, e
osservate ciò che in esso è stato inviato dei mirabili precetti
del vostro Signore, il Munifico, il Perdonatore. In verità ciò
vi darà prosperità in questo mondo e nell'altro e vi
purificherà da tutto quello che non vi s'addice. Invero Egli è
l'Ordinatore, l'Espositore, il Donatore, il Generoso, il
Benevolo, il Lodatissimo.
Grande è la tua benedizione poiché sei rimasto fedele al
Patto e al Testamento di Dio e perché sei stato onorato con
questa Tavola per la quale il tuo nome è vergato nella Mia
Tavola Custodita. Dèdicati al servizio della Causa del tuo
Signore, custodisci nel cuore il Suo ricordo e celebra la Sua
lode in tal guisa che ogni anima ribelle e incurante sia scossa
dal torpore.
Così Ci siamo degnati di conferirti un pegno di favore
dalla presenza Nostra; in verità Io sono il Perdonatore, il
Misericordiosissimo.
DESIDERIAMO menzionare colui che ha drizzato il
volto verso di Noi e lasciar che ancora si disseti con le acque
232
vivificanti della Nostra benevola provvidenza, acciocché egli
possa accostarsi al Mio Orizzonte, fregiarsi dei Miei
attributi, librarsi nella Mia atmosfera, essere confermato in
ciò che farà apparire la santità della Mia Causa tra le Mie
genti e celebrare la Mia lode in tal guisa che ogni anima
esitante si affretterà, ogni creatura immota spiccherà il volo,
ogni spoglia mortale si consumerà, ogni cuore raggelato sarà
ricondotto in vita e ogni spirito avvilito si risolleverà gioioso.
Questo incombe a chi ha rivolto il viso verso il Mio, è
entrato nell'ombra del Mio tenero amore e ha ricevuto i Miei
versetti che hanno pervaso il mondo intero.
O 'Alí! Colui Che è l'Alba della Rivelazione divina ti
chiama con questa mirabile parola. Per la giustizia di Dio! Se
tu fossi qui davanti al Mio Trono e porgessi ascolto alla
Lingua della Magnificenza e della Possanza, sacrificheresti
corpo, anima, l'intero tuo essere in pegno del tuo amore per
align=left>Dio, il Sovrano, il Protettore, l'Onnisciente, il Sapientissimo,
e tanto fremeresti al fascino della Sua Voce che nessuna penna
potrebbe dipingere il tuo stato e ogni eloquente oratore rimarrebbe
sconfitto nel tentativo di descriverlo. Fermati e
medita su questa Rivelazione e sulla sua invincibile sovranità;
aiutala di poi come s’addice al tuo Signore, il Benevolo,
il Munificentissimo. Guida le persone verso l'Alba della gloria.
In verità Egli è assiso sul Suo possente Trono. Per mezzo
Suo l'Orizzonte di questa Prigione ha brillato e tutti coloro
che sono nei cieli e sulla terra sono stati illuminati.
Ci siamo degnati di menzionare il tuo nome nel passato e
lo menzioniamo ora in questa Tavola benevola acciocché tu
possa ancora una volta respirare la soave fragranza del
Misericordiosissimo. Questo è solo un pegno del Mio favore
per te: rendi grazie al tuo Signore, il Munificentissimo, l'Onniveggente.
Non ti crucciare perché gli uomini non riescono a comprendere
la Verità. Tra non molto li vedrai volgersi verso
Dio, Signore di tutta l'umanità. Mediante il potere della
233
Parola Più Sublime, abbiamo in verità pervaso il mondo
intero e s'avvicina il momento in cui Dio soggiogherà i cuori
di tutti coloro che dimorano sulla terra. In verità Egli è l'Onnipotente,
il Forte.
Da questa terra ricordiamo anche tuo fratello acciocché
egli gioisca della Mia menzione di lui e sia tra coloro che
riflettono.
O amico! Dalla Sua Più Grande Prigione l'Amatissimo ti
chiama e ti esorta a osservare ciò che la Mia eccelsa Penna
ha rivelato nel Mio Più Santo Libro affinché tu lo tenga
stretto con quella risolutezza e quella forza che nascono da
Me; in verità Io sono l'Ordinatore, l'Onnisciente.
Grande davvero è la tua benedizione perché ti è stata
elargita la Sua grazia inesauribile e sei stato aiutato a riconoscere
questa Causa - una Causa per la cui potenza sono
stati ravvolti i cieli e ogni eccelso e imponente monte, sgretolato.
Per la Nostra sconfinata grazia facciamo altresì menzione
di tua madre alla quale è stato dato di riconoscere Dio. Le
porgiamo i Nostri saluti da questo glorioso stadio. Ricordiamo
ciascuno di voi, uomini e donne, e da questo Sito -
Scenario di gloria incomparabile - vi consideriamo tutti una
sola anima e vi annunziamo le liete novelle delle divine
benedizioni che hanno preceduto tutte le cose create e del
Mio ricordo che tutti comprende, giovani e vecchi. La gloria
di Dio si posi su voi, o genti di Bahá. Gioite di gioia grande
al Mio ricordo, perché invero Egli è sempre con voi.
DÀ ascolto a ciò che lo Spirito ti rivela nei giorni di Dio,
align=left>l'Aiuto nel Pericolo, Colui Che esiste da Sé, sì che il Suo
appello t'innalzi alla Vetta di gloria trascendente e ti tragga
verso lo Stadio ove tutto il tuo essere vedrai avvampare col
234
fuoco dell'amor di Dio, in tal guisa che né il potere dei governanti
né i sussurri dei loro vassalli potranno spegnerlo e
tu ti leverai fra i popoli del mondo per celebrare la lode del
Tuo Signore, il Possessore dei Nomi. Ecco cosa ti si addice
in questo Giorno.
Ti narreremo le cose che avvennero in passato affinché tu
possa gustare la dolcezza di questa parola e aver notizia degli
eventi accaduti nelle epoche trascorse. In verità il tuo
Signore è l'Ammonitore, il Benevolo, l'Amatissimo.
Rammenta i giorni in cui Colui Che conversò con Dio nel
deserto accudiva alle pecore di Jetro, Suo suocero. Egli udì
la Voce del Signore dell'umanità promanante dal Roveto
Ardente, che era stato suscitato sulla Terra Santa, esclamare:
« O Mosè! In verità, Io sono Dio, tuo Signore e Signore dei
tuoi padri, Abramo, Isacco e Giacobbe ». Fu così trasportato
dagli accenti seduttori di quella Voce che Si allontanò dal
mondo e mosse verso il Faraone e le sue genti, investito del
potere del tuo Signore Che impera su tutto quello che è stato
e che sarà. I popoli del mondo odono ora ciò che udì Mosè,
Dì, giuro sulla giustizia di Dio! Tra non molto la pompa
dei ministri di stato e la potenza dei governanti passeranno,
saranno devastati i palazzi dei potenti e ridotti in polvere i
solenni edifizi degli imperatori, ma ciò che vi abbiamo predisposto
nel Reame durerà. O genti, v'incombe di fare il
massimo sforzo sì che i vostri nomi siano menzionati innanzi
al Trono e Voi produciate ciò che possa immortalare le
vostre memorie per l'eternità di Dio, Signore di tutto l'essere.
RicordaMi agli amanti in quella terra, porgi loro i Miei
saluti e rallegra i loro cuori con la novella di ciò che è stato
per loro rivelato da questo stadio glorioso.
Dì, badate che la soverchiante prepotenza degli oppressori
non vi allarmi. S'avvicina il giorno in cui ogni emblema di
vanagloria sarà vanificato; allora vedrete l'invincibile
235
sovranità del Signore vostro dominare su tutte le cose visibili
e invisibili.
Attenti che i veli non vi privino delle effusioni del Suo
favore in questo Giorno. Gettate via le cose che vi distolgono
da Dio e perseverate in questa lunghissima Via. Desideriamo
per voi solo quello che vi giova e che è stato vergato sulla
Sua Tavola Custodita. Ricordiamo spesso i Nostri amati; ma
li abbiamo trovati in fallo in ciò che si addice loro presso la
Corte del favore del loro Signore, il Benevolo, il Perdonatore,
eccettuati coloro che Dio vuole dispensare. In verità,
Egli ha il potere di fare ciò che vuole; dà e toglie; è l'Eterna
Verità, il Conoscitore delle arcane cose.
O amanti del Misericordiosissimo, afferrate il calice della
vita eterna profferto dalla mano dei munifici favori del
vostro Signore, Possessore dell'intera creazione, e bevete a
sazietà. Giuro su Dio, ciò vi estasierà tanto che vi leverete a
magnificare il Suo Nome e a proclamare le Sue parole tra i
popoli del mondo e conquisterete le città dei cuori umani nel
nome del vostro Signore, l'Onnipotente, il Lodatissimo.
Inoltre, annunziamo a tutti le liete novelle di ciò che abbiamo
rivelato nel Nostro Libro Più Santo - Libro dal cui
Orizzonte l'astro dei Miei comandamenti rifulge su ogni
osservante e ogni osservato. Tenetelo stretto e fate quello che
in esso e rivelato. In verità meglio è questo per voi di tutto
ciò che è stato creato nel mondo, se solo lo sapeste. Attenti
che le vanità della vita umana non vi impediscano di
volgervi verso Dio, l'Unico Vero. Meditate in cuor vostro sul
mondo e i suoi conflitti e le sue vicende, sì che comprendiate
il suo valore e lo stadio di coloro che su di esso hanno
riposto il cuore, scostandosi da ciò che è stato inviato nella
Nostra Tavola Custodita.
Così abbiamo rivelato questi santi versetti e te li abbiamo
inviati, acciocché tu possa levarti per glorificare il Nome di
Dio, l'Aiuto nel Pericolo, Colui Che esiste da Sé.
236
La gloria di Dio
sia con te e con coloro che hanno bevutoquesto Vino squisito e suggellato.
QUESTO Vilipeso ha letto la tua lettera nella Più Grande
align=left>Prigione e ha appreso del tuo quesito riguardante i comandamenti
di Dio sui problemi della resurrezione e dei mezzi di
sussistenza. E’ bene che tu abbia posto queste domande, perché
te ne varrai non solo tu, ma anche gli altri servi di Dio,
tanto esteriormente quanto interiormente. In verità Dio sa
tutto e risponde subito agli appelli.
La causa suprema per cui fu creato il mondo con tutto ciò
che in esso si trova è che l'uomo conosca Dio. In questo
Giorno chiunque l'olezzo della veste della Sua misericordia
guidi alla pristina Dimora, che è lo stadio del riconoscere la
Fonte dei divini comandamenti e l'Alba della Sua
Rivelazione, ha ottenuto ogni bene per l'eternità. Raggiunto
questo eccelso stadio, ogni anima ha un duplice dovere:
primo, perseverare nella Causa con tale fermezza che,
quand'anche tutti i popoli del mondo cercassero di impedirle
di volgersi verso la Fonte della Rivelazione, non ci
riuscirebbero; secondo, ottemperare alle divine ordinanze
sgorgate dalla fonte perenne della Sua Penna ispirata; perché
l'umana conoscenza di Dio non può svilupparsi
completamente e adeguatamente se non mediante
l'osservanza di tutto ciò che Egli ha disposto e che è scritto
nel Suo santo Libro.
Or volge un anno che dal cielo del favore del Signore dei
Nomi fu inviato il Più Santo Libro: voglia Dio, che ti sia
benignamente dato agio di fare ciò che è stato ivi rivelato.
Riguardo ai mezzi di sussistenza, pur riponendo tutta la
align=left>tua fiducia in Dio, devi dedicarti a un'occupazione. Sicuramente
dal cielo del Suo favore Egli t 'invierà ciò che t'era
destinato. In verità Egli è il Dio della potenza e della forza.
237
Rendi grazie a Dio perché la tua missiva è giunta alla
presenza di questo Prigioniero e dal Seggio dell'autorità divina
è stata rivelata la risposta che ti viene ora inviata. E’
questa un'immensa benedizione che Iddio ha concesso; ancorché
per ora non sia evidente, presto lo sarà. Devi dire:
Magnificato sia il Tuo Nome, o Signore mio Dio! Sono
colui che ha drizzato il volto verso di Te e in Te ha riposto
tutta la fiducia. T'imploro pel Tuo Nome per il quale l'oceano
della Tua parola ha spumeggiato e hanno spirato le brezze
del Tuo sapere, di concedere che io sia benevolmente aiutato
a servire la Tua Causa e ispirato a ricordarTi e lodarTi. Mandami
dunque dal cielo della Tua generosità ciò che mi preserverà
da tutto fuorché Te e che mi gioverà in tutti i Tuoi
mondi.
In verità, Tu sei il Forte, l'Inaccessibile, il Supremo, il
Savio, il Sapiente.
238
239
NOTE
240
241
BRANI TRADOTTI DA SHOGHI EFFENDI
Nel preparare questo libro, ogni qual volta fu possibile,
sono state utilizzate le traduzioni di Shoghi Effendi; sovente
sono state incluse brevi frasi da lui tradotte: ma sono troppe
per poterle enumerare. Nell'elenco che segue figurano due
categorie di traduzioni: primo, una traduzione diretta della
Tavola in esame o di un suo brano; secondo, un tipo di traduzione
un po' meno diretta: nei Suoi scritti più tardi, talvolta,
Bahá’u’lláh citava interi brani di altre Sue Tavole, ma nel
farlo spesso operava alcuni cambiamenti; pertanto quando
nel caso di simili citazioni è stata utilizzata la traduzione di
Shoghi Effendi - come per esempio
l'Epistola al Figlio delLupo
- è stato necessario apportare alcune modifiche peruniformarsi alla Tavola originaria, da Bahá’u’lláh ivi citata,
e qui tradotta; tali modificazioni, peraltro assai lievi, non
sono state indicate, ma chiunque confronti il testo di questo
libro con quello da cui la traduzione di Shoghi Effendi è
tratta le potrà agevolmente rilevare.
Abbreviazioni
AGD
L'Avvento della Giustizia DivinaDP
Dio passa nel mondoEFL
L'Epistola al Figlio del LupoGP
Il Giorno PromessoPC
Le Parole Celate (arabe)SSB
Spigolature dagli Scritti di Bahá'u'lláhSW
Star Of the West (uno dei primi periodici sulquale furono pubblicate alcune delle prime
traduzioni di Shoghi Effendi)
WOB
The World Order of Bahá’u’lláh (compilazionedi lettere scritte da Shoghi Effendi tra il 1929 e
il 1936)
242
Pagina rigo
3 - L'intera Tavola del Carmelo
. (SSB XI)10 18 « In verità, per amor vostro... » a « .. .di ogni
teologo sviato». (GP p. 111)
10 28 « Aprite le porte dei vostri cuori... » a « ...un
doloroso errore ». (GP p. 111)
12 22 « O accolta di sacerdoti... » a « ...nella Sua
grande gloria! ». (GP p. 107)
12 30 « Chi invita gli uomini... » a « .. .che sono sulla
terra ». (GP p. 107)
13 8 « Lasciate che la Brezza... » a « ...tra coloro
che son certi ». (GP p. 107)
13 12 « O accolta di vescovi!... » a « ...dal Suo
intento ». (GP p. 106)
13 26 « O accolta di monaci!... » a « ...il
Misericordiosissimo ». (GP p.107)
13 34 « Betlemme e scossa... » a ... Colui Che tutto
conosce ». (GP p.108)
14 31 « Mai sono passato... » a « ...su te crocifisso ».
(GP p. 49)
21 1 « comportarsi verso.. » a « onestà e sincerità.. ».
(DP p. 225)
24 25 « O genti di Dio!... » a « ...vita per il mondo ».
(AGD p. 29)
32 4 « In verità, il buon carattere... » a « ...lo
sfolgorar del sole...». (AGD p. 26)
32 15 « O Figlio dello Spirito... » a « ...agli occhi ».
(PC arabe, n
0 2)33 11 « Ti menzioneremo ora... » a « ...il Signore del
creato ». (EFL, p.95)
35 5 « giornali che rapidamente si susseguono » e «
align=left>lo specchio del mondo». (DP p. 225)
35 9 « un fenomeno possente e meraviglioso ». (DP
p. 225)
47 12 « Il sapere è come un'ala... » a « ...il Libro
primigenio ». (EFL p.19)
58 18 « In verità vi dico: Il timor di Dio... » a « ...e la
posseggono». (EFL p. 19)
59 3 « ..la penna dell'Altissimo... » a « ...che siete
perspicaci! ». (EFL p. 20)
243
Pagina rigo
59 18 « O figlio dell'uomo!... » a « ...mal incolga agli
ostinati ».(EFL p. 21)
62 3 « Luce dell'uomo... » a « ...unità fra gli uomini ».
(AGD p.29)
63 18 « Incombe ai.. » a «.il Provvido, l'Onnisciente ».
(WOB p.23)
65 11 « La mia prigionia... » a « ...e la Mia penna ».
(EFL p. 17)
71 22 « Di tutti gli omaggi... » a « .. giustizia alla Sua
Causa ». (WOB p.100)
78 4 « O Afnán!.. » a «...esseri insignificanti e vani ».
(SSB XLIII)
79 20 «In questo giorno, ogni uomo illuminato... » a
« ...dal sacro Libro di Dio ». (SSB XLIII)
81 32 « O genti di giustizia!... » a « ...di tutti gli
uomini ». (SSB XLIII)
86 13 « Volgete i cuori, o genti di Dio.. » a «..Colui Che
tutto possiede, l'Altissimo ». (SSB XLIII)
106 35 « O tu che hai drizzato il volto... » a
«...possente, meraviglioso stadio ». (EFL p. 92)
110 24 << Esorta gli uomini…>> a <<…il Signore del
creato >>. ( EFL p.95 )
115 9 « Gli eserciti che... » a « . ..e sovra tutte le cose
regna ». (EFL p.19)
117 11 « O Genti di Dio! .. » a « ...vita per il mondo ».
(AGD p, 29)
126 25 « Sia casto il vostro occhio... » a « ...e illuminato
il cuore ». (AGD p. 26)
141 -- Tutte le
Parole di Saggezza, tranne il tredicesimoe quattordicesimo versetto. (SW, vol. 14, n
0 4,p. 99)
145 22 « L'uomo è il Talismano supremo... » a
« ...depressioni né colline ». (SSB CXXII)
147 17 « Osservate i disordini... » a «..che continueranno
a sorreggerla ». (SSB CXII)
148 14 « In un altro passo...» a « ...giustizia e della
saggezza ». (SSB CXII)
148 19 « Benedetto il re... » a « . . completamente
trasformata ». (SSB CXII)
244
Pagina rigo
148 26 « Desideroso di rivelare... » a « ...dal massacro e
dalla tirannia ». (SSB CXVII)
149 22 « Si avvicina il giorno... » a « ..che è stato scritto ».
(SSB CXVII)
150 28 « E’ un vero uomo...» a «..l'umanità i suoi cittadini».
(SSB CXVII)
151 14 « Il Grande Essere dice... » a « .. profondamente
angustiato ». (SSB CX)
152 14 « Incombe a coloro... » a «.. un'influenza deleteria ».
(SSB CX)
154 9 « Voglia Dio che... » a « ...il volto della società? ».
(SSB CX)
154 21 « Da ogni parte soffiano... » a « . . si addice al loro
stadio ». (SSB CX)
168 16 « Riguardo alla tua domanda... » a « ...alla Nostra
Voce ». (SSB LXXIX)
183 1 «Egli è l'Onnipotente.. » a «..nella Tavola preservata
». (EFL p. 56)
184 30 « O tu che hai tralignato:... » a « ...il Dio della
Misericordia ». (EFL p. 57)
188 3 « Studia il Kitáb - i - Iqán
... » a « . . all'orizzontedella certezza ». (EFL p. 67)
189 1 « O tu che hai tralignato!... » a « ...in tangibile
rovina ». (EFL p.68)
190 24 « O Mio Calamo Supremo!... » a « . ..Signore
dei mondi! ». (EFL p. 69)
197 17 « Incombe a tutti gli Aghsán... » a « . . il
Misericordioso, l'Onnipossente». (WOB p. 134)
201 1 « Lode sia a Quei... » a « ...un'altra terra
gioisce ». (WOB p. 136)
201 17 « Benedetto, due volte benedetto... » a « ...dei
Suoi scritti ». (WOB p. 136)